Storie originali > Comico
Segui la storia  |      
Autore: Tris_Herondale    21/01/2014    0 recensioni
Silvia, una ragazza timida con l'amore per il nuoto, viene convocata per partecipare a un campionato (di cinque giorni) di non poca importanza ed è terrorizzata... Per fortuna, però, vi parteciperanno anche i suoi amici.
Si prospettano cinque giorni terribili... o di divertimento totale?
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cammino lungo il viale, con lo zaino sulle spalle e le cuffie nelle orecchie. Ho lo sguardo incollato a terra, quasi come se potessi diventare invisibile, ma nonostante tutto non riesco a vedere la cacca sull’asfalto che inevitabilmente finisce nella suola della scarpa.
Eccomi qua. Silvia Corelli. Ho tredici anni e un metro e settanta di timidezza e goffaggine, giusto un po’ nascosta qua e là dai lunghi capelli castani e dagli occhiali.
Penso di essermi descritta abbastanza bene. Insomma, di certo non posso dire che sono una modella, no?
Comunque, passiamo oltre. Non ho esattamente voglia di parlare di quanto non sono bella.
Sto andando ad allenarmi in piscina. Sì, sono dieci anni che nuoto e non ho mai smesso. Il mio obiettivo da anni? Entrare nella squadra agonistica. Dicono che sono ancora “troppo piccola” per far parte dell’agonismo. Il problema è che sono cinque anni che sono piccola. Probabilmente diventerò abbastanza grande da entrare nella squadra a ottant’anni.
Nel frattempo, mentre aspetto di raggiungere gli ottant’anni, mi devo allenare nel mio corso. Sono l’unica femmina del corso, anche se ormai non mi posso più definire tale poiché gli altri ragazzi mi hanno eletto “maschio ad honorem”. Quindi mi posso definire un maschio. Se passo ancora un po’ di tempo con loro, finisce che mi fanno perfino entrare nello spogliatoio maschile.
Quando entro nell’edificio vengo travolta da una marea di ragazzi. Eppure siamo a metà giugno. Tra un mese ci sono i Campionati giovanili e quindi tutti vengono ad allenarsi nella speranza di essere scelti per partecipare. Illusi.
Proprio oggi esporranno i cartelloni e vedremo chi hanno convocato per i Campionati.
Mi dirigo verso lo spogliatoio (quello femminile, non sono ancora abbastanza maschio da poter entrare in quello maschile) e vedo che davanti alla porta c’è un ragazzo bassetto, con i capelli scuri e gli occhi grigi. –Ciao, Silvia.- mi saluta.
-Ciao, Théo.- È così che si chiama. È francese. E guai a sbagliare a scrivere il suo nome o si offende. È molto permaloso.
Siamo abbastanza amici. O meglio, compagni di sventura. Ma questo non lo esonera dall’inzupparmi l’accappatoio o dal  lanciarmi le ciabattine in testa, o dal rovesciarmi un secchio di acqua gelida addosso. E sono una sua amica. Ho paura a immaginare cosa mi farebbe se mi odiasse.
-Cos’è questa puzza?- chiede arricciando il naso. Oh, cavoli! La cacca!
-Boh non so- mento mentre strascico un po’ i piedi per terra. Fatica sprecata: quella resta sempre lì, incastrata nella suola. Magnifico modo di iniziare la giornata.
-Pronto a vedere i risultati?- gli chiedo, per cambiare argomento. Tra poco appendono i cartelloni nel salone, e vedremo chi parteciperà ai Campionati giovanili di metà luglio. Io no di certo, ma so che Théo ci tiene molto.
-Sì, sto aspettando che arrivino gli altri così andiamo tutti insieme. Per farci coraggio, sai.- “Gli altri” in questione sono i ragazzi del nostro corso. Sono sei in tutto: c’è James, di origini britanniche (beh, questo mi pareva ovvio); Alessandro detto Alex perché “fa figo”; Cosimo detto “Er Romano” oppure anche “Quello lì basso”; Giacomo, il nerd del gruppo, detto anche “Ehi, Tu, Laggiù!”; Lorenzo, quello a cui quasi tutte le ragazze vanno dietro (non io, sia chiaro!!); e infine Filippo, detto anche “Er Wurstel”. Indovinate perché.
Un po’ di tempo dopo (MOLTO tempo dopo) escono tutti dallo spogliatoio.
-Era ora! Cos’altro dovete fare lì dentro, truccarvi? Fare la messa in piega? – sbotto, mentre mi tolgo di dosso le ragnatele che un qualche ragno mi ha tessuto addosso mentre aspettavo.
-Potremmo dirtelo, ma dopo dovremmo ucciderti – ribatte Er Wurstel.
-Beh, sai, volevamo lasciare voi due da soli a flirtare ancora un po’ – ammicca Alex, mentre James sussurra all’orecchio di Théo: -Continua così, amico, stai andando alla grande. Lavoratela ancora un po’ ed è fatta.
Si becca due occhiatacce da me e Théo e tutti quanti scoppiano a ridere.
-Idioti – borbotto io. –Allora, volete sapere o no se siete stati scelti per partecipare ai Campionati?
-No, ma andiamo comunque- afferma Giacomo.
Ci dirigiamo in salone. È pieno di ragazzi. Hanno esposto i cartelloni. A noi ne interessa uno solo: ovvero quello dove potrebbero esserci scritti i nostri nomi. Anche se è molto probabile il contrario.
-Ehm… chi va a guardare?- chiede Cosimo.
-Io, ehm, resto qui a fare la guardia – propone Giacomo.
-Ma a che cosa?!- domanda stizzito Lorenzo.
-Uh, beh, a voi. Con tutta questa folla, potrei rischiare di perdervi.
-Ma per favore!
-Ragazzi, basta. Vado io va bene?- intervengo.
-NO! – esclamano all’unisono.
Rimango basita. –Ma insomma! Volete sapere o no?!- Non aspetto la risposta. –Vado io!
Mi faccio largo tra la folla, fino a raggiungere il foglio che ci interessa. Scorro l’elenco di nomi e trovo tutti quelli dei ragazzi, perfino Giacomo che non è nemmeno tanto forte.
-Voi ci siete tutti- annuncio agli altri. Dietro di me lanciano delle urla di gioia. “Ma io no” penso, con un misto di sollievo e tristezza.
-Evvai! Tutti ai Campionati!- grida Théo. Non posso fare a meno di sentirmi contenta per loro.
-Complimenti - dico loro. –E mi raccomando, quando ci andrete ricordatevi di scrivermi ogni giorno per dirmi i risultati! E magari mandatemi una cartolina!
Théo mi guarda male. –Silvia…
-Cosa c’è?
-Non hai capito… ci vieni pure tu, ai Campionati.
Uff, ecco, si è fumato qualcosa. –Ma che dici, il mio nome non c’è scritto lì.
Sogghigna. –Guarda in fondo.
Sbuffo. Sono sicura di non aver visto il mio nome, ma lo faccio solo per mostrargli che ho ragione io.
Ed è allora che vedo un nome, alla fine della lista, che prima non avevo visto.
CORELLI SILVIA.
Io sono Corelli Silvia. E sono su quel foglio.
-Oh, no.



ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti! Questa è la prima fanfiction che pubblico su efp, spero che vi piaccia! Ok, il capitolo è un po' mediocre (inutie dire che faccio schifo come comico) ma cercherò di recuperare con i prossimi. Accetto qualsiasi recensione o consigli!
Proverò ad aggiornare il prima possibile, anche se non garantisco nulla!
A presto!

Tris_Herondale
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Tris_Herondale