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Autore: ImaShadowhunter    20/01/2014    1 recensioni
Ed a un certo punto della tua vita tranquilla e semplice Inizi a sentirti sulle montagne russe, cadendo da un aereo senza paracadute.. E tutto questo perchè? Se ve lo dicessi adesso non capireste, è per questo che devo raccontarvi la storia dal principio. Se rimarrete voi stessi dopo aver letto questo libro, vi faccio i miei complimenti! Buona Fortuna!
~Dawn
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                           Capitolo 1 
                                                         "I tuoi unici amici sono le ombre
"
  
-Perché esistono i lunedì?- Si chiese Dawn alzandosi quella mattina. Si Sentiva dolorante e stanca. Dopo essersi sistemata la ragazza scese in cucina e trovò un biglietto: torniamo domani. Fece colazione in fretta e uscì. L'aria fresca le rischiarì le idee. Abitava in una piccola città chiamata Fall's town, negli Stati Uniti. Era uno di quei posti dove si conoscevano tutti. Abitava lì da due anni ormai, con i genitori adottivi che però non c'erano mai. Camminando verso scuola vide un movimento, ma non ci fece troppo caso. La sera prima era stata ad una festa, fuori città, in un club, voleva provare ad andarci almeno una volta. Se l'avessero scoperto i Drew non avrebbero fatto molto, già a quindici anni le lasciavano la sua libertà, se invece i suoi o sua zia fossero stati vivi.. Una profonda tristezza la assalì, ricordi dolorosi iniziarono a riaffiorare, finché... Crak. Dawn si sentì afferrare e urlò, riconobbe Clark, il capitano della squadra di football della scuola, sedicenne bellissimo a cui piaceva. -Hey-esclamò lui. -Hey- rispose lei allontanandosi. -Volevo parlarti solo un attimo prima della Borgia.. Dopodomani c'è il ballo per festeggiare la nascita della città, al vecchio castello che hanno ristrutturato, potremmo andare insieme!- Dal suo viso si vedeva che era in ansia. -Emh.. Clark, io non ci vado.. Non posso, i miei tornano e devo cenare con loro.. Sono giorni che dicono domani torniamo e per dopodomani è sicuro.. -il ragazzo sembrò dispiaciuto, ma mentre si incamminarono le prese la mano e tornò contento. -se un idiota, una bugiarda- si disse Dawn. Appena intravide Willow, una figura magra, dai capelli biondo platino a boccoli che le scendevano sulle spalle, lo lasciò e corse da lei, tirandola via verso un angolo. -Ahi! Simon mi ha invitata al ballo!- Esclamò contenta. -A me Clark..-Rispose. -Gli hai detto si?- Chiese Willow. -Gli ho detto che non ci vado perché arrivano i miei..-Rispose la ragazza. -Brava bugiarda.-Disse l'amica. -Non potevo fare altro.. L'avrei ferito! Sai che non amo ferire le persone e lui è dolce, ma non mi piace..-Suonò la campana. -Se lo dici tu.. Sei molto contraddittoria, sai? A me invece Simon piace tanto.. Io vado a biologia, ci vediamo a pranzo.-Disse Willow e si allontanò. 
Arrivata in classe, Dawn si sentiva uno schifo. Si sedette in fondo, in una posizione strategica dalla quale non la vedeva nessuno e prese il suo diario. Iniziò a scarabocchiare cose tipo ex-presidenti, bandiere stilizzate, a quanto pare la lezione verteva sugli ex-presidenti americani. Arrivati a Lincoln, qualcuno bussò alla porta. "Avanti" disse Miles infastidito. Entrò una signora che di solito si trovava in segreteria ed ebbe subito l'attenzione sbigottita di tutti quelli che erano stati altrove fino a un secondo prima. "La signorina Dawn Drew è attesa dai suoi genitori." Dawn si sentì male. Che cosa volevano ora? Mise le sue cose in fretta e furia nello zaino e uscì dall'aula seguendo la signora.

"Spero abbiate un buon motivo." Disse Dawn appena salì in macchina. "dobbiamo salutarti perché dobbiamo partire per due settimane.- Rispose la signora Drew. "Perché partite per così tanto?" Chiese la ragazza vinta dalla curiosità. "Un... Progetto." Rispose il signor Drew. "Bene, non capisco proprio perché vi siate presi la briga di adottarmi. Non ci sarete nemmeno per il mio compleanno, dopodomani speravo di stare con voi!" Esclamò furiosa e triste contemporaneamente. "È anche di questo che dobbiamo parlarti." Disse la madre. " spara." Rispose Drew. "Anni fa, quando tua zia morì, venimmo a sapere dell'accaduto e decidemmo di adottarti perché i tuoi genitori erano nostri amici. Qualcuno doveva crescerti, quello lo fece tua zia, ma qualcuno doveva anche mantenerti, e pensammo che almeno quello potessimo farlo.."

Poche ore dopo, Dawn stava passeggiando per il cimitero della città. Spesso ci andava per pensare lontana da tutto e da tutti si era sempre chiesta perché lì fosse sempre vuoto. Finché non vide un ombra dietro di lei e si girò allarmata. Dietro di lei c'era un ragazzo alto, sembrava muscoloso, con la carnagione chiara, i capelli neri e gli occhi azzurri. Indossava vestiti semplici, ma tutti neri. Era bellissimo e faceva uno strano effetto vederlo lì, vicino a delle tombe, il suo posto era un altro. -Chi sei?- gli chiese. -Mi chiedevo perché un'umana potesse vedere un suolo protetto da incantesimi del mio mondo.- disse.-poi mi sono accorta che NON sei umana.-continuò. -Tu sei pazzo, questo è un cimitero.- lui rise, una risata amara. -Non ti sue mai chiesta perché non c'è mai nessuno qui?- le chiese.-Ascolta, non ho tempo da perdere con te.-disse lei facendo per andarsene. -Arrivederci, ombra.-disse lui. Lei lo guardò negli occhi, che non erano azzurri, ma blu.-ombra?- chiese. -ma lui era già sparito. -l tuoi unici amici sono le ombre- recitava la scritta su una delle lapidi. Che voleva dire?
  
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