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Autore: jasongvrace    23/01/2014    12 recensioni
Lo Scontro Finale si sta avvicinando. Gli dei, sempre più deboli, tentano di ostacolare l'avanzata di Tifone. I Titani, sempre più potenti, stanno per coronare il loro sogno di vendetta, distruggendo l'Olimpo. Solo i semidei potranno sconfiggerli, ma non sono abbastanza potenti. Gli serve un'arma, lo Scettro di Apollo.
Una speranza. Una ricerca. Un'impresa.
Nuovi semidei saranno i protagonisti di questa lotta contro il tempo. Nuovi Mezzosangue creati da VOI.
Questa è una storia interattiva, se volete partecipare le regole sono semplici, date un'occhiata! (:
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! (:
 Girando per il fandom di PJ ho notato molte storie 'interattive', dove l'autore coinvolge i lettori nella creazione dei personaggi... Quest'idea mi ha intrigato sin da subito, così.... Eccomi qua! (:
 La mia storia sarà ambientata durante il libro "Lo Scontro Finale", quindi saranno presenti solo semidei greci, e, ovviamente, i protagonisti saranno i personaggi inventati da voi, oltre ai quali, però, si vedranno anche i personaggi dei libri! (:
 Se volete partecipare basta che lasciate una recensione oppure che inviate un messaggio sul mio account con la scheda del personaggio (sotto farò come esempio quella dal mio), fate come vi è più comodo (:
 Spero che l'idea vi piaccia e che partecipiate numerosi! (:

 Un bacio,
  Marta ❤️


*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

   SCHEDA DEL PERSONAGGIO:

Nome: Maggie, per gli amici Meg;
Cognome: Elliott;
Sesso: femminile;
Età: 17 anni;
Data di nascita: 21 agosto;
Categoria (semidio, ninfa, satiro, centauro, ...): semidio;
Aspetto fisico:
- altezza: 1.72 m;
- peso: 61 kg;
- occhi: azzurro lucente, come il cielo senza nuvole. Al cambiare dell'umore di Meg cambiano la loro intensità di colore;
- capelli: lunghi fino alle spalle e ricci, dello stesso colore del cioccolato sciolto al sole;
- segni particolari: ha una spruzzata di lentiggini sulla punta del naso e un piccolo neo sul labbro;
Carattere: è una ragazza aperta e solare, che fa facilmente amicizia con tutti. Riesce a portare allegria e speranza dappertutto, anche nelle situazioni più difficili, e a trovare del buono in ogni persona. È una ragazza carismatica, con una tempra da leader, infatti tutti si rivolgono a lei se hanno qualche problema. Ha fiducia in tutti e concede sempre una seconda possibilità per riscattarsi, ma ciò non significa che sia una ragazza ingenua. Cerca sempre di mostrarsi forte e sicura, la sola persona a cui mostra le proprie debolezze è l'unica sorella che ha, Talia, le poche volte che viene al Campo.
Genitore divino: Zeus;
Genitore mortale: Diana Elliott;
Arma e/o poteri: ha un piccolo ciondolo, sempre nella tasca sinistra dei suoi pantaloni, che si trasforma nell'arma che desidera e che, se viene perso, ricompare magicamente dalla sua proprietaria.
Quando è nata, inoltre, essendo figlia del Re degli Dei, ha ricevuto in dono da tutti gli dei dei poteri speciali, il che la rende molto potente;
Passato: sin da piccola sapeva di essere speciale, di essere diversa dagli altri bambini, e ne ebbe la conferma quando un giorno, mentre passeggiava a Central Park con Willie, il suo baby sitter, una dolce vecchietta che le aveva offerto delle caramelle si trasformò in una Furia e tentò di ucciderla. In seguito scoprì che Willie era un satro e lui le spiegò l'esistenza dei semidei e del Campo Mezzosangue, l'unico luogo sicuro per quelli come lei. Da quel giorno passa tutta l'estate e le vacanze natalizie al Campo, per esercitarsi sia con le armi che con i suoi poteri.
Pairing: Meg è quel tipo di persona che preferisce i rapporti di amicizia a quelli amorosi, ma chissà, magari col tempo cambierà idea...


*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*


 PROLOGO:

 Siamo fottuti. Sì. Niente mezzi termini, siamo proprio fottuti.
Le dracene, che ora ci circondano sogghignando, ci hanno colto alla sprovvista e in poche mosse sono riuscite a disarmarci. Cerco con gli occhi i miei amici, per assicurarmi che stiano bene, anche se so che alcuni sono messi peggio di me... È tutta colpa mia, se avessi progettato anche solo un accenno di un piano ora non saremmo in questa situazione... Stringo i pugni per la frustrazione, eravamo a tanto così dal portare a termine l'impresa, ma una fitta lancinante al braccio mi fa gemere di dolore.
Una dracena esce dall'oscurità, seguita da due semidei e passa davanti alle sue compagne fino ad arrivare da me.
"Sono molto dispiaciuta, figlia di Zeus, per aver interrotto la vostra importante missione proprio sul più bello, ma devi sapere che, se foste riusciti a portarla a termine, il mio Signore non ne sarebbe stato così contento." Mi dice, guardandomi sprezzante.
La fisso a mia volta, lo sguardo carico di rabbia, il mento alzato. Non voglio sembrare debole, una facile preda.
"Ah, ma davvero? Mi sarebbe dispiaciuto veramente tanto far arrabbiare Crono! La prossima volta chiederò il suo permesso prima di intraprendere un'impresa!" Le rispondo a tono.
Mi ringhia contro, non mi sembra abbia un gran senso dell'umorismo.
"Non credo tu sia nella posizione adatta a fare battute di spirito." Sibila stizzita. Ecco, come volevasi dimostrare.
"Comunque" prosegue, voltandomi le spalle "il mio Comandante ha deciso di essere magnanimo con voi e, per questa volta, vi lascerà due possibilità: la prima" dice indicando me e i miei compagni "è che morirete tutti. Oppure la seconda opzione è che tu ti consegni e noi lasceremo in vita i tuoi amichetti" i suoi occhi da rettile si fissano, penetranti, nei miei.
So già cosa rispondere e non ci penso neanche un secondo.
"Prendete me, ma lasciate stare i miei amici. Giuralo. Giura che li lascerai stare."
Dietro di me sento le proteste dei miei amici, subito zittiti dalle dracene, le loro lame puntate alla gola.
Un ghigno orripilante deforma il volto già non troppo bello di quella che, oramai, ho capito essere il loro capo.
"Nakamura! Prendi la ragazza!" Ordina ad un semidio. Poi si rivolge all'altro. "E tu, sbarazzati in qualche modo di questi altri eroi"
Mi giro verso i miei amici, lo sguardo pieno di disperazione, ma anche di fiducia, sono sicura che in qualche modo riusciranno a portare a termine l'impresa anche senza di me. Poi vengo strattonata con poca gentilezza da un ragazzo moro che, ad occhio e croce, ha la mia età. Camminiamo a ritroso per tutto il corridoio scavato nella roccia nuda, le dracene che mi guardano, le lancieri sempre a portata di mano. Quando giungiamo all'uscita del cunicolo il sole forte mi acceca. Socchiudo gli occhi, vedo, sfocato, il viso pallido del Mezzosangue fermarsi davanti al mio naso, sento la sua voce roca e bassa sussurrarmi all'orecchio un flebile 'buonanotte', poi una fitta dietro al collo e il buio mi avvolge con le sue braccia.
  
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