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Autore: thelightonmyeyes    19/01/2014    5 recensioni
La sua vita è proprio un disastro: tra amici, famiglia e amore tutto in lei si trasformerà fino a farla diventare una nuova Audrey.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(1)
IL DISEGNO
 


“Il sole splende alto nel cielo, gli uccellini cantano e…”
Spengo la radio con un pugno. Il lunedì mattina non è così paradisiaco come quella deficiente della speaker la presenta.
Mi alzo dal letto di malavoglia, un salto in bagno, e poi in cucina.
No, mamma, non voglio la colazione.
Risalgo in camera e mi posiziono davanti all’armadio. Bene, ora che cazzo mi metto? Comincio a spulciare tra le grucce e nei panni piegati. No, troppo colorato. No, troppo attillato. No, troppo afro. Ecco, forse ci sono…. scelgo un paio di jeans e una t-shirt. In realtà, non penso che Tyler mi noterebbe manco se andassi in giro nuda con un cartello che dice “SCOPAMI”. Vabbè, mi va bene così.
Spazzolo i capelli e corro giù per le scale. Afferro la cartella ed esco.
Per strada incontro la mia migliore amica. Anzi, a dire la verità è l’unica che ho qui, ma questi sono puri dettagli.
“Ei, Melanie!”
“Ciao mi amor.”
Ed eccola. Melanie aveva un difetto che era la fissa per le lingue. Questa, a quanto capivo, era la settimana dello spagnolo.
“Smettila di parlarmi in lingue che non conosco.”
“Va bene, va bene. Come non detto. Pronta ad un nuovo, emozionante giorno alla Pittsford Sutherland High School?”
“Melanie, vuoi la verità? Preferirei sotterrarmi che entrare in quel covo di matti.”
“Beh, allora forza e coraggio. Che cosa hai oggi?”
“Allora, fammi pensare… inglese, economia e trigonometria.”
“Uh, allora la tua giornata comincia bene.”
“Sì, se penso che ad inglese vedrò quel gran bel pezzo di figo di Tyler.”
 
Tyler. Audrey. Tyler. Starebbero bene insieme, come nomi dico. Beh, anche io e Tyler staremmo bene insieme. Peccato però che lui sbavi dietro come una lumaca a Scarlett, la capo cheerleader della scuola. Sapete, la solita fighetta bionda con uno strato di trucco infinito, amore per i vestiti, zero cervello. Praticamente non abbiamo niente in comune.
Io e Tyler siamo nello stesso corso di inglese. Penso che lo faccia solo perché obbligato, lui vorrebbe diventare una stella del football. Io mi chiedo perché lui sia così dannatamente sexy anche quando dice qualcosa di stupido tipo “Avete visto che touchdown ho fatto il weekend scorso?” e poi ridere battendo le mani come una foca. Non è il paragone migliore, ma rende l’idea di qualcuno fottutamente bello ma anche fottutamente stupido. Fortunatamente (o sfortunatamente, non saprei) non ho nessuna possibilità di finire insieme a lui.
 
Io mi chiamo Audrey, come Audrey Hepburn. Frequento il secondo anno alla Pittsford Sutherland High School, a Pittsford, una cittadina di circa 30mila abitanti nello stato di New York. Nella scala sociale della scuola vengo dopo i nerd, quindi non sono proprio una tipa popolare.
Ho una migliore amica, Melanie,  e un migliore amico, Adam. Loro sono le persone a me più care, non saprei come resistere in questa gabbia di iene chiamata anche scuola.
 
Intanto che io e Mel parliamo, arriviamo ai nostri armadietti, rigorosamente uno di fianco all’altro. Apro il mio e prendo i libri di inglese, economia e trigonometria. Mentre sistemo i libri nel mio armadietto, sento il rumore di un paio di tacchi scalpitare sul pavimento. Mi giro e mi ritrovo a guardare Scarlett con intorno le sue amiche, o meglio come conosciute come schiave, avvinghiata come un polipo a Tyler. Davanti ai miei occhi la scena muta. Scarlett non è più un essere umano, ma un grosso polipo viola con una bocca rossa rifatta che si struscia su Tyler. Prendo il mio blocco da disegno e una matita e mi metto all’opera. Abbozzo un disegno. Lo finirò dopo, a pranzo.
 
Ad inglese entro nella classe del signor Cross, un uomo sulla quarantina che non sembrerebbe nemmeno un professore. Lui è il miglior professore di sempre.
Quando entro lui è appollaiato sulla scrivania, con un libro in mano tutto intento a leggere. Mi siedo come sempre in ultima fila. In classe ci sono soltanto altri due ragazzi, dall’altro capo della stanza e non li conosco. Tra meno di un minuto suonerà e la massa informe di alunni si riverserà nelle aule. Mi piace arrivare prima, non per sembrare una secchiona, ma perché le aule hanno un’altra aura se mezze vuote.
Tiro fuori il mio blocco e continuo il mio disegno molto artistico di Polpo-Scarlett avvinghiata a Tyler.
 
