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Autore: Minori Kuscieda    19/01/2014    3 recensioni
La storia è ambientata in Messico negli anni '50: Jorge Blanco, il leader dei 'Los Increìbles', banda di sei studenti della Rydell High School, incontra Martina Stoessel, ragazza argentina giovane e ingenua; tra i due è amore a prima vista. Ma alla fine dell'estate la ragazza deve tornare in Argentina e i due sono costretti a dirsi addio.
Ma i piani di Tini cambiano e finisce con l'iscriversi alla stessa scuola di Jorge.
Li incontra un gruppo di ragazze, le 'Las Unicas', che all'inizio non l'accettano, credendola troppo 'brava ragazza'. Un giorno incontra di nuovo Jorge, ma il ragazzo non si dimostra più gentile e dolce come la prima volta.
Come finirà la loro storia?
Mia prima one-shot Jortini, ispirata al film 'Grease', riadattato al cast di Violetta!
Ho scritto questa storia per dedicarla a tutti gli amanti della Jortini e per dedicarla a quelle persone che conosco su EFP e che mi vogliono bene :3 (compresa LITTLES!*-*)
Ringrazio Niley story (Magicgirl96) per il fotomontaggio Jortini che ci sarà alla fine della FF!
Grazie, è bellissimo *O*
Aspetto recensioni :D
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leon, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era stata un’estate meravigliosa quella lì.
Aveva conosciuto un ragazzo speciale, che l’aveva fatta innamorare subito di lui e dei suoi occhi verde smeraldo.
Si chiamava Jorge, ed era messicano. Era un ragazzo dolce, sensibile, simpatico, e aveva cinque anni più di lei.
Ma purtroppo tutte le cose belle sono destinate a finire, e l’estate non fa eccezione.
Erano mano nella mano e camminavano sul lungo mare di una delle spiagge più belle del golfo messicano.
<< Jorge, tutto sta per finire, adesso tu tornerai nella tua città e io in Argentina. Non potremo più vederci. >>
<< Perché dici così? Potrai venire qui quando vuoi, ci saranno le prossime estati e… >>
<< No Jorge, non rendere tutto più difficile: questa è la fine. >>
<< Ma che dici? Questo è solo il principio! >>
 
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Il primo giorno di scuola alla Rydell High School. Un gruppo di quattro ragazzi percorreva il viale del cortile della struttura.
<< Dove saranno Rodrigo e Jorge? >> Facundo si era già scocciato di aspettare, e non erano passati nemmeno cinque minuti.
<< Facundo, stai sempre a lamentarti! >> Xabiani diede uno schiaffo sulla nuca dell’amico
<< Ehi, solo perché sono il più piccolo di statura non ti permetto di trattarmi così! >>
<< Ah si? E cosa vuoi farmi? >> Xabiani iniziò a correre intorno alla grande siepe circolare del giardino, inseguito da un arrabbiato Facundo.
Facundo era argentino ed era sempre stato il ragazzo più basso di tutto il gruppo.
<< Facundo, prendimiii! >> Xabiani correva e rideva, quando ad un tratto si fermò, allungando una gamba.
Facundo non se ne accorse e inciampò nello sgambetto, finendo dritto dritto in mezzo al viale dove passavano le macchine.
Gli altri scoppiarono a ridere, quando tutti sentirono un clacson proveniente da una macchina decappottabile di un colore rosso spento, mezza ammaccata.
<< Facundo stai sempre davanti alle scatole! >> Rodrigo, un ragazzo alto, seduto al volante, saltò fuori dall’auto, porgendo la mano all’amico che ti trovava a terra.
<< Tutta colpa di Xabiani. >> Si giustificò lui, pulendosi i vestiti.
Dalla macchina scese un altro ragazzo, con i capelli più chiari del primo e gli occhi verdi.
<< Jorge, ci sei anche tu! >> Esclamò Ruggero
<< E dove dovrei essere se non qui, zuccone? >> Il ragazzo sorrise, dando un pugno sulla testa del ragazzo.
Ruggero si massaggiò, mentre Samuel guardava l’auto con curiosità.
<< Da dove arriva questa…macchina? >> Chiese << Rod, come te la sei procurata? >>
<< Ho lavorato, Sam, tutta l’estate. >> Disse, con una punta di soddisfazione
<< Oooh! Ha lavorato! >> Lo canzonò Facundo << E tu, Jorge? Cosa hai fatto quest’estate? >>
<< Sono andato tre mesi nella casa al mare della mia famiglia, e ho conosciuto una ragazza molto carina… >> Disse, indossando gli occhiali da sole
<< Racconta tutto, com’è andata con la tipa? >> Chiese Facundo, mentre il gruppo dei ‘Los Increìbles’ si dirigeva verso l’atrio della scuola.
 
