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Autore: simmy 98    22/01/2014    2 recensioni
Io mi avvicino a Oliver, con il viso rigato dalle lacrime…i miei occhi non riescono più a vedere niente. Tutto è sfocato dalle lacrime, l’unica cosa a cui riesco ad appendermi è la sua mano, ancora calda e morbida nonostante i tanti pugni che aveva sferrato. Me la porto alla bocca baciandone il dorso…l’improvvisa onda di singhiozzi arriva inaspettata proprio come la consapevolezza di non poterlo vedere mai più, di non poter vedere più il suo stupendo sorriso, di non poter più cogliere in quei due pozzi d’acqua che si ritrovava al posto degli occhi...Tutto sarebbe finito quella sera. Il mare di lacrime ormai ha lasciato il mio viso, depositandosi sul corpo esanime dell’uomo sotto di me. Con la sua mano ancora stretta tra le mie.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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“ARE YOU KIDDING ME?! I LOVE YOU!”
 
Capitolo 1
 
Ogni stramaledetta sera sempre la solita storia. Io a lavorare al computer cercando di trovare informazioni sul cattivone di turno, Diggle va a fare visita alla sua nuova fiamma, Lyla  e Oliver rimane una buona mezz'ora attaccato a una sbarra d'acciaio ad allenarsi...non che per me sia un problema! Solo che per me è una grossa distrazione! Piuttosto che cercare al computer informazioni su quegli stupidi imbecili preferirei godermi tutto quel ben di Dio! Addominali, pettorali, bicipiti!!
"Ehi Felicity! Hai trovato qualcosa di interessante in quelle registrazioni?" Oliver era appena sceso tutto sudato e ora era di fronte a me...e credo proprio di dover distogliere lo sguardo da lui per potergli dire che cosa ho trovato...<<Su, stai in campana Smoak!!>>
"S-Si...e non crederai mai a cosa starai per vedere" E davvero scioccante, esaminare una registrazione in cui un uomo sfonda a mani nude una porta blindata, uccide quasi tutte le guardie e si porta via una centrifuga sdradicandola dal pavimento, per di più in spalla!
"La polizia a che punto è con le indagini?" Perchè non sembra minimamente intimorito?
"Un vicolo cieco. Il detective Lance non crede affatto che sia stato un uomo a fare tutto ciò"
"Mmh...allora li porteremo sulla giusta via. Domani andiamo a fare un sopraluogo, dopotutto è una delle mie industrie. E ora a nanna Miss Smoak è molto tardi e noi domani abbiamo molto lavoro da svolgere!"
"O-Ok...allora buona notte." gli dico girandomi verso di lui mentre si infila il suo giubbotto di pelle marrone. "Notte Felicity" mi rivolge un piccolo sorriso e mi lascia sola nel freddo sotterraneo del Verdant. Ok sarà meglio andare, domani si prospetta una lunga giornata e sono già le due. Almeno cinque ore di sonno riuscirò a farmele. Spengo i computer, mi infilo il giubotto, prendo le mie cose e mi avvio verso l'uscita. Giunta in strada faccio un respiro profondo ed entro in macchina.
Dieci minuti dopo sono sotto casa mia. Ah, finalmente a casa!! Appena entrata in casa lancio le scomode scarpe, mi infilo le mie confortevoli ciabatte. Ora via la camicietta e i pantaloni. Mi metto il pigiama e mi infilo sotto la trapunta, metto la sveglia per le sette e mi tolgo gli occhiali. Chiudo gli occhi ma mi accorgo di non avere sonno, così  ripenso alla tranquillità di Oliver dopo aver visto quella registrazione. Nei suoi occhi non si leggevano nè paura nè preoccupazione solo stupore. Tutto ciò è molto strano...qui gatta ci cova! Oh basta pensare a Oliver! Dovrei uscire più spesso e conoscere gente nuova perchè se continuo in questo modo finirò per diventare Oliver-dipendente! Con questo pensiero le mie palpebre si appesantirono e poi, il buio.

