Storie originali > Noir
Ricorda la storia  |       
Autore: kannuki    24/11/2004    21 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Aspetta

 

"Aspetta! ti darò il doppio, non mi uccidere ti prego!" la supplicava l'uomo mentre la donna nell'oscurità gli puntava addosso una pistola

"tu moglie mi ha pagato abbastanza, porco" la voce sferzò gelida l'aria mentre la caricava " lo avrei fatto pure gratis"

"no..la prego.." continuava ad implorarla

La donna sparò : due colpi, alla testa e al cuore..il silenziatore attuì il rumore..due leggeri 'tump tump' e l'uomo si afflosciò in terra mentre il sangue fluiva copioso dalle ferite mortali.

La donna abbassò l'arma svitando il silenziatore e mettendolo via, nella corta giacchetta di pelle bianca che indossava.

Diede un calcio al cadavere dell'uomo e raccolse la borsetta che Lyse le aveva prestato credendola ad una festa.

Aprì il portasigari dell'uomo e ne prese uno che infilò nella borsetta tempestata di perline. Un sorriso appena accennato e Maret uscì silenziosamente dalla stanza dall'albergo ancheggiando sui tacchi a spillo neri .

Sulla strada illuminata dai lampioni forti e dalle scritte al neon, si accese il sigaro che aspirò con una lunga boccata.

Lyse  inorridiva vedendola fumare quella roba pestilenziale..a lei dava un'idea di potenza,  di ricchezza, denaro;

Una prostituta la avvicinò "hai da accendere, sorella?" le chiese guardando il sigaro che fumava.

Maret si stranì. Prese l'accendino e acconsentì alla sua richiesta "grazie" mormorò la ragazza prima di allontanarsi

Non sono una tua sorella..le disse mentalmente, facendo un fischio molto poco femminile ad un taxi. Salì dentro chiudendo la porta con un leggero tonfo.

"signora, non può fumare qua dentro" la avverti il conducente guardandola dallo specchietto retrovisore

Maret fece una smorfia e lo spense " vada adesso" gli ordinò dopo avergli dato un falso indirizzo.

Guardò fuori mentre sfrecciavano fra le strade della metropoli..un altro porco di meno, un altro bel di soldi sul mio conto in banca, pensò soddisfatta leccandosi il labbro superiore con piacere.

 

Una volta nel loft segreto che possedeva, si fece una doccia togliendosi la parrucca bionda e le lenti a contatto colorate ;  prese il telefono mentre apriva il frigo per prepararsi un panino

"tutto a posto" disse solamente prendendo la bottiglia dell 'acqua,  un clic tolse la breve telefonata.

Soddisfatta si sedette davanti al portatile per scaricare la posta..di nuovo la lettera del suo ammiratore, pensò leggendo il nick

'quando mi concederai un appuntamento?' le domandava con una faccina sorridente vicino ' ti aspetterò al modo alle 7, se verrai sarò il tuo servo devoto per il resto della vita'

Maret sorrise sentendosi lusingata ' come corri! lasciamici pensare su..' gli scrisse inoltrando la risposta

Guardò l'orologio, spense il computer e si stirò arruffandosi i capelli che aveva appena tagliato...bella la vita del killer, pensò gettandosi sull'enorme letto giapponese che aveva comprato da poco.

Uff.. la riunione il giorno dopo..non aveva preparato la relazione! Pensò d'un tratto allarmata...al diavolo mi darò malata, decise chiudendo gli occhi nocciola e abbracciando il cuscino.

 

Il giorno dopo, si recò al suo lavoro di copertura..faceva la segretaria in una casa di moda, tutti la conoscevano come  Monique Leroy : 28 anni, single conviveva con Lyse, una giovane architetta di 26 anni scatenata, non aveva animali  domestici a quanto sembrava, una famiglia.

Faceva sospirare i suoi colleghi per l'aria misteriosa di cui si ammantava : molto bella e curata, attirava l'invida delle  colleghe, ma il sorriso spontaneo che possedeva e una modestia innata la rendevano esente da malignità e pettegolezzi.

