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Autore: LastHeaven    19/01/2014    5 recensioni
Kyungsoo non sapeva cosa aspettarsi quando finalmente decise di dire a sua madre che lui era gay, ma essere mandato in un campo estivo di soli ragazzi nel bel mezzo del nulla non rientrava certamente nei suoi piani.
{KaiSoo} [ side!HunHan side!BaekYeol ]
TRADUZIONE.
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buondì mondo di efp~
Come credo abbiate notato, questa è una traduzione, perciò i credits vanno interamente a http://l-stat.livejournal.com/img/userinfo.gif?v=17080?v=111.3jumpthisship ossia l'autrice originale che ha pubblicato questa fanfiction su livejournal. (for the original link in english click here )
Noterete che i capitoli sono parecchio lunghi (questo è uno dei più corti essendo il primo) dunque mi ci vorrà un po' per tradurre, ma cercherò comunque di aggiornare abbastanza frequentemente.
Bene, credo di aver detto tutto. Ah, per favore recensite per farmi sapere se la mia traduzione sta andando bene e per far sapere all'autrice cosa ne pensate della fic, ve ne sarei davvero grata ;; (è la prima volta che pubblico una traduzione, dunque il vostro parere in proposito è davvero importante).
Vi lascio al primo capitolo!
 
ps. la fanart l'ho trovata su internet e non so chi sia l'autrice, perciò se qualcuna di voi lo sa me lo dica (?)
 
 
 
 
 
 
 
Shine Like Stars
       
 

 

 
 
Kyungsoo non sapeva cosa aspettarsi quando finalmente decise di dire a sua madre che lui era gay, ma essere mandato in un campo estivo di soli ragazzi nel bel mezzo del nulla non rientrava certamente nei suoi piani. Apparentemente avrebbe dovuto aiutarlo a "entrare in contatto con la sua mascolinità interiore" o qualcosa del genere, ma lui davvero non vedeva come avrebbe funzionato.
 
"Ma non capisco," disse a sua mamma, un po' di disperazione trapelava dalla sua voce. "Come dovrebbe aiutarmi questo? Ti ho detto che mi piacciono i maschi, e tu mi mandi in un posto in cui sarò circondato da giovani, sudati, potenzialmente attraenti ragazzi 24/7 senza nessuna supervisione? Probabilmente faremo la doccia tutti insieme e dormiremo insieme e robe del genere." Fece una pausa per notare l'espressione spiacevole di sua madre. "In realtà, suona abbastanza carino detto in questo modo."
 
Purtroppo, sua madre ci aveva visto giusto dietro le sue bugie. Dopotutto, non ci voleva un genio per sapere che l'idea di essere "all'aria aperta" per Kyungsoo era leggere in cortile anziché in camera sua. E lui non era nemmeno il tipo espansivo o intraprendente. "Credo che sarà un bene per te," disse sua madre con decisione. "Una volta che vedrai come sono i ragazzi normali, credo che lascerai perdere questa sciocca convinzione e—"
 
"Mamma," sospirò Kyungsoo. "Essere gay non mi rende anormale, e non è nemmeno una convinzione. Non è qualcosa che puoi semplicemente prendere o lasciar perdere."
 
La madre di Kyungsoo non era convinta, e in qualche modo, Kyungsoo non era sorpreso. Lei è sempre stata terribilmente testarda e irremovibile, e lei è sempre stata molto tenace— alla fine, non era semplice crescere un figlio da sola. "Ci andrai, Kyungsoo. Ti ho già iscritto e ho già prenotato il tuo biglietto del treno. Andrai tra tre giorni."
 
Qualcosa di pesante si posizionò nella bocca dello stomaco di Kyungsoo. Andare a un campo estivo era l'ultima cosa che volesse fare. Non era bravo a fare amicizia, e non conosceva nessuno lì, e non era mai stato in campeggio o in posti simili finora, ed era semplicemente... il suo più grande incubo, ad essere onesti. E non era nemmeno una di quelle cose corte, da una settimana. Questo campo era un vero affare. Lui avrebbe potuto già dire che l'intera esperienza sarebbe stata terribile.
 
Con un pesante sospiro, lui scrollò le spalle e ritornò in camera sua, dove sua madre aveva lasciato la loro grande valigia sul pavimento per essere riempita di ogni sorta di scarpe da tennis, costume da bagno, torce elettriche, e altre cose essenziali per il campo estivo (per fortuna il sito web del campo aveva una lista di cose da portare, perché altrimenti Kyungsoo non l'avrebbe mai saputo). Ma per adesso, Kyungsoo spinse la valigia da un lato col suo piede e si buttò sul letto, soffocandosi nella coperta. I bagagli potevano aspettare a domani. Oggi, Kyungsoo voleva solo mettere il broncio e sentirsi in colpa per sé stesso. Questo era davvero non come aveva previsto di spendere l'estate prima del suo ultimo anno di scuola superiore.
 
(Forse poteva semplicemente impacchettare tutti i libri che aveva progettato di leggere e leggerli al campo. Era consentito? Avrebbe ricontrollato il mattino dopo.)
 
 
Tre giorni dopo, Kyungsoo stava per salire sul treno, con una enorme valigia appresso. Borbottò e si lamentò quando si schiacciò un piede con le ruote della valigia e grugnì quando cercò di farla salire nelle scale, ma nessuno andò ad aiutarlo, e Kyungsoo era in qualche modo contento perché non era bravo a parlare con le persone. Finalmente entrò nel vagone del treno —l'ultimo, col minor numero di persone dentro— e camminò nel corridoio tra i compartimenti, guardando nelle finestre per vedere se ce n'era qualcuno vuoto. Quando capì che non ce n'erano —proprio per sua fortuna— si guardò in giro imbarazzato, inciampando nella sua valigia e girandola per tornare da dove era venuto, decidendo che alla fine poteva entrare il compartimento più vuoto. Meno interazioni umane, meglio era.
 
