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Autore: Letsneko_chan    18/01/2014    5 recensioni
(Len)
La verità è che mi faceva pena. Non volevo vederla così. Per tutti sono il rubacuori di turno. Non c'è ragazza della scuola a cui non piaccia. La verità? Con il suo comportamento, l'unica di cui sono innamorato (sul serio) è lei. Rin. La mia compagna di banco. Mi perdo ogni volta che mi guarda, con i suoi occhi azzurri.
(Rin)
per tutti i miei compagni sono la classica secchiona, introversa, asociale, ecc..insomma la classica persona che studia e sta zitta durante le lezioni presa di mira da tutti. Passo le giornate in silenzio, nessuno vuole parlare con me, io lo vorrei ma..la timidezza mi blocca sempre.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Shion, Len Kagamine, Miku Hatsune, Rin Kagamine, Un po' tutti | Coppie: Kaito/Miku, Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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(Rin)
Mi chiamo Rin e per tutti i miei compagni sono la classica secchiona, introversa, asociale, ecc..insomma la classica persona che studia e sta zitta durante le lezioni presa di mira da tutti. Passo le giornate in silenzio, nessuno vuole parlare con me, io lo vorrei ma..la timidezza mi blocca sempre. L'unico con cui scambio due parole è il mio compagno di banco, ma riguardano sempre e soltanto la scuola. Vorrei parlare di qualche altra cosa ma non ci riesco. La gente mi cerca solo quando ha bisogno. Non capiscono che sto male, avrei bisogno di sfogarmi ma non ho nessuno a cui parlare dei miei problemi...mi rifiugio nei libri e nello scrivere. Quest'ultimo soprattutto per sfogarmi. Preferisco scrivere piuttosto che parlare. L'unico momento in cui riesco a parlare è durante le interrogazioni. Per la "gioia" dei miei compagni. Sono sempre la più brava. Ma sono sempre anche la più sola. 
Oggi è un giorno come tanti altri. Triste e solitaria torno a casa sotto la pioggia, senza l'ombrello, mi sto bagnando tutta, nessuno si preoccupa per me...se ne fregano. Me ne sono andata senza salutare. Tanto nessuno l'avrebbe fatto. Mia mamma dice che dovrei aprirmi, ma come faccio a cambiare il mio carattere di punto in bianco? È difficile...
Sento che la pioggia non mi bagna più. Procedo a capo chino, immersa nei miei pensieri. A chi può interessare se mi bagno? Alzo la testa. Lui è lì e mi sorride. Lui. Len. Il mio compagno di banco, quello  per cui ho avuto una cotta per anni. Come tutte le ragazze. Prima o poi tutte si innamorano di lui.
-vuoi che ti accompagni alla stazione? Ti bagnerai se continui a camminare così..senza un ombrello...-
Cioè...lui mi rivolge la parola e mi dice che mi bagno. Ma mi hai visto o sei cieco? Sono GIÀ bagnata fradicia...
-s..si..grazie...-anche stavolta la timidezza mi ha impedito di dire una frase senza balbettare.
-vieni...dammi la cartella-
-n..no ce..ce la faccio-sento le guance in fiamme.
-come vuoi...-

Camminiamo in silenzio fino alla stazione, quasi abbracciati. Lui guarda avanti, io a terra. Sento una mano che mi stringe la spalla, poi il calore del suo corpo. Cosa? Non capisco più nulla. Il mio treno sta per partire. Me ne accorgo. Mi sciolgo dal suo abbraccio, lo saluto, ringrazio (arrossendo) e salgo. Ancora non ci credo. Persa nei miei pensieri per poco non mi accorgo che siamo già alla mia fermata. Scendo e corro a casa. Sta ancora piovendo, tanto sono già bagnata. Arrivo a casa con le guance rosse e il cuore che batte a mille? Perché? Parlare una volta con len, da sola con lui sotto un ombrello, quasi abbracciati, il sogno di tutte le ragazze, mi fa questo effetto? Cavolo...pensavo di non essere più innamorata di lui. 
Salgo le scale e vado a farmi una doccia. Ne ho bisogno.

