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Autore: ImAFeather    17/01/2014    3 recensioni
E l’arte non è più solo arte, ma ciò che occhi vedono al di là di una crepa. L’infinità di essere qualcuno, anche se minuscolo, a questo mondo.
L’arte è ciò che arriva al cuore, lo scuote e lo fa battere velocemente, fino a farlo desiderare di voler uscire dal petto e essere libero di contemplarla.
E quando la incontri non c’è età, non c’è tempo… c’è solo l’attimo, nel quale ci si sente vivi, più che mai.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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»Arte

 

Alle passioni,

quelle che ti travolgono e ti rubano il cuore.

 

Ai sentimenti,

fedeli compagni di vita, o meglio di viaggio.

 

All’arte,

e tutto ciò che racchiude,

per far parte di me.

 

 

 Cos’è l’Arte?

A questa voce sul dizionario troveremo: attività umana svolta a creare opere di valore estetico.
Ma l’arte, per chi l’arte la vive, la sente sulla propria pelle, non è un valore estetico. E questa diventa solo una descrizione, scritta nero su bianco, che perde di significato.
Arte è una parola che non può essere spiegata. Si usa così, e con solo quattro lettere esprime molto più di quanto si potrebbe fare con una frase, tema o libro.
Cos’è l’Arte?
Arte è tutto ciò che è espressione di un qualcosa. Un qualcosa che non può essere detto a parole, allora lo si dice con l’arte.
L’arte è in uno schizzo disegnato su un foglio, ebrezza di libertà.
L’arte è in una foto scattata seguendo l’istinto, sensazione resa infinta.
L’arte è in un quadro, eterna testimonianza.
L’arte è in una scultura, dove a modellare non sono le mani, ma l’anima.
L’arte è in un edificio, nel quale anche solo nel mattone sul mattone c’è un ideale.
L’arte è in uno spartito musicale, in una nota libera, in un passo di danza, in una drammatizzazione: espressione dell’essere se stessi.
L’arte, forse, solo per poche persone, è vita.
E, allora, non è più uno schizzo, ma un pezzo d’anima reso pubblico, non al mondo, ma a noi stessi.
E non è più una foto, ma la magia del fermare il tempo, di poter essere, anche solo per uno scatto, padroni di un qualcosa. Un qualcosa più grande di noi.
E non è più solo un quadro, ma vita. Vita di chi l’ha dipinto e l’ho ha regalato al mondo. Vita di chi lo guarda e lo rende proprio.
E non è solo una scultura, ma materia. Rendere visibile ciò che si è solo provato o pensato. Avere coraggio.
E non è un qualunque edifico, è il sogno di una vita che diventa realtà.
E l’arte non è più solo arte, ma ciò che occhi vedono al di là di una crepa. L’infinità di essere qualcuno, anche se minuscolo, a questo mondo.
L’arte è ciò che arriva al cuore, lo scuote e lo fa battere velocemente, fino a farlo desiderare di voler uscire dal petto e essere libero di contemplarla.
E quando la incontri non c’è età, non c’è tempo… c’è solo l’attimo, nel quale ci si sente vivi, più che mai.

 


The corner of silent words                                                   

Care lettrici,
Per chi segue As Ink On Paper, avrà l’impressione di averlo già letto. Dovete sapere che questo è un tema che ho scritto all’inizio dell’anno sotto richiesta del mio professore di storia dell’arte. E da questo tema ho scritto quello che trovate nella storia.
Voglio condividerlo con voi per due motivi.
Primo, mi piace.
Secondo, dovete sapere che quando l’ho letto in classe – vi prego non ridete – ho pianto, non perché mi facesse commuovere, ma perchè quando leggo qualcosa di mio agli altri mi sento ridicola e penso che ciò che scrivo siano sciocchezze.
Quindi ho deciso di condividerlo con voi, ed essere soggetta a critiche o parei positivi. Voglio cambiare questo lato di me ed essere più sicura. E in questo – care lettrici – già mi aiutate.
Un bacio a tutte voi, quelle che conosco, e quelle anonime. Grazie!
Ditemi cosa ne pensate. Ci tengo molto!

Questa è un'altra storia che ho pubblicato poco tempo fa, passate a dare un’occhiata: Ho i tuoi residui tra le dita. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2372776&i=1 )

 

Ho i tuoi residui tra le dita.
E mi odio, in un modo che non puoi neanche immaginare, perché nonostante tutto vorrei che tu fossi qui.
E mi odio perché non mi importa del dolore che mi hai procurato.
E mi odio perché se, ora, tu, entrassi da quella porta e mi dicessi un flebile scusa ti perdonerei.
Perché Ho i tuoi residui tra le dita.
E preferirei non avere più nulla, di te.

Xx Fil

 

 

 

 

   
 
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