(Non è che Kyungsoo provasse avversione per le persone, solo che non era bravo a socializzare. Non era per niente che in sei mesi in cui si era trasferito a Seul ancora non aveva alcun amico stretto.)
 
Trovando un compartimento con una sola persona all'interno, ingobbita sul suo telefonino, Kyungsoo aprì la porta e entrò silenziosamente, cercando di non far nemmeno notare la sua presenza all'altro ragazzo. Stava facendo un ottimo lavoro, finché cercò di mettere la sua valigia sul portabagagli sopraelevato e perse l'equilibrio, cadendo prontamente nel pavimento con una sovradimensionata valigia che schiacciava le sue gambe. "Ow," disse.
 
Il ragazzo seduto davanti a lui alzò lo sguardo dal telefonino. "Hai bisogno di aiuto?" chiese gentilmente. "Uh, sì" confessò Kyungsoo, "circa."
Il ragazzo rise. "Vieni, ti do una mano." Si alzò e tolse la valigia da sopra il corpo di Kyungsoo e Kyungsoo si mise in piedi, e insieme posarono il bagaglio sul portabagagli. Kyungsoo lo ringraziò educatamente.
 
"Oh, non c'è problema. Ho speso circa dieci minuti cercando di metterci il mio." Il ragazzo indicò dietro di lui, al suo bagaglio. "Sono Kim Minseok, comunque. Piacere di conoscerti."
 
Kyungsoo si girò verso di lui, guardandolo bene per la prima volta. Era alto circa quanto lui, con capelli castani, guance paffute e un sorriso infantile, i suoi occhi erano luminosi e amichevoli. Ma, cosa più importante, stava indossando un cappello con sopra un logo famigliare. "Do Kyungsoo," disse discretamente, "Hey, anche tu stai andando al campo estivo?"
 
Minseok sembrò confuso per un secondo, e poi seguì lo sguardo di Kyungsoo al suo cappello e rise. "Oh! Sì. Sono un leader della capanna/consulente."
 
Gli occhi di Kyungsoo si allargarono in sorpresa. "Davvero?" disse. "Non sei un po' troppo giovane per quello?" Minseok non sembrava più grande di Kyungsoo neanche di un giorno.
 
Minseok rise. "Me lo dicono in molti, in realtà." disse. "Comincerò il mio secondo anno di università questo autunno. Ma andavo al campo come campeggiatore, e quando sono diventato troppo grande, ho firmato un contratto per essere uno dello staff. A loro piace avere ragazzi giovani come leaders, poiché così siamo più in sintonia con i campeggiatori. Ho ancora amici tra i campeggiatori."
 
Kyungsoo annuì e si sedette nel posto al fianco di Minseok. Era ancora meravigliato che il ragazzo sembrasse così giovane, comunque. "Sei sicuro di essere all'università?" chiese incredulo.
 
Minseok rise di nuovo. "Abbastanza sicuro," disse. " " Però posso mostrarti la mia carta di identità se vuoi."
 
Kyungsoo sorrise e gli disse che non era necessario. "Dunque sei stato in questo campo per molto tempo, huh?"
 
Minseok si mosse nel suo posto e annuì entusiasta. "Ogni estate per cinque anni. E' grandioso. Quasi tutti i ragazzini sono perenni —intendo che tornano ogni anno— perciò sono sorpreso di vederti. Non vengono nuovi ragazzini spesso."
 
Kyungsoo ingoiò nervosamente. "Davvero?" disse, il terrore che si creava nel suo stomaco. Grande, dunque lui sarebbe risaltato. E tutti avrebbero già avuto altri amici. "Oh..."
 
"Non dovrebbe essere un problema, comunque." Minseok lo tranquillizzò velocemente. "Tutti i ragazzi lì sono davvero gentili. Credimi, lo so."
 
Kyungsoo fece spallucce scoraggiato, non convinto. Dopotutto, sarebbe stata la stessa identica situazione in cui era a scuola. "Dunque... Com'è il campo?" chiese. Aveva letto al riguardo nel sito, ma tutto quello che c'era era un mucchio di robe generiche su "legami" e "ricordi".
 
"Beh," disse Minseok sogghignando, "è davvero divertente. Non è davvero strutturato, sai? Non è che hai qualcosa da fare costantemente. Ci sono sempre cose preparate, come giochi o roba simile, ma non devi farli se non vuoi. Praticamente puoi fare quello che vuoi."
 
Kyungsoo si grattò il collo nervosamente. "Che tipo di regole ci sono?" chiese. Ebbe un'improvvisa visione di un gruppo di ragazzi che correva nella foresta, come selvaggi.  Oddio.
 
"Hmm." Minseok sembrava pensieroso per alcuni momenti. "Non c'è tipo un libro delle regole o qualcosa così. Ma le regole basilari sono solo non essere cattivo, non essere stupido, non farti male, le solite cose. Uh, anche... nessun oggetto elettrico tranne  le torce. Non alzarti di notte per andare in bagno senza un compagno—quello è importante. Non scocciare Kris, perché lui libererà la sua furia del drago su di te. Oh, e le luci si spengono alle 23:00, ma a nessuno importa davvero. Tutti hanno le torce elettriche comunque. Nessuno va a dormire prima di mezzanotte, onestamente."
 
Kyungsoo cercò disperatamente di seguire il discorso. Kris? Compagni? C'era un sistema di compagni? Spegnere le luci significava letteralmente spegnere ogni luce? "Um, capito," disse. "Sembra... rilassante."
 
Minseok annuì. "Lo è. Non abbiamo mai problemi, comunque. Qualche graffio o ammaccatura, ma niente di grave. Tutti si divertono sempre. E hey, forse tu sarai nella mia capanna! Voglio dire, io non dormirò lì, ma sarò a capo del gruppo. Sarà figo."
 