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-
"Si si ho capito mi alzo!" Con un forte pugno metto fuori combattimento quell'oggetto infernale. Sposto con mio grande dispiacere la  calda trapunta e mi metto a sedere. Accorgendomi che effettivamente..."SONO LE SETTE E MEZZA PASSATE!!!" Dannato aggeggio!!! Maledico mentalmente la mia stupida sveglia. Prendo la roba e mi infilo in bagno di corsa. Mi lavo, mi vesto, metto un leggero velo di trucco, mi pettino cercando di domare i miei capelli. Ma come al solito vincono loro costringendomi a legarli. Esco dal bagno, prendo le chiavi e la roba da lavoro e mi avvio verso la porta. La chiudo con forza e scendo velocemente le scale...raggiungo il portone che sento squillare il cellulare. E' Oliver! Già, oggi c'è il sopraluogo. Di conseguenza niente ore di lavoro alla Queen Consolited uguale niente Isabel Rochev!! Quella donna è l'antipatia in persona. Sono felice di non vederla oggi.
"Felicity. Dove sei? Io e Dig ti veniamo a prendere." Oh cielo, è già autorevole di prima mattina!!
"Davanti a casa mia" rispondo. Neanche finisco la frase che mi ritrovo la lussuosissima Bantley davanti a me. <<Come cavolo hanno fatto a fare così in fretta?!>>
La portiera posteriore si spalanca mostrando un Oliver Queen in smoking giacca e cravatta...il cervello si scollega dalla mia facoltà di esprimermi, lasciando però la vista in ottime condizioni! <<Terra chiama Felicity!!!>> La mia solita vocina dentro di me, mi fa notare che probabilmente sono già passati un paio di minuti da quando l'ho visto uscire da quella macchina!
"Oh, E-Eh...Buongiorno Oliver! Come mai così bello oggi? Oh cielo non che tu non sia bello tutti i giorni!" Ok Felicity, respira!! Le guance mi si colorano di rosso. Oliver continua a guardarmi con quel fantastico sorriso stampato in faccia e io non riesco a far altro che arrossire?! <<Forza Smoak riprenditi!! 3...2...1...>>
"Sono divertente vero?" E' l'unica frase che sono riuscita a mettere insieme! Oliver sfoggia un'altro splendido sorriso...o ghigno?
"Si, lo sei. Comunque grazie del complimento, anche tu sei splendida, oggi." Ok, ora svengo...già ero rossa, ora sono fucsia! Non vorrei vedermi in questo momento per nulla al mondo…bhe qualcosa ci sarebbe…
"Forza ora andiamo, abbiamo un appuntamento" detto questo mi invita a salire e io accetto volentieri accoccolandomi sui morbidi sedili di pelle. Oliver si siede accanto a me inebriandomi con il suo profumo.
"Buongiorno Felicity!" La voce di Dig mi sorprende riuscendo così a distogliere i miei pensieri, recentemente sempre più frequenti."Buongiorno Dig!"
"Bene ora andiamo. Si è fatto tardi." lo ammonisce Oliver dando un'occhiata al suo orologio.
"Ma certo, Sig. Queen."

Dopo un quarto d'ora, arriviamo davanti alla piccola fabbrica da poco scassinata da un super uomo. I poliziotti ammassati all'entrata, vedendo Oliver, ci lasciano entrare senza fiatare. Cavoli!! Ma qui è tutto un casino!! La telecamera faceva vedere solo l'ingresso ma vedere le condizioni di questa povera fabbrica mi lascia a dir poco scioccata. Diggle rimane a bocca aperta proprio come me, l'unico che non dà segni di preoccupazione è Oliver. Tutto ciò è molto strano, è come se tutto questo lo avesse già visto o addirittura vissuto in prima persona! A interrompere ancora una volta i miei pensieri c'è il detective Lance.
"Cosa ci fate voi qui?" chiede Lance piuttosto scocciato. Si vede proprio che non stanno ricavando niente!
