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Autore: books addicted    20/01/2014    2 recensioni
"Di una sola cosa aveva bisogno adesso: che la sua Annie tornasse davvero da lì.
Perché lui non poteva stare senza di lei.
Come i pesci non potevano fare a meno dell’acqua del mare."
***
"Finnick la interrompe con un altro bacio, ancora più passionale di prima.
Annie balbetta imbarazzata.
Finnick ride.
Annie lo ama. Questo gli basta.
Tutto il resto lo affronteranno insieme."
***
La storia è ambientata subito dopo i Giochi di Annie e i vari momenti sono scanditi dalla canzone "Fix you" dei Coldplay.
Spero vi piaccia. Lasciate una recensione se vi va c:
P.s. Ho dovuto ripubblicare la storia perchè non so come si è cancellata quindi vi lascio immaginare la rabbia :')
Buona lettura!
Genere: Angst, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Mags
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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When you try your best but you don't succeed.
 
Finnick non riesce a crederci. Per ben 17 giorni aveva sperato e sognato questo momento. Il momento in cui avrebbe stretto di nuovo la mano di Annie. Quella mano morbida e piccola. Attendeva il momento in cui avrebbe potuto rivederla, averla davanti a sé. 
E quel momento, dopo una lunghissima ed estenuante attesa era arrivato.
Finnick finalmente poteva stringere la sua mano e gli bastava guardarla per farsi tornare in mente tutta la loro vita insieme, le passeggiate in spiaggia, il loro bacio. Ogni cosa.
Annie però in quel momento non c'era.
-Annie. Annie guardami. Per favore.
Finnick sta quasi urlando, ma non gli importa. In questo momento non gli importa di nulla, a parte lei.
La sua piccola e fragile Annie.
-Annie ti scongiuro. Dì qualcosa.
Niente. Sembra di parlare ad un muro.
I suoi occhi verdi come il mare fissano il vuoto. Si tappa le orecchie, come non volesse sentire.
Finnick le prende il volto tra le mani. Il contatto con la sua pelle diafana gli causa un brivido, come sempre.
Lei non lo guarda. Continua a fissare un punto indefinito.
-Annie sono io, Finn. Guardami. Per favore-l'ultima frase la sussurra perché é interrotto dai singhiozzi.
Le lacrime gli sgorgano copiose dagli occhi e gli rigano il volto. 
Annie diceva sempre che era una roccia, che era lui quello forte, quello che sorrideva sempre.
La verità è che Finnick riesce a sorridere solo quando è con la sua Annie. Finnick vive del suo sorriso e adesso, adesso che Annie si è persa a dimenticato come si fa a sorridere.
Adesso ogni sua difesa è crollata. 
Gli è bastato vederla sull'hovercraft che la portava fuori dall'Arena, distrutta, nel corpo e nell'anima.
La sua Annie però non era lì. La sua Annie è rimasta nell'Arena.
Finnick sta facendo del suo meglio per riportarla indietro ma non ci riesce.
 
 
When you get what you want, but not what you need.
 
-Signor Odair la preghiamo di accomodarsi fuori. Dovremmo...
Finnick si alza e cammina minacciosamente verso quei bastardo di Capitol City.
-Io non vado da nessuna parte. E voi non la toccherete nemmeno con un dito- dice con tono fermo e deciso.
I medici sono sbalorditi dal comportamento di Finnick Odair. 
Il sex symbol di Panem, va dietro ad una sciocca ragazzina del Distretto 4? Potrebbe avere tutto e si accontenta di lei? 
Si. La verità è che Finnick da quel pomeriggio primaverile in cui si sono incontrati, non concepisce la sua vita senza Annie. 
È la sua aria, la forza che gli consente di fare quello che deve fare ogni giorno.
Adesso gli hanno tolto l'unica cosa che gli era rimasta.
L'hanno gettata in un'Arena e le hanno fatto subire tutto ciò che ne consegue.
Sofferenza. Sangue. Morte.
Lei non è più la stessa. Non sarà mai più la stessa.
-Annie, amore, parlami per favore. Dimmi qualcosa. Qualunque cosa-mormora dolcemente, con la voce rotta dal pianto.
-Senta mi dispiace insistere ma lei deve assolutamente uscire.
-Ancora?-urla Finnick- è la mia fidanzata e non la lascerò nelle vostre grinfie. Non lascerò che le torciate un solo capello.
I medici sembrano quasi spaventati dalla sua reazione. 
Lui non sembra farci caso. Si volta e concentra ogni sua attenzione sulla sua Annie.
Lei non sembra accorgersene. Non sembra accorgersi di nulla.
Ma non era quello che volevi? Non volevi che lei tornasse dall'Arena, Finnick?
Si, certo, si disse. Finnick avrebbe fatto di tutto per farla uscire da quell'inferno. 
Ma a questo prezzo? 
Di una sola cosa aveva bisogno adesso: che la sua Annie tornasse davvero da lì.
Perché lui non poteva stare senza di lei.
Come i pesci non potevano fare a meno dell’acqua del mare.
 
