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Autore: Martinabio    22/01/2014    0 recensioni
Un'altena,i capelli che si muovono ribelli,la voglia di essere diversi
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Cosa ti aspetti da te stessa? Una fredda mattina di dicembre,l'insegnante entra in classe ed assegna un tema da svolgere,la traccia si intitola " cosa ti aspetti da te stessa?".Mi ritrovo in casa a fissare una finestra con le gocce di pioggia che cadono lente,ad una ad una,non riesco a stare ferma,le mie dita si intrecciano l'una con le altre, mi mordo le labbra.Comincio a riflettere su cosa ho fatto fino ad ora,infondo non posso lasciare il foglio protocollo in bianco.Improvvisamente vedo un posto diverso,sono seduta su un'altalena,i capelli che,ribellandosi ,sbattono sul viso,un nodo alla gola che mi spinge a parlare,a dire tutto quello che penso.Ho capito che il brusio delle foglie che percepisco mi riporterà indietro,nel passato e forse ad immaginare quello che verrà .Ma una Martina del futuro come dovrebbe essere? non sono sicura che la risposta che darò durerà nel tempo, viaggio nella mente.Sospiro, sono impaziente.Finalmente:ecco la persona che aspettavo,si siede sui gradini, vicini alle mie gambe che stanno dondolando,è pronta ad ascoltarmi,così,con naturalezza,come ha sempre fatto.Penso a me da grande , dopo una possibile laurea,in attesa di trovare un lavoro,compare un'espressione buffa.Magari è perchè ho sbattuto la testa forte, ma immagino una piccola mano che mi saluta,una bambina,forse mia figlia tra una ventina d'anni, questa è la proiezione di una possibile me che si si prenderà cura minuziosamente di chi arriverà,senza tralasciare nessun affetto .Eppure nella realtà dei fatti devo ancora finire il liceo, probabilmente frequentare l'università,imparare a fare dei passi avanti verso me stessa,essermi meno ostile. Chi non vorrebbe andare d'accordo con il proprio ego? . All'improvviso chiudo gli occhi e penso a tutte le volte che mi hanno inserito in quella classe di persone chiamata adolescenti,non ci ritrovo spesso,a volte mi sento in mondo parallelo,quasi come se non facessi parte del pianeta terra,magari sono un 'aliena finita qui per caso.Di una sola cosa però sono sicura: devo crescere,raggiungere quella maturità che mi manca,smettere di posare sempre lo sguardo fisso a terra con l'ossessione di non essere abbastanza.Poi abbastanza per chi? per chi non riesce ad apprezzarmi così come sono? dipendere dal giudizio degli altri è la peggior condanna,ti porta ad annullarti lentamente.L'asse di legno appesa a due corde sta volteggiando in alto,riesco a toccare le nuvole, qualcuno mi grida che posso farcela,che sto andando forte,quando raggiungo il basso mi stringe forte la mano,per sostenermi,non la lascerà mai.Tra noi niente legami di sangue,solo un'amicizia,profonda come un taglio che brucia sulla pelle.piano,un passo alla volta,sto attenta a non inciampare più in tutti quei sassolini spiacevoli,miglioro.Mi accetto,anche con qualche kilo in più,con i ciuffi spettinati,con la pelle bianca come il marmo.Sono rinata,sento una forza nuova,una lacrima che scende sulla camicia,ma è sintomo di consapevolezza.Infatti adesso è tutto diverso,niente è più come prima ,ho raggiunto delle certezze.I miei occhi marroni finalmente cominciano a brillare.Volermi bene,ecco cosa mi aspetto da me stessa.
  
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