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Autore: niallhoranlovesme    23/01/2014    0 recensioni
Alice riesce a trovare il suo amore dopo delle tragedie
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quando una ragazza si innamora di una altro ragazzo follemente? ok. Non sono una di quelle, ok? Odio innamorarmi. E vi assicuro che non lo farò mai. Lo giuro.

 

Bene questa è la mia storia.

Sono una ragazza di 16 anni, Ho vissuto delle esperienze davvero, ma davvero schifose.

Eravamo una famiglia felice, fino a quando la mamma è morta in un incidente tornando dal lavoro. Avevo più o meno 11 anni, l'età di mia sorella, quando è accaduto l'incidente. Ho fatto un mese a versare lacrime su lacrime , ma poi pian piano sono riuscita a superare il trauma attraverso l'aiuto del papà che nonostante fosse distrutto per l'accaduto, faceva battute per farmi divertire e rallegrarmi le giornate. Ma io lo sentivo che non stava bene, per niente. Ogni sera si metteva nella parte del lettone della mamma e stringeva il cuscino piangendo. Al mattino, però, aveva il sorriso sulle labbra come se niente fosse successo.

Ora capite perchè non mi innamorerò mai. Insomma, ci si innamora, ci si sposa, si fanno figli e poi se succedono disgrazie (come è successo a me) tutto va in frantumi. Mamma per me era come una sorella. Sapeva ogni minima cosa sul mio conto. Ma dato che non c'era più sono dovuta crescere autonomamente, ero diventata come la 'seconda mamma'. Papà si faceva 9 ore di lavoro al giorno, quindi praticamente ci vedevamo solo alla sera, verso l'ora di cena. Io facevo il bucato, stiravo, andavo a scuola e al pomeriggio andavo a prendere mia sorella alle medie con la bici.

Un giorno mentre andavo a fare spesa (sempre con la mia adorabile bicicletta) si mise a piovere, ma io, poco furba, non avendo portato l'ombrello, mi riparai sotto la prima tettoia che vidi.

Dopo qualche minuto, arrivò un tizio, mi sembrava si chiamasse Niall, a chiedermi delle informazioni su cosa visitare in città. Il suo accento era stranissimo, tipo un accento irlandese, forse proprio quello. Io gli risposi indicandogli delle strade che portavano a dei monumenti, simboli della città in cui vivevo e gli diedi anche il mio numero di telefono se avesse avuto bisogno di altre informazioni. Mi rispose con un 'Grazie' e mi diede il suo. Poi come se niente fosse se ne andò per le strade da me indicate. Smise di piovere e io continuai la mia biciclettata verso il supermercato...

dopo circa due giorni mi chiamò Niall:

-Ciao Alice, Come stai? Tutto bene?

-Ciao Niall, bene grazie, tu?

-Molto bene. Sai, stavo pensando.. uno di questi giorni potremmo rivederci, magari un venerdi pomeriggio per fare due chiacchiere.. Mi sembravi cosi carina e gentile quando ti ho chiesto quelle informazioni, ti ricordi vero? Sotto la pioggia.. HAHAHA oddio.. Magari architettiamo un'uscita un po' più decente rispetto a quando ci siamo visti con i capelli e i vestiti inzuppati..-

-HAHAH oddio siiii hahaha.. comunque a me andrebbe bene.. si forse è meglio organizzarsi.. e stavolta, mi raccomando portiamo l'ombrello.. si sa mai! hahah

-Allora questo venerdi alle 16?

-D'accordo, a venerdi! Ciao Niall!

-Ciao Al!

Quella settimana passò molto lentamente, era la solita 'settimana tram-tram': Scuola-casa-lava-stendi-stira-sorella a scuola-torna-prepara la cena-sparecchia-lava i piatti-dormire.

Non so perchè, ma ero un po' agitata per venerdì.. forse perchè avrei incontrato una persona che nemmeno conoscevo, visto che ci eravamo solo scambiati solo due informazioni quel giorno. Bah, idiozie.

Meglio non montarsi la testa, tanto so benissimo che non mi innamorerò mai.

Arrivò il fatidico giorno.

