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Autore: 27_June_1986    18/01/2014    3 recensioni
Are you, Are you
Coming to the tree
Wear a necklace of rope, side by side with me.
Strange things did happen here,
No stranger would it be,
If we met up at midnight in the hanging tree.
[Evellark] [What if?; leggermente inquietante...forse per niente]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premesso che: per questa storia ho preso spunto da un sogno molto inquietante e davvero realistico su Peeta, non so bene come il Peeta di questa OS torna in vita, mi sono vietata di pormi la domanda, perché mi sono terrorizzata da sola a pensare e a ripensare a quello schifosissimo sogno! Now…buona lettura n.n
 
 
 
 
 
 
Are you coming to the tree?
 
 
 
Are you, Are you
Coming to the tree
Where they strung up a man they say murdered three
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met up at midnight in the hanging tree
 
 
 
È passato un anno. Un anno dalla mia vittoria, un anno dalla morte di Peeta…sei mesi da quando ho capito di amarlo.
Non so bene perché, ma sei mesi fa la cosa risultava piuttosto buffa: non l’ho mai notato fino a quando non è stato estratto per gli Hunger Games e poi, quando è morto, mi sono resa conto di amarlo. Ora, dopo sei mesi, la cosa non è più tanto buffa…anzi, direi che è piuttosto drammatica…o inquietante, visto che sono innamorata di un ragazzo morto.
So di certo che non è stata una cosa improvvisa: insomma…lo conoscevo appena e se lui non mi avesse salvato la vita da piccola non lo avrei mai nemmeno sfiorato con lo sguardo prima dei giochi. E neanche durante i giochi ho iniziato a provare qualcosa per lui. Troppo occupata a sopravvivere, come sempre. In effetti mi ha colto di sorpresa*. Da un giorno all'altro invece di  essere pervasa dal senso di colpa, quando sentivo il suo nome, uno strano calore si formava all'altezza del petto e un sorriso da ebete mi si stampava sul volto.
Quando Haymitch ha iniziato ad incolpare Gale per quello stupido sorriso, sono scoppiata. “Non lo amerò mai quanto amo Peeta!” avevo urlato, provocando una “grave perdita di alcool” per lui e una crisi di pianto a me.
Non voglio sapere come Gale ha realizzato di non avere speranze con me, stà di fatto che l’ho perso per sempre.
Nessuno ha mai commentato questa nostra “separazione”, solo Haymitch –tanto per cambiare- una volta ha borbottato qualcosa come: “Ne uccide uno e spezza il cuore all'altro”, ma era ubriaco e di mal umore per il Tour della Vittoria imminente. A quelle parole ho rivisto la scena in cui Peeta si accoltella per far vincere me, come ogni notte.
Come questa notte: Peeta si accoltella e io non riesco a fermare il suo suicidio. Non urlo abbastanza, o non corro abbastanza, o inciampo a pochi centimetri da lui. In poche e sporadiche volte la scena cambia e sono io ad essere uccisa da Peeta, ma sono davvero rare.
Mi trascino fino al bagno. Ficco la faccia sotto il getto d’acqua e cerco di bere più acqua possibile.
Un'altra notte in cui gli urlo di non farlo, di restare. Per me, con me. E questo serve solo a mandare la mia gola in fiamme, perché Peeta non può tornare in vita grazie ai miei incubi o per rispondere ad una mia supplica.
Eppure quando torno nella mia camera c’è Peeta Mellark seduto al centro del mio letto.
 
 
Are you, Are you
Coming to the tree
Where the dead man called out for his love to flee
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met up at midnight in the hanging tree

 
 
