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Autore: Giuls_BluRose    20/01/2014    4 recensioni
Sato/ Takagi | Raccolta/One shot | Cinque momenti | Dedicata ai fan della coppia
E se i due si sposassero ed avessere una bambina, Chika?
1) Il suo sogno di sposare la bella Miwako e avere una famiglia con lei era divenuto realtà e il detective non poteva essere più felice.
2) Quella bambina aveva riempito ancora più di felicità la vita del detective, non poteva negarlo, nulla era mai stato talmente perfetto.
3) “I miei bambini, possibile che debba badare a tutti e due come se aveste la stessa età?”
Era proprio vero: Wataru alle volte era peggio di Chika!
4)Si fermarono sotto il ciliegio per il pranzo e per poi passare un bel pomeriggio, mentre la mora sistemava una tovaglia però una bellissima sorpresa le addolcì il cuore: sua figlia stava cercando di muovere i primi passi, avanzava verso di lei aiutata dal padre, che la incoraggiava.
5) I due furono scioccati: aveva provato a dire qualcosa, ma quella era la prima volta che pronunciava correttamente una parola, anzi due: nel cuore dei due giovani vi fu una gioia incredibile e, presi dall'euforia, strinsero a loro la piccola, tempestandola di baci, mentre lei rideva divertita.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Miwako Sato, Nuovo personaggio, Wataru Takagi
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Uno sguardo lilla, uno azzurro e l'unione dell'amore


 

 

Era tardi, molto tardi: Wataru era appena tornato dal turno di lavoro e anche quella giornata era stata veramente dura, ma al solo pensiero di vedere nuovamente sua moglie e sua figlia lo fece sorridere teneramente. Il suo sogno di sposare la bella Miwako e avere una famiglia con lei era divenuto realtà e il detective non poteva essere più felice.
Era ormai tardi quando varcò la soglia di casa, ma Miwako era sempre sveglia, stava spettando pazientemente il rientro del marito e non appena lo vide gli andò teneramente incontro, donandogli un bacio sulla guancia, che fece subito arrossire il moro. La donna sorrise a quella reazione: era sempre il solito timidone, ma lo amava anche per quello.
“Ben tornato caro, ti ho lasciato pronta la cena”
“Grazie Miwako”
Si sorrisero e cercarono di baciarsi sulle labbra, ma un pianto di un neonato, la loro piccola ragazza, li fece mettere sull'allerta: Wataru già sapeva che sarebbe stata un'altra notte in bianco, ma non era affatto un peso per lui, già perchè per la sua bella mogliettina e la sua amata Chika quello e altro .

 

 

 

 

Tenere in braccio quella piccola creaturina era la cosa più bella che il giovane detective avesse mai potuto fare: era legatissimo a sua figlia e il solo pensiero che qualcuno potesse portargliela via, un giorno, faceva nascere in lui un sentimento strano, ma quello non era il momento di pensarci: doveva godersi a pieno sua figlia, quella benedizione del cielo.
Quel giorno Wataru si era preso tutto il pomeriggio per poterlo passare con la propria famiglia, ma il caso aveva voluto che Miwako fosse fuggita in centrale proprio quel pomeriggio: era ancora in maternità, ma aveva la mancanza dell'ufficio e venendo a sapere che l'uomo sarebbe stato a casa ne aveva approfittato. Per fare una visita alla sua amica Yumi.
“Tua mamma è proprio una birichina, spero che tu cresca buona e dolce, non pepata come lei”
Chika allungò le manine paffute verso il volto del genitore e rise di gusto, facendo provare una tenerezza incredibile nell'animo paterno: quella bambina aveva riempito ancora più di felicità la vita del detective, non poteva negarlo, nulla era mai stato talmente perfetto.

 

 

 

 

 

“Wataru, su datti una mossa: in tavola è tutto pronto per il pranzo”
Miwako continuava a chiamare a gran voce il marito, era tutto in tavola, mancava soltanto lui, come sempre d'altronde. In quel periodo era molto preso dal suo lavoro e faceva sempre le ore piccole, però sapeva dell'autorità della coniuge, così cercava sempre di rispettare i tempi, anche se con scarsi risultati.
“Eccomi cara, scusa: stavo finendo di sistemare dei documenti per un caso importante”
La mora annuì e gli diede un bacio a fior di labbra, che subito fece arrossire il detective: certe sdolcinatezze non erano da lei, specialmente davanti alla piccola Chika e ovviamente Wataru non si smentiva mai, era sempre talmente timido e imbranato.
“Dai, smetti di comportarti come un sedicenne alle prime armi, sei un uomo ormai e non devi più arrossire se ti do un bacio. Forza: adesso vedi di mangiare se non vuoi che ti venga fatto di peggio”
L'uomo quindi si sedette, con un sorriso compiaciuto sulle labbra e iniziò a mangiare, mentre Miwako dava la pappa anche alla piccola. Improvvisamente però ebbe una luce negli occhi, proprio mentre il detective fece rovesciare per sbagli il bicchiere dell'acqua, cercando poi mille scuse. La donna rise di gusto, per una volta, abbracciò entrambi ed esordì in una frase che scioccò il povero marito, ma che lo rese anche dolce e divertito.
“I miei bambini, possibile che debba badare a tutti e due come se aveste la stessa età?”
Era proprio vero: Wataru alle volte era peggio di Chika!