Andai in panico dato che non uscivo con un ragazzo da chissà quanto tempo. Non sapevo che mettermi, ma alla fine scelsi un vestito molto carino che portava sempre mamma.. mi faceva un certo effetto vedermelo indosso; era uno di quei vestiti primaverili/autunnali color giallo pastello, delicato, con dei fiorellini azzurri.. aveva le maniche corte un po' a sbuffo, stretto in vita.. niente di che...

Poi decisi di truccarti, ma solo un po' di mascara, nient'altro.

Presi la mia carissima bicicletta e cominciai a pedalare verso il porto.

Vidi Niall, era carino. Capelli biondi, occhi azzurri e portava dei jeans, una maglietta bianca e una felpa (molto carina) verde. Mi salutò abbracciandomi porgendomi una margherita. Le mie preferite.

-Oddio Niall, ma è bellissima.. Le margherite sono i miei fiori preferiti.. come facevi a saperlo? Hahaha oddio che belleee!!

-Davvero sono i tuoi fiori preferiti? Hahaha wowowo un applauso a Niall che ha indovinato i tuoi fiori preferiti! Yeyeye hahhaha

-Oddio, tu stai male! Hahah dai parlami un po' di te, com'è la città in cui vivi?

-Oh, io vivo a Mullingar, in Irlanda.. è una cittadina molto tranquilla, sinceramente non mi interessa di vivere in città piene di vita, rumori, eccetera eccetera.. a me basta essere felice con quello che ho.. i miei parenti, i miei amici.. tutto qui ecco.. tu invece? Come ti trovi qui?

-Io mi trovo abbastanza bene, a parte quel traffico schifoso che c'è sempre in città, dopotutto non è così male.. Anche se a me a dir la verità piacerebbe vivere in un posto poco affollato, con poca gente, e poche pretese. Tipo in un cottage in campagna.. si, quello sarebbe il mio sogno! E sentiamo, che fai nella vita? Che tipo di scuola frequenti?

-Io faccio una scuola per diventare falegname, sai per continuare l'attività della bottega di mio padre..

-Perchè, lui che fa adesso?

-Beh, vedi lui ha a che fare con il Paradiso.. se n'è andato quando avevo 13 anni.. - disse con gli occhi lucidi

-Oddio, Niall, scusami, non volevo assolutamente toccare questo argomento, ti prego perdonami..

-Ma no, stai tranquilla, non è niente di che.. Tu invece? Che scuola frequenti?

-Io faccio linguistico. Il mio sogno sarebbe quello di girare ogni singolo angolo della terra..

-Che figata Ali! Caspita che aspettative che hai!

-Già.. Da quando mia madre se n'è andata non faccio altro che pensare a quello che diventerà il mio futuro.

-Anche tua madre è morta? Caspita, mi dispiace davvero tanto..

-Anche a me.. Ogni tanto, tipo oggi, porto i suoi vestiti, perchè me la ricordano davvero tanto ed è come se mi risentissi fra le sue braccia.

 

A quel punto Niall mi abbracciò e vidi che gli scese una lacrima, così gli dissi:

-Niall, non piangere, ora loro stanno lassù, stanno benissimo, sono sempre a fianco a noi.. e ci vogliono un bene immenso..

-Hai ragione.. scusa se mi sono messo a piangere, non volevo.. è che ogni tanto quando parlo di mio padre mi succede..

-stai tranquillo.. non sai quanto ti possa capire.. ma ora è tutto passato no? Ora sai che facciamo? Ci andiamo in un posto dove fanno un gelato strabuono!!

-Wowowooo viva il gelatooo- disse dopo essersi asciugato le lacrime con un fazzoletto di carta.

Andammo a magiare il gelato.

-Che gusto prendi Al?

-Mmmh.. Penso amarena e cioccolato.. Tu invece?

-Dunque dunque dunque... Mi sa che rimango ai miei gusti preferiti... Fragola e zabaglione. Sono una coppia di gusti infallibili, te ne innamori al solo assaggio.. vuoi provare?

-Perche no? Proviamo!

Niall mi porse il gelato e mi disse:

-ora assaggia prima la fragola..