Kyungsoo si sedette di nuovo nel posto davanti a Minseok e sospirò leggermente. Minseok poteva fare tutte le promesse che voleva—Kyungsoo ancora non era sicuro di tutto questo. Non importava il resto, lui doveva comunque andare ad un campo estivo con un gruppo di ragazzi che non aveva mai incontrato. E quello era un disastro per qualcuno come Kyungsoo.
 
 
Il viaggio in treno durò quattro ore e durante quel tempo Kyungsoo e Minseok parlarono un po'. Onestamente, questa era la conversazione più lunga che Kyungsoo avesse mai fatto con qualcuno che non fosse sua madre da mesi. Ma non c'era nient'altro da fare, beh..
 
Ma Minseok era davvero carino con lui. Sorrideva molto e riempiva i silenzi lasciati da Kyungsoo, era accogliente e amichevole, e Kyungsoo apprezzò lo sforzo che il ragazzo più grande metteva per cercare di conoscerlo (visto che nessuno ci aveva mai provato da quando Kyungsoo si era trasferito). Kyungsoo imparò che Minseok studiava Architettura all'università, e che aveva una sorella minore che era partita per il campo estivo delle "sorelle" qualche settimana prima, e anche che Minseok era stato nella stessa scuola superiore in cui andava adesso Kyungsoo. Anche Minseok gli fece un sacco di domande, riguardo la sua famiglia e la sua vecchia città e cose simili. Kyungsoo trovava facile parlare con lui, anche se Minseok era più grande, e si sentiva bene. Alla fine del viaggio, lo considerava circa un amico. Minseok emanava accoglienti vibrazioni da 'fratello maggiore', ed era confortevole.
 
Quando scesero dal treno, portandosi dietro le loro pesanti valige, avevano ancora da fare un viaggio di venti minuti nel van che li aspettava al parcheggio della stazione. Erano in un paesino adesso, e il campo si trovava nel bel mezzo della foresta vicina. Kyungsoo e Minseok posero le loro valige nel bagagliaio del van, e poi Minseok si guardò in giro confuso. "Aspetta, dovremmo incontrare un altro ragazzino qui. Dovrebbe viaggiare con noi per raggiungere il campo."
 
"Oh, davvero?" Sicuramente si trovava in un vagone diverso del treno. Kyungsoo si guardò intorno curioso. Un intero minuto dopo una figura alta arrivò inciampando verso di loro, tenendo una valigia malconcia e strofinando gli occhi in maniera assonnata. "Hey," mormorò.
 
"Oh, è Chanyeol." Minseok rise. "Hey, ragazzino. Ti sei addormentato in treno?"
Chanyeol sbatté le palpebre. "Hey Minseok hyung." La famigliarità tra di loro ricordò tristemente a Kyungsoo quanto sarebbe stato fuori luogo. "Sì, l'ho fatto. Stavo per perdere la giusta fermata."
 
Minseok sbuffò "Tipico di Chanyeol," disse con affetto. "Comunque, metti la tua valigia nel bagagliaio e partiamo."
 
"Okay." Chanyeol buttò la sua valigia vicino a quella di Kyungsoo (che non aveva ancora notato, tra l'altro) e poi inciampò mentre apriva la portiera per sedersi nel van.
Kyungsoo e Minseok andarono a sedersi, il primo davanti e il secondo vicino a Chanyeol.
 
Quando erano pronti per partire, Minseok si girò e disse "Comunque, Chanyeol, questo è―" Si fermò improvvisamente quando realizzò di star parlando a vuoto. Chanyeol era già addormentato di nuovo, russando leggermente. Minseok rise. "Oh, non importa. Beh, voi ragazzi potete presentarvi quando arriveremo. Avrete un sacco di tempo per conoscervi più tardi."
 
Kyungsoo sorrise leggermente e si sedette meglio per passare il viaggio.
 
 
Come già avevo menzionato, Kyungsoo non era mai stato in campeggio prima. In realtà, l'unica volta in cui era stato in una foresta era in una gita scolastica quando aveva nove anni. Kyungsoo non era una persona a cui piace stare all'aria aperta. Gli piacevano le città. Gli piaceva il comfort di un appartamento. Gli piaceva il famigliare impianto idraulico interno e cose così. Non aveva alcun desiderio di andare in campeggio.
 
Ma quando raggiunsero la foresta e stavano guidando in una strada sterrata e sporca, Kyungsoo notò che l'attrazione di quel posto. Era molto... selvaggio. E grezzo. E calmo. Gli alberi si trovavano ovunque e sembrava non finissero mai, lussureggianti piante verdi ornavano il terreno, il sole filtrava tra le chiome degli alberi e maculava ogni cosa con una luce verdognola. Era davvero carino, se Kyungsoo ignorava tutti gli insetti e la possibilità di trovare animali mortalmente feroci.
 
Finalmente, il van arrivò ad una grande piazzola e si scorse un edificio, con piccole capanne visibili di lato e dietro esso. Il van si fermò e tutti scesero, compreso Chanyeol, che si svegliò proprio quando il motore si spense.
 
Avanzando fuori e stiracchiandosi, Kyungsoo prese un grande respiro, inalando il profumo di terra, erba e alberi. Era un buon odore, completamente differente da quello a cui era abituato. Era quasi buio fuori —probabilmente erano quasi le 21:00 ormai— ma l'area in cui parcheggiarono era ancora illuminata da luci brillanti davanti all'edificio principale.
 
Improvvisamente, Chanyeol si precipitò fuori dal van vicino a Kyungsoo e urlò, la voce rimbombante nella silenziosa natura, "YAH, BYUN BAEKHYUN."
 