<< Lodo, sono presentabile? >> Martina, detta Tini, si pettinò i capelli con una mano
<< Certo cara, stai benissimo! E vedrai che ti troverai bene qui alla Rydell! >>
<< Mi manca la mia vecchia scuola, ma dovrò combattere la nostalgia e adattarmi. >>
<< Riuscirai ad ambientarti, io e le mie amiche ti aiuteremo. >> Lodovica fece una pausa << Oh eccole! >> Quindi indicò una macchina rosa che si avvicinava.
Dall’auto uscirono quattro ragazze che si avvicinarono a Martina e a Lodovica.
<< Carissima Lodo, non ci presenti la tua amica? >>
<< Oh si, ragazze lei è Tini. >> Disse poggiando una mano sulla spalla della ragazza << Tini, loro sono Mercedes, Alba, Candelaria e Stephie, e tutte e cinque formiano le ‘Las Ùnicas’. >>
<< Piacere ragazza. >> Tini strinse la mano a tutte, appena in tempo per sentire la campanella suonare.
<< Okay ragazza, questo è il primo giorno del nostro ultimo anno qui, e quest’anno la governeremo noi la scuola. >>
Tini vide Stephie indossare un paio di occhiale da sole, seguita dalle altre.
Poi tutte e cinque si incamminarono verso l’edificio, pronte ad iniziare un nuovo anno scolastico. (Algo se enciende - http://www.youtube.com/watch?v=PIOZNp16qJ8 )
 
Dopo aver firmato alcuni moduli per l’iscrizione alla scuola, Martina si recò nella sua aula. Entrò, e sorridendo si sedette nel banco libero.
Poco dopo un suono dolce e crescente invase le aule, seguito dalla voce del preside Ezequiel Rodriguez.
<< Buongiorno e buon inizio anno a tutti. Questo per alcuno di voi sarà l’anno decisivo, l’anno del diploma, ma oltre allo studio ci aspettano molte iniziative. Una di queste si terra fra tre settimane: il ballo della scuola, organizzato con la collaborazione della più grande accademia di ballerini del Messico. I preparativi inizieranno la prossima settimana, e ci auguriamo di vederci molto partecipativi. >>
Detto questo le aule tornarono nel loro silenzio, fino alla campanella dell’una che annunciava l’ora di pranzo.
Martina uscì nel cortile dove era stata allestita una mensa all’aperto, cercando con lo sguardo un posto dove sedersi; da lontano vide Lodo e le sue quattro amiche sedute ad un tavolo poco lontano.
<< Avete visto quest’anno Jorge Blanco? Proprio figo, eh Stephie? >>
<< Storia passata, Alba. >> Disse la ragazza, senza scomporsi di un millimetro
<< Ma a volte le vecchie storie ritornano. >> Insistette Cande
<< Questa no. >>
In quel momento Tini si avvicinò alle ragazza.
<< Buongiorno. >> Disse
<< Ehi Tini, siediti vicino a noi dai. >> Lodovica toccò la panchina con la mano e Tini si sedette.
Poi Lodovica si avvicinò alle amiche, bisbigliando qualcosa << Che ne dite di far entrare Tini nel gruppo? >>
Quella domanda, benché riferita a tutto il resto del gruppo, interessò soprattutto la leader, Stephie.
<< Non saprei, troppo ‘brava ragazza’. Però forse più in la… >> Bisbigliò
Intanto nel campetto dietro alla scuola Jorge e i suoi amici erano seduti sugli spalti a cercare un’altra vittima per i loro scherzi.
<< Jorge, con ci hai ancora raccontato la tua storia con quella ragazza al mare! >> Chiese Ruggero, sedendosi vicino all’amico
<< Ma non è stato nulla di che, davvero. Ho solo conosciuto una ragazza bellissima, che mi ha fatto innamorare subito. >>
<< Racconta dai! >> Esclamò Xabiani
<< D’accordo. >>

<< Allora Martina, raccontaci dove hai trascorso l’estate. >> Disse Mechi, sorridendo alla ragazza
<< Sono stata sempre al mare, ho conosciuto un ragazzo…molto speciale. >>
<< Oh, non esistono ragazzi del genere. >>
<< Beh, lui è così. Ed è stato tutto così romantico. >>
(Nuestro Camino - http://www.youtube.com/watch?v=0nH5966DcWs )
 
<< Allora deve essere una persona speciale per te. >> Chiese Alba, dolcemente.
<< Si, mi ama, e questi mi basta. Lasciarlo è stata dura. >>
<< E come si chiama? >> Chiese Lodovica, curiosa.
<< Jorge. Jorge Blanco. >>
Tra le ragazze si levarono urletti di stupore.
<< Beh, mi sembra strano che un ragazzo sia come tu lo descrivi. Ma se aspetti il principe azzurro potrebbe arrivare dove meno te l’aspetti. >> Stephie sorrise, e poi se ne andò, seguita dalle altre.
<< Lodo, lo pensi anche tu? >>
Lodovica sembrò molto titubante su quella domanda, non sapendo cosa rispondere.
<< N-no, certo che n-no. >>
<< Davvero? >> La luce negli occhi di Tini si riaccese
<< Ehm…andiamo in classe, su. >>
 
