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Autore: Louzah    20/01/2014    0 recensioni
"I tuoi occhi sono irresistibili. Le tue labbra chiamano il mio nome silenziosamente da troppo tempo."
"Cosa stai cercando di dirmi Lou?"
"Irresistibile..." Continuò il castano, dicendolo più a se stesso che al riccio, ma quest'ultimo lo sentì.
"Come, Lou?"
"Voglio baciarti, Harreh."
It's Larry, babe.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa prima di iniziare.
Come avete letto la storia è stra romantica. Quindi, anche dato il rating non aspettatevi un grande dialogo.
La storia è fatta dei sentimenti del Larry Stylinson anche se il contesto è differente.
Detto questo, buona lettura gioie. 
Hope you like it,
-Mettiphy.





 
Stay with me.
 
Quella mattina Harry sapeva che sarebbe stata differente da tutte le altre. Si era semplicemente svegliato con questo presentimento, non aveva la minima idea del perchè, ma essendo sempre stata una persona curiosa voleva capire come mai le sue sensazioni fossero così forti e diverse rispetto alle altre mattine. 
Tanto per comincare quel venerdì mattina si era svegliato troppo presto per i suoi gusti. Alle 8? Venerdì mattina? Ma che roba era? 
Secondariamente quel giorno ci sarebbe stata una festa alla quale non voleva andare, ma si ripeteva che doveva farlo se voleva conoscere nuove persone e così, i suoi amici 'popolari' lo avevano costretto ad accettare l'invito a quella festa di un certo Nick. Non conosceva neanche il cognome, segno che sarebbe stata semplicemente una festa di uno sconosciuto. 
Quella mattina non aveva scuola fortunatamente, erano iniziate le vacanze primaverili e quella mattina aveva appuntamento con Zayn Malik, il ragazzo più popolare a dire delle gallinelle della sua scuola. 
Per Harry, Malik, era semplicemente il suo compagno di stanza e il suo migliore amico. Si conoscevano da più o meno una vita. Si erano conosciuti alle elementari se non ricordava male, ma dopotutto, come puoi dimenticare una cosa del genere?
Harry era il più piccolo del gruppo. Aveva solo 16 anni e frequentava il terzo anno dell'High School di Holmes Chapel.
***
"Zayn." Disse pacato e tranquillo il riccio cercando di attirare l'attenzione di Malik che stava attaccando briga al parco contro due ragazzi e tre ragazze. 
"Sentite, belle ochette del cazzo, mi avete rotto i coglioni voi e le vostre fottutissime guardie del vostro corpo del caz.."
"Zayn." Disse stavolta Harry con voce leggermente maggiore facendo girare Zayn solamente. Sembrava che solo lui l'avesse sentito.
"Harry! Questi cazz.."
"Zayn, ti prego. Andiamo, su."
"D'accordo amico."
Zayn si fidava ciecamente di Harry e sapeva che era molto più maturo di lui anche se era più piccolo di qualche anno. Sapeva che se secondo lui qualcosa andava stroncata sul nascere, come la litigata di poco prima, allora doveva farlo. Non era il tipo che ascoltava gli altri Zayn, ma preferiva tenersi buono Harry ed esserci amico. Lui non era esattamente un angioletto e poi, gli voleva bene, non voleva farlo arrabbiare. 
"Quei tizi mi avevano rotto i coglioni."
"Lo so."
Il tono di Harry non ammetteva repliche ma subito Zayn si sentì di smentire quel pensiero a causa del sorriso che ti lasciava senza fiato che il riccio di punto in bianco gli sfoderò.
"Lo sai che non me ne frega un cazzo, Zaynie, solo non voglio presentarmi alla festa di Nick con una denuncia perchè lo sai che sarei intervenuto e che li avrei pestati a morte."
Zayn deglutì a vuoto. Non ci aveva pensato. Se Harry fosse intervenuto le cose non sarebbero andate poi così bene.
***
"Ricordami ancora perchè ho accettato, Lee, ti prego." 
"Oh avanti Harry! Ci divertiamo. C'è tanta gente, al massimo se ti annoi ubriacati e confonditi tra la massa. "Intervenne il 'padre' del gruppo. Eh si, Liam è sempre stato il più maturo del gruppo, è il nostro secondo padre.
"Se lo dici tu."
"Harreh..." Il riccio sentì una voce melodiosa e leggermente acuta alle sue spalle. Acuta ma roca al contempo e mai si era spiegato come facesse. Amava quella cazzo di voce, era stupenda, meravigliosa, unica, secondo il riccio. Questa la diceva lunga sui suoi sentimenti.
"Lou.. cosa.. qui? Anche tu?" Cercò di mantenere un tono pacato e tranquillo ma le sue speranze cominciarono a sgretolarsi quando vide dopo un mese le sue iridi azzurrissime.
"Sono tornato stamattina e.." Il riccio non diede il tempo al castano di spiegarsi che si capultò tra le sue braccia. Ancora non erano dentro casa del 'festeggiato' ma nel suo giardino che anche se non fossero neanche le dieci e mezza brulicava di ubriachi e strafatti.
Lo strinse forte, fortissimo. Gli era mancato da morire il suo non-migliore amico. Si perchè Harry e Louis non sapevano come definirsi. Non sapevano con che appellativo gli altri li avrebbero dovuti definire. Sapeva semplicemente che lui erano Harry e Louis. Louis e Harry. Semplicemente questo. Purtroppo rivederlo scatenava un vortice di emozioni contrastanti in Harry. Felicità e tristezza. Si, perchè sapeva che non poteva baciarlo ovunque. Non poteva dirgli che ci teneva sul serio a lui e non come un fottutissimo amico, non poteva dirgli niente di tutto ciò. D'altro canto Louis in quel momento sentiva solo felicità e contentezza. Perchè aveva ritrovato il suo Harreh dopo 30 cazzo di giorni lontano da lui per andare a trovare la sorellina Lottie a Doncaster. Voleva semplicemente sfiorare le sue labbra. Voleva solamente passare un dito per sentire la consistenza di quelle labbra soffici come lo zucchero filato, secondo lui.
"Mi sei mancato troppo Lou."
A quelle parole Louis non resistette. Doveva fare qualcosa, sapeva dei sentimenti di Harry, non glieli aveva mai detti ma li percepiva. Il castano però non aveva il coraggio di esprimere a parole quello che sentiva, doveva dimostrarglielo in qualche modo che non fosse troppo diretto.
Così decise di prendergli il viso tra le mani e muovere lentamente i pollici da destra a sinistra, come a rassicurarlo, accarezzarlo.
"Andiamocene via da qui, Lou... devo raccontarti quello che succede qua da trenta giorni!" Disse il riccio con un'innata sicurezza. Non era vera una sola parola di quella frase, voleva semplicemente stare con il suo piccolo castano.
"Si, Harreh."
Harry si sciolse un'ennesima volte di fronte a quella pronuncia, quella voce, quel nome.
***
Arrivarono di fronte casa di Harry e con uno scatto velocissimo erano già all'interno dell'appartamento.
"Allora tanto per com.."
"Non adesso Harry." Il riccio non capiva. Cosa gli prendeva all'amico?
Louis come a leggerlo nel pensiero gli prese la mano e lo portò sul divano sedendosi proprio affianco a lui. 
"Ora, Harry, ti prego. Devi farmi una promessa."
"S-si, qualunque cosa Lou..."
"Non parlare. Non dire una parola, potrei fermarmi. Non rispondere neanche a questa frase, sentendo la tua voce non avrei il coraggio di continuare." Harry annuì semplicemente.
Louis allora iniziò a cingergli una gamba con la sua mano così piccola rispetto a quella del riccio. Lo strinse forte non riuscendo a guardarlo negli occhi.

