ECHI
Note di malinconia scaturiscono da questo costosissimo pianoforte d'ebano. Note che si disperdono nell'aria senza che ci sia qualcuno ad udirle. Non viene mai nessuno quì, in questa casa così grande che potrebbe ospitare famiglie molto più numerose di quella di cui facevo parte. La famiglia Weasley, della quale solo io sono rimasta, protetta dalla morte da colui che ho tanto amato, Draco Malfoy, un uomo che pensavo fosse cambiato davvero. "Cambierò per te, farò tutto quello che posso". Sembravano così sincere quelle parole, così vere....o forse quel giorno ero troppo ammaliata dal suo sguardo per accorgermi che mentiva. Ora è chissà dove, al servizio di una nuova e potente forza oscura, ad illudersi che un po' di quel potere un giorno sarà anche suo. Non ha badato agli errori del padre? Non ha visto come è andata a finire? Non è vero quello che dicono: gli uomini non imparano dai propri errori, non se c'è di mezzo il potere.
Il suono del pianoforte riecheggia nella sala, le mie mani guidate da ciò che più predomina in me: il rimpianto. Il rimpianto di non aver ascoltato la mia famiglia e gli amici, il rimpianto di averli abbandonati, il rimpianto di essere stata così sciocca da pensare che una persona del genere, educata in quel modo, vissuta in un clima di vendetta e disprezzo, sarebbe potuta cambiare. Ma ormai non serve a nulla rimpiangere, devo prendere una decisione.
Le mie mani spingono forte i tasti come per farli precipitare; il suono si fa più cupo andando a concludere la melodia. L'ultimo tasto da premere è quì, davanti a me. Avvicino il dito alla sua liscia superficie. Come un lampo nella mia mente. Poggio le mani sulle gambe. Non posso decidere. Scosto lo sgabello e mi alzo mentre una lacrima scorre già sul petto.
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