Serie TV > Relic Hunter
Ricorda la storia  |      
Autore: fredlove    19/01/2014    3 recensioni
Devo solo chiederle di sposarmi. Facile.
Nigel Bailey, si lasciò sfuggire un lungo sospiro.
Voltò appena il capo, trovandosi a guardarla in viso. «Vuoi sposarmi?»
«Se non riusciamo a venirne fuori, da questo impiccio? Potrei non sapere mai la tua risposta. »
Sidney lo guardò .«Uomo poco paziente.»
Lui inarcò un sopraciglio. « Non è vero. Sono sempre paziente. Anzi sono un grande portatore di pazienza. Sei tu che scalpiti impaziente. Tu non sei paziente, io si. Dici che ho poca pazienza? Beh, in questo caso sì! Vorrei sapere la tua risposta, ora, prima che il sangue finisca per annebbiarmi ogni pensiero, e magari anche prima di morire sparato o trafitto da una liana!»
«Nigel, una liana amazzonica non può trafiggerti! Attento alla faccia.»
«Perché? »
Un attimo dopo sentì la corda allentarsi, e vide il terreno sotto di lui avvicinarsi a gran velocità.
[...]
Momento di nostalgia, oggi. Relic Hunter è un telefilm, che come Doctor Who , rivedrei altre milioni di volte senza nausearmi.
Amo la coppia Nigel / Sidney.
Così nuovamente, ci ho riprovato.
Questa one-shot è un missing moments della mia : Dieci anni, una sola realtà
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
Un momento mancante della mia oneshot :
Dieci anni , una sola realtà.








 
Era fermo, poggiato contro lo stipite della porta, ad osservarla.
Non si sarebbe mai stancato di farlo.
Quel giorno, era il loro primo anniversario di matrimonio, ed a volte stentava a credere a ciò che stava vivendo.
Quando un anno prima, non sapeva nemmeno come porle quella fatidica domanda!
 
 

***

 
 


Un anno prima.

 
 
 

 

 

Devo solo chiederle di sposarmi. Facile.

 
Nigel Bailey, si lasciò sfuggire un lungo sospiro.
L’ennesimo durante quella mattina.
 
Quando si era svegliato, quella mattina, aveva trovato l’altra metà del letto vuota.
Come suo solito, lei si era svegliata prima.
E dal tiepido calore che notò, passandovi una mano, poteva ben dedurre che era passato almeno un po’.
 

Sempre la solita, Sidney.

 
Le volte in cui Sidney, restava nel letto accanto a lui la mattina, erano veramente rare.
Ma alla fine, si andava sempre di fretta.
 
 
 

***

 
 
 
Cercò di ritrovare la lucidità mentale, dopo aver ricevuto quel colpo sul collo.
Perché quella mattina si era semplicemente svegliato con un solo pensiero.
Chiederle di sposarlo.
Invece ora si ritrovava a testa in giù, appeso ad una liana. Dopo aver passato più di un’ora a correre, con lei, nella giungla amazzonica inseguiti dai soldati della milizia.
Come sempre.
 
«L’hai fatto di nuovo.»
«Cosa?»
Era sempre lei a cercare un modo per sfuggire dai loro ‘guai’. Ed anche in quel momento, cercava di far leva sulla sua forza per tagliare le corde.
«Te ne sei andata prima.»
«Non mi sembra il momento giusto per parlarne. »
«E quando? Lo sai che amo stare nel letto, la mattina, con te. Non dico ore, ma almeno qualche minuto…»
«Che poi si trasformano in ore, Nigel. » sorrise.
«Mi sta salendo il sangue alla testa. Anche se visto che siamo a testa in giù, tecnicamente dovrei dire che mi scende alla testa.»
«Diventi logorroico, in queste situazioni. »
«Mi ami?»
«Che domanda!?»
«Non me lo dici spesso. Rispondi sempre “idem” .. oppure “anche io”
«Quello che volevo dire : non sembra il momento di parlarne.»
«Non hai risposto, Sid.»
«Sì, ti amo.» emise scocciata.
«Come non detto. Dal tono, che sei anche scocciata.»
«Nigel, santo Dio! Sto cercando di tagliare la fune. Tu mi stai distraendo, continui a parlare a sproposito. Non possiamo parlarne in un altro momento? Magari mentre sono immersa in una bella vasca piena di acqua calda e profumata.» mugolò, mentre diceva l’ultima frase.
Nigel deglutì, suo malgrado.

Sidney nella vasca.

