Fanfic su attori > Cast Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Ambros    24/01/2014    6 recensioni
Dal testo:
-“Ci avevi mai pensato a quando sarebbe finito tutto? Che dopo cinque anni – anzi, sei, per te – tutto si sarebbe … dissolto, così?” Gesticolò alla ricerca delle parole giuste – Darren non era mai stato bravo con le parole.
Nemmeno Chris lo guardò nel rispondergli; parlare con le luci della città sembrava più semplice “Sì, certo che ci ho pensato” c’era una nota stanca nella sua voce “Tutte le cose finiscono” aggiunse in un sospiro, parlando più piano, come se non volesse davvero essere sentito. Forse Darren lo capì, perché non commentò “Sarà strano, vero?” si limitò a chiedere, invece, col sapore dell’amarezza sulle labbra.
Stavolta Chris non ebbe bisogno di spiegazioni; scrollò lentamente il capo “Sarà solo un cambiamento.” Forse sapeva di star mentendo.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I'll miss you.


“Ci avevi mai pensato?”
Chris si voltò di scatto, allontanando i gomiti dalla ringhiera di metallo; le luci della città, che si distendeva, immensa, di fronte a lui, furono sostituite da un paio di occhi dorati; gli rivolse uno sguardo interrogativo e un po’ stanco.
Darren gli si avvicinò lentamente, e prese ad osservare i palazzi in lontananza, il vento caldo che gli scompigliava delicatamente i capelli; non lo guardò quando gli chiese di nuovo “Ci avevi mai pensato a quando sarebbe finito tutto? Che dopo cinque anni – anzi, sei, per te – tutto si sarebbe … dissolto, così?” Gesticolò alla ricerca delle parole giuste – Darren non era mai stato bravo con le parole.
Nemmeno Chris lo guardò nel rispondergli; parlare con le luci della città sembrava più semplice “Sì, certo che ci ho pensato” c’era una nota stanca nella sua voce “Tutte le cose finiscono” aggiunse in un sospiro, parlando più piano, come se non volesse davvero essere sentito. Forse Darren lo capì, perché non commentò “Sarà strano, vero?” si limitò a chiedere, invece, col sapore dell’amarezza sulle labbra.
Stavolta Chris non ebbe bisogno di spiegazioni; scrollò lentamente il capo “Sarà solo un cambiamento.” Forse sapeva di star mentendo.
Darren gli lanciò un’occhiata veloce, prima di tornare a parlare con le luci della città “No” ribatté, scuotendo la testa, testardo come sempre “Sarà strano. Non avere più Blaine. Non avere più Kurt. Non averti più intorno tutto il giorno. Sarà strano.”
“Puoi sempre rubare qualche costume di scena e riempirti i capelli di gel quando sei da solo a casa” ribatté Chris, con un sorriso che non sapeva molto di felicità.
Darren sbuffò, uno sbuffo divertito “Come farebbe Blaine a stare senza Kurt?” gli fece notare, quasi pensieroso.
Fu il turno di Chris di lanciargli un’occhiata veloce per poi distogliere lo sguardo “Non ti aspettare che io mi rimetta quei ridicoli pantaloni stretti solo per evitarti un po’ di malinconia.” Arricciò il naso – tendeva a farlo, quando mentiva. Darren lo sapeva, l’aveva notato. Darren notava tutte le cose meno ovvie.
Darren si limitò a scrollare le spalle, ma non rispose; rimasero in silenzio, forse per qualche minuto, a contemplare la città; dall’interno dell’enorme casa di Mark continuavano a risuonare le risate e la musica, forse un po’ troppo alta.
“Perché ho come la sensazione che dopo stasera svanirai come fumo?”
Chris si voltò lentamente, come se l’aspettare più tempo potesse cambiare il fatto che non aveva una risposta a quella domanda; Darren lo stava già guardando con un sorriso amaro disegnato sulle labbra.
“Non sono bravo in queste cose, lo sai.” Disse alla fine Chris, stavolta senza arricciare il naso “Mi sforzerò di avere talmente tante cose da fare che avrò a malapena il tempo di mangiare come si deve.”
Fu alla città che Darren rivolse il proprio sguardo triste, e Chris non lo vide.
“Proverai lo stesso?” mormorò soltanto. Ti prego. Provaci.
Chris sospirò, passandosi una mano tra i capelli con aria stanca “Certo” disse alle fine “Ci proverò.” Ma arricciò il naso, e Darren lo notò, senza commentare; si morse solo il labbro, forse con troppa forza.
