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Autore: Gaggiolina92    24/01/2014    2 recensioni
«"Oh Lyanna l'onore viene prima della felicità, bla bla” mi sembra già di sentirti Ned!!»
L'uomo chiuse gli occhi, era così abituato alle sfuriate di sua sorella aggraziata come un cigno ma tagliente come un pugnale, per questo era la sua preferita, per questo la amava così tanto.
Si alzò e senza dire una parola la strinse in un abbraccio metallico.
«Lyanna, prova a conoscerlo. Robert è il mio migliore amico, un cavaliere eccezionale, coraggioso e indomito, centinaia di fanciulle vorrebbero essere al tuo posto!»
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eddard Stark, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen, Robert Baratheon
Note: Lime, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
~Regina di Amore e Bellezza~

La brezza era piacevole quel giorno e la giovane se ne stava seduta sugli spalti della Fossa degli Orsi guardando con noncuranza il torneo che stava avendo luogo davanti a suoi occhi. Se avesse partecipato in prima persona probabilmente ne sarebbe rimasta più entusiasta. Sentì la mano del suo promesso sposo accarezzarle la coscia sinistra sopra l'abito di raso verde che aveva scelto rapidamente quello stesso mattino. Sollevò gli occhi. Robert assisteva al torneo con la furia negli occhi, applaudendo quando quelli per cui parteggiava vincevano e ridendo quando gli avversari cadevano a terra, erano passati già due anni da quando si erano conosciuti ed ora tutti la invidiavano.
Si, proprio lei, Lyanna Stark, una figlia del nord aveva avuto l'onore di essere concessa ad uno dei futuri lord più promettenti dei Sette Regni, Robert della casa Baratheon che sicuramente sarebbe divenuto un grandissimo cavaliere. Gli sorrise con tenerezza poggiando la sua mano su quella di lui sotto gli occhi attenti di suo fratello Ned che distolse rapidamente lo sguardo, nonostante Robert fosse il suo migliore amico non gli andavano comunque giù certi atteggiamenti soprattutto in pubblico.
Improvvisamente qualcosa attirò l'attenzione della giovane.
Un cavaliere si fece largo nell'arena, era la prima volta che entrava in battaglia quel giorno. Il suo portamento era regale, la sua armatura dorata era tempestata di rubini rossi che se uniti formavano la figura di un drago.
Il Principe del drago.
Il suo avversario era il temibile Sir Arthur Dayne uno dei favoriti per la vittoria insieme a Sir Barristan Selmy. La giovane si portò le mani alle labbra assistendo alla battaglia con fervore, trattenendo il fiato per l'ansietà ma quando vide Sir Dayne cadere a terra poté tirare un sospiro di sollievo ed osservare la grazia con cui il Principe sfilava l'elmo, i suoi capelli brillavano come argento pregiato sotto i raggi del caldo sole che li abbracciava.
La giovane rosa degli Stark lo guardò tornare nelle retrovie e sperò che il suo sguardo potesse seguirlo anche dietro ai muri, sperò di poter essere accanto a lui mentre sfilava la possente armatura per avere un po' di ristoro ma, questo, non poteva accadere.
Tornò a sedersi con compostezza rivolgendo di tanto in tanto qualche occhiata al campo di battaglia nella speranza di tornare a vedere il suo bel cavaliere. Ma poi qualcosa la fece destare dal suo torpore.
Era un suolo melodioso, quasi angelico, la risata pura e cristallina di un'arpa.
Si voltò lasciando che i lunghi capelli castani le ricadessero sulla schiena in modo disordinato, il suo Principe era li, seduto qualche posto dietro di lei accanto alla bella moglie di Dorne, Elia, una giovane dai capelli mossi come le dune di un deserto ma scuri come il tronco di un pino. La carnagione olivastra della giovane risaltava nel leggero abito dai colori del tramonto, erano una coppia davvero bella.
Lyanna chiuse gli occhi per assaporare quella melodia, era dolce e malinconica allo stesso tempo ed andò a riempire il suo giovane cuore insieme alle parole cantate dal giovane Principe, la storia che raccontava era quella di due innamorati uniti da un destino crudele che continuava a tenerli separati nella loro triste vita. Le lacrime le riempirono gli occhi e cominciarono a sgorgarle calde sulle guance delicate. Sentì una mano accarezzarle la spalla e quando aprì gli occhi si specchiò in quelli coloro ametista del principe Rhaegar, così grandi ed espressivi.
«Mia Signora mi scuso se con la mia canzone ho rattristato il suo animo..»