Quella sera riservava una brutta sorpresa per Martina.
Lodo e le altre le avevano dato appuntamento nel parco della città, per passare un po’ di tempo insieme.
<< Ciao Lodo, ciao ragazze. >>
<< Ciao! >> Salutarono tutte in coro
<< Ehi Tini, vogliamo presentarci dei nostri amici. >> Disse Stephie, con un sorriso falso sulle labbra
La prese per un braccio e la portò vicino ad un tavolino dove erano seduti sei ragazzi.
Jorge si girò verso la ragazza che era appena arrivata, guardandola con uno sguardo sorpreso.
<< Chi non muore si rivede. >> Disse
<< Non sono qui per chiacchierare, Blanco. Ho una sorpresa per te. >>
<< Ah si? E vediamo. >>
Mechi prese Martina per un braccio e la piazzò davanti al ragazzo.
<< Martina? >> Esclamò Jorge
<< Jorge? >> Ribatté la ragazza, sorpresa
<< Pensavo tu fossi tornata in Argentina! >> Disse il ragazzo, pieni di entusiasmo e felice più che mai.
<< E invece sono rimasta! >> Sorrise felice Martina
<< Io non ci… >> Quando Jorge si sentì gli occhi dei suoi amici puntati addosso, diventò stranamente serio e freddo.
<< Sono contento di rivederti, ma adesso sono occupato, puoi tornare più tardi o potremmo anche non rivederci più. >>
<< Ma Jorge… >> Il sorriso dal volto di Tini scomparve così come era arrivato
<< Ehi bella, non sciupare il mio nome. >>
<< Cosa ti è successo? Tu non eri così! Dov’è il ragazzo gentile e dolce che ho conosciuto quest’estate? >>
<< Forse hai sbagliato persona. Vai a cercarlo, sarà qui intorno. >>
<< Sei uno stronzo, non ti credevo così! Me ne vado! >>
Martina, arrabbiata e triste, corse via, amareggiata per essersi sbagliata sul conto di quel ragazzo che le aveva rubato il cuore.
E mentre le altre ragazze si allontanavano e i ragazzi ridevano sotto i baffi, Jorge pensava a quella ragazza e al mondo in cui l’aveva trattata, diversamente da quelle vacanze estive.
<< Martina, aspettami! >> Lodovica cercava di raggiungere l’amica che correva verso l’uscita del parco
<< Lodo. >> Disse voltandosi con un filo di voce << Non capisco. È stato così carino con me quest’estate e adesso si comporta così. >>
<< Lascialo perdere, i maschi sono tutti dei porci. Anzi no, sono le pulci dei porci! >> La ragazza intravide un sorriso sul viso dell’amica << Ancora peggio! Sono le pulci delle pulci che hanno i porci! >>
Martina scoppiò a ridere, e Lodovica insieme a lei.
<< Ti va di divertirti un po’ con noi? Vieni a casa mia, organizziamo una festa tra ragazze! >>
Sul viso di Martina si dipinse un sorriso radioso, e annuendo con la testa abbracciò Lodovica.
 
<< Allora ragazze, cosa vogliamo fare? >> Chiese Lodovica, seduta sul suo letto a gambe incrociate
<< Ci facciamo i buchi alle orecchie? >> Propose Mercedes
<< Mechi, ne hai già tre. Vuoi farti le orecchie a buchi? >> Chiese Alba, facendo scoppiare tutte a ridere
<< A proposito…tu Tini li hai i buchi alle orecchie? >> Chiese Candelaria, sorridendo
<< Ecco io…no. Ho sempre avuto paura. >>
<< Non è niente di che, sentirai un leggero pizzico all’inizio, poi svanisce tutto. >> Disse Stephie << Su Lodo, tu sei brava, mettiti a lavoro. >>
<< Certo Tini, adesso te lo faccio io. Sono esperta: sto studiando per diventare estetista. >> Disse, prendendo una spilla dal cassetto.
<< No davvero Lodo, non ce n’è bisogno. >>
Lodovica avvicinò la spilla al lobo di Tini e, prendendolo fra dita, lo toccò con la punta, facendo un po’ di pressione.
Senza volerlo Martina lanciò un urlo di dolore, e Lodovica si fermò preoccupata.
<< Non mi sento molto bene, Lodo. >>
<< Vieni in bagno, ti farò passare il dolore. >> La ragazza prese per mano l’amica e la portò nella  stanza accanto, mentre le altre quattro rimanevano nella camera.
<< Ma cosa è venuto in mente a Lodovica? >>
<< Spiegati meglio Stè. >> Mechi la guardò con la testa di lato, confusa
<< Ci ha chiesto di farla entrare nel gruppo. Ma come si fa a farla entrare? Se ci siamo chiamate le ‘Las Ùnicas’ ci deve essere un motivo. Martina è l’esatto contrario di noi: troppo precisina, perfettina, crede nel principe azzurro delle favole ed è troppo…buona. Troppo ‘brava ragazza’. Pensate che non aveva mai bevuto, fumato e non ha nemmeno i buchi alle orecchie. No no, cara Lodo, ma quella non può essere parte di noi. >>
Nessuno, nemmeno Stephie, si era accorto che il soggetto del discorso era uscito dal bagno e le stava guardando rattristata.
<< Stavate parlando di me? Pensate davvero quello che avete detto? >>
Nessuno rispose, quando da sotto alla finestra arrivarono delle voci; le ragazze, tranne Tini, si affacciarono alla finestra per vedere chi era: sorpresa delle sorprese, Jorge e il suo gruppo era li, e le stavano chiamando.
<< Avanti ragazze, scendete con noi! Ci divertiamo! >> Urlò Rodrigo, guardando un punto preciso alla finestra
Le ragazze lo ignorarono, chiudendo le tende.
<< Sapete che c’è? Io scendo da loro. >>
<< Cosa? Stè non puoi lasciarci così! >>
<< Ho una questione da risolvere. Ci si vede. >>
La ragazza scese di corsa le scale e uscì dalla casa, precipitandosi davanti ai ragazzi.
Rodrigo e Stephie si guardarono dritti negli occhi, sorridenti.
Si conoscevano parecchio, e per quando lui potesse negarlo, quella ragazza l’aveva sempre affascinato. Gli piaceva tutto di lei, e quando l’anno scorso aveva avuto quella piccola storia con Jorge, aveva deciso di lasciar stare. Quando quei due si erano lasciati, dopo nemmeno sette mesi, la speranza si era riaccesa.
E adesso doveva approfittare per dirle quello che provava, senza i suoi amici in mezzo alle scatole.
Nessuno, però, si era ancora accorto che Jorge si stava allontanando.
<< Ehi Jor, dove vai? >>
<< Non voglio perdere tempo con voi, me ne vado. Ci si vede domani. >> Fece un gesto di saluto con la mano
<< Chi lo capisce è bravo! >>
<< Che ne dite di seguirlo a piedi? >> Rodrigo si rivolse agli altri quattro
<< Ma Rodri, perché? Abbiamo la macchina… >> Si lamentò Facundo
<< La macchina serve a me, smammate. >>
I quattro sbuffarono e guardandolo male si allontanarono.
<< Soli io e te, adesso. >> Disse, rivolto alla ragazza che sedeva al suo fianco, mentre metteva in moto
<< Non vedevo l’ora. >> Disse, con l’aria scocciata
<< Andiamo, bisogna ammettere i propri sentimenti. >>
<< Verso di te…mai. >> Disse, con un sorriso di sfida
<< Ti farò cambiare idea, vedrai. >>
Rodrigo mise in moto e, ingranando la marcia, partì. Si allungò verso la ragazza per darle un bacio, ma lei si scostò, facendo rimanere il ragazzo con la bocca a mezz’aria.
 
