Un raggio di sole illuminava il candido viso di una ragazza. Sorrideva ancora immersa nei suoi dolci sogni. Improvvisamente un qualcosa di nero e non identificato le saltò sulla pancia. “Svegliatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii” Una ragazza quattrocchi con un viso simile a quello di un orsetto polare osservava impaziente la bella addormentata nel bosco. “Ma no,io devo andare al ballo” sussurrò la ragazza evidentemente ancora addormentata. “Irene…o ti svegli o ti faccio svegliare…” “Ma vengono gli hobbit?” “NOOOOOOOOOOOOOOOOO GLI HOBBIT NON VENGONOOOOOO!!!!!!SVEGLIATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!” L’orsetto urlò come una matta.Come risvegliata dal bacio del principe azzurro,la ragazza si sedette sul letto e si stiracchiò sbadigliando peggio di un elefante. “Non c’era bisogno di gridare in quel modo Kia. Mi sarei svegliata lo stesso” “Ma se parlavi del ballo e degli hobbit?!” “Bè tu assomigli a un hobbit…” “AAAAAAAAH!!!!!!!” Chiara si getto su Irene e cercò di strangolarla alla Homer Simpson. “O-o-k h-o-o c-a-p-p-i-i-t-o-ooooooo!” Chiara lasciò andare il collo della povera ragazza e si diresse verso il bagno.Ma una ciabatta rosa la colpì alla testa. Prima che potesse voltarsi per vedere chi fosse stato(c’erano molti indagati) un sagoma si intrufolò in bagno. “Hihi,fregata”un sorrisetto compiaciuto si disegnò sul volto di Irene. “Tanto sapevo che eri stata tu” “La tua aria da sapientona non cambia il fatto che ora il bagno sia mio!” La porta si chiuse davanti alla povera rassegnata. Un urlo pazzo giunse dal bagno. Chiara analizzò le opzioni: 1.Irene era stata inghiottita dal gabinetto 2.Il dentifricio era troppo forte (Irene ha la boccuccia delicata) 3.Aveva sbagliato a girare i rubinetti e l’acqua era uscita o troppo calda o troppo fredda Qualunque fosse l’opzione esatta Chiara decise di irrompere nella stanza. Si avvicinò alla porta come 007,usando le mani come pistola. “Ta-ta-tata-ta-ta-ta-ta-tata-ta-ta-tata-tatata-uuuuuuuuuuuuuuh-uuuuuuuuh-tutu…” Era ormai davanti alla porta ed era pronta ad effettuare il classico calcio di Chuck Norris…quando la porta si spalancò e colpì il piede della povera Chiara. Due urli assordanti riempirono la stanza. “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!” “CHIAAAAARAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!” “Mi hai fato male…sigh” “Scusa Scusa Scusa Scusa Scusa Scusa!!!” “Niente…”disse ormai rassegnata alla pazzia cronica di Irene “Cosa devi dirmi…” Irene cominciò a saltellare pazzamente nella stanza. “Oggi c’è il super-iper-mega-extraassalto ai Tokio Hotel!!!!!!!!” “Te ne sei ricordata finalmente…” “Daiiiiii veloce preparati non c’è un secondo da perdereeee!” Irene era completamente impazzita (non che di solito non lo fosse),si vestì in fretta lavò i denti anche all’amica e le porse le prime cose che trovò. In 2 minuti erano pronte (il che è un record per Irene). Scesero per fare colazione ma tutti i tavolini erano occupati:tutto l’albergo era sveglio. La causa erano ovviamente le urla delle ragazze. L’urlo di Chiara per svegliare Irene e lo sbadiglio successivo avevano svegliato tutti che dopo si erano riaddormentati beatamente ma sfortunatamente le urla ancora successive li avevano risvegliati e quindi si erano tutti rassegnati al fatto di doversi alzare. Dopo un lungo pellegrinaggio e un attesa avvoltoiesca vicino ai poveri signori trovarono un tavolino dove sedersi. “Uuuuuuuuh finalmente,ci mancava che facevamo colazione in piedi” “Già…Ora ci facciamo la nostra colazione con calma,final…” “MUUOOOOOOOOVITIIIIIIIIII A FINIRE QUEL CAFFETTINOOO!” Irene azzittì tutti quanti. Era il soggetto della situazione. “Uh-uh volete un autografo,forse?” “Oddio…”sossurrò Chiara. Irene si rese conto dell’errore “Scusate”. Ognuno riprese il suo pasto mattutino lanciando alla (povera) Irene occhiate continue. “Veloce dobbiamo andare dai Tokiooooooooooooooo” “E mangia an…hai già finito?” la bocca di Chiara si spalancò peggio di quella di un ippopotamo. “Non fare domande.Mangia.”Lo sguardo di Irene era diventato uno sguardo assassino e Chiara preferì obbedire che sopportare le torture di Irene. (Si trovano tutte nel Libro Delle Leggi Demoniache di Irene) Ore 13:07 Una via sconosciuta di Roma Un povero panino al salame finisce nelle fauci di una diabolica ragazza per non farne più ritorno. “BURP!” “Ireeeeee” “Chiaraaaaaaaaaa” “Genoveffaaaaaaa” “Matildaaaaaaaaaaaaaaaaa” “Arnoldaaaaaaaaaaaaa” “Ciuchino!” “Dai! Sono ore e ore che gironzoliamo per Roma e non c’è traccia di nessun Tokio Hotel!” “Non ti demoralizzare!Come Berlusconi noi rialzeremo la situazione!Invece di -Rialzati Italia!- noi facciamo -Rialzati Situazione!-(hey,ho un futuro nella politica)” “Si certo,e come?” “Con…lo SPRAY AL PEPERONCINO!” “Oddio,io non ti conosco!” “Noooo,non mi lasciare!Lo sai che ti amo!” “Io non ti amo!Non volevo dirtelo ma…ti tradisco!” “Noooo!Puttana!” Agli occhi dei passanti-spettatori questa scena può sembrare una pura rappresentazione di lesbicismo ma assicuro che le due ragazze sono sposate solamente nella loro personale soap opera -We are Beautiful-. “Senti entriamo in quel negozietto” disse Irene. “Ma non sono lì di sicuro” “Chissene magari c’è qualcosa di bello da comprare” “Ok!” Il negozietto odorava di incenso e gli oggetti esposti erano principalmente collane e qualsiasi gioiello di ogni genere. Le ragazze si immersero nell’osservare i meravigliosi oggetti. Irene era incantata dai mille anelli luccicanti e era mezza affogata nel loro splendore. Sognava ancora gli hobbit e li vedeva danzare nelle mille luci degli anellini (Effetto Coca Cola). In un raro momento di risveglio si voltò per vedere dove fosse Chiara. Si girò ma,convinta del suo equilibrio,fece un passo indietro e inciampò in qualcosa. Agitò le braccia come un bagnante che non sa nuotare e cominciò a dire “Cado,Cado,CADOOOO!” Strizzò gli occhi pronta al colpo,ma delle braccia morbide la afferrarono. Chi ha afferrato Irene? Lo scopriremo nella prossima puntata...