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Autore: x_marilyn    25/01/2014    7 recensioni
Caroline, dopo un morso di licantropo, è obbligata ad andare da Klaus a New Orleans, per salvarsi.
Purtroppo in quella città la bionda scoprirà cose non molto gradite, come la gravidanza di Hayley.
Klaus farà di tutto pur di diventare l'ultimo amore di Caroline, anche a costo di giocarsi tutto. Lui la ama. E Caroline dovrà lottare contro tutti per trovare ciò che solo lei riesce a vedere in Klaus: la sua umanità.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei dirvi che questa FF parte dalla 100esima puntata di The Vampire Diaries (5x11) e se non l'avete vista vi consiglio di guardarla e poi tornare qui a leggere, altrimenti non capireste il contenuto della storia!
Poiché sono indecisa se fare pochi capitoli o una storia lunga RECENSITE così posso sapere cosa ne pensate.
Grazie e buon KLAROLINE a tutti. :)



I Need Your Help

Rimorso, vergogna, imbarazzo.
Ecco cosa provava Caroline dopo essere tornata dal bosco. Aveva appena ceduto a una delle sue passioni segrete più grandi: Klaus.
Si sentiva stupida. Aveva fatto sesso con l'Originale che aveva ucciso senza battere ciglio dodici innocenti ibridi, da lui creati. Aveva appena fatto sesso con l'ibrido che la corteggiava da quasi un lungo anno. Ancora una volta le tornarono in mente le parole di Klaus: "Me ne andrò e non tornerò mai più, te lo prometto."
Mordendosi le labbra entrò nella grande casa dei Salvatore, cercando di non farsi notare. Con un veloce gesto si risistemò la felpa, che aveva indossato per evitare di far vedere la camicetta strappata brutalmente dall'ibrido. Ancora le sue mani, i suoi baci e il suo respiro le torturarono la mente, provocandole un brivido lungo la schiena.
Con passo svelto entrò in casa notando tutti i suoi amici riuniti a chiacchierare, seduti sui divani lussuosi dei Salvatore. Vide Matt salvo, grazie ad un'aiutante mandato da Klaus, molto probabilmente la bionda con cui Matt aveva avuto una storia quell'estate. Con un sospirò si tolse una foglia dai capelli e si accomodò.
-Ciao- squittì allegramente la vampira.
-Ehi dove sei stata?- chiese curioso Matt, guardandola perplesso.
-Nel bosco. Mi sono persa- mentì Caroline e disse cercando di cambiare argomento -Allora, cosa facciamo?-
Jeremy, seduto accanto a una delle sue due migliori amiche, Bonnie, rispose con uno sbuffo -Noi stiamo aspettando che Katherine muoia.-
Improvvisamente Care cominciò a ricordarsi della doppelganger. Dopo aver preso la cura, l'egocentrica vampira che l'aveva uccisa era tornata a essere umana, e quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di vita. Subito dopo cominciarono a parlare tramite Bonnie con lo spirito di Vicky, la sorella defunta di Matt. Con un sorriso Caroline seguì la conversazione tenendo lo sguardo fisso sul suo amico.
-Aspetta cosa mi sto perdendo?- chiese sorpreso Matt vedendo Bonnie sorridere ad una probabile battuta di Vicky.
-Me.- una voce familiare catturò l'attenzione dei quattro ragazzi seduti a parlare.
Caroline mosse il viso in cerca di quella voce che aveva tanto amato. Lo vide in piedi, vicino la porta in attesa di essere salutato. Gli occhi scuri erano incatenati a quelli della vampira che ancora scioccata sussurrò -Tyler?-. Spostò subito lo sguardo per evitare di fargli capire la vergogna che stava provando.
-Rebekah dice di riferirti che io sono il suo regalo d'addio- disse rivolto all'amico biondo, che rispose ridendo.
-Ciao, Care.- disse, poi, cercando di salutare la sua ex ragazza che aveva lasciato preferendo la vendetta su Klaus. Ancora una volta Caroline ripensò all'ibrido, ai baci e alle carezze.
-Ciao.- rispose in un sussurro, spostando nuovamente lo sguardo lontano dai suoi occhi scrutatori.