«Bene, ora mi sarà difficile togliermi quella visione dalla testa. Grazie.»
Sidney si mise a ridere. «Suvvia, non ti ho mica detto che dovresti esserci anche tu nella vasca. Con me.» lo provocò.
«Sidney! Sei sempre la solita!»
Voltò appena il capo, trovandosi a guardarla in viso. «Vuoi sposarmi?»
«Posso risponderti, mentre siamo dentro la vasca?» gli sorrise, prima di baciarlo sulle labbra.
«Se non riusciamo a venirne fuori, da questo impiccio? Potrei non sapere mai la tua risposta. »
Sidney lo guardò .«Uomo poco paziente.»
Lui inarcò un sopraciglio. « Non è vero. Sono sempre paziente. Anzi sono un grande portatore di pazienza. Sei tu che scalpiti impaziente. Tu non sei paziente, io si. Dici che ho poca pazienza? Beh, in questo caso sì! Vorrei sapere la tua risposta, ora, prima che il sangue finisca per annebbiarmi ogni pensiero, e magari anche prima di morire sparato o trafitto da una liana!»
«Nigel, una liana amazzonica non può trafiggerti! Attento alla faccia.»
«Perché? »
Un attimo dopo sentì la corda allentarsi, e vide il terreno sotto di lui avvicinarsi a gran velocità.
«Ahi.»
«Sei vivo?»
«Sì. Sì. »
Il tempo di voltarsi, e cercare di alzarsi da terra, che la donna gli atterrò sull’addome.
«Non respiro, Sid.»
«Riesci ancora a parlare.» si era chinata, volutamente, e l’aveva baciato di nuovo.
L’uomo la bloccò, nonostante il colpo, su di lui.
«Non hai risposto.» la guardò serio. «Vuoi sposarmi?»
Lei non rispose subito, mordendosi il labbro.
«Sai che dovresti parlare con mio padre?»
«Mi ha dato la sua benedizione. »
«Quando?»
«Una settimana fa, veramente. Quella sera che siamo andati a bere al pub. E per mia discolpa, te l’ho domandato solo ora – non per mancanza di tempo, cioè anche per quello , perché non facciamo altro che saltare da aerei, finire imboscati o per essere sacrificati da qualche pazzo maniaco – ma anche perché dovevo trovare … ecco l’anello di mia nonna. » borbottò infine. «Me lo porto da allora.»
Sidney lo guardò più dolcemente.
«Forse volevi una proposta romantica, però …» si mosse, prendendo dalla tasca dei pantaloni, un sacchettino di velluto.
Lei rise. «Io e romanticismo, nella stessa frase? Mi conosci…»
Nigel si mise a ridere . «Beh, sì. »
Continuò a guardarla, stupenda come sempre, anche se sporca di terra sul viso.
«Ti amo, Sidney. E sposarti mi renderebbe l’uomo più felice di questo pianeta.»
 
 
 

***

 

 
 
«Ferma.»
Aveva allungato il braccio, tirandola verso il suo petto.
«Oggi resti nel letto. Arrenditi.»
Lei sbuffò, prima di sorridere. «Ti ho risposto di sì, alla domanda di ieri. Te l’ho ripetuto ancora mentre eravamo nella vasca. Ed ancora…»
«Mentre ti toglievo l’accappatoio, e ti spingevo sul letto. » le borbottò contro la nuca. «Dunque, cerca di ricordare anche quel piccolo particolare di stanotte.»sorrise prima di baciarla.
«Mi hai ricattata. È diverso.»
«Ricatto, che parola! Era solo un compromesso.»
Lei cercò di divincolarsi, ma lui restò fermo nella sua posizione, così riuscì solo a voltarsi per guardarlo in faccia.
«Ricatto.»
«Come vuoi. Ma hai ceduto, quindi oggi resti nel letto con me. Abbiamo almeno mezz’ora in più.»
Sidney fece il broncio, lanciando un mezzo insulto verso l’orologio sul comodino, e guardando poi l’anello con la pietra d’ambra al dito, mentre abbracciava il compagno in vita.
Rilassandosi , ed emettendo qualche mugolio mentre lui la stringeva , posandole baci sulla tempia o tra i capelli, e passando i polpastrelli sul braccio.
«Una notte in bianco, pur di ricevere una risposta, è ricatto comunque.» disse con tutta la serietà possibile.
Nigel si mise a ridere , facendo sussultare il petto.
«D’accordo. Ma ho imparato dalla migliore. »
Lei sollevò il viso. «E dimmi quando mai ti ho ricattato?» lo guardò con un guizzo deciso negli occhi.
«Non posso risponderti, se mi guardi nel modo : “una parola e vai in bianco per sempre.”» deglutì.
Sidney si mise a ridere, mentre lui emetteva un sospiro di sollievo.

Scampata per ora.

«Ti amo. Quando impartisci gli ordini. Quando vuoi avere sempre ragione Quando mi mandi in bianco anche per tre notti di fila – su cui avrei da ridire, a proposito – Ti amo anche quando ormai l’acqua della doccia è fredda. » le disse, mentre le accarezzava il viso e giocava con i suoi capelli neri.
Lei si sporse e lo baciò, stringendo sigli contro.
«Sei ancora disposto a passare tutta la giornata a letto?» borbottò.
Un mormorio sulle sue labbra, prima di ritrovarsi sotto di lui.
«Ti va bene, come risposta?»
 
 

***

 Presente. 

 

 
«Ehi.»
«Ciao.»
«Oggi, sei andata via prima. Di nuovo.»
La donna sorrise. «Non volevo fare tardi, volontariamente.»
Nigel fece spallucce. «Non credo sia un problema, no?»
«Per quanto mi piacerebbe, direi di sì. Siamo anche in ritardo.»
«Per ?»
«Giungla Amazzonica.»
«Di nuovo?» ed allungò il braccio, bloccandola mentre gli passava accanto. «Odio svegliarmi solo, la mattina.» le sussurrò sulle labbra. «Lo sai.»
Lei non disse nulla, cingendogli il collo con le braccia prima di baciarlo volutamente ed appassionata sulle labbra.
«Mi spiace. Ma sai come sono fatta.»
Nigel la baciò nuovamente. «Lo so, altrimenti non ti avrei sposata un anno fa.  »
«Forza, la giungla ci aspetta!» disse con enfasi.
«Basta che non finiamo a testa in giù!» borbottò lui, facendola ridere.
 
 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Relic Hunter / Vai alla pagina dell'autore: fredlove