Forever Friends
di slanif

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“Ah!” mi guarda Mitsui fingendosi sorpreso non appena metto piede in palestra “Ma allora alla fine sei guarito!”.
“Che peccato…” gli da manforte Miyagi, con una smorfia di chiaro sfottò in viso, fissandomi.
“Che simpatici…” ringhio, fulminandoli col peggiore dei miei sguardi da teppista “Lo so che eravate felici che non ci fosse il Tensai, perché solo con la mia assenza potete farvi notare come giocatori, ma mi dispiace deludervi, sono tornato eccome!” annuncio.
La risata a crepapelle che la mia affermazione fa scatenare in Hisashi e Ryota (nonché Akagi poco più in la, anche se cerca di non farsi vedere…) è vergognosa. Si rotolano addirittura a terra!
“Questa sì che è divertente!” sbotta Mitsui, asciugandosi le lacrime dagli angoli degli occhi.
“Non c’è niente da ridere!” urlo “E’ proprio come dico io!”.
“Ah, sì?” ride Miyagi “E che vorresti fare, mezzo rigido come sei?”.
“Sconfiggervi, che domande!” dico, fiero di me stesso, battendomi i pugni sul petto stile orango tango.
“Do’ahu”.
La voce gelida della volpe mi fa voltare.
“Oh, ci sei pure tu, Kitsune!” dico sorridendo con sarcasmo “Adesso non la porti la maglia della nazionale?”.
“No, quella è bastato sbattertela in faccia una volta”(*01).
“Per offendermi trovi sempre la voce, eh?” dico, ringhiando, offeso dalla sua uscita. Ancora mi brucia quella bastardata…
“Mpfh” sbuffa Rukawa, tornando immediatamente silenzioso come sempre, voltandomi le spalle e tornando a palleggiare la palla da basket.
Sto per insultare Rukawa di nuovo, ma una voce tonante mi interrompe: “Basta cincischiare!” urla Takenori Akagi, il nostro ex capitano, nonché gigantesco gorilla che ama prendermi a pugni “Dobbiamo farla o no questa partitella?”.
“Non sei più il capitano, Akagi, adesso sono io!” dice Miyagi, piccato che non venga rispettato il suo neo ruolo nello Shohoku.
“Sarai anche il nuovo capitano, Miyagi, ma rimani sempre una mezzasega” lo apostrofa Takenori, facendo ridere a crepapelle me e Mitsui.
“E voi due le solite scimmie!” tuona Akagi, dando un pugno in testa ad ognuno di noi due, per farci immediatamente smettere.
Dopo svariati lamenti, Mitsui se ne esce con un’infelice frase: “L’unica scimmia qui è Hanamichi, ed è pure una scimmia paralitica, attualmente!”.
“Paralitico a chi? Sono solo fuori allenamento!” puntualizzo, irritato che pensino che il Tensai abbia perso il suo smalto!
“Beh, se ne sei tanto convinto, allora perché non cominciamo?” domanda Mitsui, lanciandomi addosso una palla (che il Tensai afferra agilmente, non ve lo devo neanche dire, vero?) e parandosi di fronte a me in posizione di difesa.
Lo fisso un attimo, poi sorrido col peggiore delle mie smorfie da esaltato e, piegandomi a mia volta sulle ginocchia e iniziando a palleggiare, dico: “Vuoi proprio essere distrutto, eh, teppistello?”.
Questa mi affermazione da inizio alla peggiore delle nostre partitelle.
Io gioco con Miyagi e la Kitsune, mentre Mitsui, Akagi e Kogure (che è stato l’unico a sorridermi e a dirmi che era contento che stessi meglio, precisiamo) giocano insieme. In poche parole: nuova generazione dello Shohoku contro la vecchia.
E’ una di quelle belle partite dove Ayako fa il tifo per noi (anche lei ha detto che è stata contenta, ma mi ha dato una ventagliata lo stesso, chissà perché…) e anche per l’altra squadra, perché vuole bene a tutti noi. Oltretutto che ci invoglia a fare bene, perché continua a minacciarci che chi perde non mangerà i suoi squisiti Onigiri(*02) e dovrà fissare gli altri che li mangiano, senza poter nemmeno sbattere le ciglia!
Ci viene a tutti da ridere (tranne a Rukawa… ma lo devo seriamente precisare?), dopo questa sua scema affermazione, e lei ride a crepapelle, felice come non mai.
E anche io mi sento felice, perché sono qui, sto meglio, ci sono i miei compagni di squadra e amici che, anche se le nostre strade si stanno lentamente spostando in direzioni diverse, curvando lontano, sento che saranno miei amici per sempre, perché quello che abbiamo condiviso è stato più profondo di qualunque altra cosa.
Questi scemi che sono qui, con me, adesso, a ridere e rincorrere un canestro, sono come una fantastica seconda famiglia per me, e sono fiero di farne parte.
Akagi, con la sua mole e il suo cipiglio severo. Kogure, con la sua aria materna e bonaria, sempre pronto a mettere pace tra noi folli litiganti. Mitsui, che lo prenderei a pugni per quanto è fastidioso, ma con cui mi faccio delle risate pazzesche. Miyagi, così spavaldo eppure terribilmente imbranato con Ayako. E lei, Ayako, così spontanea e presente, la migliore delle manager e delle amiche. E poi c’è lui, la Kitsune, Kaede Rukawa. Sono felice anche di avere lui, come amico, perché nessuno mi stimola tanto quanto quel pezzo di ghiaccio. Lui è ghiaccio, io fuoco, e lottiamo continuamente per la supremazia. Sarà lui a congelarmi o io a scioglierlo?
Chi lo sa… so solo che questi pazzi, folli, scemi amici sono qui, adesso, a darmi il bentornato a modo loro. Con insulti, sfottò e tanto basket.
Il basket mi ha dato tanto, sia come persona che come crescita personale.
Ma soprattutto mi ha dato degli amici. Amici veri. A cui non posso rinunciare.
Mai.

**FINE**

(*01) Con questo scambio di battute mi riferisco al volume n°62 di Slam Dunk, il suo meraviglioso finale, dove Hanamichi è nella clinica di riabilitazione per la schiena e, seduto sulla spiaggia, vede Kaede correre in riva al mare. A quel punto, Rukawa si gira e aprendosi di scatto la felpa, mostra a Sakuragi la maglia della Nazionale Giovanile Giapponese a cui è stato convocato, scatenando l’invidia del Do’ahu.

(*02) Onigiri: Una specie di polpetta di riso ricoperta per metà da un pezzo di alga essiccata.