(Len)
L'ho vista, sotto la pioggia, da sola. Mi faceva pena. Tutti hanno inteso il mio gesto come un segno di gentilezza per quella ragazza asociale, per tutti; timida, troppo timida, secondo me.
La verità è che mi faceva pena. Non volevo vederla così. Per tutti sono il rubacuori di turno. Non c'è ragazza della scuola a cui non piaccia. La verità? Con il suo comportamento, l'unica di cui sono innamorato (sul serio) è lei. Rin. La mia compagna di banco. Mi perdo ogni volta che mi guarda, con i suoi occhi azzurri. La vorrei stringere tra le mie braccia. Ci sono quasi riuscito mette andavamo alla stazione, ma il treno mi ha impedito di dirle tutto quello che provo. Un bacio sotto la pioggia. È il mio sogno. Siamo sempre stati in classe insieme (uno strano scherzo del destino) ma mentre io diventavo uno dei ragazzi più popolari della scuola, lei era la secchiona si turno, quella che passa tutto il giorno sui libri. 
Mentre mi parla, poche frasi dette per gentilezza, noto il suo imbarazzo. Cosa mi è saltato in testa di chiederle se aveva bisogno di una mano? Era bagnata, da sola, senza ombrello! ...che stupido che sono...
domani voglio continuare il mio piano. Voglio farla entrare nel mio gruppo. L'ho sentita cantare in giardino, mentre pranzava da sola: ha una voce stupenda, Miku e Kaito sono già d'accordo. La vogliono aiutare. Ma so che mi dirà di no. Ma io non mi arrenderò. Continuerò a "torturarla" finché non cederà. Non mi arrendo mai. Rimango come uno stupido con l'ombrello sotto la pioggia. Resto così finché il treno non scompare dalla mia vista. Le persone mi sfiorano, non mi curo di loro. Mi sono sempre piaciute le stazioni. Gente che parte, gente che torna, luoghi di incontro, puoi ritrovare vecchi amici e amori...
Torno a casa e salgo in camera. Mi butto sul letto. Penso a Rin. Come starà? Sarà a farsi una doccia..ma che pensieri mi vengono in mente? Non sono così pervertito!

(Rin)
Si sta proprio bene, dopo una doccia calda in queste giornate grigie di pioggia. Mi stendo sul letto, inizio a leggere, mi mancano pochi capitoli per finire anche questo libro. Mia mamma mi continua a dire che devo cambiare, bla, bla, bla...sono stufa dei suoi soliti discorsi. Alzo la musica e continuo a leggere. Non faccio i compiti per il giorno dopo. Per la prima volta in vita mia. Domani si chiederanno il perché. Ma il perché è semplice. Voglio dare una svolta alla mia vita. Di colpo. Voglio cambiare. E questo è il primo passo. Non mi importa di prendere la prima insufficienza della mia vita, l'importante è che gli altri cambino idea su di me.

*********
Il giorno seguente
(Rin)
Ci siamo. La professoressa mi ha appena chiamato. Matematica. La mia materia preferita. Lo sanno tutti. Quella in cui ho sempre preso il massimo. Voglio proprio vedere le loro facce. Mi fa le domande. Non rispondo. Scena muta. La prima. Tutti si aspettano che mi metta a piangere, come ho fatto una volta per un voto più basso. Sento le guance in fiamme. Ma le lacrime non scendono. Tutti gli sguardi sono puntati su di me. La professoressa mi guarda come per dire:" cosa ti è successo? Perché?" Mi rimanda a posto. Appena mi siedo, Len mi guarda allibito, tutti mi guardano. 
-rin...-
-che c'è?- rispondo sbuffando.
-non ti concentri..che hai? Sei sempre quella che studia...-
-si lo so..quella che studia, che sta da sola, la solita asociale con cui nessuno vuole parlare. Risparmiati la parte. Solo perché sei il mio compagno di banco non significa che devi rifarmi la parte che mi ha fatto ieri sera mia mamma.-
dal tono della voce si capisce che sono stizzita. Len mi guarda poi dice, girandosi verso la cattedra:
-quindi è così....-
Non capisco cosa intende con questa frase, ma quelle parole sono destinate a non darmi pace per tutto il giorno.

