21/01/2014
5 recensioniE' pericoloso ed impegnativo uscire di casa, Frodo.
Cammini per la strada e, se non fai attenzione, chissà fin dove sei trascinato.
Preoccupato, con un’ansia incontrollabile che lo corrodeva dal fondo dell’animo, attraversava terreni impervi, lande desolate e terre selvagge il più in fretta possibile.
La velocità era determinante. Chissà in che stato avrebbe trovato il suo amico, se avesse esitato un secondo di più.
Trafelato, dopo giorni e giorni pieni di angoscia, arrivò alla sua destinazione.
Si fermò per recuperare un po’ di fiato.
- Non è poi così tanto giovane come si crederebbe, eh! Diamogli un attimo per riprendersi!-
Era talmente angosciato che l’atto di respirare gli era passato di mente lungo il tragitto…
L’aria quella mattina era piuttosto frizzante, quasi piacevole.
Il sole giganteggiava in cielo, nessuna nuvola osava opporsi alla sua magnificenza.
Picchiò al verde portone ovale, corrotto per i vari anni di servizio, con il suo lungo bastone nodoso.
Provò più volte.
Nessuna risposta.
Il visitatore iniziò a spazientirsi, bussando più forte.
<< E’ tardi>> mormorò tra sé << Non sono riuscito a salvarlo. Ci sono sempre riuscito. In cosa ho sbagliato stavolta?>>
<< Chi è in pericolo, Gandalf?>> rispose al mormorio Bilbo da dietro le spalle dello stregone.
Si voltò. Un sorriso gli accese il volto.
<< Sono così felice di rivederti, vecchio mio!>> urlò euforico lo hobbit, avvinghiandolo tra le piccole braccia.
Gandalf rispose all’abbraccio, con leggerezza e felicità.
Gli stregoni non amano queste esternazioni d’affetto, ma avrebbe potuto fare un’eccezione.
<< Accomodati prego. Sono giustappunto tornato dalla mia ricerca del miglior formaggio della Contea.
E ne sono uscito vittorioso. Eh sì, caro mio! Oggi la fortuna mi sorride! >>
I due entrarono nella modesta dimora Baggins… quanto tempo era passato dall’ultima visita di Gandalf!
Bilbo iniziò a preparare la tavola, aggiungendo sempre più viveri e cibi pregiati e artigianali.
Accese candele, spolverò qualche mensola, sistemò qualche sedia di legno e qualche mobile. Riuscì perfino a spazzare quel pavimento apparentemente privo di polvereo sporcizia! Il tutto nel giro di pochi secondi.
Gandalf lo fissava sconcertato: la situazione era più grave di quel che pensasse.
<< Fermati, Bilbo! Ho bisogno di parlare con te. Faccia a faccia. Ora.>>
Bilbo, intento a spolverare la grande sedia che aveva fatto realizzare per il suo amico stregone, si interruppe di colpo.
<< Cosa c’è che non va? Vuoi un’altra sedia? Posso procurartela. Io… >>
<< No, amico mio. Temo per te, in verità. Girano strane voci sul tuo conto. Voci quasi paurose oserei dire!
Si vocifera che tu, tu… sia innamorato! Sì, insomma, che tu abbia una relazione! Non è da te, Bilbo! Affatto! Cosa è successo al Bilbo Baggins di Contea Baggins? >> disse Gandalf tutto d’un soffio.
Bilbo lo scrutò, cercava di capire se stesse scherzando. Non sembrava divertirsi, in realtà.
La sua faccia diventò improvvisamente scura << Gandalf! Se tu credessi a tutte le voci che girano sul mio conto saresti qui da me ogni giorno! Ma per favore! Uno stregone del tuo rango! Credere a certe voci… Innamorato, pff! Che sciocchezze! E di chi, se posso chiedere? >> gli rispose infuriato e scioccato con la sua solita voce alterata e squillante.
Gandalf sapeva fin da subito che avrebbe tentato di tutto per mentire e gli rispose << Bilbo, la gente qui in Contea adora vociferare, e tu lo sai bene! Ti vedono ogni mattina correre su e giù per comperare i migliori cibi freschi, il tutto vestito in modo elegante! Dicono che il pomeriggio ti siedi fuori, e saluti ogni passante domandandogli se stia avendo una buona giornata, e mostrandogli interesse per le avventure che ha passato nelle ultime ore! Ti aggiri per la Contea con occhi sognanti e lucidi… devi per forza essere innamorato, Scasshobbit! Non sei più tu. Bilbo. Ed ho paura che la colpa sia mia. >>
<< Cosa credevi? Che dopo una simile avventura ai confini della Terra di Mezzo sarei rimasto me stesso? Il docile e pigro Hobbit? Mi stupisce comunque anche solo pensare che tu mi reputi innamorato! Quello no, mai!>> scattò infine Bilbo, evidentemente a disagio.
Lo stregone fiutò la disperazione del suo amico e lasciò correre, mentre preferì piuttosto passare un’allegra serata a fumare Erba Pipa e a creare ,nella fresca aria notturna, le immagini più impensate con il suo vapore.
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Bilbo si svegliò. Aveva passato una stupenda serata… da tempo non ricordava una felicità come quella.
Lo stregone non si faceva vivo spesso. Quasi mai, in realtà. L’ultima volta si era presentato con l’intera discendenza di Erebor, poi!
Si alzò alla ricerca di Gandalf ma era partito di nuovo, per chissà quale nuova avventura.
Quanto avrebbe voluto viverne un’altra.
Cominciò a sistemare la sua luccicante dimora, pronta per una nuova giornata.
<< Innamorato! Io! >> sospirò lo hobbit << Sto solamente aspettando che i miei amici nani tornino a farmi visita. E’ forse chiedere troppo farsi trovare pronti? Si deve pur affrontare l’attesa in qualche modo!>>