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Autore: Kanako91    22/01/2014    7 recensioni
Sono passati quasi duecento anni dalla presa di Erebor, Smaug dorme e continuerà a farlo fino alla morte, assicurando la pace che i nani hanno distrutto con il loro oro.
Ma ora, mentre il suo popolo è sotto assedio e il male prende forma in quella che un tempo era la sua foresta, Thranduil non pensa che il risveglio di Smaug sia il giusto prezzo da pagare per il ritorno del Re Sotto La Montagna.
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Thorin Scudodiquercia, Thranduil
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Il prezzo dell'ambizione




«Tu ti sei allontanato dalla sofferenza del mio popolo e dall'inferno che ci ha distrutti. Muori nelle fiamme!»

Il nano credeva di sapere. Il nano si sbagliava. Il nano non aveva visto alcun inferno, il nano aveva solo visto le conseguenze della pazzia di Thror. Il nano non aveva visto il suo popolo morire senza ragione. Nella sua testardaggine, il nano ancora non capiva che quella sofferenza era dovuta alla loro avidità.

Thranduil gli fu addosso e si piegò per guardarlo negli occhi.

«Tu non parlarmi del fuoco del drago. Conosco la sua rabbia e la sua rovina».

Il nano non aveva visto niente. Non aveva vissuto niente. Non avrebbe ascoltato niente. Era un testardo, pieno di arroganza immotivata. Si credeva un re, ma era solo un principe esiliato, senza il potere di radunare alcun esercito. No, il nano non avrebbe raggiunto la Montagna Solitaria. Il nano non avrebbe distrutto la fragile pace nel Nord. Il prezzo della sua ambizione era troppo alto.

Thranduil chiuse gli occhi e le vittime dei draghi gli si ripresentarono alla vista, il fetore della carne bruciata nelle narici e le urla nelle orecchie. Un solo drago non era niente. Un drago sotto una montagna piena di oro non poteva reggere il confronto con gli stormi di draghi da cui Thranduil aveva protetto il regno in cui era nato e cresciuto. Un drago addormentato era un vulcano spento, che presto non si sarebbe risvegliato più.

La magia pizzicò la guancia sinistra di Thranduil, gli deturpò la carne e un gemito gli sfuggì dalle labbra. La giusta decorazione per l'illusione che aveva creato. Un ultimo, inutile tentativo di convincerlo.

Il nano sgranò gli occhi.

«Io ho affrontato i grandi serpenti del Nord».

Thranduil mosse un passo indietro e la magia scivolò via.

Negli occhi del nano comparve, rapido, del rispetto e con la stessa rapidità sparì. Non c'era magia che potesse sconfiggere la testardaggine dei nani, non c'era magia che potesse rendere le loro teste meno dure della roccia in cui vivevano, da cui nascevano e di cui si nutrivano.

Thranduil aveva fatto la sua offerta, aveva fatto del suo meglio per convincerlo e ora la soluzione era una sola. La più pratica. Quella cui avrebbe fatto ricorso subito, se solo non si fosse trattato del principe di una stirpe di nani estinta. Perché un principe nano imprigionato senza motivo sarebbe bastato a far muovere gli eserciti. Un principe nano imprigionato per ottime ragioni sarebbe rimasto lì a marcire.

«Misi in guardia tuo nonno su ciò che la sua avidità avrebbe richiamato, ma lui non mi ascoltò».

Il nano strinse i denti.

Thranduil si voltò e salì le scale.

«Tu sei proprio come lui».

Un cenno della mano di Thranduil e le guardie afferrarono il nano per le braccia.

«Resta qui, se vuoi, e marcisci».

Il nano sgranò di nuovo gli occhi e si agitò nella presa delle guardie.

«Cent'anni sono un mero battito di ciglia nella vita di un elfo.

«Io sono paziente.

«Posso attendere».




* * *



Due note:

Nel passato di Thranduil ci sono la Guerra d'Ira (okay, questo è più un mio headcanon) e un padre morto durante l'Ultima Alleanza, è matematico che lui non accetti che sia risvegliato un drago e che non voglia una guerra che gli strapperebbe il suo unico figlio.

Potrei scrivere un poema su di lui, ma mi fermo con questo: Thranduil è un grande re, che ha resistito a Sauron senza l'aiuto di un anello e usando la sua forza con moderazione.

Mi dispiace che, nel fandom, questo personaggio complesso spesso si appiattisca di fronte all'isolazionismo e alle prigioni e al tentativo di fermare l'impresa di Thorin.

Detto ciò, l'eroe della storia è Bilbo e tutto il resto è PJ e propaganda pro-nani.


La seconda nota è su quello che Thorin dice in khuzdul: la traduzione letterale sarebbe "muori una morte di fiamme" e l'ho sistemata come ho potuto per suonare bene nella frase e collegarsi alla reazione di Thranduil.


Grazie per l'attenzione,
Kanako.

   
 
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