Era una una fresca mattina di Aprile, la neve si era
ormai sciolta e il sole aveva iniziato a splendere. Un raggio di sole illuminò
la camera di Lily, che aprì piano gli occhi. Un altro giorno era cominciato ed
era eccitata più che mai: era il suo terzo anno a Hogwarts. Adorava quel posto,
tutto quello che ne faceva parte, le materie, i professori, questo mondo
fantastico.
Si alzò e si rese conto che non era l’unica sveglia;
Susy la sua migliore amica a quanto pare era sveglia da un po’ e stava
scrivendo qualcosa.
“Non dirmi che non hai ancora finito il compito di
storia della magia?” disse Lily ridacchiando
“Mica è colpa mia se mi piace passeggiare al chiaro
di Luna…” disse Susy scrivendo l’ultima frase
“Si, al chiaro di Luna, tutte le notti? Meno male
che non ti hanno mai vista. Dai è ora di andare a fare colazione e poi Pozioni”
disse Lily vestendosi.
“La tua materia preferita. Beh, l’adorerei pure io
se fossi la pupilla di Lumacorno”
“Non dire stupidaggini non è vero e lo sai bene”
ribadì Lily incamminandosi verso l’uscita dalla torre.
“E no, non fa altro che lodarti”
Chiaccherando le due ragazze arrivarono in sala
grande quando Lily sentì una folata di vento farle volare in alto la gonna.
Lily si girò di scatto sapendo di chi era la colpa:
quei quattro bambini: Sirius Black, James Potter, Peter Minus e Remus Lupin.
Erano talmente infantili e anche se all’inizio
litigava ogni volta con loro alla fine ci aveva rinunciato, era inutile quindi
decise di fare semplicemente colazione senza badare a loro.
“Ehi Lily, come va?” disse Severus avvicinandosi a
lei.
“Ciao Sev!” lo salutò Lily sorridendo “Come va?
Adesso che lezione hai” chiese Lily mangiando un po’ del suo bacon.
“Storia della Magia, che noia! Ruf mi fa
addormentare ogni volta. Penso che dormirò come al solito” ridacchiò Severus “E
tu? Dalla tua calma direi pozioni, è l’unica materia dove non vai armata di
venti pergamene “ disse stuzzicando Lily.
“Non è vero Sev! Sono solo diligente e poi pozioni
non è male”
“ Diligente?! Più che altro sei secchiona Lily”
ribattè Severus ridendo a crepapelle.
E mentre stava ridendo lo colpì un pezzo di bacon
che Lily gli aveva lanciato iniziando a ridere anche lei.
“Ehi Mocciosus! Che fai qua? Vai dal capo al tavolo
delle serpi, ci contamini il cibo così” disse James ridacchiando.
“Piantatela!” urlò Lily “Non gli dare retta Sev,
sono solo dei bambini”
“Ci vediamo dopo Lily” esclamò Severus sorridendole
e andandosene al suo tavolo.
Lily si girò verso Susy, che era concentrata a
scambiarsi occhiatine con un ragazzo di Corvonero, il misterioso cavaliere
delle passeggiate al chiaro di Luna.
“Io quei quattro proprio non li sopporto, sono dei
bambini” urlò Lily furiosa, rovesciando quasi il succo d’arancia che stava
bevendo.
“Beh, saranno anche dei bambini ma sono davvero affascinanti,
almeno Sirius e Remus lo sono sicuramente” cinguettò Susy stralunata.
“Saranno anche belli, ma io non li sopporto, si
montano troppo la testa” sbuffò Lily.
“Andiamo” disse d’un tratto Susy “O faremo tardi
alla lezione di Lumacorno”
Appena entrarono nei sotterranei trovarono il
professor Lumacorno intento a scrivere degli ingredienti sulla lavagna.
“Buongiorno ragazzi!” esclamò Lumacorno sorridendo
“Ciao Lily! Pronta a stupirci con le tue fantastiche pozioni?” chiese Lumacorno
pieno d’orgoglio.
“S-si” mugolò Lily arrossendo come un pomodoro.
“Bene ragazzi, oggi faremo la pozione restringente.
Avete tutti gli ingredienti sulla lavagna, vi ricordo solo che la pozione deve
essere di un colore verde acido alla fine” disse Lumacorno indicando la lavagna.
“Iniziate pure!”
