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Autore: Lilyth    19/01/2014    0 recensioni
Poi un giorno ti svegli e ti rendi conto che lo vedrai crescere lontano da te, e non sarai partecipe del periodo barba incolta, di quello sigarette, di quello solo sesso.
Tutto si allontana e quasi non riesci a capire come avete fatto a stare insieme per tutto quel tempo e come avete fatto infine a lasciarvi andare così.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mai più migliori amici”.
Trovo questa frase scritta a caratteri cubitali nel mio diario, quanti anni sono passati?
In realtà non tanti, la data in alto segna esattamente l’anno 2012, esattamente due anni fa.
Non è difficile richiamare alla memoria i fatti che mi portarono a scrivere quella frase, tanto breve quanto grave:
una grande amicizia andata in fumo, qualche lacrima, due o tre giorni di digiuno e uno strascico di nostalgia che alcune volte ancora oggi fa capolino nella mia testa e mi tiene compagnia per un po’.
Eppure non era la prima volta che succedeva; non era la prima volta che litigavo con una persona che sentivo veramente vicina, a cui volevo bene, non era la prima volta che la perdevo.
Eppure quella frase l’avevo scritta in occasione di quel litigio, solo di quello, prima di lui c’era stato solo l’amaro in bocca ma mai una decisione così avventata e probabilmente sbagliata alla radice.
Non so, adesso come adesso, se credere o no a quella frase, intorno a me riconosco persone che mi stanno vicine sempre e comunque e che forse meriterebbero questo appellativo, ma qualcosa mi frena, qualcosa mi blocca e non mi molla finchè non ho cambiato idea.
Cos’aveva quel rapporto di più di quelli precedenti?
Forse con il senno del poi nulla, o forse la durata, quei sette anni di perenne rapporto con un ragazzo che è sempre stato solo un amico.
Sette  anni sono tanti, e mentre li vivi non te ne rendi mica conto.
Crescete insieme, l’uno affianco all’altra, tra battibecchi e risate, con quel sentimento che sembra amore e non lo è ed è proprio per questo che è bellissimo.
Poi un giorno ti svegli e ti rendi conto che lo vedrai crescere lontano da te, e non sarai partecipe del periodo barba incolta, di quello sigarette, di quello solo sesso.
Tutto si allontana e quasi non riesci a capire come avete fatto a stare insieme per tutto quel tempo e come avete fatto infine a lasciarvi andare così.
Anche il solo ricordarmi di lui in questo momento mi fa salire il magone e mi appesantisce il petto, a testimonianza del fatto che, se si presentasse qui adesso, prima lo insulterei pesantemente e poi probabilmente lo abbraccerei piangendo.
Eh, quanto è debole la natura umana!
Ma lui non è qui, non verrà e io potrò fare a meno di dare spettacolo della mia buona dose di ormoni femminili.
Fatto sta che il quesito rimane aperto, perché il rapporto con il Bigotto Ipocrita (il suo soprannome nei periodi di litigi estremi) è stato tanto diverso da quelli precedenti, tanto da farmi dire che dopo di lui non avrei mai, mai più voluto e potuto avere un migliore amico?
Qui le cose si fanno complicate, così complicate che sarò costretta a fare un viaggetto nella mia memoria per ritirare fuori i motivi per cui lo amai e lo odiai alla follia per sette lunghi anni.
Quindi, miei cari lettori, chi mi ama mi segua (in senso lato e di un amore intellettuale e platonico).
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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