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Autore: Ale    07/06/2008    13 recensioni
Dieci momenti della vita di Teddy Lupin e Victoire Weasley, dal loro primo incontro alla nascita del loro amore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Scribble

Questa è una raccolta ispirata ai temi della LJ Community ’10 pokes’. I personaggi di Harry Potter appartengono a J.K. Rowling.

Scribble

Victoire Weasley stava inginocchiata sulla punta della sedia, con la lingua tra i denti e gli occhi assottigliati per lo sforzo. La sua piccola mano di bambina stringeva con un po’ di difficoltà la penna stirografica babbana, che il nonno aveva incantato la settimana prima, rendendo il suo inchiostro inesauribile. Con movimenti lenti ed un po’ impacciati, la piccola Weasley faceva strusciare il pennino sulla carta rugosa della pergamena nel disperato tentativo di produrre su carta il proprio nome e cognome.

Aveva cominciato la scuola per giovani maghi tre giorni prima ed era rimasta totalmente affascinata dall’arte della scrittura. Trovava semplicemente stupendo come fosse possibile, con l’ausilio di sola carta e penna, trasferire su un foglio precedentemente bianco il nome di qualsiasi cosa.

E poi quei gesti della mano! Altro che incantesimi e bacchette! Victoire era convinta che la scrittura fosse la vera magia.

La loro insegnante, la dolce Ms. Candle, aveva già insegnato loro i diversi modi di tracciare una stessa lettera: corsivo, stampatello minuscolo e maiuscolo. Victoire era stata irresolubilmente conquistata dal corsivo e dalle sue forme morbide e sinuose. Semplicemente, era stato amore a prima vista.

Per questo, da tre giorni a quella parte, aveva continuato a riprodurre quei magici segni su qualsiasi pezzo di carta che trovasse a portata di mano. Quando non ne aveva trovati più in camera sua, si era spostata nella camera dei suoi genitori e, mentre sua madre era occupata con Dominique, aveva cominciato a rovistare nell’armadio. Aveva tirato fuori con qualche difficoltà le scatole che maman vi aveva riposto con cura, scoperchiandole e scoprendo con somma delizia che erano piene di carta velina. L’aveva tirata a sé con eccitazione, senza curarsi né dell’abito bianco, né del velo impalpabile o della pochette di seta che, nella sua foga, erano caduti per terra. E così, quando maman era rientrata nelle sue stanze, l’aveva trovata raggomitolata sul suo stupondo vestito da sposa, impegnata a riempire tutta la superficie disponibile di carta velina di lettere su lettere, assolutamente incurante delle suole che imprimevano orme grigie sulla gonna color avorio e delle grosse macchie di inchiostro che imbrattavano la piccola e costosa pochette. L’unica cosa che importò a Vic fu il tremendo sfregio che rovinò il suo prezioso lavoro, causato dall’urlo improvviso ed assolutamente ingiustificato di sua madre.

Per questo ora si trovava appollaiata su una sedia della cucina di nonna Molly: era stata bandita da casa, almeno finché non le fosse passata quell’ossessione per carta, inchiostro ed alfabeto.

Un pochino stanca, si fermò per risistemare dietro l’orecchio una ciocca birichina che continuava a sfuggire dal fermaglio. Aveva deciso di far allungare i capelli perché maman sosteneva che la lunghezza della chioma aumentasse lo charme di una donna, ma ora rimpiangeva di averle dato retta: la infastidivano alquanto mentre era impegnata a riprodurre le sue adorate lettere.

Era piuttosto soddisfatta di come la sua calligrafia stesse pian piano perdendo il tremolio che fino al giorno precedente deturpava un po’ l’insieme. Però… Rimirò i ghirigori che ricoprivano il foglio con la testa lievemente piegata di lato, le labbra imbronciate e le sopracciglia aggrottate in un’espressione meditabonda. Poi schioccò la lingua, infastidita. Non andava bene.

Dopo aver passato tre giorni a riprodurre senza sosta lettere spaiate, Victoire aveva deciso di provare ad unire le lettere per formare una parola. E quali parole migliori se non il suo nome ed il suo cognome? Solo non aveva anticipato che l’operazione sarebbe stata così difficile…

Dopo circa trenta tentativi era riuscita a scrivere il suo nome correttamente, con tutte le c e le t e le i al posto giusto. Ma scrivere il suo cognome si stava rivelando un’impresa impossibile.