"I tuoi occhi sono irresistibili. Le tue labbra chiamano il mio nome silenziosamente da troppo tempo."
"Cosa stai cercando di dirmi Lou?"
"Irresistibile..." Continuò il castano, dicendolo più a se stesso che al riccio, ma quest'ultimo lo sentì.
"Come, Lou?"
"Voglio baciarti." Harry non se lo fece ripetere di nuovo e anche se sapeva e sentiva che doveva stare fermo, che doveva lasciarlo fare non se la sentì di stare immobile a quelle parole. Non se la sentiva di lasciare che Louis continuasse quella dolcissima tortura fatta di sguardi e di cose mai dette. Non riusciva a girare la testa verso di lui e guardarlo intesamente dicendogli silenziosamente di continuare, di continuare con il suo discorso. Harry voleva e sopratutto doveva agire, adesso.
Così prese l'iniziativa e si scaraventò contro la bocca del suo ormai per niente amico. Prese a baciarlo con cura, con passione, con dolcezza. Iniziò a baciare ogni pezzettino, anche il più minuscolo del suo labbro inferiore mentre Louis rimaneva immobile. La stessa cosa la fece con il labbro superiore, muovendo le sue labbra contro di quelle di Louis.
Con la punta della lingua chiese l'accesso semplicemente leccando delicatamente le labbra di Louis. Senza pensarci troppo, quest'ultimo le spalancò e diede l'opportunità ad Harry di approfondire il bacio. Come se non avesse mai baciato prima e come se non avesse mai provato tali sensazioni Louis gemette contro le labbra del più piccolo e questo lo fece solo impazzire. 
Quella sera i due fecero l'amore per la prima volta.
Quella sera i due fecero l'amore come non l'avevano mai fatto.
Quella sera i due si amarono come mai avevano amato.
"Louis, il tuo discorso te lo ricordi?"
"Non proprio Harreh."
"Smettila, mi fai venire voglia di sentirti dentro di me di nuovo e non va bene, perchè sono seriamente distrutto."
"Sicuro, Harreh?"
"L'hai voluto tu, Tommo!"
Quella sensazione era vera. 
Aveva ragione Harry quando appena sveglio si era reso conto che tutto sarebbe cambiato.
Aveva ragione perchè adesso loro sapevano come si dovevano definire. Non erano più un qualcosa di ambiguo erano semplicemente, Larry, Larry Stylinson.
"Ti amo, splendida carota."
"Ti amo, piccola banana."


 
 

 
  
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