Ore 10:30 del 22 dicembre 2008.
Erano tutti intrepidi del suo arrivo.
Tico e David non vedevano l'ora di riabbracciarlo, dopotutto era il loro Amico, il loro "King of Swing", il loro "Ragazzone Dai Capelli Marroni". Di fronte quel camino acceso, i due ricordavano i "vecchi tempi" e le bravate giovanili. Ricordavano ogni singolo concerto e ogni singola nottata passata a scrivere canzoni. Ricordavano anche tutte le volte che, ubriachi, cercavano di cantare e strimpellare le canzoni di Jimi Hendrix, dei Led Zeppelin.
Anche Jon ricordava, ricordava guardando attraverso quella finestra nell'attico al piano superiore, quella solita dove si sedeva quando era triste, quella finestra da cui avrebbe visto l'ombra di Lui arrivare davanti la porta del suo appartamento. Quattro anni, quattro anni passati così lentamente, quattro anni senza averlo mai più abbracciato.

Rivedeva tutti quei "vecchi tempi" passarli davanti, dove lui e il suo "Fratellone" si divertivano senza mai fermarsi. Tutti quegli abbracci scambiati, tutti quei segreti confessati, tutte quelle interviste svolte, tutti quei fogli bianchi pieni di cancellature e parole aggiunte sui quali a volte si addormentavano, tutte le volte che canticchiavano canzoni con la chitarra quando erano presi dalla noia.
Questi erano i momenti che avevano lasciato in Jon, il ricordo di Lui.

Ore 12:00.
L'ora del suo arrivo era sempre più vicina. Tutti lo sentivano più vicino. Jon, incollato vicino a quella finestra, stava suonando. Suonava la chitarra per rilassarsi, cosa che non riusciva a fare data l'aria di tensione che si stava producendo. Ripeteva tra sè che doveva essere calmo, dopotutto era un amico che non vedeva da tempo. Tutto ciò che diceva però, si dissolveva nell'aria, sapeva che tra qualche momento se lo sarebbe ritrovato davanti.

Ore 15:30.
Suonano alla porta. Jon preso da quel rumore, scende dal davanzale e si catapulta verso la porta. Tico e David, sentono i passi prodotti dagli stivali di Jon che sembrano zoccoli di cavalli, però trovandosi nella hall dell'appartamento, riescono, però, ad aprire prima di lui la porta. Aprono la porta con molto timore, ma anche con molta gioia e si ritrovano Lui, il loro "Chitarrista" con la sua Fender poggiata sulla spalla proprio come i vecchi tempi. Tico sorride e David con gli ochi lucidi, lo abbraccia. Il "Chitarrista" vedendo la felicitá negli occhi di David ricambia il gesto.

Tico fa accomodare il loro amico, e comiciano a parlare di tutto ciò che è capitato in questi quattro anni.

Jon è lì che lo guarda con gli occhi pieni di lacrime, non ci poteva credere, era lì di nuovo con lui proprio come i vecchi tempi. David, che si accorge della presenza di Jon invita Tico ad uscire per andare a comprare da bere. Tico acconsenziente, lascia campo libero a Jon.

Ore 16:00.
Jon si fa avanti incredulo grida :-<< Richie sei tu ?>>, :-<>, risponde Richie spaventato. :-<> e Richie risponde:-<< Sto bene e sono felice felice di riverdervi, anche voi mi siete mancati,soprattutto tu, ma quando si diventa padre, e tu lo sai benissimo, c'è bisogno di mettere da parte i bei momenti>>. Jon con lo sgurado felice e un tono rattristato chiede :-<< e adesso che fai resti con noi o te ne vai di nuovo ?>>, Richie convinto risponde :-<< No, resterò qui per stare con voi e soprattutto per stare con te che mi sei sempre stato vicino. Tu lo sai che io non lascerei mai mio "Fratello" solo. Ti ricordi quella vecchia promessa che ci facemmo, sai voglio mantenerla. Ero diventato padre e dovevo per forza lasciare la band. Oggi però che sono tornato voglio restare qui fino alla fine dei miei giorni, perchè voi siete la mia vita,la mia seconda famiglia , dopo la mia. La felicità che Jon provava in quel momento dopo tutte quelle parole, non l'aveva mai provata in vita sua. Si sentiva come quando aveva conosciuto Richie per la prima volta, in quel locale e preso da ciò lo abbraccio nuovamente. Finalmente, dopo quattro lunghi anni disse :-<MIGLIORE AMICO è tornato>>.