Rabbia. Rabbia. Stomaco in tempesta, la terra che si abbandona al vuoto, solo Rabbia. Marea che sale implacabilmente, non dando mai riposo, permea l’aria la Rabbia. Come umidi spilli attorno agli occhi, incandescenti alla chiusura, sta la Rabbia. Una strada annebbiata, senza via di uscita è la Rabbia. S’infrange sullo scoglio dei pensieri. La Rabbia. A lanciare la pietra che infrange il cristallo immacolato è la Rabbia. Madre del dubbio, dell’incertezza è la Rabbia. Attorno niente più che Rabbia. Doloroso dolce oblio, dal quale non si vuole uscire più. Rabbia. Al suo abbraccio ci si abbandona, quando non possiamo più sopportare la rabbia.