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Autore: Lola96    22/01/2014    2 recensioni
“Vai avanti per me.” Sfiorò piano le sue labbra con le mie, senza farle toccare perfettamente. “Per favore Winnie, non mollare per nessun motivo al mondo, vivi per me.” Soffiò sulle mie labbra, mentre una lacrima scese tristemente dal suo occhio.
Quelle parole colpirono il mio cuore, come se si fosse appena diviso a metà.
Mi sentì distrutta.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Introduzione.



Le poche provviste rimaste, scarseggiavano ogni giorno di più.
L’acqua ormai la toccavamo pochissime volte, solo per non sprecarla e averne a sufficienza.

“Winnie” Una voce delicata pronunciò il mio nome, dal fondo della stanza.
“Si mamma?” Risposi, tirando i miei lunghi capelli biondi dietro le spalle.
“Tesoro, stavo pensando che…” si bloccò. “visto che il cibo e l’acqua scarseggiano in questo difficile periodo, perché non far venire qui un’altra famiglia?”
La mia bocca si spalancò insieme ai miei occhi.
“So che sarà difficile, ma pensa che finiremo per salvare la vita per quelle persone, ed avremo più cibo.”
“Quanti sono?” Chiesi ancora un po’ incerta.
“Tre, i genitori dormiranno sul divano, e il figlio della tua età dormirà nella tua camera.”
“No! Non può stare con Niall e Josh?” Esclamai, cercando di scaricarlo ai miei fratelli.
“Winnie, non farmi arrabbiare. Loro sono già due in una minuscola stanza, quindi starà qui.” Afferma fredda e decisa, uscendo fuori da quella piccola ‘stanza.’
 
Ci nascondevamo li da 7 mesi. In un piccolo ‘appartamento' di un edificio ormai abbandonato qui a Varsavia, per sfuggire alla morte.
Era un piccolo posto con quattro stanze penose, contando il bagno, ed una minuscola finestra, che dovevamo tener chiusa per non attirare nessun tedesco. Ma se volevamo sopravvivere, ci dovevamo arrangiare con ciò che è rimasto.

Io, la mamma e i miei due fratelli Josh e Niall  dopo due mesi passati in quel piccolo appartamento, trovammo una piccolissima soffitta nascosta nel muro, e ci nascondemmo lì, il giorno che i tedeschi sarebbero dovuti arrivare a controllare ogni singolo appartamento dell'edificio.
Il mio caro papà, venne catturato ed ucciso davanti ai nostri occhi, senza alcuna pietà.
Le lacrime incessanti della mamma, fecero capire a me, e ai miei fratelli, che quel periodo sarebbe stato duro, terribile.
 
Ormai, quasi tutti gli ebrei che giravano sorridenti per la bella e splendente Varsavia, erano stati uccisi, deportati.
O magari si nascondevano.
Come noi.
Il sorriso delle mie amiche era scomparso.
Il sorriso dei bambini pieni di vita e gioia di vivere, erano scomparsi.
Il sorriso di mio padre…era scomparso.
I parchi erano vietati agli ebrei, i bar erano vietati gli ebrei, vivere era vietato agli ebrei.
Perché tutto questo?
Ormai Varsavia non era quell’adorata città dove i polacchi giravano con serenità vicino alle altre persone, dove i bambi giocavano per le spaziose strade, dove i ragazzi innamorati facevano serenate alle proprie ragazze.
Adesso era solo un cumulo di macerie, urla di tedeschi, cadaveri.
Tutto era cambiato, nulla sarebbe tornato come una volta.
Bello, ingenuo, normale, sicuro.
Quella strana vita da ebrea nascosta ed umiliata, presto però, sarebbe cambiata.




Spazio autrice!
Un abbraccio caloroso a tutti voi, che avete aperto l'introduzione della mia nuova Fan Fiction.
Ho sempre adorato queste storie sulla guerra, e perchè non incominciarne a scrivere una? 
Ho già tutta la storia pronta nella mia piccola testolina. ☺
Che dire, lasciate una piccola recensione, spero che sia di vostro gradimento.

Baci, Lola.

 
  
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