Stettero in silenzio un altro po’, finché Darren non parlò di nuovo – era sempre lui quello che aveva il coraggio di affrontare il silenzio – “È stato bello.” Disse soltanto. Conoscerti. Conoscerti è stato bello. Anche se mi hai mandato all’aria la vita.
Chris annuì, esitando solo per qualche momento “È stato folle.” Disse poi, con un leggero sorriso. Conoscerti. Conoscerti è stato folle, perché mi hai mandato all’aria la vita.
Fu il turno di Darren di annuire con un minuscolo sorriso “Folle ma bello” sussurrò alle luci della città; poi si voltò verso Chris – era sempre così; non era facile non guardarlo.
Sarebbe stato così semplice. Allungare una mano e sporgere il viso. Accarezzare quella pelle lattea per cui l’aveva preso in giro tante volte. Sorpassare quel confine sottile e sciocco e ridicolo che separa due amici da due amanti.
Perché quello era Chris. Soltanto Chris. Poteva esserci un pezzo del suo mondo nei suoi occhi azzurri.
Ma non ne aveva il diritto. Allungare una mano e prendere – l’aveva già fatto, molte volte senza nemmeno rendersene conto, senza pensare alle conseguenze . Aveva già  mandato tutto a puttane una volta, e non avrebbe rischiato di farlo di nuovo.
Distolse lo sguardo, altrimenti l’avrebbe fatto. Lo sapeva. Il sangue gli stava già ribollendo nelle vene, le labbra già gli formicolavano.
Sarebbe stato più che strano, senza Chris.
Gli si strinse un po’ lo stomaco, ma si sforzò di non pensarci. Scrollò il capo, e Chris gli lanciò un’occhiata vagamente interrogativa che finse di non cogliere. Aveva sempre finto un po’, con Chris. Non sapeva esattamente su cosa, ma l’aveva sempre fatto.
“Non so se sono pronto per tutto questo” mormorò, senza sapere a cosa si stesse riferendo.
“Certo che lo sei” rispose Chris a bassa voce, lanciandogli un’occhiata veloce “Si tratta solo di abituarsi. Sarà diverso, sì, ma non sarà per forza … peggio.”
Darren lo guardò, e capì che nemmeno lui ci credeva davvero. “Sarà diverso in modo peggiore, allora” ribatté, sardonico “Così ti soddisfa di più?”
Una parte della facciata di Chris sembrò crollare, per un attimo; Darren poté intravedere un ragazzo giovane, spaventato e un po’ spezzato, ma Chris si nascose dietro la propria maschera di cera – era sempre stato bravo a nascondersi in quel modo, soprattutto con Darren, soprattutto durante i primi tempi.
Darren provò l’impulso quasi insopprimibile di avvicinarglisi, solo un altro po’, abbracciarlo, sussurrargli che sarebbe andato tutto bene, anche se pochi secondi prima era stato lui ad aver bisogno di rassicurazioni.
Quello era ancora Chris – non il suo Chris, non era mai stato il suo Chris –, quelli erano ancora Darren e Chris, nonostante fossero passati anni. C’era ancora il Darren che una volta aveva un po’ superato quel confine – l’aveva fatto più di una volta, in realtà – e gli aveva detto “Se piangi tu, piango anche io.”
Ma Chris dovette leggergli tutto quello negli occhi, perché fece un passo indietro con aria turbata.
“Devo andare” disse, tornando per un attimo a guardare la città “Si sta facendo tardi.”
Darren sembrò perso solo per un attimo – o forse anche lui aveva imparato ad usare una maschera di cera, dopo tutto quel tempo –, poi annuì senza smettere di fissare quegli occhi azzurri.
“Allora … Vado.” Disse Chris, per poi lanciare un’occhiata al di là del vetro che li separava dal salotto alle loro spalle “Non farli esagerare.”
Darren annuì, con un mezzo sorriso e un groppo in gola.
Chris si voltò, lentamente, e gli sembrò tutto curiosamente surreale. Forse ci stava lasciando un pezzo di sé, su quel balcone.
“Chris?”
Si voltò immediatamente. Di’ che ti mancherò. Ti prego, di’ che ti mancherò.
Darren si morse il labbro inferiore, indeciso “Fatti sentire, okay?” disse alla fine, scrollando le spalle. Mi mancherai da morire.
Chris sospirò impercettibilmente “Certo” rispose, arricciando il naso. Mi mancherai da morire.
Poi si voltò e se ne andò.
Certe cose sono fatte per rimanere incastrate tra le luci della città.


***

Note:
Ebbene sì. La mia prima storia puramente angst senza lieto fine.
Lo apprezzerei davvero tantissimo se mi faceste sapere cosa ve ne pare :)
Un bacione a tutti! :*

 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Ambros