-... ok..

-Allora? Com'è?

-Mhh.. Buono..

-Che ti avevo detto? Ora prova lo zabaglione..

-Mmmh.. Caspita, questo è ancora più buono!

-Visto? Ora provali tutti e due.. dai.. su!!

-Oook.. Oh caspita.. sono una meraviglia insieme.. mi danno l'idea di un non so che di famigliare..

-Hahahaha eh già..

-Ora assaggia il mio- dissi ridendo con aria di sfida

-Aaaah mi sfidi eh?

-Hahah daiii prova!

-Ok dai..

-Assaggia l'amarena..

-Oh santa misericordia questo sì che è buono! Hahahah non mi batterai mai nella scelta dei gusti Al, sappilo!

-Ah è così eh? Prova il cioccolato dai! Vediamo chi vince!

-Hahahah va bene!

-...

-Oh mio diiiiooo! Questo è il più buon cioccolato di sempre..

-Visto? Che ti avevo detto? Hahah

-Ok Al, hai vinto tu!

-Yeeesss hahahha evvaiiii

-Hahaha che dici andiamo a fare una passeggiata in spiaggia?

-Va bene!

 

Andammo in spiaggia. Quel vento primaverile ci accarezzava il viso. a vederlo bene, Niall era davvero bello. Aveva un qualcosa che riusciva a conquistarti.. Ma meglio non montarsi la testa. Io non mi innamorerò mai.. O forse si?

 

Ci sedemmo sulla sabbia. Avevamo tolto le scarpe e l'acqua fresca ci arrivava sui piedi.. Non so perchè, ma era la prima volta, dopo non so quanti anni, che finalmente mi sentivo bene.

Niall aveva una risata divertentissima che contagiava tutti..

Ad un certo punto ci fu un grande silenzio, forse di imbarazzo, che fu interrotto dalla pessima battuta di Niall e dalle nostre risate rumorose.

 

-Ali, ma secondo te, prima o poi ci innamoreremo? Io di ragazze non ne ho avute molte, forse una o due.. non so.. Ho paura di innamorarmi della persona sbagliata, alla fine siamo ancora giovani.. e di tempo ne abbiamo per scegliere la persona giusta...

-Già.. Io non ho mai avuto un ragazzo, ma non è che mi interessi molto.. alla fine non avrei nemmeno tempo da dedicargli.. ho tutta la casa sulle spalle in pratica.. Ho paura di innamorarmi..

È difficile da spiegare, ma è cosi: da una parte mi piacerebbe, dall'altra non tanto perchè mi dà l'idea di 'abbandonare' la mia famiglia

-Non so perchè ti dirò questa cosa, è abbastanza imbarazzante da dire, dato che siamo usciti solo oggi.. anzi, facciamo che non dico niente.. altrimenti rovino tutto..

-Niall, dimmi, dai.. non preoccuparti.. accetto qualsiasi cosa che mi dici.. alla fine, anche se siamo usciti solo oggi, mi sembra che ci sia un certo feeling tra di noi, cioè non intendere male, ma hai qualcosa in più che altri ragazzi non hanno: sei simpatico, divertente, semplice, non come tutti gli altri caproni, tutti uguali.

-Volevo dirti una cosa del genere anche io.. solo con un piccolo appunto.. non so come mai, ma ti sento come una sorella, insomma come una persona a cui puoi raccontare tutto ciò che vuoi.. abbiamo un passato simile, e magari è proprio quello che ci unisce.

-...

-... Mi sento cosi in imbarazzo in questo momento.. hahaha oddio Ali, scusami.. sto correndo troppo, scu-

-Sai, hai ragione. Sei speciale per me.. e boh, magari stiamo correndo troppo, ma è come se ci conoscessimo da una vita.. si insomma.. non capita tutti i giorni di incontrare una persona con cui stai veramente, ma veramente bene..

 

Ci guardammo per un po'.. Niall era cosi bello, aveva un viso angelico.. con solo un sorriso ti mandava in paradiso.. penso di essermi innamorata. Oh cazzo. no. Non può essere. Io non devo innamorarmi. Ma è cosi dannatamente bello, santo cielo. Aiuto. Sono in panico. Non so che fare.. lascio perdere o continuo? Però mi sa che continuo.. Niall è speciale, anche se è da poco che lo conosco.