When you feel so tired but you can't sleep.
 
-Finnick dovresti riposare- dice una voce alle sue spalle.
Lui non si volta nemmeno. I suoi occhi rimangono incollati sulla ragazza, che adesso stava rannicchiata su stessa, con gli occhi chiusi, sussurrando parole incomprensibili.
-No Mags. Ha bisogno di me e rimarrò qui per tutta la vita se è necessario.
Finnick sembra più deciso che mai a non abbandonarla. 
Ha un buon motivo per farlo?
È quanto di più bello abbia nella vita.
Annie è come il mare. Imprevedibile e meravigliosa. Proprio come il mare.
-Finnick. Non si è accorta nemmeno che sei qui. Ha bisogno di stare da sola e di riflettere. Va a riposare. Si deve preparare per l'intervista.
Mags aveva poggiato la sua mano sulla spalla del giovane che non dava segno di volersi muovere.
Si alza all'improvviso.
-Intervista? Com'è in grado di fare un'intervista se non riesce nemmeno a parlare con noi? 
Finnick è infervorato e arrabbiato per quello che avevano fatto alla sua Annie.
Annie non sarebbe più stata la ragazzina spensierata che ballava in spiaggia con il vento che le accarezzava i capelli. Annie non avrebbe più sorriso, con quel sorriso sincero che era soltanto suo.
Sarebbe stata tormentata per sempre. Finnck lo sa. Ne è sicuro.
-Finn sono le regole. Adesso va a riposare. Mi occupo io di lei. Sai quanto ci tenga.
Mags sembra spazientita. 
Sa anche lei dell'amore che lega i due ragazzi, che sono come figli per lei. Ma sa anche che opporsi alle regole di Snow avrebbe portato a non pochi guai.
Finnick, d'altro canto, sembra rassegnato.
-Annie, amore mio, guardami per favore- Annie apre gli occhi lentamente e su volta verso Finnick. Lui sorride.
-Annie devo andare. Tu stai con Mags, va bene? 
Lei annuisce incerta.
Finnick si sporge e le dà un tenero bacio sulla fronte. 
-Mags. Mi raccomando- Mags annuisce, contenta di aver convinto il ragazzo- e tu Annie, fai la brava ok?- continua sfoderando quel sorriso sghembo che faceva sempre fare una capriola al cuore di Annie.
Afferra la maniglia e apre la porta. 
Gli occhi di Annie, adesso, seguono ogni suo movimento.
Finnck doveva riposare,si. Ma ci sarebbe riuscito?
 
Stuck in reverse.
 
-Finn! Finn fermati- urla una voce femminile alle spalle di Finnick.
Lui si volta di scatto. E la vede.
Con i capelli arruffati. Con gli occhi verdi che lo fissano intensamente.
La vede. La vede viva. 
-Annie, amore, va a stenderti dai- risponde avvicinandosi e tentando di nascondere il misto di tutte le emozioni che provava dentro. 
Annie era come un'esplosione. Ti scoppiava dentro. 
-No Finnick. Mi dispiace tanto Finn- dice abbracciandolo.
Finnick sembra preso alla sprovvista, ma subito le sue braccia circondano la vita di Annie e si sente per la prima volta in quel mese veramente a casa.
-È tutto ok Annie. Vai a riposare adesso. Devi prepararti- ribatte giocando con una ciocca dei suoi capelli.
-Ho paura Finnick. Tanta-geme la ragazza.
-Ehi. Ci sono io adesso. Insieme ce la possiamo fare- le prende il volto tra le mani e finalmente la bacia.
È un bacio dolce e tenero. Uno di quei baci che appena finisce, ne vorresti un altro. Uno di quei baci che ti toglie il respiro per la sua intensità.
-Ti amo così tanto Finn. Ti amo.
-Ti amo anche io, Annie. Non ti lascerò mai più. Ti amo.
E si baciano di nuovo. Stretti in un unico, indivisibile essere.
 
And the tears come streaming down your face.
 