<< Che delusione quel Jorge Blanco. >> Sbuffò Martina, sedendosi sul letto
<< Oh cara, vedrai che troverai un ragazzo adatto a te. >> La rincuorò Alba
<< Lo spero. >> Disse << Vado fuori a prendere una boccata d’aria. >>
<< Certo Tini, ma torna subito, non stare fuori troppo a lungo. >>
Tini uscì nel buio della sera, fuori dalla casa. Iniziò a pensare a quell’estate, a quell’amore, a Jorge e al modo in cui l’aveva fatta soffrire. Eppure lei non poteva credere che quel ragazzo avesse dimenticato tutto così in fretta… (Te creo - http://www.youtube.com/watch?v=m1wOjpc66AU )
 
Erano ore che giravano per tutta Guadalajara senza mai fermarsi.
<< Dove stiamo andando? >> Chiese Stephie, dopo l’ennesima sbuffata
<< Da nessuna parte. >> Rispose Rodrigo, con tutta la calma del mondo, senza staccare gli occhi dalla strada.
<< Allora perché camminiamo da due ore?! >> Chiese la ragazza, alterata
<< Perché devo aspettare. >>
<< Cosa? >>
<< Che tu ti decida. >> Rispose, mettendo le mani nelle tasche dei Jeans
Aveva chiuso la macchina del garage di casa sua perché non voleva consumare benzina. E poi con una camminata a piedi si sarebbe rinfrescato le idee, e, chissà, avrebbe fatto lo stesso anche lei.
<< Che io mi decida a fare cosa?! >> Stephie si fermò in mezzo al marciapiede, con un sopracciglio alzato.
<< Che tu ti decida ad ammettere il tuo amore per me. >>
La ragazza arrossì lievemente, ringraziando il cielo per il buio e per i due lampioni accessi abbastanza lontano.
<< Allora puoi aspettare fin che ti pare, ma dalla mia bocca non uscirà nulla. >>
<< Non essere testarda. Così ti fai male da sola. >>
<< Non dire cazzate, non è vero. Sto bene da sola. Non voglio avere nessuna relazione. >>
<< Perché dici così? >>
<< Hai mai sofferto per amore? >> Il ragazzo annuì piano << Allora sai cosa si prova. >>
La ragazza si voltò, ingoiando quel nodo che stava spingendo le lacrime per farle uscire.
<< Ho sofferto per amore. Per il tuo amore. >> Stephie spalancò gli occhi a quelle parole << Quando ti sei fidanzata con il mio migliore amico mi è crollato il mondo addosso. Sono un “bad boy”, ma mi innamoro e soffro anche io. >>
<< D-davvero? >> Non si girò, voleva evitare di vederlo in faccia.
Si avvicinò a lei. << Si. Non sono mai stato così serio. >> Detto questo l’abbracciò, senza farla girare. Avvicinò le labbra alla sua guancia per darle un bacio, ma lei girò la testa, in modo che lui potesse trovare le sue labbra. 
 
