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Autore: oscura chat di EFP    24/11/2004    1 recensioni
Passato di alcuni membri. Scritto da Guild_Principal_Dio
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“È passato di qui, ti dico, camminando per questa stessa strada, con una spada di pietra legata alla schiena

“È passato di qui, ti dico, camminando per questa stessa strada, con una spada di pietra legata alla schiena!”
“Una spada di pietra? Quale guerriero combatterebbe con una spada di pietra?”
Il mercante sputò per terra.
“Se ci combatte non lo so, ma l’aveva, l’ ho vista con questi occhi e che l’Altissimo mi punisca se non dico il vero!” ribadì.
“Ma cosa ci faceva da queste parti?”
“Si dice stia cercando... l’uomo si guardò intorno, poi disse a mezza voce: “la Somma Setta!”
L’altro sgranò gli occhi.
Che cosa? E per quale motivo?”
“Perché vuole unirsi a loro, diamine!”
“E a quale scopo?”
“Potere! È questo quello a cui mirano i serpenti come lui!”
“Ma allora, se è tanto assetato di potere, perché abdicò al trono? Dopo aver assassinato il padre, poi!”
“Mah, si dice volesse andare ad imparare la stregoneria e, da parte mia, ci credo! Sarebbe da lui: non ha mai avuto tutte le rotelle che giravano nel verso giusto, quello li! Mio cugino abitava a Varlag, aveva una bottega proprio di fronte al palazzo reale, e mi diceva che quel terribile ragazzo saliva in cima alla torre ovest e, di li, spiava il villaggio.
Lo vide anche da vicino, una volta che era invitato al banchetto reale: fissava la gente con quegli occhi dipinti, come a volersela mangiare, mangiare dico!
Era matto! E non uno di quei matti inoffensivi, che stanno in disparte a girarsi le mani, era un matto cattivo!”
“E l’ ha imparata la stregoneria?”
“Ti dirò: era un ragazzo di non più di quindici anni quando lasciò il regno, e ora è un ragazzo che ne avrà al massimo sedici, e di anni ne sono passati trenta!”
“E adesso si vuole unire alla setta.”
“Gli uomini e le bestie una cosa hanno in comune: vogliono stare coi loro simili, e tutti quelli della Somma Setta, in comune hanno che erano uomini di potere e ora sono reietti! Prendi Shian Tieus, il sacerdote, era un mago di corte, è stato consigliere di tre re, di diversi regni, e in ognuno di questi regni è scoppiata una guerra civile!”
“Tre re?”
“Già, tre! La prima volta si è presentato alla corte di Roland II. Un giovane uomo molto alto, che portava sempre un cappuccio nero sugli occhi.
Dopo lo scoppio della guerra si è dileguato e dieci anni dopo è ricomparso presso la corte di Re Costav I, come suo consigliere.
Anche allora è scoppiata una guerra civile, e anche allora, lui si è dileguato prima che le guardie riuscissero a catturarlo e sbatterlo in prigione.
E dopo altri dieci anni, indovina un po’? Un’ altro Re e un’altra guerra!
Probabilmente, adesso è alla ricerca di un altro regno da mettere a ferro e fuoco e, intanto, ha fondato questa setta di squinternati!”
“Davvero terribile! Ma sapevi dello scrittore dai due appellativi? Era un trobadore dal nome di Feanor, che si era recato alla corte di Pipino III.
Scriveva racconti e poesie ed era molto bravo, ma aveva qualcosa di sinistro!”
“Già, i suoi racconti parlavano raramente di cose belle.
E il peggio è che, tutto ciò che lui scriveva, finiva per accadere davvero! Che si trattasse di una catastrofe naturale imprevedibile, di un raccolto particolarmente scarso o abbondante o dell’esito di una battaglia!
Comunque, a corte, ebbero la presenza di spirito di tenerselo buono e bello stretto: con un potere simile, avrebbe potuto prevedere anche l’avvento di una guerra, e questo, un buon Re, avrebbe saputo sfruttarlo a suo favore (“Mai pensare che il male possa portare il bene!” commentò il mercante )!
Tuttavia, un giorno, Feanor predisse la morte di Pipino III, e il Re, spaventato, lo fece cacciare.
Niente di più stupido e inutile, perché pochi giorni dopo la partenza dell’uomo, si ammalò gravemente e, in poco tempo, morì!”
Il mercante si fece sfuggire un’esclamazione di stupore.
Ma Feanor dove andò?” chiese.
“Emigrò in un altro regno e, stavolta, scriveva sotto il nome di Insider.
Tuttavia non fu abbastanza saggio da celare il suo potere.
Venne denunciato al tribunale dell’inquisizione che, sotto tortura, riuscì a fargli ammettere di essere lo stesso Feanor.
Accadde però una cosa alquanto strana: la mattina della sua esecuzione, la guardia si recò da lui per condurlo dal boia, ma nella cella trovò solo un manoscritto che descriveva accuratamente la fuga dello scrittore dalle segrete.
“Strabiliante!”
“Strabiliante davvero! Non mi sorprenderei se la sua musa fosse la stessa Lilith! Ma piuttosto, so che ci sono anche delle donne nella setta, parlami di loro!”
“Una è la regina dagli occhi color nocciola. Di tutte le donne cattive di cui ho sentito parlare, lei è la più cattiva! Bella quanto pericolosa: una vera vipera!
E infatti, fu proprio una vipera, quella che fece trovare nel letto a suo marito! Dopo aver soffocato il figlio nella culla!
In questo modo si era autoproclamata regina, e fu una regina terribile, terribile davvero!
Nei quattro anni in cui regnò, vinse sei battaglie e conquistò 3 regni che confinavano col suo!
E poi dicono che le donne non si intendono di guerra!
Comunque l’ingordigia fu la sua rovina. Come diceva sempre mia madre ( lei si che era una donna a modo, lei!): tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, e lei perse una battaglia, con cui cercava di conquistare un altro regno, e venne spodestata!
Fuggi, però, prima che i suoi nemici riuscissero ad avvicinarsi al suo palazzo.”
“Tutti uomini davvero terribili!”
“Già, e ora che sono insieme, sono terribili due volte, ognuno di loro! Non auguro a nessun cristiano di trovarseli davanti!”
Il vecchio mercante sputò per terra e poi guardo il cielo rosso: il sole stava tramontando.
“Bisogna che vada a casa, bisogna! E tu dovresti fare lo stesso! Non è mai bene stare fuori fino a tardi, specie con questa gente in giro, anche se di questi tempi non si può star tranquilli nemmeno di giorno!”
Con queste parole si incamminò lungo la strada polverosa e, inconsciamente, seguiva i passi del giovane con la spada di pietra e gli occhi dipinti che aveva visto quel giorno e che andava verso est, canticchiando un infantile motivetto:
“Dieci piccoli Guestucci
in un bosco s’inoltrar,
la setta li fece fuori tutti
e nessuno ne restar…”

  
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