Un urlo di terrore esce dalle mie labbra, ma mi zittisco immediatamente da sola.
Stringo forte gli occhi e le braccia intorno alle costole.
-È solo un sogno, Katniss. Fra pochi secondi finirà. Devi solo aspettare che Peeta si accoltelli- mormoro.
-Dopo un anno vuoi ancora vedermi morto? E io che ero tornato per te…- dice. Il suo tono sembra quello di Peeta, quello che un anno fa era vivo. Quello che ora è sepolto sotto dieci metri di terra, in un angolo del Prato, perché ho chiesto io di seppellirlo lì.
Una parte di me –quella irrazionale- vuole davvero aprire gli occhi per godersi il sogno. È la prima volta che sogno Peeta fuori dall'arena, ma soprattutto, è la prima volta che nei miei sogni Peeta non si suicida.
Ma rimango con gli occhi ben serrati, perché la parte razionale prevale.
-Katniss?- mi chiama. Dal suo tono si capisce che è divertito. Una risatina arriva alle mie orecchie. Ed è quello a farmi scattare.
Il mio orgoglio si sente offeso. Mi stà prendendo in giro? Per questo ride?
Spalanco gli occhi, furiosa.
-Ciao- dice. A pochi centimetri dal mio viso, il sorriso sulle labbra e i ricci biondi che per poco non gli ricoprono gli occhi.
Rimango senza parole: indecisa se urlare per la paura, starmene zitta come un idiota a fissarlo, o iniziare un discorso stupido e senza senso su quanto sia meraviglioso oggi il sole…anche se è notte.
-Ti sono cresciuti i capelli- sussurro. Sfioro con l’indice il ricciolo che si trova proprio al centro della sua fronte.
Brava, Katniss. Lui è morto un anno fa, tu lo ami da mesi e tutto quello che sei riuscita a dire è che gli sono cresciuti i capelli!
Ma lui ridacchia.
-Già. Anche se sono sicuro che ai morti non continuano a crescere- dice. Si allontana leggermente. Sembra…sembra imbarazzato. Può un morto essere imbarazzato? Ah! dimenticavo, questo è un sogno…
-Stanotte è diverso: non ti suicidi? Non ti sacrifichi per me?- chiedo.
 Sul serio, Katniss, dovresti leggere qualche libro su come intraprendere una conversazione.
Il suo sguardo è leggermente curioso, segno che non ha pienamente capito di cosa stò parlando, ma risponde comunque a tono, come solo Peeta sa fare.
-Beh…dopo un anno passato a suicidarmi ogni singola notte, volevo cambiare un po’…sai per non sembrare troppo monotono-
-Quindi sei un sogno?- chiedo.
Lui scuote la testa e mi prende le mani –Mi hai chiesto tu di tornare da te, no?- chiede retorico.
Ma io continuo a girarci intorno, ancora confusa da tutto ciò.
-Ma tu sei morto- dico, come se non lo sa –Voglio dire…ti abbiamo seppellito sotto dodici metri di terra! Dovresti essere un cadavere in putrefazione o…- la mia voce si spezza, costringendomi a zittirmi.
L’idea di lui morto, freddo e senza il suo dolce sorriso sul volto, mi ha sempre fatto salire le lacrime agli occhi.
-Katniss non piangere, sono qui- dice. Mi stringe tra le sue braccia e io mi ritrovo a sorridere, perché il suo calore è proprio come me lo ricordavo.
-Non pensavo di avere una così ampia immaginazione- mormoro, provocando le sue risate.
Si distanzia da me solo per posare le sue labbra sulle mie.
Sono calde, è tutto ciò a cui riesco a pensare. Come lo erano nella grotta e al suo bacio di addio. Solo che non sanno di sangue o di fango. Sanno di Peeta: cannella e aneto. È solo quando mi rendo conto che ne un sogno ne un morto possono avere lo stesso odore di Peeta, ricambio il bacio. Ma lui mi impedisce di toccare le sue labbra, perché si apre in un sorriso sulle mie.
-Ci ho messo così tanto a convincerli per farmi tornare- sussurra. E sento il rimorso nella sua voce. Rimorso perché ha sprecato troppo tempo per…tornare.
-Tornare?- chiedo.
Lui si fa improvvisamente serio –Mi aspettano, Katniss- annuncia.
-Cosa?- mormoro confusa. Le sue mani lasciano il mio viso per stringermi in un ultimo abbraccio.
-Non posso restare. Ho un accordo con loro- dice velocemente. Come se non può dirmi di chi o cosa stà parlando, come se le sue parole sono proibite…
Un moto di rabbia mi fa arrossare le guance.
-Chi, Peeta? Chi non vuole farti restare?- sbotto.
Mi rivolge un sorriso di rammarico prima stringermi ancora più forte e poi lasciarmi andare. Il suo sguardo è disperato. Come quando voleva convincermi di non andare alla Cornucopia per salvargli la vita.
Cosa stai cercando di dirmi, Peeta?
Sembra essere colto da un idea improvvisa per questo si china vicino al mio orecchio e sussurra: -Are you, are you. Coming to the tree?-
-Peeta cos…?-
-Verrai?- chiede solamente. I suoi occhi sono colmi di speranza. Mi stà chiedendo di seguirlo.
-Si- sussurro. Perché so che finalmente posso concedergli qualcosa che non gli ho dato nella sua vita, perché so che posso rimediare alla mia iniziale…indifferenza nei suoi confronti.
Posa un bacio sulla mia fronte –A mezzanotte, all'albero degli impiccati-
Raggiunge la porta della mia stanza, ma quando ha già un piede fuori lo richiamo.
-Ma che stai dicendo?-
-Lo sai, no? Ci troviamo li, Katniss- promette.
-Lì?- chiedo. Continuo a non capire: non esiste davvero l’albero degli impiccati…o si?
Sento i suoi passi nel corridoio fuori alla mia stanza. Sorrido interiormente quando mi accorgo che il suo passo è ancora troppo rumoroso.
Mi precipito alla porta e la apro con forza.
-Peeta! Peeta!- lo chiamo.
Lui si volta. Il suo viso sembra stranamente più pallido e…è sangue quello vicino allo stomaco?
-Katniss?- richiama la mia attenzione.
Annuisco per riprendermi –Ti amo-
Lui si apre in un sorriso dolcissimo –Anche io-
Chiudo di nuovo la porta della mia camera e mi lascio scivolare contro di essa con il sorriso ancora sulle labbra.
 