Era passata una settimana da quella sera ma nessuno sapeva della relazione tra Rodrigo e Stephie, e i due ragazzi non erano intenzionati a parlarne.
Quel pomeriggio i ‘Los Increìbles’, tranne Jorge, erano nel garage della casa di Rodrigo per rimettere a nuovo la macchina di quest’ultimo.
<< Rodri, è impossibile. >> Sbuffò Ruggero << Non sappiamo da dove cominciare e ci sono ammaccature ovunque. >>
<< Non ci può riparare con lo scotch? >> Chiese Facundo
<< Tappo la tua bocca con lo scotch se non stai zitto. >> Rispose, acido, Rodrigo
<< Ruggero ha ragione, dobbiamo arrenderci. È impossibile aggiustarla. >>
I quattro ragazzi si sedettero a terra, scoraggiati.
Poco minuti dopo la porta si aprì, e Jorge entrò, arzillo più che mai.
<< Ragazzi, cosa sono quei musi lunghi? >> Chiese, guardando i ragazzi seduti per terra
<< Rodrigo vuole mettere a nuovo la sua macchina, ma è letteralmente impossibile! >> Si lamentò Samuel
<< Vi arrendete troppo presto. >> Disse sbattendo la mano sul cofano dell’automobile, facendo spaventare tutti << Forza, in piedi! Mettiamoci a lavorare. Questo catorcio diventerà un gioiellino, basta solo la giusta carica e un po’ di adrenalina in più! >>
Mentre tutti si alzavano, ricaricati, la radio accesa iniziò a cantare a tutto volume. (Luz Camara y acciòn - http://www.youtube.com/watch?v=PUYSx9AwWII )
<< Ci andiamo a prendere qualcosa al bar qui vicino? >> Propose Facundo, quando ebbero finito
Pochi minuti dopo erano seduti ad un tavolo del Resto Bar, e stavano ordinando da bere.
Jorge era alquanto pensieroso, tant’è che non si accorse nemmeno della cameriera che era arrivata a servire l’ordine.
<< Ehi zuccone, cos’hai? Pensi ancora a quella ragazza? >> Chiese Ruggero, assestandogli uno schiaffo dietro la nuca
<< Ma che sei scemo? Ormai è storia passata. >>
<< Anche per lei a quanto pare. >> Disse Xabiani, guardando un punto oltre le spalle dell’amico
Jorge si girò, in tempo per vedere Martina mano nella mano con un ragazzo, all’apparenza tutto il suo contrario; i due si andarono a sedere ad un tavolo poco distante dal suo, e per un attimo gli parve che gli occhi di Tini avessero incrociato i suoi. Distolse subito lo sguardo, rendendo il frullato che aveva davanti particolarmente interessante.
Pochi minuti dopo il ragazzo che era insieme a Martina si alzò e si diresse verso il bagno.
Jorge tirò un profondo respiro e si alzò, deciso: doveva parlarle!
Fece il giro lungo che percorreva quasi tutta la sala e si avvicinò al tavolo; Martina, dal canto suo, alzò per un attimo gli occhi, come se la sua presenza non gli facesse effetto.
<< Ciao Martina, è da un po’ che voglio farlo, e adesso mi sono deciso. >> Si fermò, per vedere la reazione della ragazza, che alzò solo un sopracciglio << Devo parlarti. >>
<< E di cosa? >> Chiese lei, allontanando la cannuccia dalla bocca
<< Di quella sera nel parco. Volevo chiederti scusa e volevo dirti che quello non ero io. Cioè, ero io, ma non il mio vero io. Oh che casino, è difficile da spiegare! >> Sbottò << Ascolta, io sono un ragazzo che gode di gran fama e… >>
<< È per questo che sono contenta che Pablo sia un ragazzo così semplice. >>
<< Semplice? A me sembra più che altro senza cervello. >>
<< Mica sei geloso? >> Lo punzecchiò Tini, con una domanda che non si sarebbe mai aspettato
<< Io geloso? Ma non farmi ridere. >>
<< Allora perché te la prendi così? >>
<< Io non me la sono presa, volevo solo esprimere la mia opinione sul ragazzo che hai preferito a me. >>
<< Della tua opinione mi interessa poco. >>
Martina si alzò dalla sedia e senza dire una parola uscì dal locale, dopo aver preso Pablo sotto braccio che intanto, tornato dal bagno, guardava curioso Jorge.
 
