Fanfic su artisti musicali > Bastille
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Autore: gnappels    20/01/2014    0 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction sui Bastille, quindi...boh spero vi piaccia!
A volte incontri decisamente poco casuali al British Museum, possono portare a delle conseguenze davvero inaspettate. Emma di certo non si aspettava che quell'incontro l'avrebbe portata in un tourbus a fare il giro del mondo.
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#2.DON'T TALK TO STRANGERS

-Allora chi era quella di oggi?- Domandò Kyle fremendo sotto i baffi dopo aver preso un lungo sorso di birra. Si erano ritrovati al solito pub la sera per parlare del grandioso pomeriggio al museo e soprattutto per cercare di capire se fosse vero o era solo frutto della loro immaginazione. Anche con il loro cd in testa alle classifiche, sembrava assurdo di essere arrivati a quel punto.
-Andiamo, ti sei persino presentato!- Lo rimbeccò il cantante ridacchiando mentre gli altri due membri della band, rizzarono le orecchie interessati.
-Te l'ho già detto, si chiama buon'educazione visto che tu te ne stavi lì impalato a fare niente- Si difese il suo amico facendo spallucce.
-Chi? Cosa? Cos'è successo? Dan ha rimorchiato?!- Il ragazzo dalla faccia un po' rotondetta, Woody, s'intromise nel discorso, avido di gossip.
-Sì!- -No- Risposero in coro rispettivamente Kyle e Dan che fulminò con lo sguardo il suo amico di fronte che sorrideva malizioso
.-E' stata solo una conversazione di routine- Spiegò Dan come se non fosse niente. -Cazzo siete un gruppo di pettegole- Aggiunse poi finendo l'ultimo sorso di birra rimasta nel bicchiere e fece cenno alla cameriera di portargliene un'altra.
-Beh, dai ammettilo, è strano...tu che t'imbarazzi anche a parlare con un muro, vai a parlare con una bella ragazza...andiamo- Il discorso di Kyle non faceva una piega effettivamente mentre gli altri due annuivano convinti e lo fissavano insistentemente.
-Non è strano...- Borbottò il cantante contrariato, sembrava un fenomeno da baraccone ma sì effettivamente è strano, non lo faceva mai. -Ok, magari leggermente...ma solo perché Alan le stava facendo la ramanzina perché non poteva fotografarci senza un permesso- Spiegò alla fine dando un senso al tutto.
-Oh quindi era una fan?- Domandò il ragazzo seduto vicino a Dan, con un po' di barba e il tatuaggio di un ragno sul polso.
-No Will, non ha ci ha mai sentiti- La cameriera portò altre quattro pinte di birre, ormai era consapevole che quei ragazzi quando mettevano piede nel bar, non se ne andavano prima di aver consumato le loro tre o quattro pinte di routine.
-E quindi il coraggioso Mr. Smith è intervenuto per salvare la fanciulla in pericolo dalla furia di Sir Alan il bodyguard!- Recitò Kyle con tono cupo e fare teatrale, alzò la birra in aria. -Un bridisi in onore del prode cavaliere!- Gli altri scoppiarono a ridere, persino Dan che davanti quella recita di serie zeta, non poteva proprio trattenersi e così brindarono.

Il giorno dopo, Dan si era svegliato fin troppo presto per i suoi gusti, si era dimenticato di chiudere le persiane delle finestre in camera così alle prime luci dell'alba, un fastidioso raggio di sole puntato in faccia, l'aveva costretto ad alzarsi.
Tanto sarebbe dovuto andare alla casa discografica per mettere a punto gli ultimi dettagli del tour e quando sarebbero partiti e tutto il resto. Si era fatto la doccia e aveva buttato all'aria il suo ciuffo come ogni mattina, senza un senso particolare ma tanto i suoi capelli facevano come volevano.
Aveva indossato la sua ormai famosa maglia nera con il lupo stampato avanti e dietro, jeans neri skinny tenuti su da una cinta altrettanto nera e la fibbia sul davanti, infine le converse bianche. Si era messo la sua felpa grigia aperta e andò in cucina a fare colazione, il suo disappunto crebbe quando notò che il suo frigo era completamente vuoto eccetto per un cartone di latte.
Lo prese sbuffando, doveva fare spesa ma era inutile, sarebbe partito a breve per il tour...sarebbe potuto andare a scroccare un po' di cibo a casa di Kyle, facendo un po' di moine alla ragazza magari gli avrebbero offerto la cena. Per sua fortuna aveva dei cereali del millenovecento ancora nella credenza...sembrava un profugo, che diavolo.
In piedi, appoggiato al bancone della cucina con la tazza di cereali imbevuti di latte in mano, non poteva fare a meno di pensare alla ragazza di ieri.
