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Autore: Aine Walsh    22/01/2014    3 recensioni
«Sì, beh, ma io viaggio da molto meno tempo rispetto a te. Tu hai mille anni e vai avanti così da…».
«Hey, ne ho solo novecento!» protestò il Dottore, rigirandosi a pancia in giù.
«Certo, come sbagliarsi! – la ragazza si batté un colpo in fronte, fingendo di aver preso un abbaglio – Ricordami di organizzarti una festa per il tuo millesimo compleanno, okay?».
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.B.: Vero è che come personaggio ho indicato il Decimo Dottore, ma, dal momento che io stessa non sapevo decidermi tra il Decimo e il Nono, lascio a voi ampia libertà di scelta (tanto è vero che non ho inserito riferimenti particolari). #justsaying
 
Stop and take the time to smell the roses

«Non ti stanchi proprio mai, eh?» domandò Rose, sorridendo tra sé e sé, gli occhi rivolti al cielo sopra di loro.
«Nemmeno a me sembra che tu ti stanchi facilmente, a dirla tutta».
«Sì, beh, ma io viaggio da molto meno tempo rispetto a te. Tu hai mille anni e vai avanti così da…».
«Hey, ne ho solo novecento!» protestò il Dottore, rigirandosi a pancia in giù.
«Certo, come sbagliarsi! – la ragazza si batté un colpo in fronte, fingendo di aver preso un abbaglio – Ricordami di organizzarti una festa per il tuo millesimo compleanno, okay?».
«Pensavo avessi già iniziato i preparativi, in realtà».
«Con tutto quello che c’è da fare credi davvero che ne abbia avuto l’occasione?».
Il Dottore si passò una mano sul mento, concentrato. «Tutto quello che c’è da fare: – ripeté – specifica».
Rose si tirò su a sedere, incrociò le gambe e piantò lo sguardo sull’immenso campo di rose rosse che si estendeva incontaminato di fronte a lei. L’aria era fresca e pulita (come aveva osservato il Dottore, nella Francia meridionale dell’Anno Mille non c’erano ancora fabbriche!) e il sole cominciava piano piano a tramontare al di là di una collina verde smeraldo.
«Vediamo un po’… allora, ci sono da contrastare invasioni di alieni che tentano alternativamente di conquistare il pianeta, c’è da evitare in tutti i modi di alterare il corso della Storia e, in definitiva, direi che c’è da salvare la Terra e, perché no, l’Universo intero. Non ti sembra abbastanza?».
Tutto quello che ricevette in risposta furono una lunga occhiata seria e penetrante e una secca domanda che suonava più come un’affermazione. «Sei snervata?».
«No. No affatto. – chiarì Rose, tranquilla – Ti sto solo dicendo che mi piacerebbe avere un po’ di tempo per fermarmi ad annusare le rose, tutto qui».
«Le rose? Quelle rose laggiù? Saranno migliaia, lo sai?», il Dottore parlò in fretta e agitando freneticamente un indice in direzione del campo coltivato, con una buffa espressione stampata in volto.
«Sì, lo so».
«Ah. – fece lui, scrollando le spalle – Ho la sensazione che ci vorrà più di “un po’ di tempo”, però».
Nessuno dei due proferì parola per qualche minuto e restarono lì, sdraiati l’uno accanto all’altra, inspirando profondamente l’odore di erba fresca che impregnava l’aria tutt’intorno a loro.
«Uhm, questo non è esattamente da te. Posso sempre riportarti a casa quando vuoi, basta chiedere». Rose lo fulminò con un’occhiata crucciata, al che lui dovette ravvedersi e aggiungere immediatamente: «No, scherzavo. È una pessima idea. Pessima pessima pessima, non so come mi sia venuta in mente».
Un allegro sorriso si formò sulle labbra della biondina, che annuì soddisfatta. «Così va meglio. Ogni tanto può accadere anche a te di…».
Un boato esplose con violenza nelle loro orecchie, smuovendo un enorme massa d’aria che li colpì in pieno.
«Era uno scoppio?!» esclamò il Dottore, rizzandosi subito in piedi.
Rose lo imitò, osservando quel punto non troppo distante che continuava ad esalare un intenso fumo nerastro. «Sì, dobbiamo andare a vedere cosa succede!».
«E che fine ha fatto quella tua teoria di fermarsi ad annusare i fiori?».
«Non so nemmeno di cosa tu stia parlando!» vociò lei, continuando a correre.
«Oh, Rose Tyler!».

 
Come on, ev'rybody, you've gotta stop!

Sìììì, ho ammorbato anche questo fandom! Evvai!
*Rotolano palle di fieno*
Ok, d'accordo.
Immagino vi starete facendo due domande:
1. Perchè sono qui? Non lo so.
2. Che cos'è questa storia? Non so nemmeno questo. Credo sia perchè ieri ho visto la 2x13 (sono una novellina, sì ç_ç) e il già impellente desiderio di scrivere una Rose/Doctor è diventato molto più forte alla fine dell'episodio. Ancora piango, sniff.
Quindi... niente. È una sciocchezza che potete benissimo evitare perchè non ha assolutamente un briciolo di senso (magari questo avrei dovuto scriverlo prima, però), ma la pubblico tanto per zittire quella vocina nel cervello che continua a torturarmi.
Detto questo, vado in pace e ringrazio voi valorosi che avete fatto aumentare il conteggio delle visualizzazioni (?)
Un abbraccio,

A.
  
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