È bellissima come sempre. Con quel vestito azzurro che le avvolge il corpo in una forma sinuosa che ricorda un'onda del mare. Con i capelli castani che ricadono a boccoli sulle spalle. Piccole perline sono poste accanto agli occhi verdi. È bellissima.
Non sembra nemmeno più la ragazza spaventata di qualche ora fa.
Le sorride per rassicurarla e lei ricambia nervosamente.
-Andrà bene, Annie. Rispondi a quello che dicono e sorridi ogni tanto. Poi sarà finita.
Lo sguardo che gli lancia è indecifrabile.
-Non sarà mai finita, Finn.
-Lo so, Annie. Adesso va. Io sarò seduto in prima fila- le schiocca un dolce bacio sulla fronte e se ne va, sfoderando il suo miglior sorriso. 
Lei arrossisce e sorride imbarazzata.
Finnick prende posto nervoso in mezzo a quelle oche starnazzanti di Capitol City. Ha paura che qualcosa vada storto. Che Annie faccia qualcosa di sbagliato.
Non possono permettersi errori.
La prima parte dell'intervista trascorre tranquilla, Annie sembra rilassata.
Finnick si perde nel vederla sorridere. Appare così sicura di sé. Le sue labbra si muovono ma Finnick non sente nulla. È incantato ad osservarla e niente potrebbe distrarlo.
-Bene adesso, la parte che tutti stavate aspettando! Riviviamo i 70esimi Hunger Games di Annie!-urla sorridente, come sempre, Caesar Flickerman. 
Finnick nota un tremito in Annie. Non sembra più così sicura. Adesso siede rigida sulla sedia e sorride a stento.
Rivivere gli Hunger Games per Annie equivale ad un suicidio. Equivale a rivere quegli incubi che l'avrebbe sempre tormentata. 
Finnick non si concentra sul filmato. Non gli importa. Lo conosce fin troppo bene.
È concentrato su Annie, che adesso è rannicchiata sulla sua sedia.
Poi, quando la testa del compagno di Distretto di  Annie rotola per terra, Finnick le vede. Vede quelle lacrime che scendono dagli occhi di Annie. Quelle piccole perle che le rigano le guance.
E il suo cuore si stringe in una morsa.
 
When you lose something you can't replace.
 
-Bene, è stato entusiasmante come sempre vero Capitol City?- urla Caesar, mandando in delirio i Capitolini-Però adesso abbiamo finito. Ci mancherai ma ti dobbiamo lasciare, Annie.
Annie annuisce come un'automa e si alza, con un mezzo sorriso. Il pubblico esplode in un applauso fragoroso. Ma Finnick non è tra di loro.
È già ad aspettare Annie.
Appena la vede, le corre incontro e la abbraccia.
-Finnick- urla- Finnick aiutami!
Finnick sembra preso alla sprovvista dalla reazione della ragazza.
-Annie. Annie. Stai tranquilla. Ci sono io-dice Finnick accarezzandole le guancia- Annie guardami.
Annie ha di nuovo gli occhi vuoti e le orecchie tappate.
-Finn! Finn dove sei? È tutto rosso Finn-urla Annie.
-Annie sono qui davanti a te! Annie ascoltami amore mio- dice portandola in camera. Fuori ci sono troppi occhi indiscreti. Troppi pettegolezzi. 
Annie si accascia per terra. Finnick la prende di peso e la poggia delicatamente sul letto.
-Annie ascoltami. Siamo in camera. Domani torniamo a casa- dice dolcemente prendendole mano.
-Finn dove sei? C'è tanto sangue. Finnick aiutami- urla in presa al delirio.
-Annie sono qui. Ti sto tenendo la mano. Non sei nell'Arena e non dovrai tornarci mai più- la voce di Finnick lascia intravedere la sua disperazione. Annie è di nuovo in preda alla follia e lui non le è utile. Non sa cosa fare in situazioni come queste. Ma farebbe di tutto per alleviare il dolore di Annie, per vederla sorridere ancora.
Le inizia ad accarezzare i capelli e lei lentamente chiude gli occhi cullata dal movimento di Finnick e sempre più rilassata.
Finnick sorride soddisfatto. Forse ci è riuscito.
-Finn-sussurra così piano che Finnick si deve avvicinare alla sua bocca- ti amo.
-Ti amo anche io e sarà per sempre così- replica Finnick, terminando con un tenero bacio sulla punta del naso.
Dopodiché Annie si abbandona nelle braccia di Morfeo, seppur continuando ad agitarsi.
Finnick continua a pensare che l'abbia persa.
La vecchia Annie non tornerà mai più.
 
