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Autore: VBonJovi    24/01/2014    2 recensioni
Finn è morto, Rachel è distrutta, ma ha comunque la possibilità di ricominciare una nuova vita grazie a Finn che le ha fatto il regalo più bello di tutti.
One Shot Finchel.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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AND NOW YOU LIVE IN ME.

 

Erano passati quasi sei mesi, sei mesi pieni di lacrime, pieni di tristezza e di notti insonni.

Rachel si sentiva distrutta nell'animo.

Finn, il SUO Finn, non c'era più, l'aveva lasciata proprio nel momento in cui lei aveva più bisogno che mai, Finn se ne era andato, per non tornare più.

Ricordava bene quel giorno.

 

 

Santana l'aveva accompagnata a fare un controllo di routine per assicurarsi che tutto andasse per il verso giusto.

Quando uscì dallo studio del dottore, si sentiva svenire, era impaurita, ma allo stesso tempo era felice.

Il test di gravidanza non aveva mentito, lei era incinta, incinta di Finn, incinta dell'uomo che amava.

Corse fuori dallo studio e abbracciò Santana, la strinse a sé e pianse, un po' per la paura, un po' per la gioia e un po' perché non sapeva come dirlo a Finn, anche perché non si parlavano da quella notte passata insieme al “quasi matrimonio” del professor Schuester.

Arrivarono a casa, dove Kurt le stava aspettando seduto sulla poltrona cercando di nascondere l'ansia che gli scorreva nel sangue.

Appena entrarono vide la sua migliore amica, raggiante come non mai e capì subito, capì che sarebbe diventato zio nel giro di pochi mesi e la gioia riempì il suo cuore.

Il telefono squillò improvvisamente e sul display apparse il nome di Burt.

Kurt rispose inserendo il viva voce, gli avrebbero comunicato subito la notizia.

Pronto?”

Pronto Kurt – aveva un tono di voce strano, diverso dal solito – sei solo?”

Ehm no, no, Rachel e Santana sono qui con me, sei in viva voce.

Cosa succede papà? Ti sento strano..”

Io, io...io non so come dirvelo figliolo, dovete tornare subito a Lima..”

Perché scusa?”

Finn...Finn...Finn è morto Kurt.”

Kurt rimase paralizzato, non riusciva né a muoversi né a parlare, non riusciva a capire, non riusciva a collegare gli eventi, sembrava tutto così surreale; non poteva, non poteva essere vero.

Santana iniziò a borbottare qualcosa in spagnolo, trattenendo a stento le lacrime e si chiuse in camera sua.

Rachel semplicemente non reagiva, non muoveva un muscolo, stava solo aspettando che la vera lei si svegliasse per dar termine a quello stupido e terribile incubo, perché solo quello poteva essere, un incubo.

Insomma, avrebbero avuto un bambino, avrebbero potuto ricominciare e continuare ad amarsi, avrebbero potuto sposarsi, finalmente, dopo troppo, troppo tempo e, con il passare degli anni, lei avrebbe avuto successo a Brodway e lui sarebbe diventato il miglior insegnante della città.

Quello era il futuro che la attendeva, niente di meno, niente di più, anche perché il futuro senza Finn semplicemente non aveva senso.

Ehi figliolo – disse Burt con la voce rotta dal pianto – ci siete ancora?”

 

 

 

Kurt bussò alla porta della camera, Rachel era sul letto, seduta mentre si rigirava tra le mani la collana che Finn le aveva regalato prima di partire per New York.

Tesoro, dobbiamo andare, l'appuntamento con il dottore è tra mezz'ora”

Sono pronta, prendo la giacca e andiamo.”

Rachel aspettava una bambina, una bambina che già amava così tanto.

Le piaceva pensare che portare dentro di sé quella bambina, significava portare dentro di sé una parte di Finn, una parte che non l'avrebbe mai abbandonata.

Con questa consapevolezza era riuscita a continuare, ad andare avanti.

Quella gravidanza aveva portato nella vite di chi amava Finn un po' di luce e di speranza, un po' di felicità e tutti erano consapevoli del fatto che Finn era lì, che Finn era quella bambina, e che Rachel aveva bisogno di tutti loro per potercela fare.

