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Autore: _Broken Dream_    17/01/2014    3 recensioni
Dopo "Classified" Steve è finalmente tornato a casa. Ci saranno delle novità?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Danny Williams, Steve McGarrett
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'From Uncle to... Dad'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro ma per puro divertimento personale. I personaggi e alcune situazioni sono prese direttamente dallo show Hawaii Five-0 e appartengono al Canale Televisivo Americano CBS. Le immagini non sono di mia proprietà ma sono state copiate da google immagini
 
 
 
 
 
 
 
“You push me
I don't have the strength to
Resist or control you
Take me down, take me down
You hurt me
But do I deserve this?
You make me so nervous
Calm me down, calm me down
Wake you up
In the middle of the night to say
I will never walk away again
I'm never gonna leave this bed, oh
So come here
And never leave this place
Perfection of your face
Slows me down, slows me down
So fall down
I need you to trust me
Go easy, don't rush me
Help me out, why don't you help me out?
Wake you up
In the middle of the night to say
I will never walk away again
I'm never gonna leave this bed, oh
So you say "Go, it isn't working"
And I say "No, it isn't worth it"
So I stay instead
I'm never gonna leave this bed
Take it, take it all
Take all that I have
I'd give it all away just to get you back
And fake it, fake it all
Take what I can get
And I can slow it out
Can you hear me yet
Try to stay awake but you can't forget
Wake you up
In the middle of the night to say
I will never walk away again
I'm never gonna leave this bed, oh

You say "Go, it isn't working"
And I say "No, it isn't worth it"
So I stay instead
I'm never gonna leave this bed, ooh
Take it, take it all
Take all that I have
Take it, take it all
Take all that I have
Take it, take it all
Take all that I have
Take it, take it all
Take all that I have
Take it, take it all
Take all that I have
Take it, take it all
Take all that I have
Take it, take it all
Take all that I have”.





 
 
 
 
Sono atterrato da almeno mezz’ora e l’unica cosa che voglio fare è entrare in casa e vedere Danny. Ho preso un taxi. Spero mi porti a casa nel più breve tempo possibile.
Avrei potuto avvertirlo del mio ritorno ma non sapevo esattamente a che ora sarei arrivato. Ho deciso di precipitarmi a casa per fargli una sorpresa.
Ho recuperato i miei effetti personali tra cui le chiavi, non c’è alcun bisogno che lo svegli suonando il campanello.
Mi tolgo gli stivali all’ingresso per evitare di fare rumore. Ho talmente fretta di salire le scale che quasi inciampo nei miei piedi rischiando di far cadere una quadretto appeso, facendo un fracasso terribile.
Abbandono la sacca in corridoio fuori dalla nostra camera, penserò domani a disfare i bagagli. Domani pomeriggio, sul tardi magari, non ho intenzione di sprecare tempo con queste mansioni inutili.
La porta della camera è aperta. Vedo Danny dormire quasi nel centro del letto, spostato più dalla mia parte, in posizione fetale, abbracciato al cuscino come se qualcuno stesse cercando di portarglielo via.
Indossa un paio di boxer e nient’altro. La finestra sopra al letto è aperta e le tende si muovono a causa della brezza notturna, si muore di caldo. Ha ragione Danny, la prima cosa da fare sarà installare un condizionatore. Facciamo la seconda, magari anche la terza, secondo le giuste priorità, ho in mente un altro paio di cose più urgenti.
Sono agitato, sono passate settimane, il bisogno che ho di stringerlo è talmente tanto impellente che non riesco a pensare ad altro.
Mi sbottono la casacca e la lancio sul pavimento, subito dopo tocca ai pantaloni mimetici, rimango anche io in boxer. Dorme talmente bene e profondamente che tento di non svegliarlo.
Mi sdraio nella porzione di letto rimanente dalla mia parte, contro la sua schiena. Lo abbraccio e stringo le mani con cui sta afferrando il cuscino. Tutto questo movimento lo sveglia. Ha i capelli sconvolti ed è meraviglioso.
-   Ma che... –
-   Shhhh... Continua a dormire Danny. –
Gli sussurro in un orecchio sistemandomi meglio contro di lui.
-   Steve? Ma che? Eppure nel sogno le posizioni non erano queste. –
Soffoco una risata nell’incavo tra la sua spalla e il collo.
-   Domani appena ci saremo svegliati mi mostrerai il sogno che stavi facendo. –
-   Sei sempre prepotente, anche nei sogni. La mia immaginazione si vede che non è poi così fervida. –
-   Tu sei in ogni caso logorroico. –
Lo stringo a me.
-   Sempre gentile. –
-   Buona notte Danny, continua il tuo sogno, domani voglio sapere come va a finire. –
-   Mh, mh. –
Non so come abbia fatto a non svegliarsi del tutto. Probabilmente stava dormendo profondamente.
Sistemo il cuscino e torno a stringerlo.
 