Il giorno dopo Jorge era nel campetto della scuola a esercitarsi nella corsa di resistenza.
Mentre correva pensava al ballo: mancavano meno di dieci giorni e lui ancora non sapeva chi invitare. Girò la curva che si estendeva davanti a lui e, sulla tribuna destra, vide Martina che parlava con quel Pablo. Incavolato più che mai accelerò e, non avendo visto l’ostacolo che gli si parava davanti, cadde rovinosamente a terra.
<< Jorge! >> Martina lo vide a terra, in una nuvola di polvere, e corse verso di lui
Intanto il ragazzo si era rialzato e si stava ripulendo la tuta.
<< Ti sei fatto male? >> Chiese la ragazza
Jorge non rispose e riprese a camminare.
<< E dai su, parlami. Non puoi ignorarmi dopo il modo in cui mi hai trattata. >>
Jorge si fermò << Il modo in cui ti ho trattata?! Ti ho già detto che mi dispiace. >>
<< Hai visto, ti ho fatto parlare! >> Martina sfoderò uno di quei meravigliosi sorrisi che l’avevano fatto innamorare e involontariamente sorrise anche lui.
<< Senti, al ballo andrai con quel tipo? >> Chiese Jorge
<< Dipende da te. >>
<< Cosa dipende da me? >>
<< Se mi inviti potrei anche accettare. >> Disse Tini, maliziosa
<< Allora quel Pablo ci andrà da solo! >> Disse mettendole un braccio intorno alle spalle << Andiamo, ti offro qualcosa. >>
Jorge e Martina uscirono dal campo e si recarono al bar dietro l’angolo. Entrarono e si sedettero ad uno dei tavoli vicino alla finestra.
<< Allora, cosa ordinate? >> Chiese l’anziana cameriera, avvicinandosi ai due
<< Due frappè alla fragola. >> Disse Tini
La donna si allontanò, e tornò poco dopo con l’ordinazione.
<< Ecco a voi. >>
I due ragazzi la ringraziarono e iniziarono a parlare, come se quello che era successo fra di loro fosse stato tutto un sogno.
<< Guardate chi c’è li! >>
Quella voce…Jorge l’avrebbe riconosciuta tra mille.
<< Stoessel e Blanco insieme! >> Gracchiò Facundo, avvicinandosi al tavolo, seguito dai ragazzi e…dalle ragazze.
I Las Incréibles e le Las Ùnicas si erano ritrovati insieme vicino al tavolo dove i due ragazzi volevano passare solo un po’ di tempo da soli.
Jorge sbuffò << Ciao ragazzi. >>
Da quel momento in poi non ci fu più un attimo di tranquillità: i due gruppi si erano mescolati, ed erano diventati quasi una cosa sola.
Facundo stava facendo la corte ad Alba, provando a chiederle di andare al ballo con lei.
E, stranamente, per quanto Facundo fosse impacciato e buffone, Alba accettò, sentendosi amata e desiderata.
Samuel ci stava provando con Candelaria, proponendosi di “darle uno strappo” fino a casa sua.
<< Puoi accompagnarmi, ma vedi di starmi alla larga. >> Rispose acida la ragazza
I due si allontanarono insieme, e Samuel guadò i suoi amici, bisbigliando un << È pazza di me! >> con tanto di occhiolino.
Xabiani era vicino a Mercedes.
<< Ehi Mechi, voglio dirti che sei proprio carina oggi. >>
<< Oh grazie Xabiani. >> Mercedes arrossì leggermente a quel complimento
<< Posso chiederti di venire al ballo della scuola con me? >>
<< Si. >>
<< Si cosa? >>
<< Me lo hai appena chiesto, e io accetto. >> Disse dandogli un bacio sulla guancia, facendolo arrossire.
<< Beh, io credo che sia ora di andare. >> Disse Jorge, chiamando la cameriera per il conto
Dopo aver pagato uscirono tutti, tranne Lodovica.
Lei rimase li, seduta su una sedia.
<< Lodo, stiamo per chiudere, lo sai? >> Chiese la cameriera
<< Si lo so, Viola. Posso trattenermi qui ancora un po’? >> Disse, sbuffando
<< Qualcosa non va, cara? >>
Lodovica era tentata di dire no, ma poi vuotò il sacco.
<< A volte mi sento persa e sola, Viola. Tutti hanno un ragazzo, una persona che sa consigliarle e amarle, tranne io. >>
<< Vedrai che arriverà anche per te, forse adesso non è il momento. >>
<< Lo spero. >>
Lodovica nascose la faccia tra le mani, triste. Non si era mai sentita così giù e inconsolabile.
Poi, aprendo gli occhi, vide una luce e sentì una musica e una voce: Ruggero. (Cuando me voy - http://www.youtube.com/watch?v=iuxOdjf3Tbk )   
 
