Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: MadLucy    25/01/2014    6 recensioni
{Brojen | 8 drabbles + 2 flashfics | Slash | Angst | Fluff | hurt/comfort | Missing Moments | What if?| ma perlopiù le speranze di una fangirl psicotica | Amateli tanto tanto tanto ♡}
Perchè quell'amore senza voce non è una ballata al contrario, è l'agonia lenta di due anime divise da una barriera di cristallo.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bran Stark, Jojen Reed, Meera Reed, Osha
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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JB
cocci e sale.






1.
Sa di non essere immune a quel fascino. Persino adesso, persino lì. Perchè quando il calore torna, quando il coraggio torna, per quale dannato motivo bisognerebbe credere che se ne andrà via di nuovo? E Bran ride, quasi, pensando che quegli occhi verdi rievocano il desiderio di sperare ancora.
E ride, quasi, pensando al calore delle mani di Jojen su un corpo spezzato -sbagliato- che non lo saprà mantenere nè custodire nè ricambiare. Non c'è passione, non c'è scampo, ci sono solo queste ossa rotte, questo destino che schiaccia e questo fascino subdolo, che ha quegli occhi di speranze costose, che i bambini spezzati non si possono permettere.
(108 words.)




2.
A Bran non piace, che qualcuno tocchi le sue gambe. È fastidiosa l'assenza inequivocabile di quella sensazione che dovrebbe esserci, ma non c'è.
A Bran non piace che qualcuno tocchi le catene che lo stanno inchiodando a terra, ma con Jojen è un'altra cosa. Lui fa piano e, anche se le sue mani non richiamano una percezione alle sue gambe, provocano uno strano sconquasso alle sue membra. Lievi sanano ferite inascoltate, leniscono il dolore speciale del sangue invisibile. Quando arrivano alle guance, asciugano le lacrime - stringono la sua anima senza la presunzione di possederla, senza il timore di graffiarsi le dita -e per poco, piano, è pace.
(108 words.)




3.
Perchè quell'amore senza voce non è una ballata al contrario, è l'agonia lenta di due anime divise da una barriera di cristallo.
-Ti piacciono le storie spaventose, Jojen?-
-Ho assistito a troppe.-
Lui non pretende di capire, chiede parte di quel dolore per sè, così non apparirà gravoso come prima. Non glie lo permetterebbe mai, Bran.
Rimangono lì davanti al fuoco freddo, a contemplare il divario che si frappone -destino maledetto che li ha uniti, ma non nel modo che vorrebbero- e quelle storie spaventose, interrotte dal fugace contatto delle loro dita attraverso il cristallo, stanno in agguato, pronte ad assalirli non appena le palpebre cadranno dal sonno.
(108 words.)




4.
-Perchè andremo oltre alla Barriera?-
Jojen scuote il capo. -Perchè devi imparare qualcosa che non so insegnarti. Sono solo una guida, Bran. Quando ti avrò condotto là, il mio compito sarà terminato.-
Non sei solo una guida, pensò Bran. Avresti potuto esserlo, ma hai preferito saccheggiarmi l'anima. E crede d'essere sul punto di liberarsi dal giogo di quel fato amaro, di perdersi nella palpitante follia di premere le labbra sulle sue e di pregarlo di non essere solo l'ennesimo spettatore impotente. Anime divise, pensa, destini divisi. Condividerete un tratto di strada e poi lo perderai. Hai imparato, in fondo. Non esiste più niente a cui tu non sappia dire addio.
(110 words.)




5.
Si chiede spesso perchè Jojen l'abbia fatto, perchè abbia accettato di partecipare a questo iniquo paradosso: Bran a fuggire la catastrofe alla ricerca della salvezza, lui a fuggire la salvezza alla ricerca della catastrofe. Si chiede spesso cosa abbia potuto guidare nelle insidie del bosco un crannogman dell'Incollatura, e a proposito di questo gli piace raccontarsi suadenti bugie. Ma mai suadenti quanto la voce bassa di Jojen, che nel buio della notte racconta storie di altri tempi che il fuoco consuma crepitando.
-Seguivo la tua voce.- Non dà altra risposta, Bran non chiede di più. Forse inizia a temere la limpida manifestazione della verità, o forse è felice.
(108 words.)




6.
Il calore intorpidisce le sue membra, indolenzite dall'incedere arrancante del carro sulla strada accidentata, e la sua mente cullata dal mite, indomito canto delle fiamme, mentre la luce aranciata preme dolcemente sulle palpebre abbassate. Le dita di Jojen s'infilano lente e metodiche fra le sue ciocche castane, disegnando il profilo della nuca, arrotolando i ciuffi attorno all'indice.
I contatti fisici fra loro sono sempre accompagnati da una certa ammutolente, trepidante sospensione, e insieme da una segreta gioia che non ha bisogno di parole per essere espressa.
-È meglio se dormi, adesso. Domani sarà un'altra lunga giornata.- conclude Jojen. Bran riesce a malapena ad assentire, con il capo abbandonato nel grembo del ragazzo. Il sonno lo attira a sè come un'onda avida, comodo e caldo, e non importa se domani sarà un'altra lunga giornata.
Perchè se è da un pezzo che Jojen lo sta cercando, soltanto adesso Bran si rende conto che lo stava aspettando.
(154 words.)