Ad un certo punto ci alzammo prendendo le nostre scarpe e ci avviammo verso la strada. Il sole era calato da un po' e avevo passato un tramonto fantastico con Niall. Mi era piaciuto quel pomeriggio.

-Senti Niall- dissi con dolcezza – Grazie del fantastico pomeriggio! Mi sono divertita tantissimo!

-Hahahahah Al, non sai io.. grazie di tutto a te.. domani parto per Mullingar. Torno al mio paese- mi disse con un'aria malinconica

-Ah- dissi con aria delusa

-Ma tornerò tra una settimana.. non preoccuparti..

Mi salutò con un bacio sulla guancia e mi disse:-Ti voglio bene, sei una persona speciale.-

Non so perchè, ma in quel momento mi cadde il mondo addosso.. era come se la magia che era nata fosse finita tutta d'un tratto.. l'avevo detto che non dovevo montarmi la testa. Ma non mi arresi. Lo presi per un braccio e lo tirai fino a che non ci toccammo il petto e i nostri nasi non si accarezzassero. Ero persa nei suoi occhi, quel blu oceano ormai faceva parte del mio cuore. Gli diedi un bacio. Poi un altro. E un altro ancora. Tutti dati con amore. Niall mi prese il viso tra le sue mani e cominciò a darmi quei piccoli baci che mi fanno impazzire. Quelli che ti fanno innamorare sempre di più della persona che te li sta dando. Poi ci staccammo e facemmo un sorriso, Niall mi guardava le labbra come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto. E da quel momento capii che non avevo che occhi per lui. Ci diedimo un lungo ed ultimo ubacio per salutarci.. poi ce ne andammo, ognuno per la propria strada.

Durante quella lunghissima settimana, senza Niall mi sentivo persa, ero semplicemente al settimo cielo: ero felice, anzi felicissima di aver incontrato qualcuno che mi volesse bene e che mi accettasse per quello che ero, anzi che sono. Sì, sono fatta cosi, semplice, testarda, esuberante e con una capacità fenomenale di affezionarsi alle persone subito dopo pochissimo tempo. Sono riuscita ad accettarmi, come ha fatto Niall, che oltretutto ha fatto di me una persona diversa dal punto di vista dell'amore: mi ha fatto ricredere su questo sentimento. Pensavo fosse uno schifo, ma a dir la verità è una cosa straordinaria, fantastica. È come la luce in una galleria al buio.

Venerdi mattina, prima di andare a scuola sentii vibrare il cellulare. Era un messaggio. Non un semplice messaggio, ma quello di Niall che diceva: "Aliiiiiii scusami davvero tanto, ma per il week-end non riesco a venire da te... non sai quanto possa essere dispiaciuto. Ti prego perdonami. :( :( :("

Ed ecco che il mondo mi ricadde addosso. Gli risposi con un semplice "ok. Tranquillo" tanto per fargli capire che lo perdonavo, ma allo stesso tempo ero incazzata nera.

Quella giornata che avrei dovuto passare nel migliore dei modi, diventò una giornata come tutte le altre.

Entrai in classe.. ero all'ultimo banco in fondo.. non ero mai stata così assente durante la lezione. La prof mi riportò coi piedi per terra chiamandomi per cognome (cosa che io odiavo da matti): Sainsbury, ti vuoi dare una svegliata? Sono le 10 del mattino e sembri ancora tra le braccia di Morfeo, dovresti renderti conto che siamo alla fine del quadrimestre e che devi recuperare un sacco di materie dato che tra poco ci saranno le pagelle."

Io le risposi con aria assente:- Mi scusi prof, non volevo.