 
Are you, Are you
Coming to the tree
Where I told you to run, so we'd both be free
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met up at midnight in the hanging tree.

 
 
Haymitch, si sa, la notte non dorme mai: troppi ricordi cercano di prendere il sopravvento mentre dorme e poi…deve essere sempre pronto per scattare e uccidere il nemico.
Per questo vede la ragazzina, quella uscita per una botta di culo dall'arena, che esce da casa sua e si dirige verso il bosco.
Ma che diamine fa?, si chiede.
Katniss si guarda intorno, con una certa aria sospetta, ma ha un sorriso da idiota stampato in faccia.
Haymitch si alza in fretta e si precipita alla finestra, portandosi dietro la bottiglia.
“Non lo amerò mai quanto amo Peeta!”, le parole della ragazzina gli risuonano nella mente. Quel sorriso le si stampa in faccia ogni volta che pensa a Peeta ed Haymitch lo sa.
Con un occhiata veloce nota che mancano cinque minuti a mezzanotte.
Si capisce quanto è preoccupato dal fatto che molla la bottiglia sul tavolo prima di uscire. La segue fino alla recinzione, ma anch'essa sembra dalla sua parte. Non appena Katniss oltrepassa la rete essa prende vita, impedendo al mentore di seguirla.
Haymitch fa mezzo passo indietro.
Perfetto. Ora la ragazzina è schizzata e forse sotto l’effetto di qualche droga e come se non bastasse è dall'altra parte della recinzione, ergo, in pericolo.
L’uomo torna a casa solo per prendere la sua bottiglia. Si piazza vicino alla recinzione e aspetta fino a quando non smette di ronzare.
Ma allora è troppo tardi.
Katniss e Peeta si tengono la mano mentre, con un lieve sorriso sulle labbra, dondolano a sette metri d’altezza su un albero. Una collana di corda stretta al loro collo.
 
Are you, Are you
Coming to the tree
Wear a necklace of rope, side by side with me.

Strange things did happen here,
No stranger would it be,
If we met up at midnight in the hanging tree.

 
 
 
*cioè…sapete tutti da cosa è tratto…beh ho sempre pensato che le parole di Finnick sono le più adatte per descrivere l’amore di KatKat…ehm volevo dire Katniss per Peeta
 
 
Okay lo ammetto: sono leggermente depressa di questo periodo…si nota tanto??
Anyway! Sono l’unica che proprio non riesce ad immaginarsi la canzone “L’albero degli impiccati”? D: sul serio per me è qualcosa di troppo andante e già alla terza strofa non mi trovo -.- così, per la millemillesima volta ho risentito la canzone e mi sono rifatta un idea ù-ù e grazie alla canzone molto felice, che parla molto di pace&amore e di fiorellini azzurri e gialli, ho avuto un incubo terribile dove un Peeta morto durante i giochi –me lo sentivo proprio che era morto-  mi guardava, seduto sul mio letto e mi faceva un sorriso tipo maniacale…e poi in un sussurro mi chiedeva qualcosa tipo: “Vuoi venire a trovare Finnick con me?” ed io ero tipo: mavafanculo vattelo a trovare tu Finnick, stai lontano da me! sul serio, vai via O-O AHAHAHAHHHAHAHAHHAHAH certo come no! Se non mi svegliavo prima di rispondere avrei fatto qualcosa tipo: shi *W* portami ovunque tu vuoi. Mhm…credo che Haymitch stà entrando nei miei personaggi preferiti o-ò cioè…da dove mi è uscita la parte in cui si parla di lui, scusate?
Now! Grazie alle zollette che hanno letto questa OS: lo so già fa schifo, poi ci metto le cose inquietanti ç_ç
ci si becca in giro su EFP!
Nina
   
 
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