“Signorina Elliott, questo disegno è molto particolare.”
Cazzo. Il signor Cross.
“Oh..beh… insomma.. si..cioè..” balbetto in modo poco convincente.
“Non era una frase ironica. Disegni bene, e quel disegno è molto particolare. Mi piace”
Cazzo. Minchia. Culo.
“Beh… Grazie.”
 
Per la grazia di Dio, o di chi ne fa le veci, la campanella mi tira fuori da questa situazione alquanto imbarazzante. Prima che qualcuno lo veda, lo infilo nel quaderno di inglese, in fondo, in modo che non si veda.
La classe si riempie e la lezione inizia. Tyler è esattamente a metà aula, in un punto in cui è impossibile non guardarlo. O almeno, da dove sono io questo è. Magari lo fa apposta. Vabbè, meglio seguire cosa dice il signor Cross, o mi prenderò una F.
 

 
A pranzo vado al solito tavolo con Mel e Adam. Loro sono lì che discutono allegramente su quale cantante sia migliore. Mel sostiene, come al solito, i suoi amati Keane, mentre Adam combatte fieramente per Sòley e i suoi amati Mogwai. Non potrebbero essere più diversi.
Io, intanto, divoro il mio pranzo figurandomi in mente le più disparate scene e i più strani personaggi. I nerd, seduti qualche tavolo più in là, trasformarsi in robot alieni. Gli asiatici trasformarsi in ninja. Gli sportivi, alias i giocatori di football, una squadra di tori. Eccetto Tyler, ovvio. E poi le cheerleader, naturalmente, dei polipi viola viscidi. Ecco, la mensa nella mia testa non è più una semplice mensa scolastica, ma un manicomio (e, alla fine dei conti, sono la stessa identica cosa).
 
“Mel, Adam, oggi ho fatto questo disegno, che ve ne pare?”
Passo il disegno di Polipo-Scarlett ai miei amici. Loro lo osservano attentamente, stregati dalla cosiddetta magia di quel disegno.
“Audrey, dovresti fare disegno e arte, non economia.”
“Lo sai che mia madre non vuole. Dice che è inutile e tutte quelle scemenze lì.”
“Sì, ma potresti fare sia disegno che economia.”
“Già faccio fatica a studiare economia, figurati se riesco anche a dedicarmi a disegno. E poi non sono così brava”
“Questo lo dici tu.”
“Ora dammi questo disegno, devo andare a chiedere una cosa al nostro amico Tyler…”
“Adam, fermati o ti ammazzo. Adam, ti prego”.
Ovviamente, Adam non mi ascolta. Si alza dal tavolo e si dirige spedito verso il tavolo degli sportivi, dove siede al centro di tutti (come un re) Tyler. Sento che finirà male.

“Ei Tyler.”
“Ma sto ragno al limone ce l’ha con me?” risate generali. Come volevasi dimostrare.
“Sì, sto parlando con te. Vorrei solo un parere su questo disegno che ha fatto una mia amica.”
Tyler gli strappa letteralmente dalle mani il mio disegno, lo gira, lo rigira, lo mostra ai suoi amici. Cazzo Adam, io ti uccido.
“Non male, Adamuccio. Ma sparisci”.
Tyler appallottola il disegno e lo lancia per terra. Adam si abbassa, lo raccoglie, cerca di sistemarlo e torna da me.
 
“Beh, non è andata così male. Mi dispiace per il disegno Audrey, mi dispiace davvero tanto.”
“Figurati, non fa niente.”
Non si può essere arrabbiati con Adam, ha una faccia troppo da cucciolo indifeso per essere arrabbiati con lui. Mi chiedo solo cosa gli passa per la mente quando fa certe cose. Lo sapeva benissimo che Tyler lo avrebbe sfottuto, anzi, questa volta gli è anche andata bene. Tyler è troppo anche solo per guardarlo. Quando Tyler fa così, lo odio. Ma non si può odiare una bomba sexy come lui.
 
Finisco il mio sandwich e torno ai miei pensieri.
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE.
Ciao a tutti, popolo di Efp.
Sono Erika e ho deciso di scrivere questa storia lol 
Per scriverla ho fatto enormi ricerche su internet, in modo che i luoghi corrispondessero esattamente alla realtà (infatti sia la Pittsford Sutherland High School esiste). Spero che vi piaccia e boh, al prossimo capitolo.
 
≈E
   
 
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