Kyungsoo lo fissò per un momento, e poi guardò nella direzione in cui guardava Chanyeol e vide un altro ragazzo che sbucava una capanna in lontananza. "CHANYEOL-AH!"
 
Immediatamente, entrambi i ragazzi corsero l'uno verso l'altro, con le braccia spalancate, e si incontrarono al centro, con le braccia di Chanyeol strette attorno al corpo del ragazzo più basso e alzandolo da terra, facendogli fare un giro intero. "Wah, Byun Baekhyun, hai preso peso? Non era così difficile prenderti in braccio!"
 
"Come, scusa?! Park Chanyeol! Sei tu che stai diventando debole! E io sto diventando più alto!"
Kyungsoo li fissò, e Minseok si avvicinò a lui, ridendo e scuotendo la testa.
 
"Loro sono sempre così," disse con un sorriso. "Come se non si vedessero anche durante il resto dell'anno. Così drammatici."
 
Kyungsoo sbatté le palpebre mentre i ragazzi-ritrovati continuavano a battibeccare qua e là, ma non rompendo l'abbraccio. Dovrebbe essere bello, avere qualcuno che ti aspetta in quel modo. Avere qualcuno che aspetta il tuo arrivo.
 
"Comunque," Minseok disse, rompendo il treno dei suoi pensieri. "Il grande edificio al centro è l'officio principale e la caffetteria, eccetera. Dietro ci sono i bagni. Lì è dove mangerai e ti laverai e tutte quelle cose, dove si trova la principale stazione di aiuto e l'unico telefono. E lì è dove si troverà lo staff adulto, se ne avessi bisogno. Io e gli altri leaders delle capanne dormiamo lì. Il resto degli edifici sono capanne, dove dormono i campeggiatori. Ce ne sono solo quattro, visto che è un campo piccolo, ma credo che i posti letto siano tutti occupati quest'anno. E' meglio se vai a cercarne uno vuoto." Minseok fece un sorriso incoraggiante. "Devo andare a registrarmi e a vedere quale capanna controllerò, ma ci vediamo in giro, okay?"
 
"Okay," disse Kyungsoo timidamente. Minseok era ancora l'unica persona che conosceva in questo campo (apparte Chanyeol, vagamente, ma non era sicuro che Chanyeol sapesse chi lui fosse). Era spaventoso, essere lasciato solo. "Metterò apposto il mio bagaglio, allora."
 
Portando la valigia tra l'erba, Kyungsoo nervosamente si avvicinò alla più vicina capanna. C'erano sei posti letto dentro, ognuno occupato da un ragazzo. Kyungsoo velocemente si girò e continuò a camminare.
 
La seconda capanna era uguale. Nessun letto vuoto. E poi la terza. Inghiottendo pesantemente, Kyungsoo si avvicinò alla quarta e ultima capanna, le ruote della sua valigia affondavano nell'erba soffice e gli veniva difficile muoversi, mentre si domandava se sarebbe stato un campeggiatore di troppo. Si domandava se non ci sarebbe stata una stanza per lui. Avrebbe dovuto dormire fuori o qualcosa del genere?
 
Prendendo un grande respiro, aprì la porta della capanna ed entrò.
C'erano sei letti dentro, come le altre capanne; tre posti letto, allineati l'uno affianco all'altro con tro il muro cosicché l'unico modo di introdursi era attraverso l'apertura alla fine. Sembrava un solo grande letto da sei persone. La stanza non era grande apparte quello, oltre un piccolo spazio davanti ai letti che ora era occupato da valige aperte che Kyungsoo immaginò dovessero essere messe sotto il letto o contro i muri.
 
Tutti i letti ad eccezione di uno, all'estremità più lontana, erano occupati. Kyungsoo si agitò nervosamente, gli occhi guizzarono su un ragazzo seduto nel letto al centro, inchinato su una torcia smontata, capelli scuri a coprirgli il viso. "Um," disse Kyungsoo, avvicinandosi al ragazzo. "Quel letto è occupato?"
 
Il ragazzo alzò lo sguardo al suono della sua voce e, oh, wow, era davvero bello. Diamine, Kyungsoo non sapeva come parlare con i ragazzi belli. Merda, perché doveva essere così attraente? Perché. Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, naso arricciato, e disse amaramente "Non più."
 
Kyungsoo rimase lì per un momento, incerto e nervoso, e disse "Allora posso usarlo?".
Il ragazzo lo guardò e fece spallucce. "Credo di sì."
 
Sospirando mentalmente di sollievo (e anche disperazione perché per quale motivo doveva avere proprio il ragazzo davvero attraente come compagno di posto-letto?), Kyungsoo camminò verso il suo nuovo letto, poggiando la sua valigia di fronte ad esso. Cautamente, si sedette nel bordo del suo materasso, la sua testa che praticamente rasentava il posto-letto sopra il suo. "Um," disse imbarazzato, evitando di guardare il ragazzo affianco a lui. "Sono Do Kyungsoo."
 
Il ragazzo alzò lo sguardo dalla sua torcia di nuovo e lo fissò. "Kim Jongin," disse, e non offrì una mano, o non sembrò amichevole e accogliente come fu Minseok sul treno. "Sei nuovo qui?"
 
Kyungsoo annuì e scrollò le spalle. Era davvero ovvio, no? "Sì. Questa è la mia prima volta in un campo estivo." Lanciò un'occhiata al ragazzo, che annuì pensieroso, armeggiando con un paio di batterie. Debolmente, Kyungsoo provò a dire "e tu?"
 
"Oh, vengo qui da anni. Questa è la mia terza o quarta volta, non sono sicuro." Jongin inserì le batterie nella torcia e avvitò alla fine, poi accese l'interruttore. Un brillante fascio di luce divise la stanza. Il ragazzo sorrise, e Kyungsoo sentì le ginocchia un po' deboli. "Quasi tutti qua tornano ogni anno."
 
