E LA NATURA SI GENERA DACCAPO
Ci sono volte in cui mi abbandono nel vento
E le mani si gelano di brina
E gli occhi si chiudono di foglie secche.
Ci sono volte in cui mi abbandono nell’acqua
E i miei piedi si sciolgono di sale
E i miei seni si trasformano in branchie.
Ci sono volte in cui mi abbandono nella terra
E le mie orecchie si nutrono di essenziale
E dal mio grembo spunta lentamente la vita.
Ci sono volte in cui mi abbandono nel fuoco
E il mio corpo danza di luci ed ombre
E il mio cuore brucia finché non diventa cenere.
Ci sono volte in cui la cenere si abbandona nel vento
E la natura si genera daccapo.
E le mani si gelano di brina
E gli occhi si chiudono di foglie secche.
Ci sono volte in cui mi abbandono nell’acqua
E i miei piedi si sciolgono di sale
E i miei seni si trasformano in branchie.
Ci sono volte in cui mi abbandono nella terra
E le mie orecchie si nutrono di essenziale
E dal mio grembo spunta lentamente la vita.
Ci sono volte in cui mi abbandono nel fuoco
E il mio corpo danza di luci ed ombre
E il mio cuore brucia finché non diventa cenere.
Ci sono volte in cui la cenere si abbandona nel vento
E la natura si genera daccapo.
Note:
Vabbè, questa è una delle mie poesie che escono così dal niente, quando ho un'ispirazione che non so da dove venga! Spero vi piaccia, magari se lasciate qualche commento mi farebbe anche molto piacere. Per sapere se fa davvero così schifo, o qualcosa di buono c'è.
Baci,
Melime