Da quel giorno ne erano passati dieci, ed era finalmente arrivato il giorno del ballo.
Tutti i ragazzi, insieme alle proprie compagne, si erano ritrovate nella vasta palestra della Rydell, eleganti e vestiti di tutto punto.
Anche le Las Ùnicas e i Los Incréibles erano insieme, di nuovo. Avevano legato molto ultimamente, da quando i membri di una band avevano iniziato a frequentare quelli dell’altra.
Entrarono tutti nella sala e furono accolti da un brulicare di gente e da festoni e palloncini dai mille colori sparsi sui muri e sul pavimento.
<< Guarda chi si rivede. >>
Jorge si girò a sentire quella voce che si riferiva proprio a lui.
<< Diego, amico mio. Che piacere rivederti dopo tanto tempo. >>
I due ragazzi si strinsero la mano.
<< Chi è questa bella ragazza? >> Chiese Diego, riferendosi a Martina
<< Lei è Martina, una mia cara amica. >> Disse prendendo la ragazza per mano << Martina lui è Diego, un mio vecchio amico, e lei è Clara, la sua ragazza. >>
<< Piacere. >> Tini strinse la mano a tutti e due
<< Piacere mio, cara. >> Rispose Clara, dimostrandosi una ragazza gentile e dolce
I quattro vennero distratti dalla voce del preside che parlava al microfono.
<< Buonasera a tutti. Vedo che siete numerosi e questo mi fa molto felice. Qui vicino a me c’è il giudice della gara di ballo, il famoso Pablo Sultani, che vorrebbe dirvi alcune cose. >>
Tra i ragazzi si levò un applauso fragoroso, mentre l’uomo prendeva il microfono.
<< Salve a tutti ragazzi, sono molto felice di essere qui. So già che non sarà una gara facile, e decidere i vincitori sarà molto difficile, ma vi pregherei di dare comunque il meglio di voi e di dimenticare la competizione. Pensate che questa sia una semplice festa, e che dovete solo divertirvi. Io girerò tra la pista per vedere come ve la cavate e pian piano eliminerò le coppie: quando vi sentirete toccare la spalla dovete uscire dalla pista, chiaro? >> I ragazzi annuirono << Bene, diamo inizio alle danze! >>
<< Pronta per dominare la pista Tini? >>
La ragazza non ebbe il tempo di rispondere che si ritrovò nel centro della sala con i piedi che si muovevano da soli. (On Beat - http://www.youtube.com/watch?v=2ktbRW_S2-I )
Durante la canzone i ragazzi si scatenarono come non avevano mai fatto: purtroppo molte coppie vennero eliminate, e alla fine sulla pista ne erano rimaste solo alcune: Tini e Jorge, Diego e Clara e altri.
Martina, tra giravolte e caschè, si stava divertendo tantissimo: ballare con Jorge le faceva dimenticare tutti quello successo tra loro due e la faceva tornare a quell’estate.
Ma ad un tratto, non sapeva perché, non si ritrovò più vicino a Jorge.
Lei era sempre in pista, ma lui non le era più vicino.
Voltò lo sguardo a destra e a sinistra ma non lo trovò; avanzò a passo incerto tra i ballerini rimasti e poi lo vide: ballava insieme ad una ragazza che non aveva mai visto.
Perché? Perché le aveva fatto quello? Quando li avevano divisi non poteva tornare da lei?
Non riusciva a capirlo. Prima le chiedeva scusa, la invitata al ballo e poi la lasciava per ballare insieme ad un'altra.
Arrabbiata, delusa e triste Martina scappò via e uscì dalla sala. Non avrebbe sopportato vedere quello stupido insieme ad un'altra.
Quando anche l’ultima canzone finì, il preside e il giudice salirono sul palco.
<< Bene, alla fine di questi balli scatenati, annunciamo con gioia che i vincitori sono… >> Tutti i ragazzi trattennero il respiro << …Jorge Blanco e Patty Hevans. >>
Tutti i ragazzi applaudirono, e il preside continuò << Perché adesso non vi esibite sulle note di un’altra canzone? >>
<< No, adesso non posso. Sono in ritardo per una faccenda molto importante! >>
Jorge corse via fuori dalla palestra, sotto lo sguardo scioccato di tutti.
Si guardò intorno senza riuscire a trovarla. Dov’era? Doveva raggiungerla e parlarle per spiegarle che non era sua intenzione lasciarla sola sulla pista da ballo.
<< Martina, dove sei?! >> Urlò, ma la sua voce non era molto forte perché coperta dai rumori provenienti dalla palestra e dalle macchine che passavano.
La chiamò ancora e ancora, quando la trovò seduta su una panca del campetto della scuola.
<< Martina, finalmente ti ho trovata. >>
<< Cosa vuoi? >> Chiese la ragazza, cercando di spingere indietro le lacrime
<< Spiegarti. >> Martina tacque e Jorge continuò << Non so come ho fatto a trovarmi insieme a quella ragazza. So solo che all’improvviso qualcuno mi ha tirato per la spalla e ci ha divisi. Non so chi è stato, non voglio saperlo, ma desidero chiederti scusa per non essere tornato da te. Non riuscivo a trovarti, eri sparita, poi Facundo mi ha detto che eri scappata via. Mi dispiace, credimi. >>
<< Accetto le tue scuse, ma la prossima volta non la passerai così liscia. >>
Martina sorrise e Jorge si avvicinò a lei, intenzionato a baciarla.
Ma nel preciso istante in cui provò a mettere le sue labbra su quelle della ragazza, questa lo respinse, allontanandolo con una mano.
<< Ti perdono, ma non vuol dire che devi baciarmi appena ti viene la voglia. >>
Martina si alzò e corse via, lasciando Jorge deluso ma abbastanza sorpreso per il comportamento della ragazza.
 