Già partiva male: la w era la lettera che le riusciva peggio. E poi spesso dimenticava dove andava la a rispetto alla e

Sbuffò irritata e cancellò con un tratto di stirografica il cognome errato.

“Ehi, Vic! Che stai facendo?” una voce domandò all’improvviso.

Lei sobbalzò lievemente. Teddy era entrato in cucina, i capelli (quel giorno arancione acceso) che sparavano in ogni direzione, le guance arrossate e gli occhi brillanti. A quanto ne sapeva Vic, lo zio Harry gli stava insegnando a giocare a Quidditch. Teddy si avvicinò al frigo e lo aprì, tirandone fuori una bottiglia di latte e cominciando a bere a canna.

Victoire arricciò il naso. Lui le rivolse un’espressione interrogativa. “Ne volevi un po’?” le chiese, asciugandosi i baffi bianchi con la manica del golf.

Lei scosse la testa, disgustata. “Me l’avresti dovuto chiedere prima.” lo rimproverò, tornando al suo lavoro.

Teddy alzò gli occhi al cielo e poi tornò a guardare la bambina. Sembrava che scrivere su quel foglio la impegnasse molto. “Non mi hai risposto! Che stai facendo?” domandò di nuovo.

“Scrivo.”

“Questo lo vedo. Che cosa scrivi?”

“Il mio nome e cognome.”

“Perché?”

“Perché sì.”

Teddy, alquanto incuriosito, sbirciò oltre la spalla di Victoire. “Lo stai scrivendo sbagliato.” commentò.

Victoire si accigliò. “Lo so!” sbottò, infastidita. “È troppo difficile!”

“Ah! Io alla tua età sapevo già scrivere perfettamente sia il mio nome che il mio cognome!” esclamò, soddisfatto di sé.

Vic si imbronciò. “Il tuo nome ed il tuo cognome sono più facili!”

Si imbronciò pure Teddy. “Non è vero!”

“Sì!”

“No!”

“Invece, sì! Guarda!” E, con forza e solo un minimo di tremolio, Victoire vergò l’identità di Teddy sulla pergamena. “Visto?” lo incalzò, gli occhi determinati.

Teddy rimase per un attimo in silenzio. Il suo broncio si accentuò: non volevo certo ammettere che quella piccoletta di Victoire aveva ragione. Era già abbastanza saccente per conto suo! Però, era vero che ‘Weasley’ era più difficile da scrivere rispetto a ‘Lupin’ …

Teddy sospirò. Nonostante Vic fosse un po’ presuntuosetta e cercasse quasi sempre di farlo giocare alla piccola famiglia felice (durante il qual gioco amava tiranneggiarlo), doveva ammettere che aveva un debole per quella bambina dai vivaci occhi turchini. Ma era meglio che Victoire non lo sapesse, altrimenti chissà che cosa l’avrebbe costretto a fare!

Appoggiò la bottiglia ormai vuota del latte sul tavolo della cucina e si diresse verso la porta, sempre sotto gli occhi vigili di Vic. Giusto un attimo prima di uscire, si girò verso di lei. “Se vuoi, ti presto il mio cognome finché non impari a scrivere il tuo.” propose, affettando indifferenza.

Victoire sbatté le palpebre, incredula. Poi il suo viso si aprì in un sorrisone. “Posso davvero?!” domandò, eccitata.

Teddy scrollò le spalle, ostentando disinteresse, ed uscì in giardino, gridando allo zio Harry di riprendere la spiegazione.

Victoire, ancora sorridente, scrisse il proprio nome ed il nuovo cognome esattamente sotto quello di Teddy.

Teddy Lupin

Victoire Lupin

Appoggiò il mento su entrambe le mani e rimase a guardare affascinata il risultato di quell’estenuante pomeriggio.

Victoire Lupin

Certo che suonava proprio bene. Meglio di Victoire Weasley.

“Victoire Lupin.” pronunciò ad alta voce, procurandosi un lieve brivido.

