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Autore: Kei Sagano    25/01/2014    2 recensioni
Dean era nervoso. Era il suo compleanno iniziato peggio ed era solo l'inizio. Finché non arrivò Castiel a risollevargli il morale.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Happy B-day, Dean!

Fandom: Supernatural
Pairing: Destiel.
Rating: arancione.
Genere: slice of life.
Warning: one-shot, slash, OOC, fluff, romantico, missing moments.
Note: Hello Everybody! Come state? Io bene, a parte lavoro zero (-_-). Ma che ci volete fare siamo ancora in crisi! Esco da un periodo un po’ di cacca (si può dire? boh) e di creatività quasi nulla.
Di recente mi sono messa a guardare le repliche su Rai4 e… subito è scoppiata la bomba Supernatural!  In primis vi avverto che non  avevo MAI visto una puntata del telefilm in precedenza alla quarta stagione per cui è la primissima del fandom che scrivo. Secondo: tifo per il Destiel (e stranamente per il Sabriel (già, Gabe è un ni. Balthazar mi sta sulle scatole, nn chiedetemi perché però -_-)). Terzo: Castiel è diventato il mito! (troppo puccio >_<).                                    
A parte i miei problemi e le mie preferenze, spero che stiate tutti bene e ringrazio quei pochi che mi seguono e chi leggerà la fic. Detto questo, vi auguro una buona lettura e che non sia un fiasco totale
.
P.s. (anche se in ritardo)TANTI AUGURI DEAN! (>_<)/
Dedica: A tutti voi che mi leggete.                                                                                                                        

Disclaimer (che dimentico sempre di mettere): Non mi appartengono per cui non ci guadagno nulla purtroppo ç.ç

Dean era nervoso. Beh, in realtà, era più scazzato che nervoso. Da quando si era alzato quella mattina, nella solita squallida stanza di motel, con la carta da parati verde vomito ammuffito (esiste un colore che può essere definito meglio? non credo) e la moquette verde muschio infeltrita (e piena di macchie di dubbia origine tra l’altro), ne erano già successe troppe.
Appena sveglio si era ritrovato avvolto nelle coperte come un salame ed era caduto di schiena giù dal letto. Liberatosi con l’aiuto di Sam, svegliato dalla colorita imprecazione dell’altro, si era diretto in bagno per fare una doccia. Aveva appena aperto l’acqua quando di accorse che il colore del getto era marrone-rossiccio. Dopo cinque minuti di improperi contro la suddetta doccia e i motel scadenti, prese la schiuma da barba e il rasoio.

Dieci minuti dopo uscì dal bagno con la mano sulla guancia sinistra, preso il borsone e rovistato al suo interno, sempre imprecando, estrasse un fazzoletto di stoffa e se lo premette sul vistoso taglio.
Fece dietro front e si ritrovò Castiel a pochi centimetri di distanza, che lo fissava come solito.

- Cass…- disse tremando appena di rabbia socchiudendo gli occhi.
- Buongiorno, Dean. Buon compleanno- rispose l’angelo, poggiando la mano su quella che teneva premuto sulla ferita - che ti è successo?- togliendo il fazzoletto per constatare l’entità del danno.
- Niente… mi sono solo tagliato mentre mi radevo- arrossendo e rabbrividendo sotto il tocco dell’altro.
Il cacciatore non si accorse neanche che il taglio si era già rimarginato mentre lo sguardo vagava sul viso dell’angelo e si arrestava sulle labbra dell’altro.
- Cosa c’è, Dean?- chiese Castiel mettendo un po’ di distanza da lui.
- Hai le labbra rotte in più punti. E stanno sanguinando- disse stringendo gli occhi in due fessure- Cavolo Cass, dovresti trattare meglio il corpo di Jimmy-
- Sto bene. Posso guarirle subito-
- Questo non va affatto bene, Cass- scosse la testa in segno di diniego e poi spalancando gli occhi stupito- Come sai che oggi è il mio compleanno?-
Con il solito sguardo fisso, inclinando la testa di lato, l’angelo rispose piatto- Me l’ha detto Sam ieri per telefono-
L’altro sollevò un sopracciglio scettico, incrociando le braccia sul petto chiese- E dov’è il mio regalo? E soprattutto perché non ho ancora visto la benché minima traccia della mia torta di compleanno? Allora?-
L’angelo non si scompose più di tanto. Raddrizzando lo sguardo e facendo un mezzo sorriso rispose- Alla torta ha detto che ci pensava Sam e al regalo ha detto che dovevo pensarci io. Ma dato che non sapevo cosa regalarti non ho ti ho preso niente- disse avvicinandosi, invadendo lo spazio personale del biondo- Tu cosa vorresti per il tuo compleanno, Dean?-