Ormai a conoscenza dell'imbarazzo della vampira si abbracciò con l'amico.
La bionda tirò un sospiro di sollievo quando vide il migliore amico entrare nella stanza e lamentarsi delle quattro bottiglie di bourbon bevute nella giornata.
-Oh mio Dio..- disse sconvolta Bonnie, e allo stesso tempo Jeremy urlò girandosi di scatto -Alaric?-
Tutti nella stanza sorrisero al pensiero che Alaric, l'unico adulto che li avesse mai aiutati nei momenti difficili, fosse lì in loro compagnia.
-Ric è qui?- chiese sorpreso Damon, con un bicchiere in mano, rivolgendosi nella direzione dove il piccolo Gilbert aveva guardato.
-Dove diavolo sei andato? Pensavo che tu ci avessi lasciati per riposare in pace!- affermò sorpreso il ragazzo che dopo qualche secondo di silenzio rise a una battuta di Alaric.
Caroline vide Damon ancora fermo a cercare il migliore amico morto, mentre le iridi azzurre vagavano da un punto all'altro della stanza.
-Sta parlando di me, vero?- chiese guardando Bonnie.
-Dice che sei un coglione.- rispose al suo posto Jeremy, provocando una risata collettiva nella stanza.
Improvvisamente Bonnie si voltò verso il camino e sconvolta disse -Katherine.-
Tutti sospirarono al pensiero che la doppelganger che aveva rovinato la vita di tutti stesse per morire.
Caroline si alzò e si indirizzò verso il grande bagno al pian terreno, per cercare di mettere in ordine tutti i pensieri che le frullavano in testa. Chiusa la porta si sedette sul bordo della vasca e appoggiò la fronte sul palmo della mano destra. Brevemente ripercorse la giornata nella sua mente, cercando di evitare la parte con Klaus, inutilmente. Nella sua mente si rifece vivo il sorriso dell'ibrido quando si erano baciati, le sue carezze e i suoi baci avidi in cerca di ciò che aveva bramato a lungo.
Caroline sfiorò con le dita il collo, marchiato dai segni rossi lasciati dall'Originale, provocando automaticamente un brivido. Velocemente si guardò allo specchio e vide un disastro. I capelli biondi spettinati, il collo tempestato da segni rossi, gli occhi che mostravano l'imbarazzo e le labbra rosse. Quelle labbra che avevano riempito il petto di Klaus di baci, che avevano posseduto quelle dell'ibrido. Ripensò alle labbra carnose dell'Originale, ma un battito alla porta attirò la sua attenzione. 
-Care stai bene?- chiese l'ultima voce che avrebbe voluto sentire.
-Si, Tyler- rispose secca.
-Posso entrare?- aprì la porta non aspettando una risposta.
-Che vuoi? Mi stavo rifacendo il trucco.- disse mostrandogli il pennello intinto nel fondotinta in polvere.
-Trucco per cosa? Per coprire i succhiotti che ti ha fatto Klaus?- chiese rabbiosamente spostandole i capelli dal collo. Li vide chiari davanti ai suoi occhi, aveva ragione e la rabbia lo accecò.
-Hai fatto sesso con Klaus?- urlò l'ibrido dai capelli scuri.
-Non urlare. Potrebbero sentirti.- disse preoccupata Caroline che con un gesto chiuse la porta del bagno.
-Quindi è vero- mormorò Tyler, spostando lo sguardo dagli occhi azzurri della ragazza alle sue scarpe.
-Non..- cercò di dire la ragazza, ma il suo ormai ex ragazzo la interruppe nuovamente.
-L'ho sentito, ho sentito il suo odore su di te. Non posso fare a meno di essere geloso. Care, tu sei mia.- disse sussurrando, spostandole alcune ciocche dalla fronte.
Con una mano spostò quella del ragazzo, e a bassa voce rispose:
-Ero tua, poi hai scelto Klaus. Ciò che faccio io non deve interessarti.
Corse con la velocità 'vampira' verso l'entrata principale della casa Salvatore, per evitare di restare un secondo in più con Tyler. Si sentiva in colpa. Non avrebbe mai dovuto fare sesso con l'ibrido. Mai.