“Bhe Detective Lance questa è una delle mie fabbriche, credo che per me essere qui sia più che normale!” la voce piuttosto tagliente di Oliver zittisce il povero detective lasciandolo senza parole.
Un addetto informatico del reparto di polizia fa capolino nella fabbrica portando delle novità…mmh finalmente!
“Detective Lance, siamo riusciti a salvare la registrazione della telecamera d’ingresso...” Ah, cavolo niente di nuovo! E’ lo stesso video che ho trovato io!
“Nel video si vede un solo uomo, gli altri saranno arrivati dopo.” Ne deduce il detective Lance. Uffa ma non hanno ancora capito che si tratta di un solo uomo. Non sono neanche riuscita a iniziare la frase che qualcuno uscito dal nulla riuscì a precedermi.
“Tecnicamente c’è né uno solo” un ragazzo con i capelli ramati, leggermente brizzolati e occhi verdi venne verso di noi.
“Ah, scusate il ritardo ma il treno è arrivato in ritardo…c-cioè ho perso quello prima, grazie a una stupenda app sul traffico!” Caspita! Questo in fatto di balbettare mi ha raggiunto!
“Chi diavolo sei tu?” domandò il detective Lance
“Sono Barry Allen. Agente di Central City, il mio capo mi ha mandato qui perché questo caso ha molte somiglianze con un altro caso a Central City.” Oh, si è ripreso alla grande…<<…rispetto a qualcuno di mia conoscenza!>> Maledico la mia voce interiore e continuo ad ascoltare le prove raccolte da quello strano ragazzo.
“Perciò secondo lei, è stato un solo uomo a sfondare quella porta?”
“Si, un uomo molto forte! Guardate qua…” Il ragazzo estrasse un tablet dalla borsa è ci mostrò un’immagine di una guardia uccisa dal super uomo “…vedete l’impronta sul collo? Bhè questa indica che quest’uomo è stato ucciso con una mano sola! Per rompere il collo a qualcuno ci vorrebbe una forza di 1000 N e il nostro uomo per fare ciò a utilizzato una SOLA mano.”
Wow, impressionante!
“E c’è dell’altro! Come già ben sapete, è stata rubata una centrifuga, una centrifuga industriale per l’esattezza…” mentre spiegava ciò, si avvicinò a uno spazio vuoto ma con dei fori nel terreno…Diamine vorrei fargli qualche domanda ma non ho ben capito il suo nome!
“…La centrifuga per la precisione era esattamente in questo punto, e come potete vedere è stata letteralmente sradicata dal terreno.”
“Scusa ma che diavolo è una centrifuga?” Ah santa pazienza, ma è possibile che un poliziotto non conosca la centrifuga?!
“La centrifuga è un macchinario capace di separare una soluzione in modo radiale. La sostanza meno densa si deposita sul fondo della provetta mentre quella più densa viene spinta verso la parte superiore della provetta” Eccellente Fel! Avrò fatto un figurone!
“In verità è al contrario. Quella più densa si deposita sul fondo mentre quella meno densa viene spinta verso l’esterno.” Ecco, è arrivato il secchione! <<Fel, credo proprio che abbia iniziato tu>>
Mando mentalmente a quel paese quella stupida vocina e facendomi avanti gli chiedo:
“Scusa ma non ho capito bene come ti chiami?”
“Barry…Allen” perché mi guarda come se stia aspettando qualcosa? Oh ma certo, il mio nome!
“Felicity…Smoak” Quasi involontariamente distolgo lo sguardo da Barry e mi volgo verso Oliver, accorgendomi che sta lanciando un occhiata omicida al povero Barry! Si dice che se gli sguardi potessero uccidere…bhè Barry sarebbe morto di certo! Chissà come mai sembra così nervoso e con quello sguardo smarrito…comunque sia, quel Barry mi piace. Mi soffermo un attimo a guardarlo e devo ammettere che non è niente male. <<Anche se non ha assolutamente nulla a che fare con il nostro Mr. Queen!>>
No! Basta! E’ una battaglia persa, non si accorgerà mai di me. E io devo continuare per la mia vita.