Alla fine di quella giornata schifosa me ne andai a casa, mi preparai qualcosa di veloce da mangiare, dato che papà restava tutta la giornata al lavoro, e poi mi sedetti sul divano, dove le lacrime cominciarono a scendermi. Lo so. Sembro patetica, ma sono fatta così e non ci posso fare niente. Ho quello stupido vizio di affezionarmi alle persone in un tempo brevissimo. Forse mi ero illusa. Me la sarei dovuta aspettare. D'altra parte era solo uno sconosciuto che mi aveva invitato fuori una volta sola. I miei pensieri furono interrotti da quel terribilissimo suono del campanello di casa. Era il postino che doveva consegnare un pacco per me. Okay. Non sapevo di chi fosse, il motivo per il quale il tizio me l'avesse mandato e soprattutto non sapevo cosa ci fosse dentro.

Decisi di aprirlo e dalle dimensioni della scatola mi aspettavo, che so, un qualcosa di più grande.. invece c'era una busta con dentro un foglietto che diceva: "Vai in libreria. Ti aspetto. Scaffale numero 5. Scomparto 2. Libro. Beh il libro lo vedrai da sola.. un bacio x" Non so per quale motivo ma per un momento mi venne da ridere, poi però mi venne quella curiosità dalla quale non si può scappare. Presi la mia bici di fretta e furia e me ne andai con le parole della canzone "Wild Child" tra le orecchie. Intanto che andavo, pensavo a chi potesse avermela scritta. Esclusi a priori Niall. Insomma, lui era a Mullingar, e il fatto che mi avesse scritto quella cosa mi sembrava letteralmente impossibile. Pensai ad altre persone, ma oltre a Jack Wilson, al quale piacevo un po' di tempo fa, non mi venne in mente nessuno. Boh. Mistero. Arrivai alla libreria. Salutai il commesso e andai nell'"indirizzo" indicato dal fogliettino. Raggiunsi il luogo e non trovai nessuno. Vidi un libro con la copertina rossa dal titolo "L'amore è una cosa semplice". Aprii alla prima pagina dove c'era un altro bigliettino bianco che mi diceva di andare alla mia gelateria preferita. La curiosità saliva sempre di più, cosi ripresi la mia bicicletta e mi fiondai alla gelateria del porto. Vidi delle margherite in terra che riproducevano una sorta di stradina all'interno della gelateria. La seguii fino ad arrivare ad una sedia sulla quale erano situate due coppette: una con amarena e cioccolato, e l'altra con fragola e zabaglione. Di fianco c'era un altro biglietto che diceva:"Prendi le due coppette, dopodiché esci dalla gelateria.. dovresti aver raggiunto la tua destinazione. X"

Seguii le indicazioni del biglietto. Uscii ma non vidi nessuno. Mi rassegnai. Andai sulla staccionata che divideva il marciapiede dalla spiaggia e mi ci appoggiai sopra con i gelati che mi colavano sulle mani. Avevo ancora gli auricolari nelle orecchie. Decisi di far partire la mia playlist preferita. C'era su un po' di tutto: Robbie Williams, Michael Bublé, Demi Lovato, Mika...

Il vento mi spettinava i capelli, e le mani mi si stavano appiccicando sempre di più. Ad un certo punto sentii una mano nei capelli che mi tolse una cuffietta e che mi chiese:

-Che ascolti?- Era Niall che guardando le mie mani prese la coppetta con zabaglione e fragola e chiese:- Wow. È per me vero?-

Rimasi sbalordita, a bocca aperta, in silenzio. Non sapevo più che dire o che fare. Allora provai a parlare, ma con scarsi risultati:

-N-n-niall? Che ci fai qui?-

Dopodiché il nervosismo prese il sopravvento e cominciai a parlare velocissimamente:

-Non avevi detto che non potevi tornare questo week-end? Si insomma mi avevi detto che avevi qualche impegno o qualcosa del genere, poi pensavo mi avessi abbandonato, pensavo che te ne fregasse di me, che ormai era tutto fin-

Non riuscii a finire di parlare, mi prese il viso e mi baciò, con quei baci che mi facevano impazzire. Mangiammo i nostri gelati, erano diventati schifosi, tutti sciolti e ormai caldi, ma non ce ne fregava proprio niente. Facemmo un giro sulla spiaggia, senza scarpe e mano nella mano. Poi andammo a casa mia che era libera con la mia bicicletta. Niall pedalava e io stavo sul portapacchi. C'era quell'arietta fresca di primavera che penetrava tra i capelli come polvere magica. Arrivammo sotto casa, parcheggiammo la bicicletta e andammo di sopra.