Le piaceva talmente tanto che decise che non avrebbe imparato la corretta grafia di ‘Weasley’ per molto, moltissimo tempo…

Commenti:

Ed ecco a voi il secondo capitolo della raccolta. Questa è la prima storia ad essermi venuta in mente quando ho letto i titoli della LJ community. Ah, ora hanno lei sei anni e lui otto. Sì, i capitoli vanno in ordine cronologico perché non riesco a scrivere episodi scollegati gli uni dagli altri: c’è bisogno d’ordine! ^_^ E poi, nella vita vera è difficile che esistano episodi che non influenzino determinati comportamenti e scelte future, no?

Okay, scusate la divagazione e passiamo ai ringraziamenti.

Innanzitutto: WOW! Non mi aspettavo certo un così grande entusiasmo da parte vostra! Quindi, grazie mille a coloro che hanno letto (molti più di quanti avrei mai pensato!^^) e mi hanno messo tra i preferiti (nientemeno che 15: siete troppo buoni!) ed un grazie di cuore a coloro che mi hanno recensito:

FREDDYMERCURY: Cavoli! Addirittura due recensioni! Grazie mille! ^__^ Sono contenta che ti sia piaciuta la caratterizzazione dei personaggi: ho tentato di renderli quanto più simili a dei bambini veri (che purtroppo non sono degli angioletti, come vorrebbero farci credere… -_-‘). Effettivamente la tua teoria su T&V non fa una piega: sono completamente d’accordo! ^_^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia e che continuerai a sostenermi! Alla prossima!

_LY_: Ah, Eli! Guarda a che ora ho dovuto aggiornare (le 7 del mattino!) per venire con te a Torino! ^_^ Comunque, grazie ancora per il commento al primo capitolo (io controllerei la posta in questi giorni per qualcosa di nuovo…) e grazie per la giornata che passeremo insieme e che sarà sicuramente bellissima! Un abbraccio

TRICK: Sono contenta che anche a te sia piaciuta la caratterizzazione dei personaggi! Sì, effettivamente non esiste nessuna Vic IC o Teddy IC, però a me piace immaginarmeli in questo modo. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che anche stavolta mi lascerai una recensione! Grazie e alla prossima! ^^

VALE: Ecco colei a cui è dedicata l’intera raccolta (non solo il primo capitolo, sai?)! Quindi, se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con lei perché è colpa sua! ^_^ Scherzo, anzi, grazie per avermi suggerito questa coppia: all’inizio mi era abbastanza indifferente, ma più ne ho scritto e più me ne sono affezionata! Controlla anche tu la posta in questi giorni, tesoro! Un abbraccio gigante e a lunedì (vero?)!

MIONE1194: Grazie per i complimenti e per avere messo questa storia tra i preferiti! ^^ Spero che i personaggi continueranno a piacerti! Fammi sapere!

LISERC: Innanzitutto, sono lusingata dal fatto che tu di solito non lasci recensioni e che per questa storia hai fatto un’eccezione! Spero continuerai su questa strada!^^ Vorrei sapere che cosa ne pensi di T&V man mano che crescono e se la mia visione dei due si concilia con la tua! Alla prossima!

GINNY28: E io aspetto un’altra recensione! ^_^

ELYRANMA: Grazie! Fammi sapere se anche questo capitolo ti piace!

RAMONA55: ^///^ Quanti complimenti! Mi hai fatto arrossire! Sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere e anche come ho caratterizzato i personaggi. Anche a me piacciono molto i personaggi poco sfruttati dagli scrittori di FF! Mi piace scrivere di T&V perché quasi nessuno li ha affrontati e descriverli è come avere davanti centinaia e centinaia di porte e poter scegliere in assoluta libertà quale aprire. Spero che la mia scrittura e la mia storia continueranno a piacerti! Ah, e grazie mille anche per la recensione ad Everything: sei stata veramente gentile anche allora! Alla prossima!

FALULA: Grazie! Spero che anche il secondo capitolo ti piaccia! A la prochaine fois! ^_-

PIKAPPA93: Wow, sono contenta che ti sia piaciuta così tanto da farti passare la noia! E anche che tu abbia cominciato a considerare T&V grazie alla mia storia: ne sono onorata! Spero che i prossimi capitoli non ti deludano! Fammi sapere!

STELLYNA_P: Anche a me piacciono quei due! Ti piacciono anche in questo capitolo? Alla prossima!

PROSSIMO AGGIORNAMENTO: mercoledì.

Grazie ancora a tutti!

Lasciatemi una recensione per rendere più costruttiva la mia storia!

A mercoledì!

Ale

   
 
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