Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: celena86    07/06/2008    1 recensioni
Tutti i giorni vedevo quella ragazza sulla metropolitana e tutte le volte avevo una voglia matta di andarle a parlare. Lei stava sempre in piedi, anche se i posti erano tanti, lei era sempre in piedi. Quel suo corpo perfetto e quella pelle così candida mi facevano venire una voglia tremenda di toccarla. Eccomi con questa shot senza pretese^__^...è un po' triste, almeno così mi hanno dettoXD...spero vi piaccia^+^
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tocco del destino
Note dell'autrice: Non pretendete tanto da questa mini-shot anche perchè l'ho scritta così...appena ho avuto un piccolo lampo ho preso carta e penna ed ecco il risultato questa shotXDXD...per una gran botta di...ehm...fortunaXD...sono 300 parole esatte...devo essere un mitoXDXDè tutto inventato, nomi luoghi, personaggi...quindi non pretendeteXDXD
è un po' triste....ç_ç...spero vi piaccia lo stesso^o^...kissone^+^

Tocco del destino
Tutti i giorni vedevo quella ragazza sulla metropolitana e tutte le volte avevo una voglia matta di andarle a parlare.
Lei stava sempre in piedi, anche se i posti erano tanti, lei era sempre in piedi.
Quel suo corpo perfetto e quella pelle così candida mi facevano venire una voglia tremenda di toccarla.
Le occasioni per avvicinarmi a lei erano tante, ma non sono mai riuscito a coglierne una.
Ogni mattina lei saliva alla stazione di Okinawa alle 7.30 per poi scendere a Kito alle 8.30. Un viaggio di un'ora assieme e non ho mai saputo come salutarla e parlarle per conoscerla.
La sua pelle nivea era da toccare, i suoi occhi castani erano magnetici e i suoi capelli! Quanto avrei voluto passare le mie dita tra quei capelli!
Ondulati, lunghi e castani, apparivano così morbidi.
Avrei dato tutto pur di conoscere il suo nome, non importa cosa accadeva, avrei saputo a tutti i costi il suo nome.
Questo era il mio giuramento. Che stupidaggine.
Se ora potessi tornare indietro nel tempo non farei quel giuramento.
Ora conosco il suo nome: Suzane Akito. È vero, so il suo nome, ma non potrò più vederla. Non potrò più sognare di sfiorare quella nivea pelle o toccare quei morbidi capelli.
Il mio sogno di parlarci e riderci assieme è svanito all'istante, portata via dal vento.
Una settimana dopo quel mio stupido giuramento è successo tutto.
Alla mattina il sangue mi si ghiacciò nelle vene. Sul giornale compariva un nome, il suo, un'immagine, la sua e una frase: "Suzane Akito, morta in un incidente"
Il suo nome rimane tutt'ora scolpito nella mia testa così come la sua imagine.
Addio Suzane Akito, avrei voluto avere il tempo di dirti solo:"Piacere, sono Uehara Kaoru". Non pretendevo nulla più di questo.
Solo ora mi rendo conto di pentirmi di aver perso l'occasione più importante della mia e della sua vita.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: celena86