-    Steve! Steve, cazzo sveglia, Steve! –
-    Mh... Danny? Che succede? Ti senti male? –
-    Imbecille che non sei altro, no! Che cavolo ci fai nel mio letto? –
Apro gli occhi e lo fisso. Lo trovo seduto vicino a me a gambe incrociate che mi scuote una spalla. Sono un po’ confuso, è come se mi fossi appena addormentato. Ma che ore sono? Materializzo subito il mio pensiero.
-    Ma che ore sono? –
-    Le quattro. –
Ah ecco, mi sono appena addormentato, sono tornato che erano le tre.
-    Danny dormi, dai. Poi scusami, ma questo al massimo è il nostro letto mica il tuo. –
-    Si, ma ci stavo dormendo io, poi ti ho sognato e ora sei qui. Steve, maledizione, vuoi svegliarti? –
Sembra proprio che Danny sia sveglio e attivo, lo preferivo in versione dormiveglia comatoso, era meno stressante.
-    Sono tornato. Non volevo disturbarti e mi sono messo a dormire accanto a te. –
-    Allora non eri un sogno. –
-    No, decisamente non lo ero. –
-    Certo che potevi anche dirmelo che saresti arrivato questa notte. E se ti avessi sentito? Se ti avessi scambiato per un ladro e dato una mazza da baseball in testa? –
-    Io non ho una mazza da baseball  in casa, o meglio non più.-
-    Ma io si. Me la sono portata dietro dal mio appartamento. –
-    Sono confuso, in ogni caso, non potremmo continuare domani questa conversazione? Sto aspettando il mio saluto di bentornato. –
Ammicco. Ho la sensazione che non abbia voglia di scherzare perchè mi guarda con un cipiglio serio e le braccia incrociate. Perfetto. Prevedo una lunga chiacchierata. Mi tiro su a sedere e appoggio la schiena alla spalliera del letto, sistemando un cuscino per stare più comodo.
-    Danny qual è il problema. Non vedevo l’ora di tornare a casa e volevo farti una sorpresa. Non sei contento? –
-    Super Seal hai addosso quell’odore. –
-    Quale odore? –
-    Lo sai. –
Sono le quattro del mattino, sono distrutto e sono sicuro che dovrei sapere quello di cui sta parlando ma non mi viene in mente nulla. Sono fregato. Non era così che avevo pianificato il mio ritorno a casa.
-    Puoi facilitarmi il compito e esprimere tutte le tue perplessità? Così posso spiegarti qualunque cosa tu voglia sapere e poi posso finalmente salutarti come desidero? –
-    Non provare a sviare il discorso con promesse erotiche e sessuali allettanti. –
Sorrido. Allora gli sono mancato. Potrei provare a sedurlo ma poi il problema di ripresenterebbe in futuro. Meglio risolvere tutto ora: via il dente, via il dolore.
Lo guardo facendogli segno di continuare.
-    Hai addosso il profumo scadente della gatta morta in calore. –
Ahhh. Ora torna tutto. Tiro un sospiro di sollievo.
-    Non hai nulla da dichiarare Comandante? –
Mi piace questo gioco. Mi sporgo verso di lui e lo atterro sul letto. Mi posiziono sopra di lui. Comincia a protestare ma lo fermo immediatamente.
-    Eravamo in missione assieme. Ora che è tutto finito te lo posso dire. Si è spruzzata il profumo vicino a me prima di scendere dall’aereo perchè è venuta a prenderla la sua nuova conquista, voleva farsi vedere in divisa credo. Questo è tutto, signore. –
-    Lo sapevo! Quella... avrà tentato sicuramente di infilarsi nel tuo letto, lo so, me lo sento. Non aspetta altro. Secondo me lo fa apposta, chiede di essere chiamata in tutte le missioni in cui partecipi anche tu. Insopportabile gatta morta da strapazzo, prima o poi le farò cadere tutti i capelli. Potrei chiedere a Grace un flacone vuoto di quella crema che usa lei, potrei riempirla di qualcosa di disgustoso e poi ... –
-    Danny. –
-    Potrei metterla in una confezione regalo facendo finta che provenga da... –
-    Danny! –
-    Eh, cos’hai da urlare? Ti sento. Perchè mi interrompi sempre, si può sapere, razza di maleducato. –
Potrebbe andare avanti a sproloquiare per ore, in compenso io non ho intenzione di perdere tempo parlando di Cath.
-    Eravamo solo in missione assieme, non è successo nulla. Mi ricordo la tua minaccia. Non l’ho praticamente fatta avvicinare. Contento ora? –
Nel frattempo comincio a muovere il bacino a contatto con il suo.
-    Mh. –
-    Sono un po’ deluso. –
-    Da cosa? –
Lo sguardo di Danny si addolcisce e con una mano comincia a giocherellare con i miei capelli cortissimi, mentre con l’altra mi accarezza la schiena proprio sotto all’elastico dei boxer.
-    Beh dal fatto che sono settimane che non ci vediamo e che non mi hai ancora salutato. In più abbiamo appena sprecato un quarto d’ora parlando di qualcuno di cui non mi interessa nulla, quando avremmo potuto fare altro. –
-    Ah si? E cosa avresti voluto fare Super Seal? Illuminami. –
Chiudo gli occhi, sentire le sue mani di nuovo su di me dopo tutto questo tempo mi sta facendo impazzire. Mi fa scendere i boxer sui fianchi e nel frattempo mi bacia il collo, lasciando dei morsi leggerissimi e passando poi la lingua sulla parte arrossata. L’unica cosa che riesco a fare è gemere.
-    Mi sembra di capire che ti sono mancato. Ho capito male? –
L’unica risposta che riesco ad articolare è un gemito prolungato per quello che mi sta facendo ma soprattutto per quello che ho in mente di fare io.
-    Danno. –
-    Si? –
È troppo tranquillo e rilassato per quanto mi riguarda. Cerco di riprendere il controllo prendendogli le mani e portandogliele vicino al viso. Lo bacio senza lasciargli il tempo di reagire ma soprattutto di ribattere e lamentarsi.
-    Danno ti ricordi la telefonata di qualche giorno fa? –
Lo vedo sgranare gli occhi e arrossire leggermente, il fatto che quel giorno io sia riuscito a fargli superare qualche limite non vuol dire che non se ne vergogni, lo conosco, lo so.
-    Ho intenzione di fare tutto ciò che ti avevo preannunciato e molto di più. –
Detto questo comincio a baciargli il torace esattamente come gli avevo descritto nella telefonata. In risposta ai miei gesti ottengo solo degli ansiti e dei gemiti. Questa è esattamente l’accoglienza in cui speravo e mi aspettavo.
 