Qualche giorno dopo Martina era a casa di Lodovica per parlarle di una decisione che aveva deciso di prendere.
<< Martina, Jorge è così da quando lo conosco, da quando è diventato leader della band e…beh, credo praticamente da sempre. Non puoi cambiarlo, è impossibile. Ma se c’è una cosa che Jorge ha, a differenza di altri ragazzi scontrosi come lui, è la dolcezza che tira fuori quando è innamorato di una ragazza. Non ‘amore’ nel senso di desiderio, ma amore nel vero senso della parole. Amore vero, Tini, quello che prova per te. >>
La ragazza rimase a pensare alle parole dell’amica: Lodovica aveva ragione, lei non poteva cambiare Jorge.
<< Ma una cosa posso farla. Ogni volta che Jorge fa qualcosa che non mi piace, me la prendo con lui, non capendo che lui fa quelle cose perché è fatto così. Sono troppo esagerata Lodo, devo cambiare un po’! Certo non mi farò scivolare tutto addosso e non chiuderò un occhio per tutto quello che combina, ma devo iniziare a capirlo e ad amarlo per quello che è, e devo iniziare a diventare anche io più adatta a lui. >>
<< Una vera Ùnicas! >>
<< Esatto! Mi aiuterai?? >>
<< Conta su di me! >>
Martina e Lodovica sorrisero e si abbracciarono: presto Tini non sarebbe più stata la solita ‘brava ragazza’, ma sarebbe cambiata, non in tutto, ma in qualcosa si.
 
Il giorno dopo Martina non era andata a scuola, e il giorno dopo ancora la città era in festa per l’annuale festival di carnevale, organizzato in parte anche dalla Rydel.
C’erano giostre, bancarelle, giochi di tutti i tipi e per ogni età, e chi voleva poteva esibirsi su un palco allestito al centro del parco.
Quale posto e momento migliore per permettere a Martina di mostrare a Jorge e ai ragazzi il suo cambiamento e il suo nuovo look…
<< Vuoi farlo davvero Tini? >>
<< Lodovica, stai tranquilla! Sono decisissima a farlo. >>
Martina salì sul palco, ma prima dell’aprirsi del sipario si girò verso Lodovica che era insieme alle altre Ùnicas.
<< Grazie. >> Bisbigliò
Mentre le cinque ragazza le sorridevano, il sipario si aprì e Martina si sentì osservata da migliaia di occhi.
Guardò tra la folla e scorse Jorge che la guardava pietrificato: non poteva credere che quella li era la stessa Martina Stoessel di sempre.
Martina gli inviò un bacio con la mano e gli fece l’occhiolino per poi iniziare a cantare. (Como Quieres - http://www.youtube.com/watch?v=qnUQABr_tpI )
Jorge si era fatto strada tra la folla ed era salito sul palco. Si era avvicinato a Martina e, alla fine della canzone, questa si era girata versi di lei.
<< Hai fatto tutto questo per me? >> Chiese prendendole le mani
<< Tutto per te. Per te Yoyi, perché ti amo. >> Disse guardandolo dritto negli occhi, chiamandolo con il nome che solo lei poteva usare.
<< Anche io Tini, anche io ti amo. >>
Pian piano i loro visi si avvicinarono mentre le loro labbra erano sempre più vicine.
La distanza era davvero poca quando venne eliminata dalle loro labbra che si univano in un tenero bacio, il bacio di due ragazzi che, dopo tanto tempo, dopo tanta sofferenza, si riunivano innamorati l’uno dell’altra.
 
La festa ormai era finita, le due band si erano radunate tutte in un punto, ognuno con il proprio partner.
<< Beh ragazzi, non posso ancora crederci. È finito tutto per il meglio. >> Disse Jorge, avvolgendo il braccio intorno alle spalle di Martina
<< E cosa faremo quando prenderemo il diploma? >> Chiese Alba
<< Eh già. Vuoi vedere che ci perderemo tutti di vista? >> Disse Lodovica
<< Questo non succederà mai. >>
<< E tu come lo sai? >> Chiese Rodrigo
<< Come sarebbe a dire? Scommettiamo che ho ragione? Vedrete che non ci perderemo mai, saremo due gang unite in una sola. >>
(Esto no puede terminar - http://www.youtube.com/watch?v=7fJrG2-eQCA )
Adesso si che potevano definirsi tutti felici.
Grazie alle coppie che si erano formate tra le gang erano tutti più uniti: Jorge e Martina, Rodrigo e Stephie, Xabiani e Mercedes, Ruggero e Lodovica, Facundo e Alba, Samuel e Candelaria.
Presto la scuola sarebbe finita e la consegna dei diplomi avrebbe messo fine alla loro esperienza alla Rydell.
Ma non si sarebbero mai divisi, perché amicizia e amore rendevano tutti migliori, compresi i Las Increìbles e le Las Ùnicas. 


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*Angolo Autrice*
Salve a tutti :D Qui è la vostra Minori che vi parla e che è tornata con una nuova storia!

Non so come mi è venuta l'idea, so solo che un giorno sono andata a vedere il musical di Grease e ho subito associato Jorge e Tini a Denny e Sandy *----*
Adoro quel film e quale modo migliore per omaggiare i nostri Jortini scrivendo questa one-shot su di loro? 
Ammetto che scrivendo questa FF inauguro la mia entrata del mondo Jortini, e inizio davvero ad amare quei due insieme :')
Ringrazio ancora Niley stori (Magicgirl96) per il fotomontaggio Jortini in bianco e nero! Grazie mille tesoro, è proprio adatto alla storia :3
Ringrazio tutti quelli che leggeranno e recensiranno la mia storia! Spero che vi piaccia *-*
Me la lasciate una recensione per sapere cosa ne pensate? c: Alla prossima, la vostra Minori Kuscieda ;D
  
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