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Autore: Directionernonbimbaminkia    19/01/2014    0 recensioni
Capelli rossi e occhi verdi, Lily studia tanto, è testarda e in testa ha un sogno: diventare medico. Ricco e affascinante, Harry è cresciuto in mezzo ai lussi e alle comodità, la fotografia e il cinema sono le sue passioni. Colleziona amanti e seduce attrici e modelle. Eppure l'unica voce che vuole sentire nelle notti solitarie è quella di Lily. Lei lo sa ascoltare e consigliare, strapazzare ma anche accarezzare con le parole.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Venezia
 
Il respiro si sarebbe fermato. Intorno solo silenzio.
Un silenzio chiuso,ovattato, e un buio senza speranza.
Le sue mani sarebbero state ancora più bianche e i capelli avrebbero fluttuati leggeri,senza peso, illuminati da quell’unico raggio di sole che in quel preciso istante tagliava a metà la laguna.
Sarebbe riemersa dopo qualche ora, il corpo si sarebbe sollevato sotto il velo leggero di quella superficie dolce; il viso pallido, incorniciato da morbidi boccoli, gli occhi verdi,dello stesso colore dell’acqua.
Erano le 6 e 48 e si ricordò di aver letto da qualche parte che la maggior parte dei suicidi in Nord Europa avveniva esattamente tra le quattro e le sette del mattino.
Se non altro sarebbe morta giovane indossando un vestito di Armani.
 
Lily guardò l’acqua densa e immobile sotto di lei e capì che non sarebbe mai stata capace di fare il salto. Dal lato opposto del lido, oltre il canale torbido,si stendeva Venezia,l’orizzonte interrotto solo dalla prua delle gondole e la nebbia leggera che si addensava sui bagliori rosei dell’alba. I motoscafi bianchi in lontananza, come ballerine in tutù, saltellavano da un’onda all’altra con grazia, punteggiando il paesaggio. Fissò il legno marcio del pontile, immerso in quelle acque ferme da secoli. Era così che si sentiva: marcia dentro e immobile fuori.
Tornò sui suoi passi e si voltò a guardare la maestosità dell’Excelsoir. Ancora non riusciva a credere di aver trascorso la notte in un posto del genere.
Scegliere di abbandonare, in quell’esatto momento,sarebbe stato come arrendersi al fallimento, agli scherzi di un destino tragico e malefico. Non era la prima volta che le capitava di soffrire per un uomo. Anche se, in effetti, nella sua vita aveva sofferto sempre e solo per UN uomo.
Più di ogni altra cosa desiderava punirlo,farlo sentire in colpa,costringerlo a percepire la sua mancanza.
Purtroppo il suicidio non era cosa da lei.
Inoltre, se fosse morta con un tuffo nel bel mezzo del Festival del cinema di Venezia, gli avrebbe dato solo più risalto.
Già si immaginava i titoli del giornale: Per amore si butta nel canale,salvata da un gondoliere, Cronaca di un amore folle tra un regista e una cardiochirurga.
Non poteva in nessun modo correre il rischio di aumentare il suo successo. Lui avrebbe persino potuto versare qualche lacrima in diretta tv satellitare.
E poi cosa avrebbero detto le zie? C’era voluta un’intera settimana per trasformarla dall’anatroccolo smunto che si era sempre sentita in un cigno bianco dallo sguardo fiero.
“Signorina? È per lei il caffè americano?”
Lily voltò la testa di scatto, non si era accorta della presenza del cameriere. Aveva raggiunto l’entrata del bar in uno stato di semi incoscienza, avvolta dai suoi pensieri.
Si limitò ad annuire con la testa e versò quattro cucchiaini di zucchero nella tazza. Il ragazzo posò il vassoio sul tavolo e continuò a fissarla.
Lily sollevò lo sguardo infastidita.
“Mi scusi, ma…. È lei?”
Lily seguì la traiettoria del suo sguardo e le bastò un istante per riconoscere il cartellone alle sue spalle, oltre la porta girevole dell’albergo.
Si trattava del cartellone del film, il suo film.
Peccato che la ragazza che compariva la centro non era lei, ma l’altra.
“No.” Rispose con tono deciso.
Il ragazzo le sembrò deluso.
“Le somiglia molto comunque”.
Era incredibile. Erano bastati un chignon e un paio di occhiali stile anni Settanta per far sembrare lei l’altra. Era stato il parrucchiere insistere quando la zia Bess lo aveva avvisato che andava alla Mostra del Cinema di Venezia:lo chignon l’avrebbe resa unica e speciale.
In preda all’agitazione la sigaretta le scivolò dalle mani e fu costretta ad abbassare lo sguardo. Il tacco della scarpa sinistra aveva una crepa a metà. Si trattava di un paio di costosi sandali D&G, un capo immancabile secondo la zia Mary. Il tacco si sarebbe rotto da un momento all’altro, con un po’ di fortuna nel preciso istante quando LUI si sarebbe materializzato nella hall.
Le zie le avevano riempito la valigia di vestiti eleganti, sciarpe di seta, cappelli di paglia e soprattutto scarpe con il tacco.
“Una donna non esiste senza in suo piedistallo” amava ripetere la zia Bess, che aveva appena ottenuto il diploma di estetista e continuava a vantarsi all’infinito.
Ora che il cameriere le aveva fatto notare la somiglianza, iniziava a capire perché il giorno prima quando era scesa dal motoscafo le avessero scattato tutte quelle foto.
“Lily sei tu?”Lily aveva fatto un sorriso di circostanza e un attimo dopo Lui era stato raggiunto da Lei.
Erano entrambe alte, slanciate e avevano la stessa pettinatura. L’altra aveva gli occhi più chiari rispetto a quelli di Lily e leggermente allungati,ma c’era una vaga affinità.
“Piacere Louise” le aveva detto.
Lily si era presentata per poi chiudersi nel suo silenzio.
Puntualmente e forse senza volerlo lui era l’unico in grado di ferirla.
Lily davanti alla tazza di caffè capì cosa doveva fare: scomparire per sempre dalla sua vita.
 
SPAZIO AUTRICE:
Ehm..salve! Ho pubblicato il primo capitolo della mia storia! I primi due capitoli presenteranno i personaggi: questo capitolo presenta Lily.. e più avanti saprete di più. Il prossimo capitolo (che pubblicherò quando finirò di scrivere), presenterà Harry.QUI NON ESISTONO I ONE DIRECTION. Anzi Harry è un regista. Mi sono ispirata alla trama di un libro che ho letto la scorsa estate (non mi ricordo il titolo) ma l’ho cambiata un po’.
Spero che qualcuno mi lasci qualche recensione SOLO per sapere se devo continuare questa fan-fiction.
Fatemi sapere!
  
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