Lily aprì il libro di pozioni e iniziò piano a
sbucciare il grinzafico come scritto nelle indicazioni.
Lily era concentratissima nella preparazione della
pozione quando la colpì qualcosa in testa. Era sicura di chi fosse il fautore,
poteva essere solo uno di loro.
Appena si girò vide Sirius che stava ridacchiando e
che le mandò un baciò ammiccandole.
Furiosa Lily tornò alla sua pozione e sentì Sirius
& Co. ridacchiare.
Un’ora era passata, e i quattro ragazzini le
lasciarono completare la pozione in santa pace, riuscì anche ad aiutare Susy
che come al solito aveva avuto qualche problema, infatti la sua pozione era
diventata viola prugna.
La pozione di Lily era quasi finita, mancava solo l’ultima
mescolata per concluderla.
Dopo pochi minuti la pozione di Lily era di un
bellissimo verde acido. Lumacorno ovviamente lo notò subito e accorse felice
come uno scolaretto.
“Complimenti Lily! Come al solito hai fatto un
ottimo lavoro!” squittì Lumacorno.
“Grazie professore” disse Lily arrossendo.
“Bene, direi che per oggi la lezione è finita. Ci
vediamo domani per la prossima lezione”
Lily e Susy presero i propri libri e si avviarono
verso la porta.
“Ehi Evans! Che dici di darmi delle lezioni private,
eh?” disse Sirius guardando Lily.
Senza fare caso a lui Lily continuò per la sua
strada tenendo i suoi libri in mano. C’era mancato poco che glieli tirasse in
testa.
“Evans dove scappi? E dai, era solo per conoscerci
meglio” rispose Sirius sogghignando.
“Non lo sopporto più!” urlò Lily “ Ma perché mi continua
a prendere in giro?”
“Io proprio non capisco perché non accetti le sue
avance, è bellissimo” sussurrò Susy all’orecchio di Lily.
“Sarà anche vero, ma non lo sopporto proprio!”
sbuffò Lily.
Chiaccherando si avviarono per il pranzo verso
“Ma, cosa sta succedendo?” chiese Lily ad una
ragazza di Corvonero.
“Avete sentito, domani sera ci sarà una festa” urlò estasiata la ragazza “Non sappiamo
ancora il motivo, aspettiamo tutti di saperne di più”.
Lily e Susy si guardarono incredule e si avviarono
verso il loro tavolo.
Dopo qualche minuto il preside, Albus Silente, si
alzò in piedi e tutta
“Cari studenti! Come ho potuto constatare ormai tutta la scuola sa della nostra Festa
di Primavera, organizzata per domani sera, ma nessuno di voi sa ancora cosa
festeggeremo” disse Silente ridacchiando per la suspance “Come molti di voi
sanno la professoressa Sprite ha svolto varie ricerche per il Ministero della
Magia su alcune piante sconosciute ritrovate in Norvegia. Ebbene, la professoressa
ha scoperto delle nuove proprietà dello Scorbuticus Arbustibus e quindi abbiamo
deciso di festeggiare questa nuova scoperta con una festa. Preparatevi tutti,
oltre ad un banchetto speciale abbiamo chiamato qui a Hogwarts I Micioni Magici
che suoneranno per noi. E ora buon appetito ragazzi preparatevi per domani! E
si, stavo quasi dimenticando di avvertirvi, domani saranno sospese tutte le
lezioni” comunicò Silente.
Dopo questa notizia scoppiò il caos nella Sala Grande;
tutte le ragazze stavano già scrivendo i gufi che avrebbero mandato ai genitori
incitantoli a mandar loro dei bellissimi vestiti nuovi, mentre i ragazzi
stavano decidendo con chi avrebbero ballato e se la ragazza dei loro sogni si
sarebbe accorta di loro in questa occasione speciale.
Il resto della giornata passò per tutti in un
battibaleno; quasi nessuno seguì veramente le lezioni, tutti pensavano alla
festa.
Dopo cena Lily e Susy si ritrovarono nella Sala
Comune di Grifondoro a chiaccherare con le altre ragazze sui vestiti che
avrebbero messo e sui ragazzi che erano ancora liberi e con i quali avrebbero
potuto ballare.
A Lily non piaceva nessuno, quindi probabilmente si
sarebbe divertita con Sev. Lo adorava, riusciva a farla divertire come nessun
altro, l’unica cosa che le piaceva poco erano i suoi amici: erano ancora peggio
di Sirius & Co.