"Così pare," disse Kyungsoo piano. Si appoggiò cosicché la sua schiena fosse pressata contro il muro.
 
Jongin mormorò e spense la sua torcia, e ora che il suo sorriso gentile era sparito, fu rimpiazzato da un'espressione corrucciata.
 
"Dunque, uh," Kyungsoo balbettò, disperatamente cercando di sembrare almeno un normale essere umano con normali capacità sociali. "Esattamente perché questo letto non è più occupato?"
 
Jongin si accigliò. "Oh, sai," disse, con voce graffiante, "solo perché il mio stupido ex-migliore amico Sehun ha deciso che preferisce convincere il campo a lasciarlo stare nella capanna di Luhan così può inseguire il suo vero amore anziché stare con me come ha sempre fatto. Quell'idiota."
 
Gli occhi di Kyungsoo si allargarono. "Luhan?" ripeté.
"Sì, è un nome cinese," disse Jongin, buttando la sua torcia sul materasso e accigliandosi un po'. "Luhan è uno degli aiutanti del campo, leader della capanna, o quello che è."
 
 
Ci fu un attimo di silenzio, e poi Kyungsoo sbottò "Ci sono ragazze qui?"
Jongin si voltò a fissarlo. "Cosa? No."
"Ma tu hai detto—" Kyungsoo si fermò, accigliandosi confuso. "Sehun è—"
"Luhan è un ragazzo." Disse Jongin lentamente, occhi fissi su Kyungsoo.
Kyungsoo rimase a bocca aperta. Sehun, l'amico di Jongin, faceva il filo ad un ragazzo. Sehun era... gay? C'era un altro ragazzo gay al campo? Era davvero vero o Kyungsoo stava fantasticando di nuovo? (E non è che Kyungsoo fosse interessato a legarsi a qualcuno. Solo che non essere solo era abbastanza.) "Davvero?" fiatò.
 
Jongin lo guardò con circospezione. "Sì," disse. "Perché? C'è qualche problema?" Lo stava guardando come se sfidasse Kyungsoo a dire di sì.
 
Kyungsoo agitò le mani davanti a sé freneticamente. "No, per niente!" disse velocemente. "Ero solo sorpreso. Non mi crea alcun problema, lo giuro."
 
Jongin lo fissò un po' di più per un momento, poi annuì. "Bene. Perché anche se sono incazzato con lui, non ho intenzione di lasciare che le persone giudichino lui o Luhan. Se per te è un problema, allora puoi anche andartene."
 
"No, no, va tutto bene, davvero." Kyungsoo era ancora avvolto nell'incredulità. Solo una persona al mondo sapeva che Kyungsoo era gay ―sua madre— e lei non aveva preso la notizia molto bene. Scoprire che nel campo in cui era stato mandato, tra tutti i posti possibili —con la speranza che lui cominciasse a non essere gay— avrebbe incontrato non uno, ma due ragazzi gay dichiarati e apparentemente un'intera cricca di amici che lo accettano, era praticamente incredibile. Kyungsoo si stava riempiendo la testa con questi pensieri.
 
All'insistenza di Kyungsoo che lui non avrebbe avuto nessun problema con il suo migliore amico (o ex-migliore amico, quello che è), Jongin fece un grande sorriso. "Grande." Quel sorriso stava facendo uno strano effetto dentro Kyungsoo. "Allora benvenuto al campo."
 
 
Kyungsoo provò a fare un sorriso insicuro in risposta. "Grazie." Disse piano.
 
"Comunque, ora sai chi sono, ma incontriamo i tuoi altri compagni di capanna." Jongin fece un cenno dietro di lui, ad un ragazzo coricato nell'ultimo letto della fila inferiore. "Questo è Kim Jongdae. E' molto sarcastico, dunque non offenderti."
 
Jongdae alzò lo sguardo dal fumetto che stava leggendo e lanciò uno sguardo a Jongin. "Sta' zitto, Jongin." Disse. Poi guardò Kyungsoo. "Ciao, piacere di conoscerti."
 
Kyungsoo sorrise leggermente in risposta, improvvisamente timido a così tante attenzioni.
Jongin indicò il posto-letto sopra Kyungsoo. "Il tuo compagno di posto-letto è Byun Baekhyun, e sopra il mio c'è Park Chanyeol." Kyungsoo sbatté le palpebre al suono di due nomi famigliari, e un momento dopo, due facce vagamente famigliari spuntarono dall'angolo dei letti superiori, sogghignando.
 
"Ciao, sono Baekhyun," disse il ragazzo nel letto sopra quello di Kyungsoo, tendendo una mano capovolta che Kyungsoo strinse cautamente. "Piacere di conoscerti."
 
"Sono Chanyeol," disse il ragazzo più alto, tendendo un braccio davvero lungo verso di lui. "Mi sembri famigliare."
"Abbiamo viaggiato insieme in van." Lo informò Kyungsoo gentilmente, e strinse la sua mano.
"Oh, davvero?" Chanyeol rise. "Scusa, non ero completamente cosciente."
Baekhyun colpì la spalla del suo amico e roteò gli occhi.
 
"Baekhyun e Chanyeol si sono conosciuti qui, al campo," lo informò Jongin. "Sono diventati migliori amici in tipo venti secondi. Ora sono praticamente inseparabili, oltre il fatto che vanno in scuole differenti dunque non si vedono così tanto durante l'anno scolastico. Al campo, comunque, è impossibile trovare l'uno senza l'altro. Sono diventati una persona sola." Jongin rise, e i due ragazzi in questione si sogghignarono a vicenda, non cercando nemmeno di negarlo. "A volte indossano addirittura abiti abbinati."
 
Jongdae sbuffò dal suo letto, non alzando lo sguardo al suo libro.
 
