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Autore: JustAMermaid    17/01/2014    3 recensioni
Prima ancora di 2Fort… Prima ancora di Mann vs Machine…
All’inizio del litigio fra Redmond e Blutarch, esisteva un altro Team, guidato da una donna di forte volontà, interamente costituito da ragazze.
Ma, per via di eventi a susseguirsi, il Team fu cacciato da Saxton Hale e dai fratelli Mann, che (finalmente) si trovarono d’accordo su qualcosa.
Ma ora è tornato, e il loro nuovo capo vuole solo una cosa: la Vendetta.
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Incompiuta
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Subito dopo essermi stupito per il gigantesco graffiti sulla base dei nostri nemici, non feci in tempo a stupirmi che partì una registrazione, che si udì in tutta 2Fort.
«Salve Mercenari. Qui è la Signorina Mann che vi parla. Vi volevo solo informare che ormai ho quasi preso il controllo di tutti i vostri punti di controllo, e che in oltre ho rapito la vostra cara Amministratrice e la signorina Pauling.» A udire quel nome, lo Scout si alzò di scatto e ci raggiunse davanti alla base.
«Oh, oltre che alcuni dei vostri compagni. Facciamola veloce: o vi arrendete o morite.»
Nessuno sussultò a sentire quelle parole, però alcuni sguardi si incrociarono.
«Così la prossima volta imparerete meglio a non fare i porci sessisti.»
La registrazione si chiuse lasciando tutti abbastanza spaventati, compreso io.
Guardai nella direzione del sole, ormai stava calando e si era fatto tardi.
«Cecchino,»  mi chiamò il Medico, abbattuto «cosa faremo adesso? Dobbiamo recuperare i nostri amici!»
Posai lo sguardo per terra, sospirando.
«Niente. Non faremo niente.»
Nessuno aprì più bocca.
***

A cena nessuno osò parlarmi, ci limitammo a mangiare quello che aveva cucinato il Demo senza fiatare, ovviamente notando che mancavano tre posti a tavola.
Il Medico non toccò cibo, la Spia mi guardò male per tutta la serata e lo Scout si limitò a dirmi qualche brutta parola.
Solo l’Engi mi parlò, ma in modo non molto rassicurante: «Non me lo sarei mai aspettato da te figliolo, sai? Di solito sei tu quello che ha i piani, qui. Vuol dire che forse non te ne importa degli altri del Team?»
Misi un boccone di carne in bocca e non risposi.
«Oh bene. Vuol dire che magari ti vedrò diversamente, quando ti chiederò qualcosa. Se ti chiederò ancora qualcosa.»
Prese il piatto e si mise in un altro posto.
«Voi Cecchini siete tutti uguali, vi importa solo il numero di teste che bucate al giorno. Provate a sciogliere quel cuore di ghiaccio che avete, una volta tanto!»
 
***

Perfetto, che giornata di merda.
Non solo ora tre del mio Team sono spariti, ma adesso sono tutti arrabbiati con me.
Mi sento uno schifo, avrei dovuto aver qualcosa in mente; ora non riesco neanche ad addormentarmi.
Cerco e mi sforzo di farlo, ma non riesco davvero a chiudere occhio.
Decido di mettere la radio a volume basso, almeno non disturbo i miei compagni.
La accendo, ma dopo due minuti niente… ancora!
Mi metto due mani sul viso e cerco di farmi venire qualcosa in mente, devo essere un esempio per il mio Team. Anche se non sono il loro leader, non come quella Signorina Tizia Mann.
Quella Cecchina… Dove l’ho già vista?
E pure mi sembra familiare.

All’improvviso un tuono mi discosta dai miei pensieri: sta iniziando a piovere.
Ma quel tuono non solo mi fa smettere di pensare alla Cecchina, accende anche qualcosa dentro di me.
 
***

Dopo aver chiamato tutti i membri del mio Team, a notte fonda, nella Sala di Spawn, inizio a gesticolare per l’agitazione.
«Ehm, ragazzi… Ho avuto un’idea.»
Tutti mi guardano come se avessi una ferita disgustosa in faccia. Straniti, in poche parole.
«Domani partirò da solo per recuperare i nostri amici e vendicarmi di quella Tizia.»
Nessuno dice niente.
Passano tre secondi molto lunghi, finché il Demo non mi incorre in contro alzandomi da terra.
«Sapevamo saresti tornato in te, amico!»
«Ora lasciami giù-»
«E’ tornato ragazzi!»
«Credo abbiano capit-»
Tutti mi corsero in contro abbracciandomi e dandomi delle pacche sulle spalle.
Troppe pacche sulle spalle.
L’Engi si avvicina per scusarsi con me per il suo comportamento e a fine ringraziamenti mi calmo, per poi risedermi.
«Possiamo venire con te?» chiede lo Scout, titubante.
«No, non venite. Potrebbe essere troppo pericoloso per voi.»
L’Engi alza un sopracciglio.
«Figliolo, ti ricordo che noi siamo Mercenari.»
«E allora perché il Pyro, l’Heavy e il Soldato sono stati rapiti?»
Cala nuovamente il silenzio.
«Lo ripeto, meglio se state qui. Potrebbe anche succedere che ci attacchino di nuovo, abbiamo bisogno di tutte le difese possibili e immaginabili.»
Ma l’Ingegnere non si arrende: «Io verrò con te!»
«Engi, no.»
«Voglio andare a salvare il Pyro. Sarà stato un rompipalle per la maggior parte del tempo, ma gli voglio bene.»
«Lo ripeto, NO!»
«Non sono un cane, amico. So cosa voglio fare e lo farò.»
Lo conoscevo bene, sapevo che non si sarebbe arreso così facilmente.
Beh, ‘ se non ce la fai, unisciti al nemico ‘, dicono.
«Uh, e va bene… E va bene!»
L’Engi sorrise: domani saremo partiti.
 
Hello, mate!
Ma salve!
Per questo capitolo non ho niente da dire, solo che mi scuso davvero tanto per il ritardo.
Uh, e che il 18 (domani) è il mio compleanno. :3
Nel prossimo capitolo si parte per far finire il dominio delle Yellow! E indovinate anche chi ci sarà… X3
Alla prossima!
  
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