When you love someone but it goes to waste.
 
-Come sta?- si affretta a chiedere Mags, non appena Finnick chiude la porta della stanza di Annie.
-Dorme- risponde ironicamente.
Finnick si siede e si passa la mani tra i capelli. Mags lo guarda con apprensione.
-Come stai tu?
-Oh una meraviglia, Mags- dice sarcastico il ragazzo dagli occhi verdemare. 
-Finnick..- lo canzona l'anziana ottantenne.
-Come dovrei stare secondo te? Ho perso l'unica cosa di cui mi importava nella vita. Me l'hanno portata via- le lacrime ricominciano a scendere - Mags, la amo così tanto. Ogni volta che sorride, che la mia mano tocca la sua, sento di innamorarmi di più. Non è mai successo con nessun altra. Lei è diversa. Ma adesso mi riconosce a stento e l'ho persa.
Finnick si butta nelle braccia di Mags, che tanto lo aveva aiutato in quegli anni.
Continua a singhiozzare. Non sembra più nemmeno il forte e affascinante ragazzo di cui ogni singola donna di Capitol City è innamorata. Sembra una ragazzino spaventato.
-Credo che tu non abbia mai fatto un discorso così privo di senso, ma ho capito quello che volevi dire, Finn- dice Mags dopo una lunga attesa.
Finnick annuisce distrattamente, continuando a lanciare sguardi preoccupati alla porta della stanza di Annie.
-Finn, guardami- continua Mags - lei ti ama, più di quanto tu immagini. Ha bisogno di tempo per elaborare tutto quello che è successo. Sarà dura ma ce la farà. Non tornerà esattamente come prima però adesso ha solo bisogno che tu le stia accanto, che tu sia forte per lei, hai capito Finn? Devi starle accanto, è tutto quello che puoi fare.
Mags termina il suo discorso con un sorriso incoraggiante.
Finnick la ringrazia sinceramente. I suoi consigli sono sempre utili. Si siede sulla poltrona cercando di pensare ad altro. Ma la sua mente ritorna sempre alla sua Annie. 
I suoi occhi si posano sul tavolino dove nota una piccola conchiglia. La prende in mano chiedendosi da dove sia uscita.
La gira e rigira e all'improvviso se la porta all'orecchio. Il suono delle onde del mare ha un potere di calmante su di lui. 
Pensa al Distretto. Domani sarebbero tornati.
E lui ed Annie avrebbero iniziato a vivere la loro vita insieme.
Niente li avrebbe più separati.
 
Could it be worse?
 
Un urlo fa svegliare Finnick di soprassalto.
Si alza dalla sedia all'improvviso e corre nella stanza di Annie con il cuore in gola.
-Annie! Annie! Che è successo?- domanda non appena spalanca la porta.
-Perché io? Non dovevi morire James! Non voglio vincere! Torna qui! - grida Annie.
È gettata per terra e le lacrime scendono dai suoi occhi senza riuscire ad arrestarsi.
Finnick si siede accanto a lei e le cinge le spalle con un braccio.
-Annie non sei nell'Arena. Non dovrai tornarci mai più- Annie sembra non sentirlo e continua ad urlare- Annie ascoltami. Sei qui con me, non nell'Arena.
Finnick alza la voce per farsi sentire dalla ragazza, che però non lo nota nemmeno. 
Finnick non l'ha mai vista in queste condizioni. Vorrebbe che si svegliasse e si accorgesse che è solo un incubo. Non sa come comportarsi, non sa cosa dire. 
-Annie amore mio ascoltami per favore. Non sei più nell'Arena.
Le prende una mano e la costringe a guardarlo negli occhi.
La sua fronte è imperlata di sudore e i suoi occhi sono sbarrati e spaventati.
-Finn. Sei qui- urla buttandogli le braccia al collo- aiutami Finnick. Perché io? Non merito di vincere. Doveva vincere lui- continua indicando un punto indefinito del pavimento.
-Annie tu hai già vinto. Sei qui al sicuro con me- il tono fermo di Finnick sembra ridestare Annie.
Adesso si è alzata e si guarda intorno spaesata. Finnick segue ogni suo movimento, pronto ad intervenire se necessario.
La guarda con apprensione. Come farebbe un padre con sua figlia. Come farebbe un ragazzo con la ragazza che ama.
Lei si ferma davanti la finestra e alza gli occhi al cielo.
-Finn vieni qui. Guarda la luna- sussurra Annie.
Finnick la raggiunge, stringendola da dietro.
-Non è bellissima? È sicuramente la cosa più bella che c'è qui a Capitol City- Finnick sorride. Vorrebbe ricordarlo che la luna c'è dappertutto ma sembra così in pace con sè stessa che preferisce non dirglielo.
-Io non ne sarei così tanto sicuro- ridacchia divertito. 
-Che vuoi dire?- Annie sembra confusa.
Finnick scuote la testa.
-Adesso me lo dici Odair- continua Annie. Sembra essere tornata la vecchia Annie. Quella che non sopportava gli enigmi di Finnick e che si infastidiva quando non capiva qualcosa.
Adesso ha messo il broncio e guarda Finnick con aria di sfida.
Lui le si avvicina.
-C'è qualcosa di molto più bello della luna qui a Capitol City, più bella del mare al Distetto- dice accarezzandole una guancia.
-Dimmi cosa- si spazientisce Annie.
Finnick scoppia in una risata ma, ad uno sguardo infuocato di Annie, ritorna serio. 
Le prende il viso tra le mani e la bacia delicatamente, come avesse paura di farle male. 
La ragazza si trova spiazzata. 
-Ti va bene come risposta?- domanda Finnick.
-Mmm..- mormora la ragazza, afferrandolo per i capelli e attirandolo a sè. 
Forse non va così male, come pensa Finnick.
Annie è lì con lui e questo è la cosa più importante.
 
