Era sempre stata considerata lei la cattiva della situazione, lei era sempre stata la tipica ragazza che tutti temono e rispettano. Giravano molti voci sul suo conto : che era altezzosa, manipolatrice, arrogante, sfacciata, supponente e troppo crudele per essere un essere umano.
Ma a Heather era sempre andato bene così. Pensava che nel mondo, se si voleva essere rispettati, bisognava tirare fuori il lato peggiore di se e metterlo in mostra per non essere considerati deboli. Ma infondo, Heather sapeva che si trattava di esperienze personali.
Nessuno riusciva a stabilire un rapporto sincero con  Heather, le sue uniche amicizie erano a puri scopi strategici e manipolatori, usava le persone come bambole di pezza solo per raggiungere i suoi obbiettivi. Le persone l'accusavano di non sapere il vero significato dell'amore e dell'amicizia. Ma Heather pensava che non era necessario per la sua sopravvivenza.
Eppure, anche se la ragazza si ostinava a negarlo persino a se stessa, immaginava - o almeno, provava ad immaginare - un futuro in cui la sua maschera di ghiaccio sarebbe saltata. Forse avrebbe finalmente scoperto il significato dell'amicizia, dell'amore. Forse le persone avrebbero cominciato ad avere fiducia in lei, avrebbero cominciato a volerle bene e magari ... no, soltanto i deboli e i perdenti davano peso a queste cose. Heather ne era fermamente sicura.
Ma nessuno voleva sforzarsi di vedere oltre alla sua maschera di ghiaccio, nessuno voleva davvero provare a cambiarla, e questo faceva male a Heather, sotto la corazza invisibile che si era creata per difendersi. Ma, nonostante la corazza le facesse più male di quanto avrebbe dovuto, Heather pensava fosse un male necessario per essere felice. La felicità arrivò? Certo che no. Heather aspetta da tutta la vita che la felicità l'abbracci, ma la corazza la allontana da tutto quello che potrebbe avere una sfumatura di allegria. Heather pensava che arrecare danno agli altri avrebbe potuto renderla felice. Ma l'unica persona a cui stava arrecando veramente danno era se stessa, e non era felice. Non lo sarebbe mai stata.