(Len)
Che diavolo è successo a Rin? Una scena muta a matematica: immagino sarà l'argomento del giorno. Tutti mi faranno domande. La campanella, per me è una salvezza. Immagino che Rin vada a mangiare nel solito angolo. No..
Ha chiesto a Miku di poter mangiare con lei. Lei l'ha guardata, poi ha sorriso e poi ha annuito. Sarebbe bello se quelle due facessero amicizia...
-Leeeeen!!-
-chi mi vuole?-
mi giro. C'è Kaito, il mio migliore amico che però è in un’altra classe che sta arrivando a corsa.
-ma..ma quella lì...lì con Miku..non è Rin?-
-si...perché? Hai paura che ti rubi la ragazza?-
Sorride. -no...è strano..che non stia da sola...-
-ha fatto scena muta a matematica
.-
-eh!?!?-
-
Ha. Fatto. Scena. Muta. A. Matematica.-
-cosa le sta succedendo?? Vabbe...andiamo a mangiare con loro
.-mi prende per un braccio e mi trascina verso di loro.

(Rin)
Ora capisco perché Miku è una delle ragazze più popolari..con la sua gentilezza conquista tutti. Non ha battuto ciglio quando le ho chiesto se potevo pranzare con lei. Un ragazzo dai capelli blu sta trascinando  un altro dai capelli biondi. Len. Miku mi dice che quello blu è il suo ragazzo, e che Len è il ragazzo più corteggiato della scuola da quando Kaito si è messo con lei.
-Ragazzeee!!-
-Kaito...aspetta...mi vuoi far cascare?-
non finisce la frase che è in terra.
-scusa....avevo fretta di arrivare.-
-hmpf...-
-Miku vieni con me...ti devo dare una cosa...-
-oh cavolo! Oggi è il nostro anniversario!-
-te ne sei ricordata quindi..-

Si abbracciano, si baciano e poi se be vanno. Lasciando me e Len da soli.
Lui si siede accanto a me.
-cosa ti dirà tua mamma stasera?-
-mi farà la solita parte...ma ormai me ne frego.-
-senti...-
-si?-
-non è che potresti rispiegarmi quella cosa che ha spiegato oggi a matematica?-

Eh!? Len che mi chiede aiuto?
-non ho ascoltato..ma...credo di potercela fare...-
Sorride. È così dolce..ora capisco perché tutte hanno una cotta per lui...forse mi sto innamorando di nuovo anche io?


(Len)
Perfetto. Ce l'ho fatta. Rin verrà a casa mia. Meglio di così non poteva andare. Ho intenzione di dichiararmi. Vedo che chiama sua madre. Mi fa ok con la mano. Perfetto. Non le ha detto niente di matematica. Credo che voglia nasconderlo o non voglia dirglielo. A questo punto non vedo l'ora che finisca questa giornata. 
Le ho mentito, si..ma pazienza..volevo solo invitarla, non mi serve il suo aiuto. Ma voglio, devo dirle quello che provo. Ho capito cosa vuole fare: far cambiare l'idea che gli altri hanno per lei. Ma se continua così finirà per farai male da sola...
La campanella. La mia salvezza. Saluto Miku e Kaito, prendo Rin per mano e la trascino fino a casa. Ha le guance in fiamme. Tutti ci stavano guardando. Tutte le ragazze della scuola la vogliono uccidere, ci posso. scommettere.

(Rin)
La campanella è suonata. Ora devo andare a casa di Len. Non è la prima volta che studio con qualcuno ma con un ragazzo si. Quando l'ho chiesto alla mamma, mi ha risposto:" finalmente inizi a farti degli amici."
Forse sarà contenta. Non so se dirle di matematica. Le darei un dispiacere ma è successo. Len mi prende per mano. Lo guardo, sorride, io arrossisco, sento gli occhi puntati su di me. Non capisco più niente, Miku e kaito mi guardano in modo strano, le altre ragazze mi guardano male, la mia testa  inizia a girare. Che sia anch'io innamorata di Len? No..siamo solo amici. È strano. Non ho mai avuto amici veri. Ma il legame con len, Miku e Kaito è diverso, in particolare quello con Len. È sempre stato quello (e il solo) che mi ha incoraggiato.


Post scriptum
ecco qua un'altra fanfiction...o meglio..il primo capitolo..Rin e Len ne saranno i protagonisti (in questa ff non sono fratelli, nè hanno legami di parentela) con le loro turbi psichiche tipiche degli adolescenti...spero vi piaccia..al prossimo capitolo!
   
 
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