Lights will guide you home;
And ignite your bones
And I will try to fix you.
 
-Finn stiamo andando a casa adesso vero?- chiede speranzosa.
-Si stiamo andando a casa, Annie. Torneremo al Distretto 4- sorride e le afferra la mano, sorridendo ai fotografi e ai giornalisti della stazione di Capitol City.
Non appena salgono sul treno, Finnick tira un sospiro di sollievo.
-Finnick, rivedremo il mare?- continua a domandare Annie.
Quella sua aria da bambina spensierata fa impazzire Finnick, che vorrebbe solo colmare la distanza che c'è tra loro e stringerla a sè.
Finnick sembra spazziato dai suoi sbalzi d'umore, ma è felice che stia meglio rispetto alla sera precedente.
-Si Annie, sarà la prima cosa che rivedremo.
Si sporge e la bacia con tutta l'amore possibile.
 È un bacio che sa di vittoria.
Che sa di loro.
Annie ha stampato un sorriso ebete sul volto e arrossisce, mentre gli occhi di Finnick la scrutano curiosi.
-Cosa c'è Finn? 
-No niente- risponde- sei meravigliosa- continua spostandole una ciocca di capelli.
-Sono pazza.
Queste parole colpiscono Finnick con la stessa intensità di uno schiaffo in pieno viso.
È stata molto diretta, ha detto ad alta voce quello che ormai pensano tutti.
Tutti tranne Finnick.
Lui riesce a vedere solo la ragazza che ama, non una pazza. Vede una ragazza distrutta che ha bisogno di tutto il suo appoggio, non una pazza.
-Non sei pazza. Hai bisogno di tempo...
-Si lo so. Ma sono pazza. Mi sembra di impazzire a momenti. Vedo solo sangue e la testa di James che rotola accanto i miei piedi e poi ancora sangue. La notte non riesco quasi più a dormire- singhiozza Annie. È il primi discorso lucido che abbia fatto da quando è uscita da lì- ho tanta paura, Finn. Paura di non riuscire a farcela. Paura...
Finnick la interrompe con un altro bacio, ancora più passionale di prima.
Annie balbetta imbarazzata.
Finnick ride.
Annie lo ama. Questo gli basta.
Tutto il resto lo affronteranno insieme.
Finnick proverà ad aggiustarla.







Nda:
Ehi popolo di EFP c:
Come avevo già annunciato nell'intro, questa è la seconda volta che pubblico questa ff quindi prego chiunque l'abbia già letta di non abbandonarmi çç lol
Ho sempre amato la coppia Finnick/Annie e ho trovato ingiusto che siano stati separati in questo modo cattivo e vergognosamente triste dalla Collins. Non la perdonerò mai per questo. Comunque ho scelto di scrivere su questo preciso momento della loro storia e di accostarlo a Fix You perchè credo sia il momento in cui entrambi si rendono conto di quanto siano forti i sentimenti l'una per l'altra e poi adoro Finn e il suo lato da cucciolo protettivo aw (?)
Spero vi sia piaciuta e chiedo scusa per eventuali errori.
Una recensione mi farebbe moooolto piacere Ahahah
Ciao ciao <3
  
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