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Autore: HateAtFirstSight    24/01/2014    0 recensioni
Crossover ispirato al mondo di Wicked Lovely.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Baby we should have left our love in the gutter where we found it
'cause you think, you think your only crime is that you got caught.
I’m singing…

How the might fall
how the mighty fall in Love.
Se non potrò piegare gli Dei, chiamerò in mio aiuto l'Inferno.
Virgilio.
Isobel stette nei suoi nuovi appartamenti per un bel po', sforzandosi di non pensare. Ma più stava lì dentro, più andava peggio. L'unico sollievo di essere ritornata a Corte era la libertà riacquistata: lasciava che le sue Ombre si librassero, senza sforzi per trattenerle. Lì non doveva fingere. 
Ma doveva fare i conti con le minacce del figlio del re.. 
Lasciò che le Ombre buttassero giù uno specchio. Se solo Jude non fosse stato un Principe, sarebbe andato in pezzi, esattamente come quel vetro. Odiava con tutta sè stessa perdere la calma, ma arrabbiarsi era impossibile. A Jude importava solo di acquistare potere. Gli importava del Trono, di questo ne era certa.
Andò via, accettando il suo bel suggerimento. Ma si sentì da subito seguita: Paluc. Isobel si voltò e vide la sua lunga coda sparire dietro un vicolo. Decisa a seguirlo, si mise in marcia, ma di lui, svoltato l'angolo, non vi era alcuna traccia. Il vicolo si dimostrò essere un lungo viale, costeggiato da una grande foresta. Quello doveva essere sicuramente un artificio. C'era fin troppo verde per essere la periferia di New York. In mezzo al viale vide una strana costruzione, simile alle nuove costruzioni ultramoderne degli Umani. Ma la sua passeggiata fu interrotta: Isobel fu costretta a coprirsi gli occhi da quel fulgore assurdo. Si ritrovò davanti un ragazzo incredibilmente alto, dalla pelle olivastra con due ali enormi ed infuocate. Doveva per forza appartenere all'Estate, il Fuoco era fin troppo potente.
Il tizio mosse la testa lentamente verso destra: 
Oh. Sei..tu. 
Il ragazzo si voltò, per darle le spalle e Isobel, calandosi, si salvò dall'essere cotta a puntino. Sulla schiena del ragazzo vi erano degli incredibili ghirigori neri, enormi. Le ali si spensero, mostrando una miriade di piume rosso intenso. 
Lavori per il Buio? 
Isobel, incuriosita, sbucò al suo fianco, in un batter d'occhio.
Lui sembrò sorpreso da tanta velocità e si fermò.
 Sono Elijah. E..sì, sono il tutore di Jude. 
Isobel alzò un sopracciglio: come poteva una Fenice di Fuoco essere l'insegnante del figlio del Re? Dovreste rivedere le buone maniere allora. 
Elijah incrociò le braccia e ritirò completamente le ali, con un bel sorriso stampato in faccia. I suoi occhi erano di un dorato intenso. Avrebbero potuto far paura, ma si dimostravano incredibilmente rassicuranti se osservati con attenzione. Elijah, ridendo, riprese la sua camminata fiera. Aveva l'aspetto reverenziale di un uomo sulla trentina. 
Tu invece sei Isobel, no? La figlia di Maxim.. 
Isobel fece particolarmente attenzione al suo tono di voce: non provava rabbia o ribbrezzo nei suoi confronti, come molti a Corte. Ne era certa. Isobel annuì, seguendo le sue enormi falcate. 
Ero amico di tuo padre. Come lo sono di James. Prima che Velvet, la madre di Jude, fosse uccisa, erano come fratelli. Fu proprio tuo padre ad accogliermi a Corte, sai? Il caldo sorriso che le rivolse la rassicurò tanto: non tutto era perduto. Questo posto nasce proprio per accogliere le Creature solitarie del Buio, o di qualsiasi altra Corte. A Isobel sembrò di essere entrata in paradiso: Creature di qualsiasi natura scherzavano, parlavano, lottavano. Una ragazzina bionda corse verso Elijah e lo abbracciò. Lei è Ashley. E'..figlia di Elektra. 
Isobel, avendo conosciuto la madre e i suoi modi strani, a volte un po' duri e burberi, sembrò una sciocchezza. Quella ragazza aveva due occhi blu enormi e sembrava tanto un angelo in carne ed ossa. Entrambe si sorrisero, era impossibile non farlo, non pendere dalle labbra di Ashley. In quell'esatto momento, se le avesse chiesto di fare qualcosa, Isobel fu certa di rispondere a quel richiamo e fare tutto ciò che Ashley le comandava. 
Ah. Attenta. E' un'Incantatrice. Maaa! Non ti farebbe mai del male. Ha il cuore tenero. Da quale pulpito: vedere un omone dalle ali infuocate con quello sguardo da cucciolo era un paradosso.