"Comunque, l'ultimo è l'amico di Jongdae, qui" disse Jongin, indicando il posto-letto sopra il letto di Jongdae. "Anche lui è nuovo. Yixing, giusto?"
 
Un'altra testa spuntò al lato dei letti. Un viso amichevole, con occhi brillanti e capelli spettinati castani. "Sì," disse il ragazzo, e Kyungsoo pensò che avesse uno strano accento nella voce. "Piacere di conoscerti."
Kyungsoo si sentì incredibilmente sollevato che lui non era l'unico ragazzo nuovo lì. Sorrise a Yixing piacevolmente e lo salutò.
 
Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta, ed essa si aprì rivelando la figura di Minseok che raggiante chiamò "Ciao, miei adorati bambini! Sono il leader della vostra capanna!" Si guardò intorno. "Dov'è Jongdae?"
 
"Qui, hyung!" Jongdae saltò giù dal suo letto e abbracciò stretto Minseok. "E' da un pezzo che non ci vediamo!"
 
"Beh sì," disse Minseok ridendo, abbracciando Jongdae e facendolo saltare un poco. "Hai gironzolato per la Cina negli ultimi cinque mesi. Com'è andato lo scambio?"
 
Jongdae sogghignò "Fantastico," disse. "Guarda, ho portato Yixing con me per l'estate."
Minseok si girò per guardare Yixing sul suo letto. "Dunque tu sei il ragazzo cinese, huh?"
Yixing sorrise raggiante "A quanto pare sì." Disse.
 
Jongin si avvicinò a Kyungsoo per parlargli sottovoce. "Jongdae è stato via per cinque mesi per uno scambio culturale in Cina. Per i cinque mesi precedenti, Yixing era qui con lui, ma adesso è tornato per l'estate prima di riandare in Cina per l'ultimo anno di superiori. E quello è—"
 
"Oh!" disse Minseok all'improvviso, notando Kyungsoo. "Hey, ragazzino! Sembra che sarò davvero il leader della tua cabina dopotutto!"
 
Kyungsoo sorrise ampiamente ―scrollandosi di dosso i brividi che hanno attraversato la sua schiena per aver avuto Jongin così vicino a lui― e disse "Sì! Sono sollevato." Guardò Jongdae, che stava ancora abbracciando Minseok da dietro, la testa appoggiata sulla sua spalla.
 
"Jongdae è il mio dongsaeng preferito," disse Minseok ridendo. "Noi andavamo alla stessa scuola superiore, e gli ho fatto da tutor per qualche anno. Vive nella strada vicino alla mia, perciò siamo molto legati."
 
"Come hai conosciuto Minseok hyung?" chiede Jongdae.
"Abbiamo fatto il viaggio in treno insieme," disse Kyungsoo. "Ma―hey, vuol dire che noi siamo nella stessa scuola? Voglio dire, visto che Minseok ha detto che si è diplomato nel liceo in cui vado io adesso..."
"Davvero? Beh, non ti ho mai visto prima." Disse Jongdae, confuso.
"Mi sono trasferito qui subito dopo Natale." Disse Kyungsoo.
"Oh, veramente?" Jongdae rise. "E' stato quando io sono partito per la Cina. Ma noi probabilmente ci vedremo in giro l'anno prossimo, no?"
Kyungsoo annuì, sorridente. Il mondo era davvero piccolo. Stava ancora cercando disperatamente di capire come mai tutti si conoscevano, comunque.
 
Pacatamente, Minseok abbassò le mani di Jongdae dal suo torso e disse "In ogni caso, adesso che so chi è nella mia capanna, devo parlare con gli altri leaders e il resto. Ci vediamo, miei piccoli angeli della capanna!"
Con un ultimo saluto, sparì oltre la porta.
 
"Dunque di che annata sei, Kyungsoo?" chiese Jongdae, continuando la loro conversazione di prima.
"L'ultimo anno del liceo. E voi ragazzi?" chiese Kyungsoo. Wow, stava cominciando ad essere bravo in questo tipo di conversazioni. Era meravigliato di sé stesso.
"Lo stesso," ghignò Jongdae. "Tutti noi, in realtà, tranne Jongin. Lui ha un anno in meno. Non sembra, però."
"Anche Sehun e Tao hanno la mia età," disse Jongin. "Erano entrambi in questa capanna l'anno scorso. Ma Sehun è decisamente il maknae."
"Chi è Tao?" chiese Kyungsoo.
"L'amico cinese di Sehun. E' andato via con lui nella capanna di Luhan." Disse Jongin, accigliandosi di nuovo. Gli altri ragazzi risero della sua amarezza.
 
"Hai già visto la zona del campeggio?" chiese Chanyeol.
Kyungsoo scosse la testa. "Non esattamente. Solo un'occhiata."
"Allora ti farò fare un tour," disse Baekhyun con entusiasmo. "E ti presenterò agli altri."
Kyungsoo annuì timidamente. Alla fine Minseok aveva ragione―erano tutti molto gentili. (E lui era un po' eccitato di incontrare l'amico gay di Jongin.)
 
Chanyeol, Baekhyun e Jongin andarono in giro con Kyungsoo, armati della torcia di Baekhyun, mentre Jongdae e Yixing rimasero nella capanna per cercare di capire come infilare entrambe le loro valigie sotto il letto. Baekhyun e Chanyeol parlarono all'infinito, sia tra di loro sia a Kyungsoo, ma Jongin rimase silenzioso quando passeggiarono verso la capanna più vicina.
 
"Questa è la capanna di Joonmyun hyung. Lui ha i bambini più piccoli qui, di 8 e 10 anni. Non competiamo contro di loro in genere. Joonmyun hyung è gentile, comunque. Molto... materno? E' un po' ingenuo. Se qualcuno ti dovesse beccare a fare qualcosa contro le regole, spera sia Joonmyun hyung. Lui la maggior parte delle volte dà avvertimenti e fa ramanzine." Disse Chanyeol, ghignando.
 