-Niall, non guardare il disordine, viviamo in tre qui dentro, e nessuno ha mai tempo di mettere un po' a posto- a dir la verità non c'era così tanto pasticcio. Era solo una frase fatta. Di quelle che si dicono agli ospiti.

-Non preoccuparti Al, mica è in disordine! E anche se lo fosse, non me ne importerebbe niente dato che ho voglia di stare solo con te- disse avvicinandomi al suo viso. Mi baciò e sorrisi. Il pomeriggio che passammo non fu un pomeriggio bello, ma di più. Qualcosa di meraviglioso. Divano, copertina, film e tante coccole, baci, abbracci e tanto tanto amore.

Ogni tanto scappavano delle occhiate piene di affetto che ti facevano sciogliere ogni volta; oppure partivano dei commenti riguardo al film tipo:

"Oh mio dio, guarda quella com'è vestita!" oppure "Oh cielo che squallore quella donna, mai raggiungerà la mia Sainsbury ahahhaha" oppure "Santo cielo, ma li pagano anche per fare gli attori quelli?" Nella stanza c'era un misto tra risate, amore, fantasia, coccole e sapore di cioccolata, si, perchè tanto per gradire ci eravamo cucinati una di quelle bombe caloriche tipo cioccolata inzuppata da panna. Facevamo i deficienti, d'altronde a 16 anni cosa vuoi fare? Prendavamo la panna e la mangiavamo come se fosse un sacchetto di pop corn. Poi continuammo a ridere e a fare giochi stupidi come mettersi la cioccolata sulla bocca e l'altro doveva mangiarsela, stessa cosa con la panna.

Ad un certo punto ci fu un silenzio, che fu interrotto da Niall che mi chiese:

-Al, ti è piaciuta la sorpresa?

-Niall, forse è stata la più bella di tutta la mia vita.

-Forse?

-Sicuramente.

-Mi prese il viso e mi baciò, poi mi chiese:- vuoi essere la mia ragazza?-

-Sì Niall- dissi sorridendo e con gli occhi che brillavano.

Verso ora di cena tornarono mio padre e mia sorella che mi fecero tantissime domande su Niall, che avevo invitato per cena, per farlo conoscere alla famiglia.

-Papàààà calmati! Ahahha oh santo cielo! Lui è Niall, il mio ragazzo!

-Wow Alice!- disse papà con aria serena -Finalmente ti sei trovata qualcuno che ti voglia bene!

-Ehm.. Al,- disse mia sorella curiosa- non è che Niall ha un fratello, per caso?-

-Hahahahha oddio Gemma, ti prego non cominciare. Dato che ho chiesto a Niall di cenare con noi, vi spiegherà tutto. Vi darà ogni spiegazione.

-Va bene- disse papà con aria di sfida.

Mentre Papà andò a fare la doccia, e mia sorella doveva fare ancora i compiti per il giorno dopo, io e Niall restammo di nuovo da soli. Decidemmo di fare qualcosa da mangiare di speciale. Facemmo un piatto irlandese. Niall mi dava le dritte e poi cucinavamo assieme. Ogni tanto ci guardavamo e ci scambiavamo dei piccoli baci, poi preparammo il tavolo con cura.

Finalmente papà e Gemma arrivarono e si sedettero a tavola vicino a Niall, mentre io servivo nei piatti il piatto speciale:

-Allora gente. Questa è la ricetta di un piatto tipico dell'Irlanda che mi ha dato Niall. Mi ha detto che la mangiano al St. Patrick's Day. Speriamo vi piaccia!

-Sicuramente- disse papà deciso sorridendo mentre mi sedevo a tavola -Ora Niall, parlaci un po' di te!- con aria curiosa.

