Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Gaggiolina92    23/01/2014    1 recensioni
«"Oh Lyanna l'onore viene prima della felicità, bla bla” mi sembra già di sentirti Ned!!»
L'uomo chiuse gli occhi, era così abituato alle sfuriate di sua sorella aggraziata come un cigno ma tagliente come un pugnale, per questo era la sua preferita, per questo la amava così tanto.
Si alzò e senza dire una parola la strinse in un abbraccio metallico.
«Lyanna, prova a conoscerlo. Robert è il mio migliore amico, un cavaliere eccezionale, coraggioso e indomito, centinaia di fanciulle vorrebbero essere al tuo posto!»
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eddard Stark, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen, Robert Baratheon
Note: Lime, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
~Incontro~

 

Non aveva mai visto il grande salone del Castello addobbato in quel modo, mentre scendeva l'ampia scala di pietra accompagnata dal fratello continuava a pensare a come sarebbe stato Robert della casa Baratheon, l'uomo che suo fratello decantava con tanto ardore.
Quando si trovò abbastanza vicina da poter distinguere i visi dei suoi commensali il cuore le salì in gola e lei strinse con maggior decisione il braccio possente di Ned.
Senza nemmeno saper come si ritrovò accanto a suo padre Rickard che la guardava con occhi tronfi di orgoglio, probabilmente nemmeno lui si aspettava che la sua unica figlia potesse acquistare un aspetto così regale dopo tredici anni di frecce, spade e cavalli. Poi il vasto portone d'ingresso venne aperto, la luce irruppe nella stanza dalle tinte tetre con violenza e lei non poté che portare una mano a proteggerle gli occhi. Dopo qualche minuto fu costretta a toglierla, un cavaliere era inchinato a suoi piedi. L'armatura era dorata con inciso dei possenti cervi e l'uomo che la portava doveva essere molto alto dai folti capelli corvini e la barba curata dello stesso colore.
Sollevò il visto dalla mascella squadrata per scrutarla con i suoi occhi azzurri. Lei arrossì, non era abituata a quel genere di attenzioni da parte di un uomo.
«Robert della casa Baratheon mia Signora!»
esclamò con fare solenne posando le sue labbra sulla mano delicata che lei gli aveva teso per essere salutata degnamente.
Quando si alzò poté constatare che non si era affatto sbagliata sulla sua statura, era davvero molto alto e muscoloso, un ragazzo possente e dallo sguardo brillante. Gli sorrise andando a prendere il suo posto tra i membri della sua casata. La giovane era un po' più sollevata, quell'uomo non sembrava affatto male, forse suo fratello aveva ragione, certo era che prima avrebbe dovuto parlargli per conoscerlo meglio anche se era sicura di poter sentire gli sguardi felici di suo padre e di suoi fratello puntati su di lei. Molti cavalieri si presentarono davanti a lei quel giorno e Lyanna accettò con candore i loro saluti finché accadde qualcosa di strano. Davanti a lei si inginocchiò un uomo dalla bellezza androgina. I suoi lineamenti erano delicati quanto le ali di una farfalla, i suoi capelli bianchi come la neve ed i suoi occhi erano delicati come l'ametista, un Targaryen senza dubbio.
«Rhaegar Targaryen, per servirla mia Signora!»
Il respiro le manco quando le labbra del drago si posarono sulla sua mano, trasalì leggermente seguendolo con lo sguardo mentre si allontanava. Rhaegar, il legittimo erede al trono figlio di Aerys II e della splendida Regina Rhaella. Le storie sulla sua figura avevano raggiunto anche le orecchie delle fanciulle del nord, i cantastorie lo chiamavano “Il Principe Malinconico”, si diceva che fosse tanto intelligente quanto abile nel duello, per lo più era un ottimo musicista ma quel velo di tristezza non abbandonava mai i suoi occhi profondi come il Mare Stretto.
La serata passò rapidamente nel fragore del banchetto, la giovane toccò a stento le numerose portate che le cucine del castello avevano preparato per gli ospiti, non poteva far altro che osservare il Principe con l'accortezza di non essere vista mentre gli occhi del giovane Baratheon si posavano continuamente su di lei.