Baekhyun indicò la prossima capanna. "Questa è la capanna di Kris hyung. Qui mettono i ragazzini chiassosi. Kris hyung è tipo... il papà severo. Tu non vorresti mai dover discutere con lui." Kyungsoo ricordò che Minseok aveva detto la stessa cosa in treno. "Lui non è cattivo, però. Vuole semplicemente tenere tutti in riga. E sembra spaventoso. E non ha paura di niente. E' davvero figo. Se hai dei problemi seri, vai da lui. E' facile da trovare. E' super alto, anche più di Yeollie." Chanyeol aggrottò le sopracciglia infelice.
 
Si stavano avvicinando all'ultima capanna adesso. "E questa è la capanna di Luhan hyung, dove ci sono Tao e Sehunnie. Entreremo in questa."
 
Un momento dopo, loro quattro stavano dentro una capanna angusta, e un ragazzo dalla pelle chiara li stava guardando dal suo letto, con gli occhi sgranati. "Non sei qui per malmenarmi di nuovo, vero?" chiese, mordendosi il labbro e guardando Jongin con circospezione. Kyungsoo notò che aveva un difetto di pronuncia.
 
Jongin lo guardò in cagnesco. "Ci stavo pensando."
"Oh basta, Jongin" disse Baekhyun, roteando gli occhi. "Sehun, questo è Kyungsoo, il migliore amico di ricambio di Jongin. Kyungsoo, il maknae Oh Sehun."
 
Sehun guardò Kyungsoo dall'alto verso il basso valutandolo, e Kyungsoo fece lo stesso. Dunque era lui? Il ragazzo gay? Lui era carino, con la sua pelle chiara, gli occhi assonnati e i capelli biondi.
 
"E quello è Tao" disse Chanyeol, indicando un ragazzo coi capelli neri nel letto sopra quello di Sehun che Kyungsoo non aveva notato.
 
Tao sorrise timidamente e salutò, così come Kyungsoo.
 
 
"Questo è quello con cui mi stai rimpiazzando?" chiese Sehun, continuando a fissare Kyungsoo. "Sembra tranquillo."
"Per niente come Sehun." Disse Baekhyun ridendo.
"Mi piace," disse Jongin, e Kyungsoo fece del suo meglio per non arrossire. "E' come una pausa dalle tue lagne."
"Sì, ma tu piaci a lui?" chiese Sehun. Si girò verso Kyungsoo. "Il corpo di Jongin automaticamente cerca calore. Lui diventa davvero affettuoso quando è addormentato. Ti avviso."
Kyungsoo tossì imbarazzato.
 
Prima che i due ex-migliori amici potessero continuare a battibeccare, la porta della capanna si aprì improvvisamente e spuntò fuori una nuova faccia. "Sono qui!" disse il ragazzo, sorridendo come un bambino, con i calorosi occhi castani che splendevano.
 
"Luhan hyung!" disse Sehun, la sua precedente espressione acida si illuminò, facendolo sembrare completamente diverso. Corse verso di lui, anche se lo spazio nella capanna era limitato e già pieno di altre persone. Incurante, spostò chi era in mezzo alla sua strada e si gettò sul ragazzo in piedi.
 
"Sehunnie! Wow, devi essere cresciuto tipo di dieci centimetri dall'ultima volta che ti ho visto." Disse Luhan, abbracciando Sehun. Kyungsoo diede una sbirciatina a questo Luhan. Sembrava fosse il leader della capanna, e tutti lo chiamavano "hyung", ma Kyungsoo giurò che sembrasse più giovane di tutti loro, con i suoi grandi occhi da bambola e i delicati tratti del viso.
 
"Ho avuto un uno scatto di crescita," annunciò Sehun orgoglioso. "Sembro più maturo adesso, vero?"
Luhan sciolse l'abbraccio e lo guardò meglio. "In realtà, mh, sì." Ammise, sogghingnando. "Oh Sehun, diventi ogni anno più attraente, giuro."
Sehun sorrise felicemente.
 
"Hey, Luhan hyung, non dovresti essere carino con lui," si intromise Jongin brontolando. "Mi ha abbandonato per stare nella tua capanna."
 
Luhan rise. "L'ho saputo," disse. "E' molto sleale da parte tua, Sehunnie." Sehun mise il broncio. "Ma questo significa che voi due dovrete competere l'uno contro l'altro parecchio, vero? Siete sempre così."
Jongin sbuffò. "Non ci sarà nessuna competizione," disse. "Vincerò tutto."
Sehun gli diede una spinta. "Nei tuoi sogni."
"Kyungsoo mi aiuterà a vincere, vero Kyungsoo?" disse Jongin, girandosi verso di lui.
Kyungsoo sbatté le palpebre, occhi spalancati. "Uh..." Okay, gli sports non erano proprio la specialità di Kyungsoo. O ogni altro tipo di gioco competitivo.
 
Salvando Kyungsoo dal rispondere, Luhan disse, "Chi è lui? E' carino."
Come Kyungsoo arrossì (perché si ricordò che anche Luhan era gay, e wow, complimenti da un ragazzo gay.), Jongin disse "Il mio nuovo migliore amico, visto che ho finito la mia amicizia con Sehun. Do Kyungsoo, uno dei ragazzi nuovi, prenderà il posto-letto di Sehun."
 
"Oh davvero?" Luhan gli sorrise calorosamente. "Ti hanno già avvisato che Jongin vuole le coccole quando dorme?"
 
Kyungsoo sentì il proprio viso accaldarsi. "Um, sì." disse, e Jongin mise il broncio.
Luhan rise. "Comunque, io sono Luhan, ma sono sicuro che tu te ne sia già reso conto da solo. Sono il leader figo di questa capanna."
 