 
E’ tardo pomeriggio e io sto lavorando insieme a Barry sul caso, raccontandogli che, visto che il Sig. Queen, essendo il responsabile e quindi presidente di quella piccola fabbrica, si è reso disponibile e parteciperà attivamente alle indagini. Solo che loro non sanno che lui parteciperà molto più attivamente di quanto credano!
“Così tu sei l’assistente personale di Oliver Queen! Deve essere molto impegnativo.”
<<Oh, non puoi immaginarti quanto! Soprattutto quando indossa quello stupido cappuccio, facendomi andare in tachicardia ogni volta che non sento più la sua voce uscire dall’auricolare!!>>
“Si, abbastanza…” rispondo vaga, mentre cerco di concentrarmi sui minerali trovati in prossimità delle impronte del super uomo.
“E tu e lui non siete…?” dice lasciando sottintendere tutto…ma niente visto che Oliver non si accorgerà mai di quanto io sia presa da lui e di quanto io stia in ansia quando diventa il Vigilante saltando da un tetto e l’altro. Faccio una risata sarcastica è gli rispondo di no…lui sembra alquanto sollevato visto il lungo sospiro che ha appena tirato!
Oliver entra nella fabbrica e appena ci vede, mi è sembrato di scorgere nei suoi occhi un non so che di rabbia e frustrazione. Si vede proprio che è stanco! Sarà per gli esercizi dell’altra sera…non si è riposato un’attimo e adesso sembra esausto. <<Ma sei cieca o cosa?! Non vedi che è geloso?>>
Oliver? Geloso di me? Ma non scherzare!
“Allora ci sono novità?” Io mi giro e lo guardo a lungo, cercando di studiare a fondo quei suoi occhi blu. Adesso che me lo ritrovo davanti, devo ammettere che Oliver non ha nulla a che vedere con il mio Oliver! E poi quanto sta bene con lo smoking?!
“Felicity, mi senti? Sempre tra le nuvole eh miss Smoak? Chissà cos’hai sempre da incantarti così.” mi beffeggia Oliver interrompendo i miei pensieri sfoggiando il suo miglior sorriso. Incantata da quel viso…non posso fare altro che dire la verità.
“Pensavo che quello smoking ti sta da Dio…” Felicity ma che stai dicendo?!
“…non che tu non stia bene anche con gli altri eh!” Questa è già la seconda gaff della giornata! E sono solo le 3 del pomeriggio! Oliver mi lancia il solito sguardo quando dico qualcosa di imbarazzante. “Ci sono novità!”
Barry spunta dall’altra stanza facendomi sobbalzare.
“Ho scoperto cos’è il minerale trovato sotto la scarpa del nostro uomo. Ebbene è cloruro di sodio! Detto comunemente sale da cucina.” Esclama Barry soddisfatto. Sale…ci sono delle raffinerie qui vicino! Mi siedo davanti al computer e cerco le raffinerie più vicine. Trovato!
“Oliver! C’è una raffineria a tre isolati da qui.” Lui si avvicina a me, pensieroso. Dopo un po’ lo vedo annuire. “Bene, ora dobbiamo solo dare queste informazioni alla polizia.” Io lo guardo stranita, ma poi mi ricordo che lì c’è anche Barry. Se non passassimo queste informazioni alla polizia lui si insospettirebbe troppo.
“Felicity, tra due ore ci sarà la festa di benvenuto di mia madre, perciò sarà meglio andare.”
“Ok, solo un’attimo” mi volto verso Barry e lo spingo più in là per non far sentire la nostra conversazione ad Oliver.
“Barry…ti…ti piacerebbe farmi da cavaliere questa sera?” dico tutto d’un fiato aggiustandomi gli occhiali sul naso. Lui sorrise come non avevo ancora mai visto…era davvero molto carino! <<Fel ma ti decidi?!>> Uffa, sta zitta una buona volta! Però ora che ci penso non ha mica tutti i torti!