Ci siamo svegliati da poco ma non ho assolutamente idea di che ore siano nel mondo che ci circonda.
Siamo sdraiati e abbracciati nel nostro letto.
-    Ben tornato Super Seal, mi sei mancato. -
Danny ha parlato con il viso nascosto nel cuscino, le sue parole sono uscite attutite e confuse.
-    Come hai detto Danny? Non ho sentito. –
-    Hai capito benissimo e ora togliti di mezzo animale, devo guardare che ore sono, Chin e Kono mi staranno aspettando, strano che non mi abbiano ancora chiamato per sapere dove sono finito. –
-    E non ti chiameranno, oggi sei in ferie. Per tutto il giorno. –
Si solleva, si gira e mi guarda confuso. Finalmente realizza.
-    Tu? –
-    Si, mi sembrava il minimo. –
-    Quindi hai chiamato il Governatore per farmi dare un giorno di ferie ma non hai chiamato me per avvertirmi del tuo ritorno? –
-    Ancora? Mi sembrava di essermi fatto perdonare questa notte, più volte. Ho pagato tutti i miei debiti, ogni singola informazione che ti ho tenuto nascosta. –
-    Ah no tesoro, non tutte. Per pagarle tutte avrai bisogno di tutta la giornata, per fortuna mi hanno detto che sono in ferie. –
Sorridendo si china verso di me per darmi un bacio.
-    Danny, non ho intenzione di farti lasciare questo letto. –
-    Beh, prima o poi, che tu lo voglia o no, per uscire da questa casa e tornare nel mio piccolo appartamento, il letto dovrò lasciarlo, a meno che non decida di portarmelo dietro. –
È arrivato il momento. Ora. Devo dirglielo ora.
-    Non credo sia necessario. –
-    E sentiamo genio, il letto lo teletrasportiamo? –
-    Intendevo che non credo sia necessario tornare nel tuo piccolo appartamento, se non per finire di impacchettare le tue cose.-
-    Che cosa stai ...? –
Vedo la sua espressione cambiare nel momento in cui si rende conto di cosa gli sto chiedendo.
-    Steve sei sicuro? –
-    Danny, perchè non dovrei esserlo? Praticamente vivi già qui, tu e Grace vi fermate spesso entrambi. Lei ha la sua stanzetta ormai arredata da tempo e tu passi più tempo qui che a casa tua. Praticamente questa era già casa tua ancora prima che ci mettessimo insieme, dove sarebbe la differenza? Vorrei avervi qui, entrambi. Sempre. –
-    Io.. Steve, è un passo importante. Io non seguo neanche un terzo delle regole di casa McGarrett, come la mettiamo? –
Scoppio in una fragorosa risata.
-    Quando mai il fatto di infrangere le mie regole è stato un problema? Tu ci godi a farmi arrabbiare infrangendo ogni regola possibile. E poi... vorrà dire che per ogni infrazione subirai una punizione decisa da me. –
Ammicco spudoratamente.
-    Ok, per me va bene. Hai ragione tu, praticamente viviamo già insieme, non ricordo l’ultima volta che ho dormito nel mio letto. Prima però, devo parlarne con Grace, la scelta finale spetta a lei. –
-    Sono perfettamente d’accordo con te. Ora possiamo fare colazione? Ho in mente un metodo tutto nuovo. –
-    Si, ho fame. Decido io il menù, altrimenti rischio di morire di fame. Quale sarebbe questo metodo? Qualche  nuova diavoleria etnica e salutista? –
-    In realtà è molto semplice, non esistono piatti e non dobbiamo alzarci dal letto, abbiamo qualcosa da mangiare in casa o come al solito ti sei affidato solo al take-away? –
-    Stranamente abbiamo della frutta, l’ho comprata per Grace, è venuta qui qualche giorno fa. –
Lo abbraccio e lo bacio nuovamente facendolo rotolare sul letto.
-    Ah, ultima notizia: ho fatto richiesta di non essere più mandato in servizio attivo. Nemmeno in casi straordinari. –
Danny si solleva di nuovo per guardarmi negli occhi.
-    Mi stai mica dicendo che hai incontrato qualcuno che ti ha convinto ad accasarti? –
-    Forse. –
-    Devo esserne geloso? –
-    No, direi proprio di no. –
Ribaltiamo ancora una volta le posizioni e riprendiamo la nostra festa di bentornato.
 
