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Autore: Marco Mazza    23/01/2014    6 recensioni
La mia migliore amica si è trasformata, siamo state morse insieme. Lei è morta, io l’ho uccisa.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono qui.

 

 

 

Il mondo è cambiato, io sono cambiata. 

Stringo tra le dita questo mozzicone di matita con la speranza, che riesca ad arrivare in fondo al foglio prima che la punta si spezzi. L’ho trovata qui, in questo scantinato sporco, puzzolente e buio. Per fortuna avevo una candela, così l’ho accesa.

 E ora sono qui, distesa sulla pancia mentre tento di scrivere queste poche righe. Non sono mai stata brava nella scrittura, nei temi a scuola a stento arrivavo alla sufficienza; ma questo non centra niente. Sono cose del passato, che non torneranno indietro giusto? Non rispondetemi, so già la risposta. 

 Alzo lo sguardo sulla piccola candela che mi sta di fronte: la fiamma si muove come scossa dal vento. Mi manca il vento, sentire come mi accarezzava la pelle, il viso. Mi manca anche il sole, la pioggia, tutto. Non che queste cose siano sparite, ci sono ancora la fuori. Solo, non posso più godermele come una volta. Il mondo, come ho detto prima è cambiato, in peggio. Avrei preferito di gran lunga l’esplosione della terra, a quello che ci è toccato. Morire così sarebbe stato semplice, con una esplosione non c’e ne saremmo neanche accorti, saremmo morti e basta. Fine dei giochi. Ora invece non muori, ma risorgi diventando un mostro assetato di sangue. Non sei più te, anche se quello è il tuo corpo. 

 A volte la sera, quando fatico a prendere sonno mi chiedo se in quelle…ex persone (passatemi il termine), esista ancora un barlume di umanità che li fermi, che gli dica che si stanno sbagliando. La loro anima resiste ancora? E se resiste, perché non fa niente per fermare il corpo? E così bloccata? Oddio sembra una pazza. 

 Forse un po lo sono.

 Dei colpi in lontananza mi fanno sobbalzare. Alcuni di noi resistono ancora, provano- per quanto sia possibile- ad avere una vita normale. Cercano di tornare al passato, alla loro vecchia vita, dove la morte era sono un lontano pensiero. Ora invece, cercano solo di ignorare il futuro. Sbagliano. Perché ritornare indietro? Per commettere sempre gli stessi errori? Per ripercorre gli orrori- dai siamo onesti-, che abbiamo commesso? Si. L’uomo non cambia, e se cerca di farlo finisce sempre per rifare gli stessi passi. Me compresa.

 Forse queste righe non hanno poi così senso, forse scrivo solo per non impazzire del tutto. Per sentirmi meno sola. Forse…i miei occhi cadono sul morso. So cosa succede alla fine, e inevitabile. La mia migliore amica si è trasformata, siamo state morse insieme. Lei è morta, io l’ho uccisa. Ancora adesso mi tremano le mani quando ci penso. Sono un mostro lo so, ma l’istinto a preso il sopravvento e così,  senza pensarci due volte gli ho affondato il coltellino in mezzo agli occhi, in pieno viso. Ho visto il sangue allargarsi in una pozza, mentre io me ne rimanevo li, con il respiro accelerato, incapace di muovere anche un solo dito. Quando poi il sangue è arrivato alle mie scarpe, non so come mi sono riscossa, ho afferrato le mie cose e sono scappata. Mentre negli occhi le lacrime pungevano per uscire. 

   Non ho pianto. 

   Ma sto ancora aspettando di trasformarmi. 

 Una goccia cade sul foglio macchiandolo. Le lacrime che ho trattenuto fino ad ora, finalmente  sono uscite. Ed è come se mi fossi liberata di un peso. Posso dirgli addio, e quando uscirò da qui gli dedicherò una preghiera, anche se non sono una che crede in Dio. Ma per lei, farei questo ed altro.

 La luce si abbassa, alzo lo sguardo e vedo che la candela è finita. Ho solo qualche altro secondo, prima di rimanere al buio. Poi a tentoni uscirò di qui, e affronterò quello che mi aspetta. 

Con forza, per me e per Riley. 

 La punta si spezza nel momento in cui finisco di scrivere il suo nome. La luce si spegne e rimango li, avvolta nell’oscurità. Con la sola compagnia del mio respiro.

 A chiunque  leggesse questo foglio voglio solo dirvi: Siate forti. 

 

Il mio nome è Ellie. 

E sono una sopravvissuta. 






Ciao a tutti!
E la prima volta che scrivo su videogioco, quindi spero che sia venuta bene. L'idea in generale mi è venuta così all'impovviso, mentre me ne stavo suduto ho cominciato a pensare a cosa proverei se il mondo dovesse finere per assomigliare a quello di The Last of Us. Così è nata questa piccola storia, su Ellie. Spero via piaccia!
Lasciate (se volete ovvio) dei commenti e ditemi cosa ne pensate! 
Intanto: Grazie!
  
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