Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: scrittrice in canna    24/01/2014    2 recensioni
C’era una volta una ragazza che passava le sue giornate in compagnia dei libri, leggeva tutti i giorni... Una ragazza in cui tutte noi autrici di EFP potremmo identificarci.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Blackout



C’era una volta una ragazza che passava le sue giornate in compagnia dei libri, leggeva tutti i giorni, in qualsiasi momento libero, se non leggeva andava in libreria a comprare un altro libro, i pochi amici che aveva continuavano a dirle: “Ma che devi fare con quei mattoni? Guarda qua, nuovo eReader. È leggero e ci puoi leggere tutti i libri che vuoi.”. Insomma era una ragazza fuori dagli schemi, lontana dalla confusione della tecnologia, i bzzz delle ventole dei pc, i suono delle notifiche di un telefono ultima generazione, la rumorosa TV accesa nel salotto di casa sua che i genitori non spegnevano mai.
 
Un giorno lei era sul divano che leggeva l’ultimo libro comprato e la sorella accanto a lei che guardava la TV, sembrava tutto normale, una giornata qualsiasi, ma ad un certo punto la televisione si spense, la luce del salotto sparì e rimase solo quella naturale del sole, i rumori costanti degli elettrodomestici si zittirono e la casa cadde nel silenzio assoluto. La sorella cominciò a imprecare arrabbiata, il padre a dire che il suo progetto lavorativo era sfumato e la madre uscì dal bagno con i capelli bagnati, dicendo che non aveva potuto asciugarli per colpa dell’elettricità andata via. Mentre tutti urlavano la ragazza, esausta, alzò gli occhi dal suo libro e disse: “Ehi! Ascoltate…” la famiglia si zittì, l’altra adolescente chiese: “Cosa dovremmo ascoltare?”
La ragazza sul divano scosse la testa rassegnata e rispose: “Appunto, niente. Non sentite che pace? Era come se l’elettricità ci stesse portando via la serenità, ora volendo potremmo anche parlare tra di noi, dialogare, prendere uno di quei giochi da tavolo di quando ero piccola e…” non fece in tempo a finire che la luce si accese, i personaggi in TV urlarono, il computer si accese, il fono cominciò a sprigionare aria calda e rumorosa e tutti tornarono alle loro occupazioni.
La ragazza si mise a leggere nella sua stanza, sotto la finestra. Spense la luce e staccò la presa del computer. Tornò nel suo mondo in cui la protagonista stava per raggiungere l’amato e il silenzio della sua stanza si trasformò nel più rumoroso scenario dl mondo, tutto l’ambiente circostante sembrò prendere le sembianze di quello descritto nel libro, poteva quasi sentire i due ragazzi parlarsi. Infondo un lettore non ha bisogno di tutta la tecnologia del mondo, solo noi possiamo essere felici con un plico di fogli.




 
scrittrice in canna's corner
Mi è venuta in mente oggi, si erano tolti la luce e mia madre ha detto: "C'è silenzio..." 
Beh credo che ognuna di noi sia una lettrice, no? 
I personaggi non hanno nome proprio perchè potrei esse io o voi o la vostra vicina o chiunque altro! 
Che ne pensate? LAsciatemi un commento, che sia critica o apprezzamento, li accoglierò tutti e vedrò di rispondervi :)
vostra
scrittrice in canna
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: scrittrice in canna