Due ragazzi presero a rincorrensi vicino a loro: uno si nascose dietro Isobel, l'altro dietro Elijah, che intanto alzava gli occhi al cielo, forse per la disperazione. 
Hey, hey, ragazza. Coprimi. Ma la tregua durò per due secondi e i due ripresero a rincorrersi. Se è vero quello che si dice in giro sul tuo conto, Isobel, li fermeresti per me? E lei non se lo fece ripetere certo due volte. Apri le mani verso il terreno sotto di sè e delle Ombre presero a strisciare sull'asfalto. Raggiunsero i due Segugi in un batter d'occhio, paralizzandoli sul posto. Ashley sgranò gli occhi: Hai appena fermato la Caccia. 
A quelle parole, Isobel li lasciò subito andare. I due ragazzi, intontiti, caricarono verso di lei, fu Elijah a salvarla dall'ira rumorosa di quei due. Alec, Garrett, vi presento Isobel. Distinguere i due ragazzi era quasi impossibile: entrambi avevano capelli neri e occhi verdi, accesissimi. E da quello che gli indumenti lasciavano intravedere, avevano il corpo interamente coperto di tatuggi. In effetti..carina lo è. L'altro acconsentì alle parole dell'amico. Se ti piacciono con i capelli rossi e gli occhi viola..sì. Ad Isobel sembrano due pazzi usciti da un manicomio, soprattutto Alec, con quei capelli sparati all'insù. 
Ah, eccoti, Elijah volevo parlar.. Jude trasalì appena vide Isobel con quelli che probabilmente erano i suoi migliori compagni. 
Oh-oh. Alec si lasciò scappare un risolino nervoso, per poi sparire dietro un angolo. Garrett rimase lì a dondolarsi e a sorriderle. Ma appena si accorse dello sguardo adirato di Jude, filò via. Cosa ci fai qui? Solo in quel momento Isobel si accorse della presenza di Paluc a fianco di Jude. Isobel sentì dentro di sè ammontare la rabbia e per fortuna ci pensò Elijah a cercare di sistemare la situazione. Ha trovato lei il Clan, ha superato il Confine senza esplodere, di conseguenza..può rimanere. E' la Legge. 
Intanto Paluc le si era avvicinato e cercava in tutti i modi di farsi accarezzare da lei, insistendo. Isobel si rassegnò con un sorriso e posò una mano sul suo enorme capo. E' già la seconda volta che mi metti nei guai. Jude vedendo il suo Paluc avvicinarsi così a lei, smise di farle la guerra con lo sguardo.
Solo con lo sguardo, appunto. 


Che significa che vuoi lasciare la Corte, Jude?! Elijah l'aveva accolta in quell'enorme edificio e aveva lasciato che assistesse a quella strana conversazione. Esattamente quello che ho detto, Elijah. Starò qui. Non voglio costringere mio padre a scegliere tra me o Elektra. Perchè sappiamo entrambi che scelta farebbe. Elijah aveva entrambe le mani sull'enorme tavolo di vetro scuro e la stanza prese a diventare più calda. Continuarono così per ore e ore. Isobel aveva letto quasi tutti i titoli dei libri sulle mensole e sbadigliato almeno dieci, venti volte. Era finita a sedersi sull'enorme tappeto, appoggiata a Paluc. Dopo una notte passata insonne e un pomeriggio tutt'altro che rilassante, a causa anche delle continue fusa di Paluc, finì per addormentarsi. E Isobel sognò di trovarsi in quell'enorme foresta vicino all'edificio, con la consapevolezza di non essere sola: anche lì, al suo fianco, aveva Paluc. 

Il mattino seguente, sgattaiolò via e andò al solito caffè. Vedere Amelia e Stephan era al centro dei suoi pensieri quel giorno. Ma, entrambi, non si presentarono.
  
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