 

 

 

 

I fiori di ciliegio erano in fiore ormai, uno spettacolo bellissimo si prosperava agli occhi dell'allegra famiglia che aveva deciso di passare una splendida giornata all'aria aperta.
Si erano recati ai giardini di Beika, Wataru spingeva il passeggino, dove un'allegra Chika cercava di afferrare le farfalle, e teneva la mano della sua giovane sposa.
“Che ne dici di questo posto?”
La detective sorrise indicando un bellissimo albero in fiore dove si sarebbero potuti benissimo fermare per il pranzo, al moro piacque il posto e annuì allegro:
“Certo, là sarà perfetto, vero Chika?”
Da dentro il passeggino la bimbetta gorgogliò qualcosa, non aveva ancora imparato a parlare, ma sembravano dei versi di approvazione; questi fecero ridere teneramente i due sposi.
“Perfetto, abbiamo anche la sua approvazione”
Si fermarono sotto il ciliegio per il pranzo e per poi passare un bel pomeriggio, mentre la mora sistemava una tovaglia però una bellissima sorpresa le addolcì il cuore: sua figlia stava cercando di muovere i primi passi, avanzava verso di lei aiutata dal padre, che la incoraggiava.
“Vai Chika, vai dalla mamma, su che ce la fai”
Miwako allora prese delicatamente la piccola in braccio, la stinse a sé donandole un bacio sui capelli castani, poi alzò il volto e sorrise anche a Wataru: era il suo matto e amato detective, quello che le aveva fatto tornare il sorriso e la voglia di vivere.

 

 

 

 

“Sei sicura di volere già tornare a lavoro? Non sarà ancora presto?”
Wataru teneva sulle ginocchia la moglie e le carezzava i corti capelli castani, mentre le rivolgeva preoccupato quelle domande: per lui era ancora troppo presto far riprendere il lavoro di poliziotta alla coniuge, avrebbe preferito che aspettasse ancora un po', ma sapeva che la donna era veramente testarda.
“Ti preoccupi troppo tesoro, ce la faccio benissimo: la bimba ha quasi un anno ormai e troveremo un nido per lei, fisicamente sono in forma. Smetti di fare il marito testardo”
“Qua l'unica testarda sei tu, ricordalo”
Per tutta risposta la mora diede un dolce scappellotto sulla testa di Wataru, che scosse la testa, ormai ritirato: sapeva che le decisioni della donna erano indiscutibili, l'ultima parola tanto ce l'aveva sempre lei.
“Fai come credi, allora”
“Bravo il mio detective”
Con aria compiaciuta Miwako diede un bacio sulle labbra dell'uomo e l'abbracciò felice come una ragazzina: anche quella volta l'aveva avuta vinta lei.
“Vedi Chika: le donne hanno sempre ragione, ricordalo”
La donna prese in braccio loro figlia, ma la vide strana, come concentrata per un qualcosa di indefinito.
“Che cosa ti prende amore? C'è qualcosa che non va?”
La bambina alla fine fissò intensamente negli occhi i genitori e, tutta compiaciuta, aprì le labbra.
“Ma-ma, Pa-pà ah”
I due furono scioccati: aveva provato a dire qualcosa, ma quella era la prima volta che pronunciava correttamente una parola, anzi due: nel cuore dei due giovani vi fu una gioia incredibile e, presi dall'euforia, strinsero a loro la piccola, tempestandola di baci, mentre lei rideva divertita.
I due sposi si guardarono negli occhi: quelli azzurri di lui si unirono a quelli lilla di lei e un solo colore venne fuori, così come il loro era un solo sentimento e la piccola Chika era veramente il fantastico amore del loro amore eterno.







Note dell'autrice:
Ciao a tutti ragazzi!
Era veramente tanto tempo che volevo pubblicare questa Raccolta/One Shot su questa coppia che mi sta piaceno sempre di più.
Ho immaginato la loro vita insieme, magari con una bellissima figlia, in questo caso la piccola Chika.
Spero che ci siano fan di questa coppia perchè devo ammettere che tutto sommato questo lavoro non mi disgusta come gli altri, detto fra noi: questa coppia mi ricorda troppo la Gohan/Videl, in Dragon ball *-*
Spero che vi piaccia e che mi lascerete qualche recensione, ci tengo eh! ;)
Un bacione e alla prossima :*

-Giulia Pierucci- <3

   
 
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