7.
-Cosa stanno facendo?-
Meera sorride dell'espressione accigliata di Osha. -Secondo te? Parlano.-
La bruta serra gli occhi in due fessure, sospettosa. -Così vicini?-
Meera pensa alla lunga malattia che colse Jojen nell'infanzia, prosciugando il colore sulle sue guance; pensa a quegli occhi che finalmente si riaprirono, familiari quanto diversi, profanati d'ogni ingenuità -ma accesi da un fanatismo reverenziale. Da allora i sogni del fratello furono invasi dal ragazzino che scalava le fortificazioni di Grande Inverno. Bran, lo chiamava laconico Jojen, come se avvertisse nel sangue l'ovvietà di quella confidenza incontestabile. Bran. Bran, di cui Jojen in sogno percepiva le emozioni sulla sua stessa pelle.
-Vivi e lascia vivere, Osha.-
(109 words.)




8.
Al termine dell'esercitazione, Jojen esamina il giovane Stark con aria critica.
-Per oggi basta così.- decreta cauto. Bran raddrizza le spalle.
-Non sono stanco.- ribatte. 
-Davvero?-
Bran abbassa rapidamente gli occhi, poi ritorna a quelli del ragazzo. -Sì.-
Lo sguardo di Jojen non è facile da sostenere. Penetra fin nei più reconditi misteri della sua mente, scava nella sua coscienza fino all'intellegibile essenza della sua anima.
-Ti guardi sempre le punte dei piedi, prima di mentire.-
Bran avvertì l'urgenza di quel ricordo pungere una ferita infetta. Per un istante, è dolore.
Quello successivo è sollievo. Perchè il dolore non è più solitudine, e quegli occhi gli impediranno di scordarlo.
(109 words.)





9.
Non lo sa, Bran, cosa ne sarebbe stato della sua vita, se Theon Greyjoy non avesse raso al suolo casa sua. Poco tempo ha avuto per sperimentare quanto sia alienante un male che non conosce altri che te.
Ma anche quei lutti imponderabili sono alienanti: nemmeno lui riesce a comprendere davvero la loro portata, come potrebbero farlo gli altri?
Eppure Jojen non l'ha mai fatto sentire diverso. Unico, a volte. Ma diverso mai.
Non lo sa, Bran, cosa ne sarebbe stato di lui; ma sa che, fino a che non è giunto Jojen con una torcia, non si era mai reso conto di quanto la sua vita fosse buia.
(109 words.)





10.
-Non dovresti essere qui.-
Jojen non dice niente. Rimane a fissarlo, coricato fra le pellicce, il volto chino sulle braci spente d'un fuoco morente.
-Se vuoi che ti lasci solo-
-Non avresti dovuto venire a cercarmi. Non avresti dovuto mettere in pericolo tutto ciò che hai per questo viaggio.- La voce di Bran s'incrina. -Così rischi di perdere qualsiasi altro scopo, capisci?!-
Jojen si limita ad avvicinarsi, a mettersi carponi accanto a lui; gli prende il mento con due dita.
-Il mio scopo sei tu.- dichiara. E Bran si rende conto che per la prima volta le sue lacrime sanno di sale. Una abbandona l'occhio, rotola lungo la guancia, e non appena raggiunge la linea morbida delle labbra Jojen la coglie, la coglie con la bocca, con la peritura, leggera, effimera precarietà del contatto fra un petalo di rosa e una goccia di rugiada.
Non è nemmeno un bacio. Ovvero, lo è, ma non lo sembra affatto.
Le labbra di Bran si schiudono. Jojen si avvicina di nuovo.
Ecco, questo sembra davvero un bacio.
(174 words.)



































Note dell'Autrice: Ed eccomi qua a scrivere di nuovo su Bran e Jojen a scrivere di nuovo una serie di drabble. ^-^
Sì, me ne sono accorta, che ci sono due flashfic, ma davvero voi avreste saputo che cosa tagliare? Quando si parla di questi due, levare una sillaba è sempre un sacrilegio. u.u
Ci vogliono più Brojen in questo fandom. Avanti, gente, promulghiamo questo slash! Voglio dire, si possono scrivere poemi sugli scopasguardi che si lanciano a vicenda questi due amabili figliuoli... *lasciando chiaramente intendere che lo farà, fischietta casualmente*
Bene, non mi resta che ringraziare tutti coloro che hanno letto fin qui e sperare che vogliate lasciarmi una piccola recensione! See you soon, people! XD
Lucy
  
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