Sempre di buon umore, salutava cortesemente tutti, portando caffè o tramezzini ai lavoratori più indaffarati..la  consideravano una brava ragazza di gusti difficili , ma affidabile e discreta. Maret ne rideva : non si rendevano conto che la  faccia che mostrava era falsa fin al midollo?

Cinica a livelli impossibili, gelosa, egoista  e possessiva..questi erano i corretti termini per definirla..e poi era una sporca assassina.

Già..pensava guardando i tabulati..una lurida assassina senza scrupoli, ma sono brava..sono dannatamente brava nel lavoro che faccio!pensò assaporando già la giacca di pelle di Chanel che avrebbe comprato col lavoretto della sera prima.

Posò la Mont Blanc sulla relazione e guardò avanti a , stringendo gli occhi nocciola.. però era vero..quello lo avrebbe fatto fuori anche gratis..quello schifoso pedofilo!

Si incupì per un attimo, ma si riprese subito quando si sentì chiamare dal capo.

Chiuse la cartellina di pelle che si era regalata per festeggiare il buon lavoro che aveva fatto sul marito di quella cretina francese che l 'aveva pagata fior di milioni, per fare in modo che il marito smettesse la relazione con ' la sgualdrinella del piano bar'

Tzè!pensò ancheggiando verso l'ufficio del principale : un colpo ben piazzato a quel grassone che allungava le mani su quella poveretta e il problema era stato risolto..peccato che la francese non avesse apprezzato il suo operato.

Poco male, l'aveva comunque pagata..certo aveva minacciato di fargliela pagare, ma Maret non pensava che avesse mai mantenuto la promessa..almeno, non fino a quel giorno!

 

Alle 6 uscì dall'ufficio, stringendosi nel cappotto di pelle..aveva proprio la passione per quel materiale. Lungo fino ai piedi, in morbida nappa le stava un incanto..ma dopotutto io sto bene con tutto. si disse altezzosa, rimirando la sua immagine nella vetrina di un negozio.

Un uomo biondo la guardava, lo poteva vedere riflesso nel vetro,  ma dopotutto faceva questo effetto a molti. Sorrise  cinicamente sentendosi una dea e restò a guardare le ultime camicette alla moda.

L' individuo si staccò dal muro dietro di lei..Maret non lo vide avvicinarsi, mentre faceva i conti di quando avrebbe dovuto chiedere al suo prossimo cliente per potersi permettere uno stock di quelle meraviglie.

L'uomo tirò fuori la pistola dalla giacca discretamente, guardandosi intorno per prudenza..c'era poca gente benchè fosse la via principale.

Maret ammirava estasiata i foulards che adornavano le camicette al collo dei manichini chiedendosi quale sarebbe stato più indicato alla sua carnagione ambrata.

"Ciao Maret" sibilò una voce dietro di lei..qualcosa le fu premuto sulla schiena..Maret sgranò un attimo gli occhi sentendosi chiamare col suo vero nome. Vide l' uomo di prima riflesso accanto a lei e si riprese immediatamente.

"Mi sta confondendo con un'altra donna, il mio nome.." cominciò sorridendo

"Monique Leroy, 28 anni, single...abiti con la bella Lyse che lavora allo studio di architettura sulla 10° strada..ti basta  o preferisci che continui?" le chiese a bassa voce mentre un gruppo di ragazze passavano accanto a loro.

"chi sei?" domandò leggermente inquieta.

"un collega.." rispose premendole la canna della pistola sulla schiena.

"non ce n'è bisogno..e non rovinarmi la giacca, l' ho comprata da poco" ribattè nervosa  Maret.

"peccato rovinarla con un forellino" le disse freddo.

"perchè? chi ti manda?"

"una tua cliente che hai preso in giro"

"la francese?" domandò stupita.

"non glielo dovevi ammazzare il marito..se l'è presa un " le disse guardandosi attorno..stava arrivando gente "andiamo spostiamoci di qui..e se fai un gesto di sparo" la minacciò prendendola sottobraccio

  
Leggi le 21 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: kannuki