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Autore: salasar18    06/06/2008    3 recensioni
Blaise lascia Theo e mette in chiaro le cose: possono portare chi vogliono in camera da letto e fare quello che gli pare.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora metto le mani avanti dicendo che non mi ricordo assolutamente se i Serpeverde stavano in camere singole o in gruppo tipo i Grifondoro, ma comunque nella shot sono in gruppo, per cui anche i più pignoli sono avvisati. Il titolo non è farina del mio sacco, ma è l'inizio di un bellissimo aforisma di Oscar Wilde. Chi volesse sapero per intero vada a cercarselo XD. Spero vi piaccia. Un bacio a tutti, sal.





Le storie d'amore non dovrebbero mai iniziare con sentimento







La Sala Comune è ormai vuota e l’unico suono che si sente è lo scoppiettio proveniente dal camino e il frusciare del libro che Theo sta leggendo con attenzione. Il Serpeverde è sdraato sul divano di pelle nera, mentre il suo amante è seduto sul tappeto ai suoi piedi, la testa appoggiata sulla sua gamba.


La voce di Blaise spezza il silenzio, mentre si alza, facendo scivolare il suo sguardo sulla figura rilassata dell’altro.


“Theo sono tre mesi che ci frequentiamo, ma mi sono stancato. Non sento più quello che sentivo prima. Credo sia meglio tornare a essere amici.”


L’altro alza lo sguardo, abbandonando il libro di Pozioni. I suoi occhi guardando fissi quelli azzurri di Blaise, ma Theo non dice nulla. Sul viso non traspare nessuna emozione che faccia capire quello che sta pensando. Si limita ad annuire e a dire alzandosi:


“D’accordo. Ora scusami, ma sono stanco e preferisco andare a riposare”




****




I gemiti di piacere scivolano da sotto la porta, raggiungendo i tre ragazzi. Draco, Theo e Marcus stanno aspettando fuori dalla loro Camerata, quando, al limite della sopportazione, Draco prende a calci la porta.


“Vuoi sbrigarti a scopare il deficiente che ti sei portato dietro? Stiamo aspettando da mezz’ora che apri questa maledetta porta!”


Da dentro si sente il grido di qualcuno, un grido estenuato, eccitato, gratificato. Theo serra i pugni, mentre la sua mascella s’irrigidisce. Un attimo prima che Marcus lanci un Alohomora, la porta si apre, facendo uscire un ragazzo dai capelli cortissimi color del grano che alla vista dei tre Serpeverde del sesto anno più famosi e ammirati inforca il corridoio quasi correndo.


Draco entra stizzito nella stanza, guardando con disdegno Zabini.


“Blaise sei il mio migliore amico, ma seriamente: Monter del quarto an- Oh, Merlino abbi almeno la decenza di metterti qualcosa addosso prima di aprire la porta. Vedere il tuo bassoventre non è davvero una cosa piacevole.”


L’altro ridacchia, mentre con disinvoltura si rimette i boxer e i pantaloni di seta nera. Marcus si butta di peso sul letto sbuffando, mentre viene raggiunto da Draco che lo sfida per l’ennesima volta a Poker Stregato. Mentre i due sono impegnati a scommettere su chi dovrà baciare Potter come pegno in caso di sconfitta, Blaise ghignando Theo tranquillamente sdraiato sul letto. Gli si siede accanto, accarezzando di proposito la sua gamba tesa.


“Che c’è?Perchè quella faccia così scontrosa?” Chiede con aria innocente.


Theo sa benissimo che in realtà quell’idiota che gli sta di fronte sta gongolando al pensiero di avergli fatto vedere l’ennesimo amante che si è portato a letto. Da quando un mese fa gli ha detto di tornare ad essere semplici amici, Theo ha visto passare tanti di quei maledetti ragazzi tra le lenzuola di Blaise da sentirsi male.


Lo detesta profondamente per quello che sta facendo, ma dopotutto gli ha risposto con quel fottutissimo “D’accordo”, perciò si deve comportare seguendo una data linea di condotta.


“Non ho nessuna faccia scontrosa. Il fatto è che se avessi saputo che avevi da fare con Monter mi sarei organizzato diversamente e mi sarei portato dietro il libro di Piton” Si limita a rispondere alzando il libro in questione e mantenendo un tono di voce impassibile che per quanto può, riesce a infastidire l’altro.


“Bene, perché credo di essere stato chiaro quando te l’ho detto quella sera. Posso portare chiunque desideri in camera e fare quello che mi pare, proprio come te. Se trovassi qualcuno sai bene che non potrei esserne che felice” Dice sporgendosi in avanti e baciandolo.


Quando si tira indietro, passa il pollice sulle labbra soffici di Theo e gli sorride.




***




Theo arriva finalmente alla porta della Camerata, le dita strette intorno ai sacchetti con i suoi nuovi acquisti. Si è diviso dal resto del gruppo nel momento esatto in cui Draco ha intimato a tutti di seguirlo per Hogsmeade alla ricerca di qualcosa da mettere per il momento in cui avrebbe dovuto pagare pegno con Potter.