Una mano la bloccò, facendola voltare. Due occhi castani la scrutavano attentamente e con voce preoccupata disse: -Care dove stai andando?
-Niente, Stefan, faccio una passeggiata.
-Attenta nel bosco.- disse scrutando il cielo luminoso dalla finestra.
-Starò attenta.- rispose sorridendo la ragazza. In meno di un secondo si trovò al entro del bosco a camminare. Attorno a lei gli alberi si moltiplicavano e il buio si faceva sempre più scuro. 
All'improvviso sentì dei rami schiacciati da qualcuno non molto prudente, pensò Caroline. Aveva bisogno di due cose in quel momento, camminare e bere. Per la prima se ne stava già occupando da dieci minuti, quando nuovamente altri rametti schiacciati attirarono la sua attenzione.
Si girò di colpo e vide un'animale. Non tanto un animale qualsiasi, come una volpe o altro, che facevano parte dell'alimentazione di Stefan. Quello davanti a lei era un grande lupo color cenere. Sul muso aveva una chiazza bianca e sulla zampa destra anteriore dei ciuffi di pelo dello stesso colore.
Lentamente fece un passo indietro per evitare di fargli intendere di volerlo attaccare. Aveva imparato qualcosina durante le lezioni di caccia con il suo migliore amico.
Questo, però, continuò ad avanzare verso la bionda e con un salto la buttò a terra. Ringhiando e cercando di morderla, il lupo la bloccò a terra sotto il suo peso, mentre la ragazza cosciente del pericolo di un morso di lupo cercò di allontanarlo il più possibile. Con tutta la voce che aveva, urlò il nome dell'unica persona di cui aveva bisogno: -Stefan!
Al suo richiamo però non arrivò nessuno, perciò la ragazza continuò a lottare con tutte le sue forze. Stremata dal combattimento, allontanò il petto del lupo con il braccio destro che però, velocemente, morse con i suoi denti aguzzi il braccio della ragazza. La bionda tirò un urlo e poco dopo si rese conto che la bestia non la stava più attaccando. Si guardò il braccio ferito, poi vide il corpo del lupo senza conoscenza vicino ad un tronco, e infine spostò lo sguardo verso il soccorritore.
Con un sorriso a trentadue denti cercò di farsi aiutare a rialzarsi dal suo migliore amico, che sarcastico scimmiottò la voce dell'amica: -Starò attenta.
Caroline girò gli occhi al cielo, per poi guardare nuovamente l'amico.
-Grazie Stef, senza di te non sarei sopravvissuta.- disse sinceramente guardandolo negli occhi.
-Si, ma non sopravvivrai se hai quello- rispose guardando preoccupato la ferita.
Il volto della ragazza si tinse di bianco.
-Sai cosa vuol dire, vero?- chiese l'amico.
Caroline sapeva cosa voleva dire. E sicuramente sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe voluto fare. Vederlo di nuovo. 
-Andiamo a New Orleans.

-Quanto manca?- chiese annoiata la bionda, guardando l'amico al volante. Il vento proveniente dal finestrino gli scompigliava i capelli, mentre i lineamenti del viso mostravano l'espressione corrucciata dell'amico.
-Me lo avrai chiesto almeno una decina di volte.- disse spazientito.
-Oh andiamo, lo so che sono la tua compagna di viaggio preferita.- lo punzecchiò Caroline. A quella affermazione Stefan scoppiò in una risata fragorosa.
-Visto?- disse con un sorriso stampato in faccia, per poi cambiare espressione nel sentire una canzone che adorava. Con un gesto alzò il volume al massimo della radio facendo risuonare i Passenger in tutta la macchina. -Only know you've been high when you're feeling low, only hate the road when you're missing home, only know you love her when you let her go, and you let her go!
Stefan si limitò a sorridere, mentre l'amica cantava a squarciagola. Di colpo, vedendo l'espressione del migliore amico, abbassò il volume, cercando di decifrare quelle emozioni che cercava di nascondere.
-Cos'è successo con Elena?- disse intuendo il discorso principale.
-Nulla.