Quando il banchetto finì la giovane colse l'occasione per dileguarsi. Con la velocità di un gatto e il silenzio di una pantera sgattaiolò fuori dall'immensa sala raggiungendo i campi innevati.
Si strinse contro un grande albero soffiandosi sulle mani per infondersi calore, l'aria della notte era gelida ma era sempre bello potersene stare un po' da solo tra le nevi che amava tanto e che forse, presto, avrebbe dovuto lasciare.
Improvvisamente sentì qualcosa cingerle le spalle ed infonderle calore, alzò il viso.
Robert Baratheon era dietro di lei e le aveva delicatamente posto il mantello sulle spalle delicate.
«Mia Signora...»
sussurrò guardandola teneramente.
Lei arrossì e si strinse nel morbido mantello di velluto verde mentre il calore sembrava donarle nuova vita.
«Grazie mio Signore...»
quelle furono le uniche parole che riuscì a dire prima che l'uomo si mettesse davanti a lei, i suoi occhi blu così penetranti la fecero fremere e lei dovette distogliere il suo sguardo per l'imbarazzo.
«Mia Signora, voi siete incredibilmente bella, un fiore raro, una rosa che cresce in queste lande ghiacciate. Vostro fratello non fa altro che narrarmi di quanto voi siate leggiadra ma avventurosa, coraggiosa ma gentile, di quanto nel vostro cuore soffi il vento della ribellione e di come le vostre parole siano miele per un animo disperato..»
Ned era sempre il solito esagerato, la giovane cominciò ad osservare la punta degli stivali di Robert imbarazzata e senza sapere cosa poter rispondere, non aveva mai ricevuto così tanti complimenti in vita sua e doveva ammettere d'esserne lusingata.
«Non sono venuto qui per recidervi e strapparvi dalla vostra terra natale, se fosse per me vi rapirei questa sera stessa ma non è così che vi desidero. Io desidero che voi vogliate essere mia, che voi vogliate divenire la mia Signora.»
A quelle parole la giovane lupa alzò gli occhi per guardarlo. Il grande, grosso e forte Robert così spietato in battaglia e così distruttivo con il suo martello aveva un cuore gentile ed un animo puro ed aveva scelto di mostrarli proprio a lei. Portò una mano sulla sua guancia accarezzando la barba curata.
«Mio Signore, io voglio che le nostre casate si uniscano, questa è la mia unica volontà.»
Sul volto dell'uomo si aprì un grande sorriso che lei ricambiò.
Non poteva avere altro uomo.
Prima o poi avrebbe dovuto prendere marito e nessun cavaliere, eccetto Robert, aveva deciso di mostrarle il suo lato più candido quindi lui era la cosa migliore che potesse capitargli quella sera anche se il ricordo del Targaryen bruciava ancora nel suo spirito ma dopotutto lui era già promesso sposo alla giovane Principessa di Dorne, Elia Martell e probabilmente non l'avrebbe mai più visto.
Lasciò che Robert la stringesse a se, facendosi cullare da quell'abbraccio possente che le ricordava tanto quello che lei e Ned si erano scambiati quella mattina, ora era pronta ad andare incontro al suo destino, a soli tredici anni era padrona di se stessa. Quando si sciolse dall'abbraccio guardò Robert con ammirazione.
«Mio Signore, posso rivolgermi a lei con tono più confidenziale? Non so se mio fratello le ha anche parlato della mia scarsa attenzione ai formalismi di corte...»
Lui rise portandosi le mani sul ventre, per un attimo lei rimase attonita a guardarlo ma poi non poté far altro che imitare quella risata sincera.
«Cosa potevo aspettarmi dalla sorella di Ned? Da una rosa cresciuta all'ombra dei ghiacciai? E sia Mia Signora, ogni tuo desiderio è un ordine!»
Le cinse le spalle con il braccio destro mentre si incamminavano verso la fortezza illuminata.
Come al solito Eddard aveva avuto ragione, Robert era davvero una brava persona, lo avrebbe definito un bambino troppo cresciuto, lo si capiva dai suoi modi un po' grezzi, dalla sua loquacità intrinseca di curiosità e dall'ardore che metteva nelle battaglie, proprio come un fanciullo.

 

  
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