Preso in contropiede dall’altro, Dean si ritrovò ad arrossire e a far girare lo sguardo per la stanza, sbattendo più volte le palpebre per l’imbarazzo. Poi come un fulmine gli venne in mente una cosa che desiderava da tanto di quel tempo che ormai vi aveva rinunciato, tranne che in sogno.
- Un bacio- disse senza mezzi termini puntando lo sguardo sull’altro, serio.
Castiel lo fissò senza capire- Un bacio. È questo che desideri per il tuo compleanno? Un semplice bacio?-
- Certo che non voglio un semplice bacio, idiota. Voglio un TUO bacio, Cass!- esclamò Dean deluso dalla stupidità dell’angelo.
Castiel dopo la rivelazione del biondo sgranò gli occhi, le labbra si aprirono tremando leggermente e le guance si arrossarono all’inverosimile. Ance Dean era un po’ arrossito a dire il vero. Ma poi era rimasto incantato nel vedere l’angelo così in imbarazzo che lo trovo adorabile.

Prendendo coraggio sollevò una mano verso il viso dell’altro e l’appoggiò sulla guancia calda. Azzerò la distanza tra i loro corpi fino a che i loro nasi non si sfiorarono.
- Cass- sussurrò dolcemente- mi concederesti l’onore di avere un tuo bacio come regalo?- sorridendogli.
L’angelo alzò lo sguardo su Dean, arrossendo fino alla punta delle orecchie, annuì. Circondando il viso del cacciatore con entrambe le mani premette dolcemente le labbra sulle sue. A quel contatto Dean si ritrovò a gemere. Le labbra di Castiel erano si screpolate e rotte, ma erano mille volte più morbide di quelle di qualsiasi donna che lui avesse mai baciato in tutta la sua fottutissima vita. E, Dio, ne voleva ancora.
Le mani si intrufolarono sotto il trench fino a sfiorare il sedere dell’altro, mentre la lingua del biondo si intrufolava nella bocca dell’altro facendolo gemere di piacere. Castiel allacciò le braccia dietro le spalle di Dean che lo sollevò facendogli allacciare le gambe sui suoi fianchi, cadendo sul letto sdraiandosi su di lui. Accarezzo il corpo caldo e tremante sotto di lui con una dolcezza che con le donne non aveva mai dimostrato. Cass era diventato più di un amico, più di un fratello. Dean era proprio cotto, anzi fregato! Era innamorato perso di quel coso piumoso tra le sue braccia.

Si separarono per riprendere fiato. Gli sguardi incatenati l’un l’altro, liquidi del piacere appena provato, il fiato corto e le labbra gonfie e rosse dell’angelo erano le uniche prove dell’accaduto.
- Sei felice adesso, Dean?- chiese con voce tremante Castiel
- Non del tutto, Cass- sfiorandogli l’inguine con un ginocchio, facendo gemere l’altro- In realtà il vero regalo è proprio tra le mie braccia e ho intenzione di scartalo per vedere cosa c’è sotto a tutta questa stoffa- soffiò malizioso vicino all’orecchio del moro che provocarono una scarica di brividi lungo la schiena di quest’ultimo, mentre Dean passava a slacciare il primo bottone della sua 
camicia.

Dean si svegliò avvolto da una luce bianca dalla consistenza morbida e calda. Le ali di Castiel. Si sollevò lentamente su un gomito osservò il viso rilassato dell’angelo steso sotto di lui. Delicatamente si sporse a baciare di nuovo quelle soffici labbra per poi ricadere tra le braccia del suo personale piumino che ora era tutto arruffato.

 

  
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