Erano da poco passate le due quando Lily e Susy si
decisero ad andare a dormire e aspettare con impazienza l’arrivo dei gufi con i
loro bellissimi vestiti.
Stava facendo un sogno bellissimo quando un cuscino
la colpì in piena faccia e Lily si svegliò urlando. Si guardò in giro e vide il
caos più totale: gufi che svolazzavano per la camera trasportando vestiti di
ogni colore e misura, ragazze starnazzanti che sbraitavano per vestiti troppo
lunghi o con colori troppo sgargianti e lei Lily spettinata e con due cuscini
in mano.
“Ma cosa sta succedendo?” chiese Lily girandosi
verso Susy.
“Beh, come puoi ben vedere sono arrivati i vestiti.
I tuoi sono attaccati a quella finistra” disse Susy indicando due bellissimi
vestiti, uno rosso fuoco e l’altro lilla.
Dopo averli provati entrambi decise di indossare
quello lilla, si adattava di più a lei, mentre Susy aveva scelto un vestito blu
notte, molto scollato come piaceva a lei.
Il resto della giornata trascorse in tranquillità,
con ragazzi pimpanti che passeggiavano per il parco e per Hogwarts.
Fortunatamente per Lily non incrociò nemmeno una
volta Sirius, ma passò una buona parte del pomeriggio a parlare con Severus.
“Mi concederai qualche ballo stasera” chiese Severus
a Lily.
“Certo Sev, almeno la metà sono tuoi” ridacchiò Lily
“La metà? E gli altri? Hai trovato un ragazzo e non
mi hai detto nulla?” disse Severus imbronciandosi.
“Ma per favore, non dire stupidaggini! Il resto dei
balli lo passerò seduta, ricordati che io avrò i tacchi” affermò Lily.
“A beh, allora va bene” disse Severus facendo il
solletico a Lily.
“Smettila Sev, piantala! Basta! Lo sai che soffro il
solletico”
Intanto l’orologio inizio a battere, erano già le
sei.
“Devo scappare Sev, devo andare a prepararmi”
dichiarò Lily.
“Va bene Lily a dopo”
Alle 8 erano tutti nella Sala Grande, il buffet era
iniziato e i Micioni Magici avevano iniziato a suonare.
“Balliamo?” domandò d’un tratto Severus a Lily che
stava bevendo il suo ponch.
“Certo” affermò Lily ridacchiano.
“Ma Susy dov’è?” chiese Severus guardandosi intorno.
“E’ col suo uomo” rispose Lily indicando Susy con il
suo vestito blu notte ballare con un ragazzo di Corvonero.
D’un tratto Lily sentì una voce, era ovvio che
poteva essere solo una persona.
“Mocciosus! Cosa stai facendo? Evans è mia!” urlò
Sirius convinto delle sue parole.
“Cosa vuoi Sirius? Vedi che sto ballando?” replicò
Lily acida.
“E dai Evans almeno stasera un ballo me lo puoi
concedere” ridacchiò Sirius guardandola.
“Ma nemmeno per idea! Andiamocene fuori Sev!”
dichiarò Lily trascinando fuori Severus.
“Vuoi bere qualcosa?” domandò Severus “Vado a
prendere del ponch e torno”
“Va bene, ti aspetto qui” rispose Lily sedendosi su
una panchina.
Stava guardando
“Ehi Evans?” disse Sirius abbracciandola.
“Giù le mani! Ma come ti permetti?” urlò Lily
spingendo Sirius il più lontano possibile.
“Perché fai la difficile, non ti mangio mica.
Possiamo iniziare da un bacio se vuoi” ridacchiò avvicinandosi a lei.
Sirius si avvicinò sempre di più, prese Lily per la
vita e la avvicinò a sè.
“Io…” iniziò a dire Lily ma non finì mai la frase
perché sentì il contatto delle labbra di Sirius.
Non sapeva perché non aveva reagito, nessuno le
aveva impedito di mandarlo via, ma non aveva fatto niente. Forse era vero che
sentiva qualcosa per lui. Più la baciava, più baci voleva da lui era come una
droga. I suoi baci erano dolci, passionali, sentiva un brivido che le
attraversava il corpo.
D’un tratto Sirius si fermò, la prese per mano e si
avviarono verso un luogo più tranquillo, dove i suoi baci continuarono per
tutta la notte.