 
 
 
 
 
 
Note:
 
Buon pomeriggio e buon venerdì a tutti.
Sono sparita, lo so, purtroppo sono in un periodo un po’ impegnato, non è ancora finito, anzi, è appena cominciato.
Avevo bisogno di un pochino di pausa e distrazione e quindi ieri sera è nata questa one shot, tutta colpa della canzone dei Maroon 5 di inizio capitolo.
Stavo tornando a casa ieri e mentre ascoltavo la canzone mi si è proiettata in testa l’immagine di Steve e Danny nel letto insieme abbracciati al mattino.
Quindi eccola qui.
In teoria possiamo considerare questa One Shot il seguito di “Classified”, infatti la telefonata a cui si riferisce Steve a metà capitolo è quella di Classified.
Spero che vi sia piaciuta.
La canzone di inizio capitolo è “Never Gonna Leave This Bed” dei Maroon 5.
Vi lascio il testo tradotto come sempre qui sotto.
 
Traduzione:
 
“Mi spingi,
non ho la forza 
di resisterti o controllarti
Portami giù, portami giù
Mi fai male, 
ma me lo merito?
Mi rendi così nervoso
Calmami, calmami
Ti sveglio
Nel bel mezzo della notte per dire
Che non me ne andrò mai più
Non lascerò mai questo letto, oh
E allora vieni qui
E non lasciare mai questa stanza
La perfezione del tuo visto mi tranquillizza
calmami, calmami
E allora cadi
Ho bisogno che tu ti fidi di me
Prendila con calma, non mi mettere fretta, mi darai una mano, perché non mi dai una mano?
Ti sveglio
Nel bel mezzo della notte per dire
Che non me ne andrò mai più
Non lascerò mai questo letto, oh
Tu dici “Vattene, non sta funzionando”
Ed io dico"No, non ne vale la pena”
E allora dico invece
Che non lascerò mai questo letto, ooh
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho
Darei tutto via solo per riaverti
E farei carte false
Prendi quel che posso avere
E posso tranquillizzarmi
Mi puoi sentire già?
Cerco di stare sveglio ma non riesco a dimenticare
Ti sveglio
Nel bel mezzo della notte per dire
Che non me ne andrò mai più
Non lascerò mai questo letto, oh
Tu dici “Vattene, non sta funzionando”
Ed io dico"No, non ne vale la pena”
E allora dico invece
Che non lascerò mai questo letto, ooh
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho,
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho,
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho,
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho,
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho,
Prendi, prenditi tutto
Prendi tutto quello che ho.”
 
Ringrazio tutti quelli che continuano a leggermi, quelli che mettono le storie tra le preferite, seguite e ricordate. Ringrazio quelli che decidono di lasciarmi un loro commento che mi fa sempre un piacere immenso. Ringrazio tantissimo quelli che mi hanno messo tra gli autori preferite. Grazie infinite.
Grazie a Elleonora che questa volta ha perso del tempo per farmi da beta.
Grazie a mia sorella come sempre che mi sopporta e che è la mia prima sostenitrice.
Un grazie a tutti in generale.
 
Un bacione a tutti e spero di tornare presto con il seguito della long o con altre one shot, purtroppo dovrete avere un po’ di pazienza.
G.

 
   
 
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