18/01/2014
1 recensioniThrough the Hell
Se stai attraversando l'inferno, fallo a testa alta.
Nessuna frase poteva essere più appropriata per quella situazione. Percy ed Annabeth erano intrappolati nel Tartaro ormai da qualche giorno, la loro pelle stava reagendo piuttosto male all'esposizione all'aria tossica che si trovava in quel luogo. Sembrava supplicare una tregua, una richiesta che suonava sofferta, perché in effetti lo era.
Perlomeno, erano entrambi vivi, anche se i due non smettevano mai di chiedersi quanto avrebbero resistito ancora. Nessun semidio aveva potuto attraversare il Tartaro e uscirne indenne, a parte Nico. Anche lui però, subì delle conseguenze: gli incubi di certo erano frequenti. Insomma, il Tartaro non risparmia chi viene a contatto con lui.
Percy si chiese se per caso avesse potuto fare di più, non sapeva cosa, semplicemente di più. Forse non si sarebbero mai trovati in un Inferno simile. E in qualunque caso, qualsiasi inferno sarebbe stato meglio di quello.
Gli venne mai in mente di incolpare i suoi amici? L'idea non gli passò nemmeno per un millisecondo nell'anticamera del cervello. Aveva visto lo sguardo di Hazel, terrorizzato, spaventato, desideroso di aiutare. Ma quel corpo minuto non avrebbe potuto fare nulla contro la forza immensa del Tartaro. Sembrava quasi che più loro lottassero per restare sulla superficie, più Lui cercava di attrarli verso il basso, verso la profondità delle sue gole, facendosi beffe dei loro vani tentativi di evitare la caduta.
Eppure Percy preferiva stare con Annabeth nel Tartaro, che senza di lei al sicuro sull'Argo II. Proprio per questo la sua mano aveva stretto saldamente quella della sua ragazza, perché non poteva lasciarla cadere, non poteva abbandonarla, scrivere la sua fine. Questo non era mai stato da Percy. Lui era leale, e se avesse dovuto morire, in quella caduta accanto ad Annabeth, allora lo avrebbe fatto. Non si sarebbe tirato indietro, nemmeno di fronte ad un pericolo tanto grande da poterlo portare alla morte. Non lo aveva mai fatto per gli dei, tantomeno lo avrebbe fatto per la sua ragazza, per colei che amava.
Non si pentì della sua scelta nemmeno quando cadde in ginocchio perché non si sentiva più le gambe, a causa del dolore. Le vesciche sulla sua pelle stavano aumentando di numero e il dolore aumentava di intensità, ma non riusciva comunque a trovare un motivo per tornare indietro nel tempo e lasciarla cadere da sola.
Perché in fondo la loro era una promessa, affrontare ogni mostro, ogni paura, ogni pericolo insieme. Senza voltarsi indietro, senza pentirsi delle proprie scelte, senza tremare.
Qualsiasi cosa avrebbe ancora dovuto affrontare, Percy era orgoglioso della sua scelta.