-Brom, perchè sei venuto con me?- gli domando per la centesima volta. Tanto non risponderà, come non ha fatto le novantanove volte precedenti. Però questo dubbio mi tormenta, come se avessi una spina nel fianco e non riuscissi a toglierla.

Insomma, che senso ha che mi abbia aiutato, guidato e addestrato in quest'ultimo periodo, comportandosi con me come un padre, mentre quando vivevamo ancora nella Valle Palancar lo conoscevo a stento.

Lui mi osserva, silenzioso. -Eragon, non sono affari che ti riguardano, questi. Non ti basta che ti abbia insegnato tante cose? Che ti stia facendo diventare un degno Cavaliere dei Draghi?

-Ma perchè lo fai?- altra domanda scontata. E, per continuare su questa scia, chiedo anche: -E come fai a sapere tante cose sui draghi e sui loro cavalieri?

Forse me lo immagino, ma per un istante i suoi occhi sono attraversati da un velo di tristezza, che sparisce subito rimpiazzato dalla stanchezza.

-Eragon... sono vecchio ormai... perchè continui a tediarmi con queste cose? Smettila e riprendi l'allenamento!

-Stai cercando di sviare l'argomento! Cosa c'entra che tu sia vecchio e stanco con il rispondere alle mie domande?- d'accordo, forse questa non è stata una delle mie uscite migliori... forse potevo essere un po' più delicato...

Mi sta fissando con un espressione indecifrabile in volto. Odio quando fa così. Perchè io non riesco a capire che cosa diavolo gli passa per la testa quando lui indovina i miei sentimenti e le mie reazioni agli avvenimenti prima ancora che ci riesca io!

-D'accordo, allora- sussurra

Cosa?! Non ho sentito bene, è l'unica soluzione.

-Risponderò ad una tua domanda con sincerità, senza nasconderti nulla, ma bada bene, ad una sola, e poi non tu non dovrai più chiedermi nulla. Niente più frecciatine, niente più allusioni... niente di niente. D'accordo?

-Cedi così facilmente?- ora sono decisamente sbalordito

“Smettila Eragon!” una voce mi rimbomba nella mente “non ti va mai bene niente! Quando non ti vuole rispondere ti agiti, quando lo vuole fare pure!” poi, addolcendo il tono (se di tono si può parlare, essendo una conversazione mentale) “ora pensa bene alla domanda che vuoi fargli e non sprecare quest'occasione” mi sembra che anche lei mi nasconda qualcosa, come se.... No, era una mia impressione. Mi stanno venendo le manie di persecuzione! Io so che Saphira non mi tradirebbe mai, che di lei mi potrò sempre fidare... Dopotutto, è la mia dragonessa !

“Oh, piccolo mio, come sei dolce...”

Poi mi accorgo che Brom sta ancora aspettando.

Allora, sento di aver bisogno di un momento in privato da solo con i miei pensieri. Sento che la coscienza di Saphira si allontana, per lasciarmi più spazio.

E mi vengono in mente molte domande molti enigmi da porgli. Sono piuttosto sicuro che potrebbe chiarire molti miei dubbi... Sarei molto curioso di sapere la sua storia, ad esempio, la storia di Brom il cantastorie....

Poi però, tra i mille interrogativi che ho in testa, uno si fa largo. Mi sembra così futile, sciocco e infantile, e forse proprio per questo non riesco a trattenermi dal domandargli: -Fai tutto ciò per me o per un tuo guadagno?

E lo vedo aprirsi in un sorriso, forse il primo da tanti giorni...

-Eragon- fa una lunga pausa, poi dice semplicemente -io ti voglio bene come a un figlio