-Beh, vivo a Mullingar, in Irlanda, vivo in una casa modesta, in un quartiere tranquillo e senza traffico. Mi piace quel posto. Non mi importa se vivo in una casa piccola, l'importante per me è stare con la gente che amo. - disse Niall

-E perchè sei qui adesso?-

-Beh, ero venuto qui per fare una gita, poi però ho incontrato Alice in un modo un po' assurdo..-

-Perchè, come vi siete conosciuti?-

-Dunque.. Stavo visitando la città, ma poi cominciò a piovere e mi andai a riparare sotto una tettoia, dove c'era Alice. Non so perchè, ma sapevo che quei suoi occhi meravigliosi li avrei rivisti ancora. E fu così, perchè grazie al numero di telefono che mi lasciò in caso di bisogno, riuscii a ricontattarla per un'uscita migliore rispetto al primo incontro... ed eccoci qui!-

-Proprio come nei film!- disse mio padre ridendo.

-Già- risposi soddisfatta.

-Comunque ottimo questo piatto, davvero!- riprese a parlare mio padre

Proseguimmo la serata parlando del più e del meno, pensavo che il comportamento di papà fosse diverso, un po' più restio nei confronti di Niall, e invece no, era solare, come se avesse aspettato quel momento da un'eternità, si offrì anche di accompagnarlo, ma..

-Scusa Niall, ma tu dove dormi?

-Oh Al, non preoccuparti, troverò un albergo..

-Nononono papà, Niall può restare qui a dormire? Non mi va che se ne vada in un albergo da solo.

-Ma certo!- disse papà -se ti accontenti di dormire sul divano..-

-Ma no, ci mancherebbe, non vorrei darvi disturbo!- disse Niall preoccupato

-Oh avanti, Niall! Nessun disturbo, ripeto, l'unica pecca è che dovrai dormire sul divano..

-Nono, non è assolutamente un problema. Grazie mille dell'ospitalità.

-Perfetto. Allora Niall resta con noi a dormire.- pronunciò con aria solenne papà.

Niall mi guardò e sorrise, come per ringraziarti.

Quando furono tutti a dormire, io ero nel mio letto che non riuscivo ad addormentarmi, così andai sul divano vicino a Niall che stava dormendo, ma appena mi coricai davanti a lui, aprì gli occhi lentamente, mi accarezzò la testa e mi baciò. Poi cominciò a parlare (sussurrare più che altro, dato che non dovevamo svegliare nessuno) riguardo la serata che avevamo passato insieme:

-Simpatico tuo padre Al!

-Già..

-E tutti quei complimenti riguardo al nostro incontro?

-Hahaha eh si, lui è fatto cosi!

-Sai, è diverso dagli altri padri.. Lui è solare, ospitale, mi ha chiesto di restare anche a dormire qui, cosa che sinceramente non mi sarei mai aspettato.

-Gli stai simpatico, e quando vede che una persona riesce a rendermi felice, anche lui lo è.. Lo dice sempre a me e mia sorella "la vostra felicità è anche la mia ragazze, l'importante è che voi state bene con la persona che troverete" . È un tipo estroverso, lo è sempre stato a dir la verità! Hahahah-

 

Niall fece una piccola risatina e si avvicinò al mio viso fino a toccarmi il naso con il suo. Sentivo il suo respiro delicato sulle mie labbra. Dopo pochi secondi le sue labbra morbide baciarono le mie. Passammo una notte bellissima, e non facemmo ciò che tutti si sarebbero aspettati, anzi.. passammo tutta la notte abbracciati l'uno all'altra. Mi strinse al suo petto, fino a sentirgli battere il cuore. Aveva un profumo dolce, ma fresco, lo adoravo.

Dopo un po' Niall mi chiamò di nuovo:

-Al?

-Mmh?- dissi mezza addormentata.

-Posso dirti una cosa?- continuò lui.

-Certo dimmi- gli risposi guardandolo negli occhi

-Ti amo- affermò lui, sicuro di sé.

-Anche io- risposi.

Io e Niall eravamo come due pezzi di puzzle, ci completavamo. Stavo bene con lui. E questo era l'importante.

Il principe azzurro esiste. Anche se non è in sella al suo cavallo bianco.

 

 

 

 

  
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