-Stef, puoi fidarti di me.- disse stringendogli la mano che aveva appoggiato alle marce.
-Anche tu Care, come mai eri così strana l'altro giorno?
La bionda arrossì violentemente e si girò verso il finestrino, osservando il paesaggio mutare di secondo in secondo.
-No, cos'è successo con Elena?- disse nuovamente la ragazza deviando il discorso.
-Ha scoperto che sono andato a letto con la sua doppelganger e ho mandato mio fratello di nuovo fra le tue braccia. Ora cosa hai combinato?- Il suo viso rimase di pietra mentre scandiva velocemente quelle parole.
-Mi dispiace Stef. Non ho mai capito cosa ci trova in Damon, tu sei altruista, dolce, simpatico. Sei il mio migliore amico e sono fortunata ad averti.- Disse sorridendo.
-Bene e per questo devi dirmi cosa diavolo è successo nel bosco.
Caroline, nuovamente rossa in volto rimase in silenzio, lasciando l'amico parlare.
-Centra Tyler?- disse aspettando una risposta affermativa che non arrivò.
-Non può essere. C'entra Klaus per caso?- chiese nuovamente guardando l'amica nascondere il viso sotto la maglietta.
-Cosa diavolo è successo con Klaus?- disse più infuriato che preoccupato.
Velocemente Caroline riassunse quelle ore passate nel bosco con l'ibrido, evidenziando il discorso, per lo più nella parte 'Non tornerò mai più', tralasciando invece la parte privata.
Dopo qualche minuto di silenzio, Stefan decise di ripondere a quella valanga di notizie con una battuta: -Ironia della sorte, lui dice di non tornare mai più e tu corri da lui due giorni dopo a più di duemila miglia di distanza.-
Caroline gli tirò un pugno sulla spalla ma si fermò all'improvviso leggendo la scritta del cartello stradale 'Benvenuti a New Orleans'.
La ragazza si pietrificò e impassibile passò i venti minuti seguenti in silenzio, cercando di non guardare ciò che la circondava.
Stefan, improvvisamente, si fermò e chiese ad un passante: -Mi scusi la casa di Klaus Mikaelson?-
mentre Caroline osservò il ragazzo di pelle ambrata indicargli la via.
Arrivati entrarono a piedi in un enorme giardino interno circondato da un edificio e da una decina di ragazzi che facevano da sentinella.
Caroline, impaziente di prendere la cura per il morso del licantropo, percorse le scale ignorando gli uomini che la circondavano. Stefan, intanto, dietro di lei, cercò di farle da scudo nel caso qualcuno tentasse di attaccarla, ma non accadde. La bionda si posizionò davanti alla porta in legno e con tutta la convinzione che aveva in corpo bussò. Dovette aspettare qualche minuto finché non udì lo scatto alla serratura e la maniglia abbassarsi.
L'Originale, con una maglia a maniche lunghe verde e un paio di jeans stretti, aprì la porta e vide la ragazza alla quale non aveva smesso di pensare dal momento in cui aveva detto "Bene" e si erano baciati. Rivide quelle labbra, quei lineamenti, gli occhi azzurri e i boccoli biondi. Era sempre un'angelo.
-Ciao Klaus.- disse sorridendo. Un sorriso che secondo Stefan era sincero, perché anche se non ne era cosciente la bionda voleva bene anche all'ibrido.
Ancora perplesso, e appoggiato allo stipite della porta guardò attentamente la nuova arrivata e con un sussurro disse:
-Caroline



*ORA PARLO IO*
Hola? Come state?
Ho visto ieri la  100 puntata e sono quasi svenuta alla scena Klaroline. ahahahahah
Anyway, voi che ne pensate? Ho scritto questo capitolo perché ho in mente qualcosa e vorrei sapere cosa ne pensate, se fare solo pochi capitoli o proprio una lunga storia.. dipende da voi!
RECENSITE!
Essendo la mia prima FF su Klaroline mi piacerebbe continuarla quindi scrivetemi, anche critiche vanno bene ahaha, basta che scrivete qualche parola nel riquadro qui sotto! :3
Non so che altro dirvi se non grazie per aver letto
Romy :)
  
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