Tutti parlavano di quanto fossero spettacolari i suoi occhi ma lui era rimasto incantato da quelli di Emma, verdi con sfumature grigie, colori più bizzarri di quelli messi insieme non esistevano e di certo, non ne aveva mai visti. Sembravano impenetrabili ma sentiva che avevano tanto da raccontare quegli occhi, che avevano sofferto ma che avevano anche gioito, un mix di emozioni erano passate di fronte quegli occhi.
-Ecco questo sì che è interessante- Dan sobbalzò quasi rovesciandosi la ciotola di cereali addosso e poi maledì se stesso per aver dato le chiavi di riserva del suo appartamento a Kyle.
-Dio Ky, ma non puoi suonare un campanello o cosa?- Sbottò il cantante vedendo l'amico che si stava sedendo sullo sgabello dell'isola in cucina.
-Ma così mi toglierei tutto il divertimento di farti prendere un infarto- Rispose innocentemente l'amico mettendo su una faccia che aveva definito: da gatta in calore.
-Giusto, che idiota- Borbottò Dan alzando gli occhi al cielo. -Cos'è interessante?- Domandò continuando a ruminare i suoi cereali che non sapevano di niente.
-La tua faccia da: sto rimuginando sulla ragazza di ieri- Kyle a volte aveva un sesto senso davvero inquietante, riusciva a leggergli la mente come se fosse un libro aperto. Saranno stati gli anni dal college passati insieme ma a volte sentiva di non potergli nascondere nulla neanche volendolo.
-Io non stavo...- Cominciò a ribattere il cantante ma fu interrotto da Kyle che gli sventolava un dito davanti alla faccia con aria di disapprovazione.
-Dan, per favore- Kyle inarcò un sopracciglio come se fosse ovvio.
-Kyle, andiamo, già che la mia colazione mi sta deprimendo da morire, si può sapere che sei venuto a fare?- Dan tentò di sviare l'argomento ma l'espressione del suo migliore amico gli diceva che non era finita lì, in fondo anche se in certi casi faceva lo scontroso con il ciclo, non era mai davvero arrabbiato o irritato da Kyle. Probabilmente era l'unico che durante il college, non pensasse che fosse completamente fuori di testa e anzi lo supportava persino quando scriveva quegli obrobri di canzoni nella sua camera.
-A prenderti per andare a fare colazione idiota, andiamo!- Kyle levò la tazza di cereali dalle mani di Dan e lo trascinò di peso fuori dall'appartamento.
Dopo una sana e abbondante colazione, in cui sarebbe stato più facile rotolare piuttosto che camminare, arrivarono alla casa discografica giusto in tempo per la riunione. Gli altri ragazzi erano già lì, così come il loro manager Tom, il loro fedele tecnico del suono Coop, la tour manager Alison e Emma, la fotografa.
Aspetta un momento...EMMA?
Dan non poteva credere ai suoi occhi quando la vide lì, nella sala riunioni con il caffè in mano e le foto, quelle foto del pomeriggio precedente e il suo manager le guardava davvero ammirato. Non avrebbe mai creduto di rivederla, nemmeno in un milione di anni, era stato un incontro così spontaneo e casuale che era quasi impossibile. Giusto, quasi.
-Oh ben arrivati, stavamo giusto dando il benvenuto alla fotografa che vi seguirà in tour e monterà i video- Tom sorrideva contento ed Emma era imbarazzata quasi quanto lui che continuò a fissarla come un ebete finché Kyle pensò bene di ficcargli una gomitata tra le costole per farlo rinvenire.
-Ci si rivede- Commentò Emma stringendogli la mano come farebbero due persone che si sono appena conosciute.
-Non l'avrei mai detto- Rispose il cantante sorridendo cercando di nascondere l'imbarazzo come al solito, tra l'altro, e dopo di lui, anche Kyle salutò la ragazza.
Si sedettero e aspettarono che Tom si decidesse a prendere parola sul tour o qualcosa del genere.
-Dunque, il tour partirà con un concerto a Londra e altri qui in Inghilterra, poi uno a Dublino e uno in Scozia, dopo di che si parte per il tour americano. Chiaro?- I ragazzi annuirono eccitati, era il primo tour americano che facevano e speravano davvero che andasse tutto bene. -Emma è americana quindi vi darà qualche dritta, sicuramente sa come muoversi...soprattutto in California, giusto?- La ragazza annuì sentendosi a disagio con gli occhi di tutti addosso.
-Il concerto d'apertura si farà ad Hyde Park, questo weekend e dopo di che si parte per Bristol, poi una data a Sheffield, a Leeds e Newcastle. Pensavamo anche di farvi suonare a Cambridge ma caso mai si può fare alla chiusura del tour, dopo di che Glasgow e prendiamo l'aereo per Belfast e infine, Dublino. Tutto chiaro?- Spiegò Alison con una professionalità pazzesca, peccato che i ragazzi erano semplicemente...sì, insomma erano molto della serie: take it easy quindi si erano già dimenticati la metà delle città che aveva nominato.