“Mi piacerebbe molto, Signorina Smoak” risponde galante baciandomi il dorso della mano. Io arrossisco e gli sorrido. “Allora alle 19 a casa Queen. Sai dove si trova vero?” Ridendo annuì con la testa. Sorridendo gli dico:”Allora a stasera.”
“A stasera”
 
“Perché hai invitato quel tipo ad accompagnarti alla festa di mia madre?” Siamo in macchina e Oliver sembra piuttosto triste nel farmi questa domanda. Diamine eppure mi ero anche assicurata di allontanarmi da lui mentre chiedevo a Barry di accompagnarmi!
“Perché avevo bisogno di un cavaliere.” Rispondo scocciata, girandomi dalla parte del finestrino nel tentativo di non incrociare quegli occhi blu tanto profondi.
“Felicity, io non mi fido di lui.” Sono davvero stanca di questa situazione di tira e molla! Per non lasciar trasparire troppe emozioni rispondo con la domanda più ovvia.
“Perché?”
“Sento come se ci stia nascondendo qualcosa…e poi penso che ci abbia raccontando un sacco di bugie.” Ha superato il limite, ora basta! Mi giro verso di lui più furiosa che mai fissandolo dritto negli occhi “E anche se fosse?! Noi cosa diciamo tutti i giorni?!” Oliver mi guarda, stupito dalla mia reazione. In quel momento arrivammo davanti casa mia. Senza neanche aspettare la sua risposta apro la portiera e scendo dall’auto. Apro il portone e lo chiudo. Appoggio le spalle al portone e mi lascio scivolare per terra. In quel preciso istante ricomincio a respirare. L’aria in quell’auto si era fatta piuttosto elettrica, ma non aveva altra scelta…deve riuscire a dimenticare Oliver Queen al più presto, tanto è solo tempo perso. Nel cuore del suo capo, ci sarà sempre e solo Laurel Lance.
 
Villa Queen…o castello? Mhà non saprei come definirlo.
“Felicity! Sei arrivata!” Dig mi viene in contro con il suo solito sorriso fraterno
“Dig! Si, sono arrivata qui sana e salva…” So che stiamo cercando di non parlare della questione principale, Oliver, e della nostra amichevole chiacchierata in macchina, ma io non voglio più saperne di questa storia…di sicuro non sarò io a chiedere scusa a lui, ma è lui che deve venire da me a scusarsi. E io quando mi infilo qualcosa in testa non me la leva nessuno…testarda e molto, molto orgogliosa, io sono questo. E Diggle infatti mi capì al volo e mi accarezzò la spalla nuda, lasciata scoperta dal vestito rosso fuoco leggermente scollato, prima di voltarsi e andarsene, lasciandomi sola…o quasi.
“Felicity!” Barry corre verso di me in notevole ritardo…come sempre. Arriva davanti a me affannato e ansimante, con il papillon un pò storto e la giacca dello smoking aperto. Non c’è la faccio proprio a non ridere.
“Ahaha! Divertente vero?”
“No, è carino” gli dico io, avvicinandomi a lui per aggiustargli il papillon. Con questo mio intervento lo vedo più rilassato. Barry prende un po’ di coraggio e mi squadra da capo a piedi.
“Sei bellissima…il rosso ti dona!” mi fa notare mentre io arrossisco all’istante. Almeno così sarei stata in tinta unita!
“G-Grazie! Anche tu stai benissimo così…ora però credo che dovremmo andare. La festa sta per cominciare.” Gli rispondo cercando di spostare l’attenzione su qualcos’altro. Ora che ci penso Oliver dovrebbe essere dentro! Oh cielo, spero di non incontrarlo altrimenti finiremmo per discutere! Ma soprattutto non devo pensare a lui. Ora accanto a me c’è una persona totalmente diversa da Oliver e proprio per questo probabilmente può donarmi la felicità di cui ho bisogno.
  
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