Mette la mano sulla maniglia, aprendo la porta. Quello che si ritrova di fronte gli blocca il respiro per qualche secondo. Rimane come paralizzato nel vedere il corpo nudo di Blaise avvinghiato da un paio di gambe che riconosce essere di Ginevra Weasley.


Blaise gli da le spalle, nudo, le gambe della rossa intorno ai fianchi. Il corpo del compagno di Casa è bello esattamente come se lo ricordava: muscoloso, asciutto, tonico. Eppure quelle gambe femminili, quelle gambe non sue, stonano così tanto.I singhiozzi d’eccitazione della Weasley lo riportato lì, sullo stipite della porta, con i suoi stupidi sacchetti in mano.


Si volta, senza emettere un suono, senza dire o fare nulla. Semplicemente gira su se stesso e se ne va. E dire che gli aveva comprato una sciarpa dopo che Blaise aveva detto a tutti di non poter venire ad Hogsmeade perché temeva di avere un principio d’influenza.


“Stupido, patetico Theo”Sibila contro il vento che lo colpisce in pieno viso in cortile.




****




Quando si rende conto che è innamorato di lui è tardi: al di là della porta sente i suoi gemiti intrecciarsi con quelli di un altro ragazzo. Non c’è nessuno a parte a lui fuori dalla Camera dato che Draco e Marcus hanno gli allenamenti di Quidditch.


I suoni che inondano la stanza sono ovattati dalla porta, ma non sa bene perché, lui li sente amplificati al massimo, tanto da diventare un tormento. Il solo pensiero che altre mani gli stiano accarezzando la pelle, lo stiano toccando, palpando, la sola idea che altre labbra lo stiano baciando o addirittura lo stiano portando al piacere- Un altro ragazzo è con lui, un ragazzo che non è lui.Tutto questo diventa insopportabile e alla fine si riduce a prendere a pugni e calci la porta.


“Aprite! Che diavolo state facendo lì dentro? Smettetela, cazzo, aprite questa maledettissima porta!”Sbotta insofferente, mentre il rumore del materasso e di spinte frenetiche gli inondano le orecchie.


Sospiri, sussurri, risatine, fruscio di lenzuola. Riesce a sentire tutto, addirittura quel ‘Sei fantastico, si così’ prima del grido che gli fa capire che entrambi hanno raggiunto l’appagamento.


“Aprite o giuro su Merlino che sfondo questa porta!”


Passano pochi secondi, dopodichè qualcuno esaudisce la sua richiesta. Lo sguardo di Blaise scivola sulla figura di Roger Davies, ancora sudaticcio e piuttosto accaldato.


“Si può sapere cosa vuole,Theo?” Farfuglia imbarazzato verso il ragazzo che gli appare alle spalle mezzo nudo, con solo un lenzuolo attorcigliato sui fianchi.


“Non lo so, davvero. E’ stato lui a dire che potevo portare chiunque volessi in camera. Non riesco proprio a capire perché sia così arrabbiato. Se è geloso gli deve solo servire da lezione per capire quello in cui mi ha fatto passare tutto questo tempo”


L’ultima frase la dice guardando il diretto interessato dritto negli occhi, la mascella tesa e lo sguardo intriso d’odio e di ripicca. Blaise prende Theo per il polso, scostando Davies e chiudendosi la porta alle spalle.


“Come cazzo hai potuto, eh?!”Sbotta al limite della rabbia, prendendo Theo per le spalle e cominciando a scuterlo.


“Come ho- Come osi farmi la paternale proprio tu che hai scopato mezza Hogwarts?!”


Con un gesto secco si allontana dall’altro.


“L’ho fatto solo perché ti accorgessi di me!”


“Ma di che cazzo stai parlando, Blaise?! Ci stavamo frequentando, stavamo insieme e poi mi hai detto di voler tornare ad essere amici: hai fatto chiaramente capire che di me non te ne frega niente!”


Blaise non ribatte, ma bacia. Lo bacia con tanta foga da far diventare le loro labbra rosso sangue. Si stacca da lui e quello che traspare nei suoi occhi è la gelosia, la consapevolezza di essersi sbagliato su tutto, di non aver capito niente fino ad allora. Terrorizzato, era terrorizzato di fronte a quello che provava per Theo e l’ha capito nel momento esatto in cui ha realizzato che stava facendo sesso con un'altra persona. E quel suo fare così distaccato,molto facile da interpretare in maniera sbagliata, non ha aiutato minimamente.


“Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace.”Ripete velocissimo “Ho commesso un errore. Non voglio essere solo tuo amico, non l’ho mai voluto e mai lo vorrò” Sussurra a un centimetro dalle sue labbra, prima di tornare a baciarle, pienamente ricambiato.


E’ un attimo e si ritrovano sudati tra le lenzuola, a toccarsi, a volersi, a sentirsi. Fanno l’amore e a Blaise sembra di averlo fatto per la prima volta. Quando sfiniti si accasciano uno sull’altro, Theo sussurra al suo orecchio:


“Stupido, sei uno stupido. Non ci sarà una seconda possibilità”






Fine






  
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