Woody si grattò la testa indeciso sul come rispondere e lanciò un'occhiata a Dan per vedere se ci avesse capito qualcosa ma non sembrava particolarmente concentrato.
-Cristallino- Rispose Kyle annuendo convinto e Dan inarcò un sopracciglio per niente convinto invece, ma dal ghigno che era apparso sul volto del suo amico, capì che voleva solo fare bella figura ma che in realtà non c'aveva capito una mazza.
-Bene, perché non ve lo ripeterò di nuovo- Per loro sfortuna, Alison non era stupida per niente e quindi ingannarla non era facile, così i ragazzi presi alla sprovvista si fecero più seri e Dan davvero provò a concentrarsi su quello che stavano dicendo ma la sua mente e i suoi occhi blu oceano, andavano sempre a finire sulla fotografa seduta di fronte a lui. Will addirittura aveva cominciato a prendere appunti e Dan, seduto accanto a lui, sbirciò per vedere se avesse scritto qualcosa di interessante ma no...stava solo disegnando un cavallo e annuiva mentre gli altri continuavano a parlare.
-Ma...quanto staremo via?- Interruppe il cantante mentre Tom stava borbottando qualcosa di poco importante.
-Sei mesi abbondanti...poi se ve la volete prendere comoda, soffermarvi sulle città, si può fare- Rispose Alison che non riuscì a trattenere l'entusiasmo, era la prima volta per lei che organizzava un tour da capo a piedi ed andava molto fiera del suo lavoro.
-Bene, suppongo che non ci sia altro da dirci...ci vediamo sabato, fate i bravi, se avete bisogno mi chiamate...sì insomma il solito....- Borbottò Tom alzandosi con fare professionale ma in realtà era tutto fuorché quello. Se c'era una cosa di cui i ragazzi della band e lo staff erano fieri, era il fatto che non erano mai stati troppo formali. Erano tutti amici lì e cercavano di aiutarsi a vicenda quando ce n'era bisogno, si andavano incontro a vicenda.
-Certo mamma, non ti preoccupare. La seduta è tolta!- Esclamò Kyle battendo un pugno sul tavolo a mo di martelletto.
-Birretta?- Domandò Woody trovando l'approvazione di tutti gli altri della band mentre le due nuove arrivate erano rimaste alquanto interdette.
-A quest'ora?- Si lasciò sfuggire Emma perplessa.
-E' l'ora del brunch, la birretta ci sta sempre!- Rispose Kyle come se fosse la cosa più ovvia del mondo e cominciò ad avviarsi verso l'uscita.
-Volete unirvi?- Domandò Dan alle due che dopo vari tentennamenti, annuirono.
Si ritrovarono, come di consueto, al McLaren's pub dove ormai erano di casa e ordinarono la birra per tutti. C'era una certa eccitazione nell'aria per via del tour e tutto il resto, il loro album stava andando molto bene e ancora dovevano farci l'abitudine.
-Allora sei californiana eh...ma Londra non è il tuo habitat naturale, non dovresti tipo...scioglierti come fanno i vampiri al sole?- Domandò Kyle con tutta l'innocenza del mondo a Emma che rimase alquanto sorpresa dal non senso di quella frase ma tutti sembravano esserci abituati.
-In realtà non sopporto il clima della California, non mi piace il mare, la spiaggia, il sole e il surf- Spiegò annuendo dopo aver preso un sorso di birra e quella dichiarazione destò molte espressioni sorprese.
-Sei la peggior californiana che abbia mai incontrato- Commentò Dan divertito.
-Non che l'unica!- Aggiunse Will con un sorriso beffardo e Dan gli fece una smorfia; Emma rise in risposta del commento ma la cosa non la disturbò più di tanto, ne era consapevole, si sentiva quasi più una newyorkese, nonostante abbia vissuto lì solo per cinque anni.
-Direi che dobbiamo fare un brindisi...- Annunciò Kyle alzando in aria il bicchiere di birra.
-Oh no, qui non andrà a finire bene....- Commentò sconsolato Dan che era consapevole del fatto che ogni volta che Kyle esordiva con quella frase, si ritrovavano matematicamente il giorno dopo con un malditesta da dopo sbronza colossale.
-Esattamente!- Il sorriso serafico di Kyle era tutto tranne che rassicurante.
Così brindarono e diedero inizio alle danze, in fondo dovevano festeggiare per l'album e per il tour...

Angolo dell'autrice:
Song by Bastille - Sleepsong
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito il primo capitolo, spero vi sia piaciuto anche questo.
E' solo un capitolo di passaggio come lo sarà anche il prossimo ma serve d'introduzione per mostrarvi un po' dei nostri personaggi.
Ovviamente non so com'è il carattere dei componenti della band (purtroppo) quindi è tutto frutto della mia immaginazione malata e contorta, spero vi piacciano (:
*Il McLaren's pub è stato ripreso da How I Met your Mother.
Grazie a chi leggerà o commenterà o whatever! A presto C:
 
  
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