Jongin sbuffò. "Più come: quello che non sapresti distinguere dai campeggiatori." Sussurrò abbastanza perché solo Kyungsoo lo sentisse.
 
"Luhan hyung è un grande fan del calcio," disse Baekhyun a Kyungsoo. "Lui pianifica la maggior parte degli eventi sportivi del campo."
Luhan annuì orgoglioso. "E' vero" disse.
"E va all'università con Minseok hyung," aggiunse Chanyeol. "Sono amici stretti."
"Anche questo è vero," disse Luhan, sorridendo. "Ma hey, avete detto uno dei ragazzi nuovi. Ce ne sono altri?"
"Sì, Jongdae ha portato lo studente di scambio della Cina," disse Baekhyun. "Sono entrambi nella nostra capanna."
 
"Oh, un altro ragazzino cinese?" Disse Luhan eccitato. "Devo andare ad incontrarlo. Di che provincia è?" Kyungsoo notò Sehun mettere il broncio nel momento in cui Luhan mostrò interesse per qualcuno che non fosse lui (anche se probabilmente aveva cominciato a farlo già quando Luhan si era messo a parlare con Kyungsoo).
"Hunan, credo?" disse Baekhyun. "Parla bene il coreano, comunque, visto che ha vissuto qui per cinque mesi con Jongdae."
"Oh, Hunan. Sicuramente avrà un accento carino." Luhan sogghignò, e Sehun corrucciò profondamente le sopracciglia.
 
"Comunque, mostreremo a Kyungsoo il resto del campo. Sehunnie, Luhan hyung, venite con noi?" chiese Jongin.
 
Sehun immediatamente si allacciò al braccio di Luhan e scosse la testa. "No, voi ragazzi andate pure. Voglio parlare un po' di più con Luhan hyung."
 
Jongin sbuffò leggermente, e poi loro quattro lasciarono i due ragazzi (e Tao, che era come una scura e silenziosa ombra nello sfondo) e si avventurarono di nuovo fuori nel campeggio, il raggio della torcia di Baekhyun che slittava a destra e a manca.
 
Dopo aver vagamente indicato i campi per gli sports e il sentiero della foresta che portava al lago vicino, i ragazzi introdussero Kyungsoo nell'edificio principale, dove gli mostrarono la piccola caffetteria, la principale stazione d'aiuto, e infine i bagni.
 
"Le toilets sono da quella parte, le docce sono qui." disse Baekhyun, portandolo in una stanza con le piastrelle blu.
"Tutte le docce sono attaccate, e ci sono tendine in mezzo, ma siccome le parti superiori delle docce sono molto vicine tra loro le tende rendono i box molto piccoli, perciò le lasciamo sempre aperte, visto che in ogni caso siamo tutti ragazzi." disse Chanyeol, e Kyungsoo sentì il suo stomaco stringersi. Proprio quello che temeva.
 
"Inoltre, è una buona cosa fare la doccia al mattino, o altrimenti probabilmente non troverai acqua calda" lo avvisò Baekhyun.
 
"Andiamo a nuotare molto, comunque, dunque non andiamo a lavarci così spesso." Precisò Jongin.
 
Oh, grandioso. Nuotare. Un'altra cosa che Kyungsoo non sapeva fare.
 
E così finirono il loro tour. Baekhyun e Chanyeol ammisero che non c'era molto da vedere―gran parte del campo era solo spazi aperti e panorama, e loro non potevano andare al lago o nella foresta di notte il primo giorno perché ancora non avevano sentito il Rapporto sulle Regole Notturne, che a quanto pare sarebbe stato mostrato il giorno seguente.
 
Dunque tornarono verso la loro capanna, facendo prima una piccola pausa alla capanna di Luhan cosicché Jongin potesse essere sicuro che Sehun non stesse assillando troppo il suo leader e anche perché così poteva dargli la buonanotte―non che lui fosse di nuovo amico con quell'idiota o niente di simile.
Quando finalmente arrivarono alla capanna, trovarono Jongdae e Yixing già addormentati nei loro rispettivi letti. Sussurrando forte tra loro, i quattro ragazzi rimanenti si misero il pigiama al buio —Kyungsoo ha dovuto cercare il suo nella sua valigia, ma per fortuna era nella parte superiore― e si buttarono nel letto, spingendosi tra loro un paio di volte, ridendo, e sussurrandosi la buonanotte.
Kyungsoo non si era lavato i denti, e sentiva fosse strano, ma apparentemente era normale qui al campo perché nessuno l'ha minimamente menzionato. Decise che nemmeno lui ne avrebbe parlato. Poteva lavarseli il mattino dopo. Per adesso, voleva dormire, accoccolarsi nel suo letto abbastanza confortevole, girandosi dalla parte opposta a quella di Jongin perché non voleva vedere la silhouette dell'altro ragazzo così vicina a lui, la sua figura addormentata pacificamente illuminata dalla luce della luna proveniente dalla finestra nel muro opposto.
 
Sorridendo leggermente a sé stesso, Kyungsoo chiuse i suoi occhi e inspirò profondamente. Magari questo campo estivo non sarebbe stato così male. Magari si sarebbe davvero fatto degli amici e si sarebbe divertito.
 
Mentre si assopiva, Kyungsoo si ritrovò a pensare al fatto che se Sehun era gay non significava che anche Jongin dovesse esserlo, e la mancanza di interesse romantico da parte di Sehun verso il suo migliore amico significava che decisamente lui non lo era. Ma in realtà, non importava nemmeno, perché in ogni caso lui non si sarebbe mai interessato a Kyungsoo.
 
Comunque. Poteva affrontare quel tipo di pensieri il mattino dopo. Per adesso... dormire. Si sarebbe fatto una bella dormita.
 
(Oh, come si sbagliava.)


  
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