Audrey Drizzle Hudson – Berry naque il 14 novembre e da quel giorno la vita di Rachel fu un po' più facile.

 

Dopo la nascita della piccola, Rachel decise di lasciare New York e di ritornare a Lima dove avrebbe ricevuto l'aiuto dei suoi cari.

Audrey assomigliava tantissimo a Finn e con il passare degli anni la somiglianza diventava sempre più chiara, non solo nell'aspetto fisico, ma anche nel carattere e nel modo di fare.

 

Passarono 5 anni dalla morte di Finn e, qualche mese dopo, Audrey si preparava a festeggiare il suo quinto compleanno.

Rachel, grazie all'aiuto di Carole, Quinn e Kurt, era riuscita ad organizzare una festa meravigliosa,i bambini si divertirono molto e giunto il momento della torta i bambini chiesero ad Audrey di esprimere un desiderio prima di spegnere le candeline.

Vorrei avere un papà, un papà come tutti gli altri bambini” disse ad alta voce.

Carole scappò in cucina con la scusa di essersi dimenticata i tovaglioli e Rachel, proprio come quel giorno, non reagiva, non sapeva come comportarsi, tutto ad un tratto era ritornata a quasi 6 anni prima.

Subito dopo aver espresso il desiderio Audrey spense le candeline e l'atmosfera tornò ad essere rilassata e giocosa.

 

Finita la festa, la bambina era seduta in soggiorno che giocava con la bambola nuova che lo zio Blaine le aveva regalato; Rachel la raggiunse e si sedette accanto a lei.

Ti piace molto la bambola che ti ha regalato lo zio Blaine, vero?

Come l'hai chiamata tesoro?”

Violet, perché è vestita tutta di viola, anche gli elastici dei codini sono viola, vedi mamma?”

Si- disse accennando un sorriso – hai ragione, logico.

Audrey, ascolta, io vorrei parlare di quello che è successo oggi, insomma, del desiderio che hai espresso prima di spegnere le candeline...”

Quello del papà?”

Si..quello del papà” sapeva che sarebbe arrivato quel momento, ma non pensava sarebbe arrivato così presto.

Beh, a scuola tutti mi chiedono chi è il mio papà e io non so mai cosa dire perché non ce l'ho il papà, per quello ne vorrei tanto tanto uno”

Ma tesoro, tu hai un papà, proprio come tutti gli altri bambini”

Davvero mamma? E dov'è allora il mio papà?”

Vedi – disse prendendola in braccio e sentendo le lacrime premere sempre più forte – il tuo papà sta in un posto speciale, è in cielo Audrey, ti guarda sempre ed è sempre con te, anche se tu non lo vedi.

Lui ti protegge dalle cose brutte e ti vuole tanto bene, tanto quanto te ne vuole la tua mamma”

Ma allora, non è che è andato via perché non mi vuole vedere vero? Perché Paul dice che..”

Tesoro, non devi ascoltare quello che ti dicono gli altri bambini, papà è andato via, è andato in cielo, ma non lo ha voluto lui, se avesse potuto scegliere, non ti avrebbe mai lasciato, mai”

Come si chiama il mio papà mamma?

Com'è?”

Si chiama Finn ed è l'uomo più meraviglioso del mondo, e ti assomiglia tanto tanto e finché ti ricorderai di lui e lo porterai dentro di te, non se ne andrà mai, sarà sempre con noi Audrey, sempre”

 

Dopodiché Rachel strinse la sua bambina a sé, e rimasero così, abbracciate per molto tempo, imprimendo quel momento nelle loro memorie.

Kurt, Burt e Carole le guardavano dalla porta della cucina, anche loro abbracciati, con le lacrime che rigavano loro il viso.

Finn non se ne sarebbe mai andato e Audrey e l'amore che legava quella famiglia ne erano la prova.

 

 

 

Salve a tutti!

Altra one shot sulla morte di Finn,

questa cosa è diventata quasi un ossessione.

Mi sarebbe piaciuto che Rachel

fosse rimasta incinta di Finn anche nella

serie, così avremmo avuto una piccola/

piccolo Hudson a rendere il suo ricordo

ancora più forte e vivo, ma pazienza!

Spero vi sia piaciuta

fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto

VbonJovi :)

  
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