Lei si nutrì di quelle poche parole che le aveva rivolto con tono così gentile senza riuscire a dir nulla in rimando, fu Robert a parlare per lei in modo leggermente burbero, se c'era una cosa che aveva capito in quei due anni era che non sopportava che nessun altro uomo sfiorasse la sua pelle candida eccetto lui ed i suoi fratelli.
«Mio Principe non si disturbi, lo sa anche lei le donne...animi fragili»
Si sforzò di sorridere ma il suo fu più simile ad un ghigno. Il Principe per tutta risposta annuì e si staccò da me sorridendomi cordiale.
«Sarà meglio che riprenda parte al duello, faccia il tifo per me Mia Signora.»
Esclamò scendendo dagli spalti re indossando l'elmo di ferro battuto. Rimase a guardarlo mentre con gesti rapidi e sinuosi saliva in sella al suo splendido purosangue nero come la notte. L'avversario questa volta era Sir Barristan Selmy, e questa volta si sarebbe decretato il vincitore del torneo!
Quando Sir Barristan entrò poté sentire Robert applaudire insieme ai suo fratelli, poi l'uomo si sporse verso di lei.
«Vedrai adesso che volo farà il nostro Principe!! Sir Barristan è il miglior cavaliere del regno!»
Lei non poté far altro che annuire e rimanere con gli occhi puntati sul Principe per il quale tifava nemmeno troppo segretamente. La sua sembrava più una danza che una battaglia, ma dopotutto che cos'è un torneo se non una danza tra cavalieri?
Poi la lancia di Rhaegar andrò dritta contro l'armatura di Sir Barristan, all'altezza del bacino facendolo cadere. Il pubblicò esplose in un boato. Il Principe aveva vinto.
Lei si alzò e cominciò ad applaudire fragorosamente mentre Robert, accanto a lei, borbottava frasi indecifrabili.
Poco dopo Lord Whent, che aveva indetto il torneo, consegnò la somma in denaro che spettava al Principe per aver vinto ed inoltre gli diede una corona di rose blu intrecciata con tenere margherite bianche, era il momento che il vincitore incoronasse la Regina di Amore e Bellezza del torneo.
Tutte le dame, compresa lei, si voltarono in direzione di Elia Martell con aria sognante. La giovane Principessa sorrideva ricambiando i loro sguardi con orgoglio, pronta a raccogliere in capo quel dono fiorito e a suggellarlo con un bacio.
«Miei Signori! Mie splendide Signore!»
Irruppe la voce decisa del Principe.
«Come vincitore mi aspetta il compito di incoronare la Regina d'amor e bellezza del torneo, un compito davvero difficile perché ahimè, non me ne vogliano i vostri Signori, ma non c'è dama qui presente che non sia dotata di fascino ed eleganza!»
Si poterono sentire i risolini eccitati delle dame, c'era da dire che il Principe si era dimostrato molto generoso con loro, era come se stesse dicendo “Siete tutte bellissime ma come è giusto che sia non posso fare un torto alla mia consorte”. Invece accadde l'inaspettato.
Lyanna lo vide galoppare verso di lei, da prima pensò che era sciocco illudersi, sua moglie sedeva in quella zona, era ovvio che venisse verso di lei. Ma poi aveva sentito lo sguardo del giovane drago penetrarla intensamente e persino Rob se ne era accorto, in quanto serrava i pugni accanto a lei, camuffando il disprezzo con un finto sorriso sul volto.
Quando le fu davanti si sporse verso di lei che meccanicamente gli porse il capo.
«Per te Mia Signora..»
le sussurrò dolcemente posandole la ghirlanda di rose sul capo bruno. Le sue guance avvampavano mentre il cuore le batteva all'impazzata nel petto.
Il Principe fece il giro del campo.
«Lyanna Stark, Regina d'amore e bellezza del torneo di Harrenhal! La rosa di grande inverno!»
urlò verso gli spalti allargando le braccia per godere appieno degli applausi che arrivavano dal pubblico.
Lei rimase immobile, con un sorriso sincero sul volto e la passione nel cuore mentre poteva sentire lo sguardo infuocato di Elia Martell trafiggerle la schiena mentre gli occhi di Robert mandavano pugnali di ghiaccio verso il Principe.
Era felice.
Davvero felice.
Nulla avrebbe potuto rompere quell'incanto.

  
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